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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Benché il bianco e nero possa far credere altrimenti, va detto che RAGING BULL è posteriore a ROCKY di ben quattro anni (precisazione superflua vista la differenza tra i due film, ma dal momento che lo sport è lo stesso...). In realtà in RAGING BULL la boxe è solo un pretesto (ed è un peccato, considerato l’assoluto valore delle riprese sul ring) per dare modo a Scorsese di continuare a proporre i suoi ritratti umani tipicamente violenti e paranoici. Jake La Motta fu campione mondiale dei pesi medi degli Anni Quaranta, per diventare poi un grasso nullafacente schiavo di un carattere impossibile. Scorsese (su sceneggiatura di Paul Schrader) cerca...Leggi tutto di cogliere l'essenza del pugile e la trasporta nel mondo a lui congeniale della malavita e della ricchezza fittizia. Così i pur bravissimi Robert De Niro (premio Oscar che lo ricompensò del dover essere ingrassato 30 chili!) e Joe Pesci non fanno altro che ripetere dialoghi e situazioni già visti in gangster movies più o meno famosi (per poi riprenderli ancora in QUEI BRAVI RAGAZZI e CASINO). Insomma, in RAGING BULL non ci sono gli allenamenti asfissianti, le grandi attese per il match, le piccole ma vere storie d'amore di ROCKY, non ci sono quella fotografia sporca, la fatica, il sudore. L’approccio di Scorsese è troppo formale, distaccato, per non stridere con la storia che si vuole raccontare. Così tra ROCKY e RAGING BULL l'aderenza alla realtà sembra incredibilmente appartenere più al primo, nonostante sia il secondo a raccontare una storia vera. Decisamente posticcia e presuntuosa la parte dedicata al declino fisico e morale di La Motta, che pare sia stata prolungata solo per mostrare gli sforzi costati a De Niro per una simile trasformazione.

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Capannelle 13/11/07 16:12 - 4394 commenti

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Incentrato sulla vita di Jake La Motta. Scorsese impacchetta un film con una bella fotografia in b/n che, per il soggetto scelto e la caratterizzazione dei personaggi, si accosta ai suoi mafia-movie. I combattimenti sono brevi e crudi ma inseriti quasi come reportage. Molto più spazio invece ai rapporti familiari (con le consuete liti e i soliti discorsi) e al legame mafia-incontri. Bravo De Niro a recitare un personaggio istintivo e autodistruttivo. Insomma, bella regia ma nulla di nuovo sotto il sole e ritmo che si allenta nella seconda parte.
MEMORABILE: Joe Pesci che fa (finta di far) la pace.

Matalo! 9/08/08 10:29 - 1378 commenti

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Mi permetto una punta polemica sempre benevola; Rocky non è un capolavoro. E neanche "Toro Scatenato"; ma è un grande film. Nel film di Avildsen (solita parabola della possibilità di riscatto) non esiste un'idea di morte e resurrezione, di calvario di un uomo impossibile e vittima di se stesso, di un disadattato, in fondo, incapace di capire la natura del suo male, visto da Scorsese con accenti dostoevskiani. De Niro è immenso nel ruolo di LaMotta e i duetti con Pesci sono vertiginosi. Siamo nel melodramma e la musica di Mascagni lo sottolinea perfettamente.

Herrkinski 10/08/08 20:38 - 8052 commenti

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Più che un film di boxe (nonostante le ottime sequenze sul ring), un melodramma che racconta la vera storia di un pugile, Jack La Motta, che raggiunge il successo e poi decade, con l'inevitabile parabola discendente e autodistruttiva tipica di tanti grandi artisti e sportivi. Un De Niro eccellente, Pesci bravo come sempre, ritratti di inferno familiare tipici di questo genere di film, un taglio prettamente autoriale (nobilitato dall'ottima fotografia in B/N), per una biografia romanzata che non delude le aspettative, anche se un po' formale.

Galbo 10/08/08 21:30 - 12372 commenti

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La storia del "toro del bronx" secondo la versione iper-realista (evidenziata dalla bella fotografia in bianco e nero) di Scorsese e Robert De Niro. Mai come in questo film è evidente la collaborazione tra il regista e il suo interprete che va incontro ad una vera e propria metamorfosi fisica per interpretare il ruolo di Jake La Motta, giustamente premiata con l'Oscar. Ma tutto il film, con il versante privato dell'uomo sottolineato ancora di più di quello sportivo, è ottimamente realizzato.

