Tony Scott è un regista pragmatico spesso più attento agli effetti che alla coerenza di fondo. E pur rimanendo fedele all'originale (ostaggi nel metro e richiesta di riscatto) questo remake presenta troppi passaggi chiusi in fretta. Come suspence non tradisce le attese ma non è memorabile e frana rovinosamente nel finale. Washington fa il suo, dà una buona impronta al primo tempo ma non è "speciale", anzi è sprecato. Travolta indovina il look ma rimane vittima del finale sbalestrato e il suo personaggio, come altri, poteva essere meglio scavato.
Per chi ha visto l'originale, questo remake perde molto in tensione e costruzione delle situazioni (velo pietoso sul topo nei pantaloni alla Fantozzi dei poliziotti e sulla ragazzetta e il suo fidanzatino...). Travolta se la cavicchia, anche se il suo personaggio, sciroccato e pieno di astio, non è certo una gran novità (meglio il glaciale Shaw dell'originale). Washington è professionale, ma nulla più, mentre Turturro fa il compitino (colpa della sceneggiatura). La confezione è comunque accettabile e nel complesso risulta anche vedibile, ma senza alcun guizzo.
MEMORABILE: Washington a Travolta: "Siete terroristi?". Risposta: "Ma ti sembro un terrorista? Per caso ti sto terrorizzando?".
L'unico ad omaggiare il prototipo di Sargent è Luis Guzmàn con il look e la recitazione dimessa modellata su quella dei grandi Shaw, Balsam e Elizondo. Per il resto Helgeland, lo sceneggiatore, piuttosto meccanicamente e gratuitamente rende "con macchia" l'eroe Denzel Washington (una bustarella) e, già che c'è, anche il sindaco interpretato da James Gandolfini (scandalo sessuale) tanto per dire "nessuno è esente da colpa" (echissenefrega!). Travolta fa l'isterico e Tony Scott ricicla per l'ennesima volta l'estetica eighties alla quale è rimasto fedele da Miriam si sveglia a mezzanotte in poi.
MEMORABILE: Vogliamo parlare del topo nei pantaloni all'origine di uno sviluppo determinante nell'intreccio?
Lo stile adrenalinico ed ipercinetico Tony Scott si conferma immutato anche in questo ultimo film interpretato (bene) dall'assortita e versatile coppia Washington-Travolta (gli altri attori pur bravi sono decisamente relegati sullo sfondo). Il film non è originalissimo (si tratta di un remake) ma è ben realizzato e divertente con un'interessante variante: nella New York post torri gemelle non ci sono più eroi a tutto tondo e perfino il protagonista principale è corrotto (coinvolto infatti in una storia di mazzette). Questa è l'america di oggi.
Patetico riadattamento del film di Sargent. A parte che i remake non mi vanno a genio e non mi stancherò mai di dirlo, qui Tony Scott supera il limite dell'incredibilità. Tenta di inserire nuovi risvolti nella storia cercando di non rovinare quella dell'originale, senza mai praticamente riuscirci. Denzel Washington fa sentire la mancanza di Walter Matthau anche perché non è supportato da una solida sceneggiatura e la stessa cosa vale per John Travolta che, nonostante il tanto impegno, non convince per niente.
Remake del colpo della metropolitana. Molto diverso per quel che riguarda la successione degli eventi e molto frettoloso. Perbenista e sfacciamente patetico. Denzel Washington, nonostante la sua bravura, non è adatto alla parte e Travolta stravolge inultimente il personaggio che fu di Robert Shaw. Inutile iniziativa di Tony Scott che non porta nulla di buono. Deludente.
Risultato pessimo di un remake di un bel film come Il colpo della metropolitana. Qui ci si annoia di brutto (e meno male che alla regia c'è Scott!). Gli attori non ti "prendono", la storia non ti tiene sveglio (al contrario dell'originale). Preferisco la faccia buffa di Matthau a quella incazzata di Washington. Idem per Travolta con Shaw. I produttori potevano risparmiare tanti milioni di dollari...
Anche facendo finta che questa pellicola non sia l'ennesimo inutile remake (di un bel film, che consiglio) e guardandola senza paragonarla all'originale, rimane un prodotto scadente. Il buon (per non dire ottimo) cast attoriale risulta del tutto sprecato e non fornisce interpretazioni degne di cotanti attori. Travolta e Washington risultano impegnati in dialoghi banali e scarsamente credibili, mentre Turturro è insignificante. La regia frenetica di Tony Scott (indegno di lustrare le scarpe al ben più dotato fratello) risulta irritante. Brutto.
