LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/10/09 DAL BENEMERITO TARABAS
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- Davvero notevole!:
Ryo - Quello che si dice un buon film:
Black hole - Non male, dopotutto:
Hearty76 - Mediocre, ma con un suo perché:
Tarabas, Metuant
Il 29/4/2009 il mondo ha avuto un blackout di 2 minuti e 17 secondi: tutti hanno visto il futuro. Pompatissima serie ABC destinata a sostituire Lost, solo vagamente ispirata all'omonimo romanzo di R. Sawyer, racconta un fenomeno apparentemente inspiegabile con il solito contorno di scienziati pazzi, servizi deviati, cospirazioni planetarie. Dato lo scarso successo, la struttura delle puntate è stata rivista in corsa e accelerata, chiudendo il tutto in un'improbabile "prima stagione" forse senza seguito. Occasione sprecata.
Era difficile replicare i fasti di Lost e, francamente, non se ne sentiva nemmeno troppo la necessità; stessa cosa deve aver pensato il pubblico, cassando la serie al termine della prima stagione. Del resto, sebbene la storia di partenza fosse accattivante e ben pensata, il tutto si è presto stemperato in una sequela di fatti sempre meno chiari e personaggi decisamente poco convincenti. Ovviamente il finale è apertissimo, ma a quel punto l'interesse è già scemato da un pezzo.
Una serie "accelerata" e troncata alla prima stagione: non era il flashforward che gli amanti del genere volevano! Parte tutto dai minuti di blackout globale, in cui la popolazione mondiale cadendo svenuta fa un salto nel tempo vedendosi proiettata mesi in avanti. La storia prosegue tra indagini poliziesche, pezzi di mosaico da riunire, nozioni sparse di fisica quantistica, diatribe filosofiche e spirituali sulla differenza tra destino e libero arbitrio. Gran peccato... avrebbe potuto sfondare.
MEMORABILE: I personaggi interpretati da Fiennes e dalla Walger, quest'ultima ottima reduce dal ruolo avuto nella serie di Lost.
Un'idea geniale e innovativa, a mio parere. Gli intrecci erano intriganti e lasciavano con la compiacenza di star guardando qualcosa di appetibile e il desiderio di vedere ancora più episodi cresceva di puntata in puntata. Gli eccessivi costi e il poco pubblico hanno decretato la chiusura della serie dopo una sola stagione. Il finale purtroppo è un bastardissimo cliffhanger, che fa ancora arrabbiare. Ma la speranza è l'ultima a morire...
Altra serie interessante tarpata nel momento più caldo. 137 catastrofici secondi di premonizione globale innescano un racconto avvincente, specie nelle battute iniziali. Ottimo il cast. Forse ha il difetto di correre un po' troppo dal 14mo episodio, ma nel complesso l'idea c'è ed è valida. La corsa verso un futuro rivelato, da desiderare, da evitare o, ancor peggio, assente porta i singoli personaggi a una serie di intrecci e azioni, a volte anche tragiche. Purtroppo dubito che avremo mai delle risposte definitive. Un vero peccato.
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- Qualcuno ha visto la prima puntata? Che ne pensate? Il tema mi è sembrato interessante, ma ho la sensazione che il cast sia un po' fiacco, soprattutto il protagonista.
- Tarabas ebbe a dire:
Qualcuno ha visto la prima puntata? Che ne pensate? Il tema mi è sembrato interessante, ma ho la sensazione che il cast sia un po' fiacco, soprattutto il protagonista.
Altro che interessante, l'idea del black-out mentale collettivo con tanto di flashforever incorporato mi è sembrata fenomenale, tanto è vero che ho seguito con molto interesse la prima puntata... interesse che però alla terza si era già del tutto affievolito, tanto da non continuare la visione delle successive. Mi pare che la sceneggiatura disperda le potenzialità del soggetto in una miriade di fatterelli privati, per lo più di modesta rilevanza. Anche la prestazione del cast, non particolarmente brillante, finisce per rendere il tutto piuttosto noioso...
Per principio, finisco sempre per vedere un film una volta che ho iniziato a vederlo, hai visto mai che migliori verso la fine. Però il principio viene meno in caso di serie: per reggere 22 episodi la cosa deve continuare ad intrigarmi, non indurmi alla penichella.Ultima modifica: 23/06/10 12:43 da Daniela - Diciamo che la serie in sé non era male, mancava probabilmente un'idea chiara di cosa fare. Così, quando i dati di ascolto USA sono risultati inferiori alle attese, la produzione è intervenuta in corsa, comprimendo gli eventi e accelerando gli snodi della trama.
Per capire la rilevanza dei singoli frammenti mostrati all'inizio si sarebbe dovuto proseguire con gli episodi, altrimenti l'effetto di cui parli è sicuro.
Secondo me si tratta di una grossa occasione mancata.
PS: la serie ha in comune con il romanzo giusto l'idea del flashforward e il personaggio di Lloyd Simcoe, il resto non c'entra niente. - La serie si dichiara ispirata al romanzo "Flashforward" di Robert J. Sawyer, con il quale ha in realtà in comune solo l'idea di fondo (il flashforward collettivo) e il personaggio del dott. Lloyd Simcoe.
Questi sono gli unici punti di contatto, il romanzo è in realtà ambientato al CERN di Ginevra e ha come protagonisti alcuni scienziati del team LHC (Large Hadron Collider).