Undying 27/08/08 20:25 - 3807 commenti

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La miseria umana non conosce confini, come dimostra la compassionevole attività svolta - per sopravvivenza - da Jake La Motta (personaggio tristemente - nel senso migliore del termine - reale, per l'occasione interpretato da un De Niro pressoché calato nella mente, e nel corpo, del protagonista). Quando il fàto si accanisce su un essere umano non rimane altro che sfruttare quel che si possiede: in questo caso un involucro, costituito da membra, ossa, carne e vene, pronte a schizzare sangue dal naso o dal volto martoriato. La rivincita della meschina condizione umana passa attraverso il dolore.

Puppigallo 30/08/08 11:04 - 5250 commenti

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Un grande De Niro e un Pesci altrettanto bravo sono il cuore e l'anima di questo film (un'anima nera, con un protagonista che definire paranoico e psicopatico è il minimo). Quando de Niro (Jake La Motta) fa una domanda e poi fissa l'interlocutore, lasciandolo parlare, per poi ripetergliela, si inizia a temere per la sorte del poveretto, chiunque sia, amico, parente, la sua donna; è veramente inquietante. Peccato che, quando ormai non combatte più, il personaggio si riduca quasi a una caricatura, facendo un po' perdere d'interesse lo spettatore. Resta comunque notevole e da vedere.
MEMORABILE: La Motta, geloso perchè la sua donna dice che il pugile che deve incontrare è carino, lo massacrerà, devastandogli la faccia.

Supercruel 24/02/09 20:55 - 498 commenti

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Bel film del maestro Scorsese, che colpisce - a livello tecnico - per la curatissima regia e per l'azzeccato e suggestivo bianco e nero. Bob De Niro e Joe Pesci si rincorrono sul versante bravura attoriale, lasciando ai posteri una prova molto difficile da dimenticare. La vicenda di La Motta è interessante, raccontata con piglio realista e documantaristico ma tende - in certi frangenti - a perdere tiro, soprattutto nella seconda parte della pellicola. Più che buono ma un bel gradino sotto ad altre prove di Scorsese, questo sì.

Cangaceiro 22/02/09 14:53 - 982 commenti

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Dimenticato il flop di New York New York Scorsese e De Niro si rituffano in quello che sanno fare meglio di chiunque altro: una storia cruda, tratta dalla biografia di La Motta, proposta con un verismo che lascia a bocca aperta. Funziona tutto alla grande: regia perfetta, montaggio da Oscar, fotografia in bianco e nero di prima classe e lo straripante Bob incontenibile sia sul ring, che nei dialoghi col suo "fratello artistico" Pesci (ottimo anche lui) e per finire nella parte dell'appesantito campione in rovina. Sublimi le musiche di Mascagni.
MEMORABILE: La Motta, ormai stanco e imbolsito, cerca invano di vendere la sua cintura di campione dei pesi medi per evitare il carcere.

Tomslick 29/08/09 13:55 - 205 commenti

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Storia vera dell'ascesa e caduta di un pugile con caratteraccio. Embè, tutto qui? Eh già, però il film è diretto da Scorsese ed interpretato da De Niro, entrambi ai loro massimi livelli. Aggiunciamoci una splendida fotografia in bianco e nero ed un efficacissimo score musicale, ed ecco che salta fuori un film davvero notevole. Non molto originale nello svolgimento, con tutti i suoi bravi clichè che storie del genere comportano, ma con un impeccabile componente tecnica che pensa a sopperire ad eventuali mancanze. Capolavoro no, ottimo film sì.

Greymouser 12/04/10 16:58 - 1458 commenti

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Solo un regista follemente visionario come Scorsese poteva rendere il ring una sorta di arena dove il sangue gocciola e sprizza e ogni incontro di boxe come una seduta di macelleria. Il film sul pugilato più violento di sempre vola alto grazie ad una straordinaria prestazione attoriale di un incredibile De Niro, ben coadiuvato dal resto del cast. Tecnicamente prezioso il bianco e nero vintage, ma il sangue sembra rosso lo stesso, altrochè...