Il solito filmaccio d'azione hollywoodiano con il solito cast oneroso e penoso. L'idea dell'attentato in metropolitana e del terrorista psicologo sono quelle dell'originale ma sono buone: se si fosse sviluppata questa traccia piuttosto che cadere nella solita melassa puerile a stelle e strisce (la moglie di Denzel e il latte, la ragazza in chat, ecc..), chissà. Travolta, Denzel Washington e Gandolfini a bassissimi regimi, Turturro di una piattezza infinita.
Deludente, buonista, concilatorio remake, con un protagonista (Washington) patetico, intorpidito e poco credibile nella trasformazione finale in eroe e un'antieroe (Travolta) sopra le righe e ricalcato, più che sullo Shaw del prototipo, sullo stesso Travolta di Codice Swordfish. Il frenetico Scott poco si concilia con la tensione "statica" del plot. Il film regge abbastanza fino al conto alla rovescia della consegna del bottino, poi si affloscia e crolla. Ridicole alcune idee (dal notebook al topolino).
Modesto remake di un bel film, forse sbagliato in partenza, dato che Tony Scott non è portato per la tensione psicologica e infatti cerca di cavarsela infilando un paio di scene di azione forzate (il trasporto dei soldi per le vie della città, l'inseguimento finale). Turturro e Gandolfini sprecatissimi, Travolta ci mette la faccia e poco altro, Washington monocorde seduto ed impacciato in piedi, qualche particolare scemo (il portatile, il topo), l'unica idea originale (il movente di natura "finanziaria") buttata lì malamente.
Spettacolare thriller che mette a confronto due grandi star del cinema d'azione americano, John Travolta e Denzel Washington. Tra i due vince in bravura Travolta, molto a suo agio nella parte del pazzo esaltato, ma anche Washington tiene bene la scena in un ruolo di eroe obeso e compassato. Il film originale del '74 era migliore, ma anche qui la suspence regge e i dialoghi fra protagonista e antagonista sono frizzanti e ben scritti. Finale bellissimo e comprimari di grande classe.
Ennesimo filmazzo sempre uguale della coppia Scott/Washington con il protagonista buono col "trauma" (ma senza barba: è un classico farsela crescere in certi film) e il cattivo psyco, condito di scene d'azione ad alto budget spesso discutibili (la corsa catastrofe dei porta-valori) e inquadrature dall'elicottero a risucchio da spot tv. Il tutto ci porta allo sconcio e prevedibile finale con una mia domanda: "ma per quale motivo, salvata la pellaccia, un normale impiegato dovrebbe accanirsi ad inseguire il cattivone?"... Bah? Rispondimi, Tony!
MEMORABILE: La classica scena con l'uomo di colore agnello-sacrificale
Davvero scialbo, la solita americanata folle con supercattivo pieno di intuizioni e ordinary man che salva la baracca diventando un mezzo supereroe nel corso del film. L'attore feticcio di Scott è ormai Washington, che nonostante il suo carisma, qui è completamente fuori posto. Travolta sovraccarico è veramente penoso e poco credibile. Gli attori di contorno non si ricordano neanche per sbaglio e tutto è telefonato in modo indecente dall'inizio. L'ennesimo inutile remake. Molto meglio Codice Swordfish.
Tony Scott non si smentisce: i suoi film sono sempre dei lunghi spot noiosi con personaggi stereotipati, trame scontate, poca logica e falsità retorica a manetta. Tutto mediocre anche qui a parte qualche immagine laccata buttata lì tanto per gradire. Ma perché il talentuoso Washington si è gettato nella braccia di un regista così banale e superfluo? Travolta fa un po' il matto e un po' di smorfie ma è quasi meglio nello spot con la Hunziker. Fa tristezza vedere alcuni mitici Soprano (Gandolfini, Imperioli) qui ridotti a scontate comparse...
Meno brutto di quanto si creda, nonostante l'originale rimanga su un altro livello. Al suo attivo ha alcuni momenti spettacolari, un buon ritmo e un Travolta in gran forma. Di contro, vi è la regia assolutamente mediocre di Scott (È lo Scott sbagliato...) e un protagonista decisamente fuori forma. Travolta non vale quanto l'inimitabile Robert Shaw del film del 1974, ma vale la visione. Degli altri bravi Guzman e Galdofini.
