Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio - Film (1980)

Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/11/09 DAL BENEMERITO MARCOMARCO
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Marcomarco 18/11/09 00:27 - 22 commenti

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È il film che segna l'esordio di Pedro Almodovar e che già introduce alcuni dei temi da lui molto amati: le donne, il rapporto con loro, l'omosessualità, gli eccessi esteriori in ogni forma e modo. La protagonista Pepi, violentata da un poliziotto vicino di casa, si vendica spingendo la moglie di lui, Luci, nelle braccia di una sua amica giovane e molto perversa, Bom. Scene esilaranti, dialoghi sarcastici, soggetti "singolari". Commedia definita acida, caotica e volutamente volgare: un bravo Almodovar libero in una Spagna postfranchista!
MEMORABILE: La pubblicità delle mutandine multiuso: cambiano i peti in buon profumo, si colorano a contatto con la pipì e, se arrotolate, diventano un vibratore.

Galbo 19/11/09 07:55 - 12392 commenti

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Primo film davvero noto e importante di Pedro Almodovar, è la storia di una ragazza che coltiva marijuana sul balcone e viene per questo sessualmente ricattata da un poliziotto. Tutto il mondo surreale, ironico e grottesto del regista iberico viene concentrato in un film spassoso e divertente che mette alla berlina la società spagnola contemporanea.

Domino86 3/04/10 18:20 - 607 commenti

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Primo film di Almodovar. Vi si possono già incontrare alcuni dei temi che verranno spesso trattati da lui: sesso, droga, diversità... soventemente presentati dal regista in modo grottesto e surreale. La pellicola però non mi è affatto piaciuta.

Giùan 4/09/11 12:57 - 4559 commenti

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Non il suo film d'esordio a tutti gli effetti, ma quello in cui Almodovar esce dall'underground. Già dai titoli di testa, fumettistici e coloratissimi, il regista presenta al pubblico la sua particolate idea di cinema. Pepi, Luci, Bom è un concentrato (un distillato) del primo Pedro: trama esile (suddivisa in capitoli), ritmo rapido, grande cura per interni e costumi (femminili), dialoghi assurdi, trasgressione esplicita ma mai volgare, attenzione alle perversioni sessuali viste come fuga dalla repressione e dalla morale borghese. Già feticcio Carmen Maura.

Luchi78 2/12/11 14:42 - 1521 commenti

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Almodovar sperimenta la sua visione del cinema con un film grezzo, acido, piuttosto sconclusionato. C'è da dirlo subito, l'Almodovar che seguirà, più poetico e raffinato, è mille volte superiore, ma in questo primo tentativo ci sono tutte le avvisaglie della sua "arte". Difficilmente lo consiglierei, ma chi apprezza i temi del regista lo troverà di indubbio interesse.

Cotola 30/08/17 11:47 - 9043 commenti

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Il primo film "ufficiale" di Almodovar contiene già tutte le caratteristiche del suo lungo periodo iniziale prima di "imborghesirsi": comicità scorretta e sopra le righe, un po' di volgarità, attacchi alle istituzioni, travestitismo, una sana follia e via discorrendo. Il ritmo c'è, la durata non è eccessiva e così ci si diverte a patto di non essere moralisti e bacchettoni. La pellicola va inserita nel clima finalmente libero della Spagna, da poco, post regime di Franco. Consigliato, soprattutto a chi conosco solo l'Almodovar ultima maniera.
MEMORABILE: Gli spot pubblicitari delle mutandine femminili multiuso.

Paulaster 26/11/18 10:31 - 4419 commenti

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La vendetta per uno stupro come metafora della reazione post la dittatura di Franco. Gruppo di donne disinibite (coi travestiti di contorno) in una storia contro il potere rappresentato da un poliziotto. Almodóvar mantiene un clima spensierato proponendo sesso esplicito, deviazioni e utilizzo di droghe a scopi ricreativi. Sebbene la confezione sia povera nei mezzi, ci si diverte per la maggior parte del tempo e si può riflettere sulla voglia di cambiamento della popolazione spagnola.
MEMORABILE: La canzone lirica cantata per strada; “Erezioni generali”; Le mutande “Ponte” per peti, urina e compagnia; Il gruppo Bomitoni.

Gippal 23/01/20 17:19 - 89 commenti

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Un film divertente e spudorato, eccentrico tanto per i protagonisti quanto per il contesto. Una commedia con una personalità definita, caricaturale e burlesque e che contiene in sé lo spirito culturale degli anni 80 mischiato alla libertà sessuale spagnola degli anni 70 post-franchismo. Ottima seconda prova per Almodóvar, che lotta per non oltrepassare il limite del grottesco.

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  • Discussione Raremirko • 19/02/14 00:51
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Sopravvalutato esordio di un grandissimo regista, che qua cerca giustamente di imitare il primo Waters non riuscendoci granchè.

    Apprezzo infinitamente di più l'Almodovar odierno, ma è comunque interessante vedere il nostro distreggiarsi tra pissing, fellatio, volgarità, stupri, mutandine che profumano i peti (è vero, lo si vede nello spot pubblicitario!) e via dicendo.

    Anche la trama l'ho seguità con difficoltà e c'è da dire che la la mano di Pedro non la si sente tanto; di contro, molto ben riuscita l'atmosfera sgradevole, sporca, degradante e fastidiosa e grandissimo l'intento di criticare il perbenismo.

    Poco sopra l'amatorialità, ma comunque maturerà un grandissimo artista (se però mi avessero fatto vedere il film senza dirmi il regista prima, temi affrontati a parte non ci avrei creduto che dietro la mdp ci fosse Pedro).

    Buone le attrici.
  • Discussione Galbo • 19/02/14 07:41
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Imperfetto e grezzo com'è normale per un regista all'esordio, ma a mio parere un film godibile meritevole di visione. Certo non è un capolavoro. Forse però lo preferisco all' ultimo scialbo Gli amanti passeggeri.