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Cotola 12/05/10 00:06 - 8998 commenti

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Splendido ritratto di un italo-americano (l’ennesimo nella carriera di Scorsese) girato in un bianco e nero scintillante, fotografato magistralmente da Michael Chapman e montato divinamente dalla specialista ed affezionata scorsesiana Thelma Schoonmaker (premiata giustamente con l’oscar). Bellissima anche la sceneggiatura scritta tra gli altri da Schrader e semplicemente superba la prova attoriale di De Niro (ingrassato appositamente di 30 chili) che vinse un oscar mai più meritato. Le riprese degli incontri sono una gioia per gli occhi.

Vstringer 19/09/10 14:17 - 349 commenti

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Lo stupendo bianco e nero di Chapman, il montaggio calibratissimo della Schoonmaker, la Cavalleria Rusticana di Mascagni, l'approccio innovativo alla boxe filmata e l'abilità nel dipingere la paranoia (fra italiani, poi!) di uno Scorsese che girò il film, storia di autodistruzione senza redenzione, giocandosi un'intera carriera: giocata benissimo, grazie anche a un eccellente De Niro e a un Pesci gregario di stralusso, va detto. Occhio alla versione italiana: forse è il miglior doppiaggio del grandissimo Ferruccio Amendola.
MEMORABILE: Il finale.

Paruzzo 6/11/10 10:35 - 140 commenti

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Bel ritratto del "toro del Bronx" Jake La Motta, diretto da Martin Scorsese, che utilizza il bianco e nero per raccontare la storia del pugile, in particolare la sua vita fuori dal ring. Molto bello il tema musicale preso dalla "Cavalleria rusticana". Prima collaborazione con Joe Pesci, ottimo nei panni del fratello Joey La Motta. Immortale l'interpretazione di De Niro, giustamente premiata con l'Oscar, forse la miglior prova di sempre di un attore.

Belfagor 24/01/11 11:34 - 2689 commenti

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De Niro è davvero un camaleonte, un attore per tutte le stagioni: dopo aver interpretato un giovane Don Vito e un tassista alienato, qui subisce un'impressionante metamorfosi fisica per questa storia di violenza e autodistruzione, portata sullo schermo con una tecnica magistrale da Scorsese. Il bianco e nero fa assumere alla pellicola una sfumatura epica, rendendo ancora più stridente il contrasto con la miseria e la degradazione. Non un semplice film sportivo, ma un ritratto umano a 360 gradi.

Mr Wolf 11/02/11 00:58 - 2 commenti

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Un film difficile da capire. Difficile capire perché girare un film su un personaggio così sgradevole, violento, animalesco, nonostante, nell'indimenticabile scena in cui si trova rinchiuso in prigione solo con sé stesso contro cui sfogare la propria rabbia, rifiuti di essere chiamato "animale". Robert De Niro, convinto Scorsese dopo anni a girare il film, si calò completamente nel personaggio, allenandosi per gli incontri di boxe e ingrassando di 30 kg per interpretare La Motta vecchio, offrendo una performance sensazionale.
MEMORABILE: Perché sei così stupido... perché... M'hanno chiamato animale... io non sono un animale... non sono un animale... e questi mi trattano così...

Nando 6/03/11 02:12 - 3806 commenti

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La storia di un uomo che con il pugilato cambierà la propria vita. De Niro è eccelso nell'interpretazione di questa pellicola drammatica che con un demodè bianco e nero ci conduce alla scoperta del personaggio. Il suo clan, le sue fisse mentali ed il suo incessante e rapido declino... tutto è ben descritto.

Piero68 8/03/11 08:49 - 2955 commenti

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Analizzato bene il film, non è che riservi grosse sorprese. E se vogliamo la sceneggiatura lascia anche a desiderare. Ma quello che ne fa un capolavoro del cinema di sempre è l'applicazione all'ennesima poteza del "metodo" da parte di De Niro. Dimagrisce, poi ingrassa 40 chili, frequenta palestre e boxeur fino a diventare un vero proprio "alter ego" di La Motta. Tanto che in un'intervista rilasciata tempo dopo la Moriarty dirà che era davvero turbata da quest'uomo che aveva smesso completamente i panni di De Niro per quelli di La Motta.

Didda23 27/03/11 14:05 - 2424 commenti

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Il film si avvale di una sceneggiatura molto brillante e di una regia davvero notevole, eppure non mi ha entusiasmato più di tanto. Bestemmierò (ne sono consapevole) ma la prova di De Niro non mi ha fatto impazzire, gli ho preferito decisamente quel genio di Joe Pesci. Sontuosa la fotografia, magnifico il montaggio. Pur avendo più pregi che difetti il film non raggiunge mai le vette che Scorsese è riuscito a toccare con capolavori come Quei bravi ragazzi e Casinò. Buono.