Remake abbastanza inutile che resta in mente il tempo di spegnere il lettore dvd e poi evapora: già questo non è un buon segno e testimonia la piattezza del prodotto. L'inizio non è nemmeno malaccio (buon ritmo, storia abbastanza coinvolgente) solo che poi il resto della pellicola è la fiera del già visto e del banale. Washington è bravo ma fuori ruolo, Travolta ogni tre parole spara un "fuck" o simili ma questo non basta a farlo essere cattivissimo e Turturro sembra fissare il vuoto domandandosi: "cosa ci faccio qui?".
Ok, facciamo finta di non aver visto l'originale: l'inizio è promettente, con tensione dosata da un buon montaggio, i cattivi sembrano davvero cattivi e i buoni hanno i loro scheletri, come tutti. Poi però i dialoghi di Travolta diventano assurdi (specialmente da parte di un genio di Wall Street), le trovate (il topo, la webcam) ancor più ridicole e tutto si ammoscia. Finale deludente: ma Washington non poteva sparargli a una gamba, come si fa nei film fatti bene?
MEMORABILE: Tony Scott a un certo punto inizia a infilare scene d'azione dappertutto. Sono ben riuscite e divertenti, ma col soggetto del film c'entrano poco.
Film incredibilmente insulso, piatto e scontato. Ti aspetti da un momento all'altro un colpo di scena che dia una sterzata. Colpo che non arriverà mai! E mentre scorrono i titoli di coda ti trovi come un ebete a ripetere: "Ma davvero è tutto qui? Davvero è finito?" Flop colossale per un regista che non è mai stato un genio ma che qualcosa di discreto lo aveva comunque confezionato. Anche le recitazioni di Travolta e Washington rispecchiano la mediocrità della pellicola. Peccato! Il cast era ottimo e anche i presupposti. Da dimenticare!
Non presenta niente di nuovo questa pellicola, la trama è la classica e da lì non ci si sposta. Gli attori bravi, ma penso che all'ennesimo film dello stesso genere la loro fatica ormai non sia troppa. Tensione che sale e scende; niente di eccezionale ma si può vedere.
L'analisi sulla turbolenza e sulla fragilità dei mercati finanziari è l'unica cosa apprezzabile del film. Per il resto la pellicola regala pochissimi momenti veramente riusciti e purtroppo si assiste solamente ad una deplorevole fiera della banalità. Il cast viene sfruttato malamente e la regia di Scott è pessima, le scene d'azione sono girate veramente molto male. Per fortuna la buona conoscenza del ritmo salva l'opera dallo spegnimento. Mediocre.
Remake interessante e molto adrenalico. Molta l'azione che si svolge attorno ad una storia che si spaccia per seria, tra corruzione e giochi in borsa. Travolta e Washington sono bravi attori, ma in questo film non tirano fuori tutto il loro repertorio, pur rimanendo convincenti. Peccato per le ridicole scene con la polizia tra le strade di New York, che stonano davvero.
Passano gli anni e Scott insiste con la sua idea di cinema, mantenendo inalterati vizi e virtù tipici delle precedenti produzioni. Il fatto che qui il buon Tony rimetta mano a un vecchio film con Matthau dimostra che a livello di stimoli e nuove intuizioni c'è un po' di calma piatta. Non rimane che godersi il solito ottovolante registico, una partenza a razzo stile cento metri piani e l'ennesima prova da applausi del feticcio Denzel. Per il resto non è altro che un trito gioco di nervi tra banditi e negoziatori dove Travolta va troppo sopra le righe.
Come riconoscere il regista già dalle prime scene. Non lo nego, a me il buon Tony non è mai sembrato niente di memorabile, anzi. In quest'occasione il ritmo, cadenzato da buone musiche e un montaggio serrato, tiene vivo l'interesse. Denzel, al solito, non delude; avrei ivece da ridire su un Travolta stereotipato oltre modo e poco credibile, purtoppo. Buone le musiche e gradevole la trama. In tutto questo ho trovato quasi spiazzante un finale che è quasi a-contestuale.