Giùan 29/07/11 11:00 - 4528 commenti

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Altra tessera del monumentale mosaico cinematografico di Mastro Martin. Racing bull è forse l'ultimo suo capolavoro che ancora coniuga così perfettamente il cuore puro e sanguigno del ragazzo italo-americano con una tecnica straordinaria (montaggio e fotografia in b/n eccezionali di Shoonmaker e Chapman). Racconto di un uomo incapace di scindere "quadrato" e privato; storia di un legame tra fratelli Viscontiani reso memorabile dalle interpretazioni di Joe Pesci e De Niro. Un film anima(le) che ancor a rivederlo mi fa piangere e pensare... di piangere.
MEMORABILE: I titoli di testa in ralenti con De Niro che si muove da solo sul ring; l' "avvistamento" della Moriarty in piscina; la lite tra Pesci e Otello De Niro.

Cloack 77 2/10/12 11:19 - 547 commenti

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Ciò che resta agli occhi e nel cuore sono gli incontri con Sugar Rey (soprattutto l'ultimo, di suprema astrazione, col pugile divenuto quasi uno spettro nella nebbia infernale che avvolge il ring), l'incontro con Janiro (che si trasforma in un duello rusticano spietato) e la trasformazione da Toro scatenato a Gattone raffinato. Capolavoro.

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Motorship 3/10/12 18:06 - 585 commenti

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Un po' sottovalutato dalla critica e da una parte del pubblico, per me è un mezzo capolavoro. Non foss'altro per la magistrale, stupenda e superlativa interpretazione di Robert De Niro, il quale per il film fa una sorta di "yo-yo" acrobatico con la bilancia proprio per rendere credibile al massimo il suo personaggio, nonchè protagonista del film ossia il mitico Jack La Motta. A supportarlo un ottimo Joe Pesci e una brava e bella Cathy Moriarty (che strazio vederla umiliata così..). La stupenda fotografia in B/N da più risalto al film.

Mickes2 2/02/14 23:22 - 1670 commenti

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L'epica e l'antimito del campione e del perdente per una capolavorica ballata autodistruttiva alimentata da un orgoglio e un istinto animalesco-compulsivo da rendere ineluttabile lo scindere il pugilato (lo spettacolo) dalla famiglia (il reale). Match come schegge impazzite all'interno di una vita incontentabile, alla perenne ricerca di un traguardo, schiava di una debolezza trasformata in rabbia furente, cieca frustrazione, (auto)punizione a fronte di rapporti calpestati e inconciliabili. Gargantuesco il montaggio della Schoonmaker. Iperbolico.
MEMORABILE: I titoli di testa sulle splendide note di Pietro Mascagni; La folle sfuriata contro Vickie e Joey; "Hit me in the face!".

Zio bacco 21/10/14 15:40 - 240 commenti

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Capolavoro di Scorsese, che firma uno dei film più belli degli anni '80, solo in seguito giustamente rivalutato. Ottime la regia e la sceneggiatura, azzeccate le musiche di Mascagni, sublime la fotografia in bianco e nero. Strameritato Oscar per De Niro, che per l'occasione ingrassa e si cala perfettamente nei panni di uno dei pugili più controversi di sempre. Lodevoli il quasi esordiente Joe Pesci e la Moriarty, nei panni insoliti di moglie bistrattata. Da applausi la resa dei combattimenti, decisamente migliore rispetto a Rocky. Da vedere.

Daniela 12/02/15 15:40 - 12606 commenti

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Ascesa e caduta di Jake LaMotta, campione del mondo dei pesi medi, ma anche uomo dal carattere irascibile, divorato dalla gelosia per la moglie, incapace di fidarsi di chi gli sta accanto... Sic et simpliciter, il miglior film mai realizzato sul pugilato: uno dei vertici dell'arte cinematografica, in cui ogni elemento concorre a creare un ritratto di vincitore/perdente di impressionante potenza, che non teme il passare degli anni. Scontate le lodi a De Niro, il cui tour di force fisico ha rischiato di mettere in ombra la prestazione attoriale, resto del cast all'altezza, B&N smagliante.
MEMORABILE: Jake massacra sul ring il volto dell'avversario, alla cui avvenenza la moglie aveva incautamente accennato prima dell'incontro

Jandileida 23/03/15 14:06 - 1558 commenti

I gusti di Jandileida

Senza dubbio il miglior film di sempre sul pugilato, capace di trasferire su pellicola quella mescolanza tra potente epica e perdizione che solo la Nobile arte possiede (forse sarebbe meglio dire possedeva). Non bastasse questo, Martin affina la sua tecnica dietro la MdP, filma con piglio il ring e con passione il fuori dal ring. E poi gli attori: non è tanto il fisico di de Niro a colpire quanto piuttosto il modo in cui entra nel carattere del protagonista, veramente stupefacente; plauso anche per il nervoso Pesci e la magnetica Moriarty. Nella mia top 5.
MEMORABILE: You overcook it, it's no good. It defeats its own purpose.

Rambo90 9/07/15 18:32 - 7661 commenti

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Un film perfetto. Scorsese affronta con grande realismo la turbolenta vita di La Motta e riesce a farla diventare commovente e coinvolgente. L'ottima fotografia in bianco e nero, il montaggio serrato negli incontri, le musiche poetiche: tutto concorre a fare di questo film un capolavoro. Fondamentale l'interpretazione di De Niro (trasformato fisicamente e in simbiosi col personaggio) e il supporto del grande Joe Pesci. Imperdibile.

Paulaster 12/02/16 09:56 - 4375 commenti

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La vita di La Motta a cavallo tra l’essere un tributo e una sintesi storiografica. Dal lato sportivo le immagini sul quadrato e a bordo ring sono perfette per descrivere la nobile arte, mentre le vicende umane risultano un filo distaccate per la poca empatia del personaggio; inoltre Scorsese non la pone come battaglia epica per la vita. De Niro ammirevole per la trasformazione fisica e nei momenti di gelosia e verso il termine merita ogni encomio. Pesci gran spalla.
MEMORABILE: La prima scena sul ring; Pesci che spiega come si va al tappeto; Le barzellette sul palco.

Parsifal68 30/03/16 15:19 - 607 commenti

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Connubio perfetto tra Scorsese e il suo attore-feticcio per antonomasia, cioè De Niro. Il film, reso ancora più maestoso dalla splendida fotografia in bianco e nero di Michael Chapman, è la biografia del pugile italo-americano Jack La Motta, un viaggio in bilico tra talento e follia, esplosioni irrazionali di violenza e malinconica solitudine interiore. Ovviamente strepitosa la prova di De Niro, ingrassato di oltre 20 kg. per l'occasione e maniacale nel rappresentare le manie del pugile. Film inevitabile e stlisticamente perfetto. Ottimo Pesci.

Minitina80 9/04/16 17:33 - 2976 commenti

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Sono diversi gli aspetti che ne hanno decretato il successo; tra questi è bene ricordare la fotografia in bianco e nero di Chapman e il montaggio della Schoonmaker. C’è anche tutto il talento di De Niro nel vestire i panni di La Motta, un uomo vittima di se stesso e del suo particolare carattere. A Scorsese va riconosciuto il merito di aver saputo descrivere con bravura una figura così particolare. Se ne può discutere a lungo, ma rimane un esempio di cinema di livello. In una parola, grandioso.

Ultimo 3/06/16 09:39 - 1652 commenti

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Non c'è niente da fare, ogni volta che Scorsese si mette in testa di girare un gran film ci riesce (più o meno da 40 anni...). La vita sportiva e privata del pugile La Motta è trattata con attenzione, concentrandosi sui tratti caratteriali del campione: il regista di concentra sulle paranoie del protagonista (le convinzioni dei continui tradimenti da parte della moglie) e sui problemi di peso che hanno contraddisitinto la sua carriera. Il finale è nel segno della malinconia. E'in bianco e nero, ma scorre via liscio e senza intoppi.

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Joker1926 26/03/17 01:51 - 8 commenti

I gusti di Joker1926

Dalla colonna sonora inziale, al piano sequenza del toro sull'arena, l'opera di Scorsese, col suo amarissimo e debordante personaggio, Jake la Motta, rientra fra i titoli più importanti di sempre. Quella di Scorsese è una comunione di perfezioni di regia e di storia. Non manca nulla, dall'azione del ring ai mille problemi dell'uomo (debole) lontano dal combattimento. Vittoria tecnica per De Niro in una parte indimenticabile, senza dimenticare, però, Joe Pesci. "Toro scatenato" è esaltazione e decadenza. Viaggio su binari doppi ma morti.

Alex75 13/05/17 17:25 - 876 commenti

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Uno dei vertici del sodalizio Scorsese-De Niro, grazie alla meticolosa ricostruzione in bianco e nero di un’epoca e di un ambiente, all’impressionante adesione (non solo fisica) dell’attore al personaggio di Jake La Motta, tanto potente sul ring quanto fragile e patetico al di fuori e al contributo fondamentale di due attori allora semisconosciuti: il nevrotico Joe Pesci e la giovanissima e molto espressiva Cathy Moriarty. Ferruccio Amendola si conferma qui il doppiatore per eccellenza.
MEMORABILE: I match con Robinson, Janiro e Cerdan; La sfuriata di Joey al Copacabana; Jake regola a modo suo i conti con Joey e Vicky; Il declino e il carcere.

Smoker85 8/06/17 16:38 - 487 commenti

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Con una squadra del genere (Scorsese, De Niro e Pesci) difficilmente può uscirne un brutto film. E infatti... Però, al di là di una fattura tecnica impeccabile, del grandioso talento di De Niro e della bravura del cast, Toro scatenato lascia un segno minore rispetto ad altri lavori del cineasta americano. L'impressione è quella di una raccolta di spezzoni d'alta fattura ma privi di omogeneità e continuità che elevino la qualità complessiva del prodotto finale.

Thedude94 4/10/17 11:33 - 1084 commenti

I gusti di Thedude94

Un De Niro strepitoso interpreta Jake LaMotta, campione di box problematico e vigoroso, affiancato dal grande Joe Pesci e da una brava Moriarty; il bianco e nero esalta il periodo storico di riferimento e l'ottima fotografia; solida è la sceneggiatura che manda un messaggio forte sulla personalità del pugile. La regia di Scorsese è eccezionale, in particolar modo le scene di combattimento lasciano un segno negli occhi di chi guarda; ma ciò che fa la differenza è il montaggio: fa sì che il film scorra mostrando tutto il suo fascino visivo.

Magi94 24/11/17 22:36 - 944 commenti

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Molto bello, forse non il capolavoro di Scorsese (che considero Taxi driver) per via di un soggetto abbastanza stringato su cui si dipana una sceneggiatura che ha l'unico scopo di descrivere il magnifico ritratto della coppia Robert De Niro/Joe Pesci (già bravissimo, in uno dei suoi primissimi film). In questo senso il film è riuscito perfettamente: il declino di De Niro è uno dei migliori mai narrati sul grande schermo, altalenando la sua paranoia da gelosia alle aspirazioni e (in)successi sul ring. Pellicola densa di significato, girata magistralmente.

Rocchiola 3/10/18 11:32 - 952 commenti

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Seconda incursione di Scorsese nell’ambiente italo-americano dopo Mean streets. Nel raccontare le gesta di questo famoso pugile il regista si focalizza soprattutto sulla sfera privata di un uomo violento e rozzo figlio dell’ambiente in cui è cresciuto. E sullo sfondo fa capolino il microcosmo mafioso dei Bravi ragazzi. Gli incontri di pugilato sono brevi pezzi di bravura tecnica in cui emerge la passione per i vecchi film come Stasera ho vinto anch’io e Lassù qualcuno mi ama. Indubbiamente il migliore e il più realistico film sulla boxe.
MEMORABILE: “Il mio regno per un cavallo. Sono mesi che non né azzecco uno”; Il pestaggio del fratello; La sagoma di Sugar Ray in controluce con il pugno alzato.

Rigoletto 10/12/18 18:34 - 1785 commenti

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Per chi è estraneo alle vicende di LaMotta è difficile capire quanto di quello che si vede sia romanzato o autentico, ma conta poco: con un De Niro spumeggiante (premiato con l'Oscar) tutto è possibile. Certo la farina proviene anche dal sacco di Scorsese che ci mette del suo anche con un bizzarro ma efficacissimo bianco e nero. Altro acquisto azzeccato è Joe Pesci, che si integra perfettamente senza soccombere a un protagonista capace di fagocitare chiunque. Le musiche di Mascagni, infine, permetteranno quel tuffo al cuore che commuove.

Viccrowley 18/07/19 14:29 - 814 commenti

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Il pugilato come un balletto di sangue, sudore e ferocia. La fotografia, in un livido bianco e nero, dona all'emoglobina un colore ancora più intenso, intriso di sofferenza, insofferenza e desiderio di rivalsa. Una regia sinuosa, potente, eppure secca ed essenziale. Ogni elemento cesellato per raccontare l'ascesa e il tonfo di un grande campione, ma pessimo essere umano, di legami familiari che avviluppano ma portano sofferenze, di qualcuno che potrebbe star là in altissimo, ma odia troppo sé stesso per poterci arrivare. De Niro e Scorsese nell'Olimpo.
MEMORABILE: Le straordinarie riprese degli incontri; Jake che irrompe a casa del fratello; La bistecca troppo cotta.

Noodles 30/12/22 20:28 - 2196 commenti

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Un altro pezzo di bravura di Robert De Niro, un altro suo personaggio indimenticabile e un'altra grande prova alla regia di Martin Scorsese. Regia, montaggio e protagonista stanno alla base della bellezza di questo film, che altrimenti poteva essere un film biografico come tanti. Il film si apprezza anche per la bella fotografia in bianco e nero e per il grande realismo nelle scene di pugilato, forse un po' troppe in realtà. C'è un calo nel finale, che sembra coincidere col calo della vita di questo personaggio controverso. La triade Scorsese-De Niro-Pesci funziona ancora!

Il ferrini 3/10/23 23:59 - 2337 commenti

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Quando si parla di film sul mondo della boxe solitamente s'incensa Stallone o, più recentemente,  Eastwood. Eppure Scorsese e De Niro ne hanno scritto una pagina memorabile, per la drammaticità della vicenda, per l'incredibile trasformazione fisica del protagonista, per la profondità dei personaggi. Toro Scatenato è un pugno nello stomaco, la storia di un uomo che nessuno ha messo al tappeto, per il suo incrollabile orgoglio, a costo di perdere veramente tutto. Soprattutto se stesso.

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  • Homevideo Gestarsh99 • 27/09/11 02:03
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per MGM/20th Century Fox:

    DATI TECNICI

    * Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 5.1 Dolby Digital: Ceco Ungherese Polacco
    5.1 DTS: Italiano Spagnolo Tedesco
    5.1 DTS HD: Inglese
    * Sottotitoli Italiano Francese Inglese Spagnolo Danese Olandese Tedesco Finlandese Svedese Norvegese Giapponese Estone Bulgaro Croato Sloveno Greco
    Ultima modifica: 3/10/18 14:01 da Zender
  • Curiosità Buiomega71 • 21/07/14 17:22
    Consigliere - 25892 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Ciclo:"Cinema e sport", anno 1985) di Toro scatenato:

  • Musiche Alex75 • 16/10/17 16:56
    Call center Davinotti - 709 interventi
    La colonna sonora comprende molte canzoni scelte personalmente da Scorsese, basandosi soprattutto sui suoi ricordi d'infanzia. Particolare rilievo hanno però tre composizioni di Pietro Mascagni,tratte dalla "Cavalleria Rusticana", dal "Guglielmo Ratcliff", e dal "Silvano".
  • Homevideo Rocchiola • 3/10/18 11:49
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Ottimo BD con un bianco-nero davvero eccezionale. L'immagine ha un'ottima definizione con un lieve e del tutto naturale strato di grano, che assolutamente non inficia la visione. L'audio DTS 5.1 è pulito ma non molto potente soprattutto nella parti dialogate che necessitano di un'alzata di volume piuttosto decisa.
    Uscito per la prima volta nel 2009 è stato rieditato in varie occasioni (30th e 35th anniversary edition, special edition, etc...), ma sempre utilizzando il master originario della prima edizione in HD di cui riporto la recensione di bluray.com:
    https://www.blu-ray.com/movies/Raging-Bull-Blu-ray/2538/
  • Curiosità Lucius • 26/05/19 00:03
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dall'archivio cartaceo Lucius, un flano originale del film:

  • Curiosità Lucius • 31/05/19 00:22
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dall'archivio cartaceo Lucius, un ulteriore flano originale del film:

  • Curiosità Zender • 14/05/22 16:39
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" un altro flano del film:

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images60/toroscate300.jpg[/img]