Ostaggi in un vagone della metropolitana con un broker fallito e un funzionario trombato a dirigere le trattative. Buona la parte dialogata con un Travolta gigionesco e un Washington riflessivo, meno efficace il finale che appare scontato e lievemente inverosimile. Vedibile.
Inutilissimo minestrone pseudo action che nulla aggiunge e nulla toglie ai vari blockbuster americani fatti con lo stampino. Tony Scott gira e monta con mestiere, ma fotocopia movimenti di macchina e sequenze in ogni film regalando un senso di deja vu davvero irritante. Denzel Washington ha ormai cucito addosso sempre il solito personaggio, mentre il villain di Travolta è talmente sopra le righe da risultare solo stucchevole. Vorrebbe essere un remake, è solo una perdita di tempo.
Sarebbe stato brutto anche senza il suo illustre predecessore. I produttori, o chi per loro, senz'altro avranno pensato che bastava riunire un ricco cast per riproporre la storia ed essere all'altezza di un film che chi ha visto non può dimenticare. Non è stato così. Se la sceneggiatura è sbagliata, la notorietà e la riconosciuta bravura degli interpreti non farà altro che accentuare il disastro, cosa peraltro comune in tema di remake. Tanta ricchezza di mezzi poteva essere indirizzata diversamente, ma c'è penuria di nuovi soggetti.
Non ci si annoia di certo quando un film (in questo caso il remake di un cult) reca il sigillo di un compianto professionista come Tony Scott. Si potrebbe imputare di tutto al fratellino meno colossal(e) di Ridley ma non di aver lasciato mai a stomaco vuoto tutto quel pubblico affamato d'intrattenimento di classe. Come una turbomacchina motrice, il regista trasforma anche qui le impiccate tempistiche e le convulsive precipitazioni action in materia di svago pressochè illimitato, consegnando a occhi chiusi la patata bollente nelle mani del sodale Washington e dell' "onni-tarantinante" Travolta.
MEMORABILE: Il sorcio che s'intrufola malandrino nei pantaloni del cecchino proprio nel momento meno opportuno...
Regia dinamica e montaggio a dir poco frenetico per questo buon film dello Scott minore, che non ha certo la visionarietà del fratello ma sicuramente lo sorpassa in velocità nella narrazione. Travolta nel ruolo del cattivo strafottente (vedi Vincent Vega) è a proprio agio, così come Washington in quello dell'eroe operaio (vedi John Q). In questo ennesimo pomeriggio da cani si cologono echi da Inside man, da Hostage, da Il negoziatore ma il cocktail è garbato e ben speziato. Turturro si conferma ottimo caratterista. Divertente.
MEMORABILE: Travolta fa ammettere a Washington d'aver preso una tangente e offre al sindaco di New York di scambiare la sua vita con quella degli ostaggi.
La regia sembra quella di un telefilm e gli attori recitano con il pilota automatico. Il problema però non è questo, è la sceneggiatura, pessima a dir poco. Passino le caratterizzazioni psicologiche assenti e pure gli spunti narrativi utilizzati male (ad esempio la webcam), ma la narrazione è confusa, il perché dell'antagonista si capisce male (è un calcolatore o un folle?). Degne di nota sono però le irrealissime reazioni dei passeggeri della metro, che rendono i personaggi odiosi. E neanche intrattiene!
MEMORABILE: Il "ragazzo-difficile" che comunica con la fidanzata facendo il fighetto e parlandole d'amore (NB: dopo che stava per essere ucciso!)
Pessimo remake del classico del 1974. Si cerca di dare maggior spessore ai protagonisti ma tutto all’insegna del politicamente corretto con Washington che ha preso una tangente ma pare più buono di Gesù. L’ironia sorniona di Matthau e le stoccate contro le istituzioni dell’originale sono del tutto assenti. Shaw, il cattivo molto british del primo film, è sostituito da un Travolta al limite della macchietta. Le scene d’azione sono convulse e confuse e anche la soluzione finale è molto più banale. Il classico Scott tutto fumo e poco arrosto.
MEMORABILE: L'esecuzione del macchinista; Garber che confessa il proprio crimine per salvare un ostaggio.
Brutto remake del classico poliziesco del '74. La solita regia roboante di Tony Scott non aiuta la storia. Travolta gigioneggia troppo come il cattivo di turno e Washington appare svogliato. Manca qualsiasi accenno di ironia presente nell'originale. A poco servono le comparsate illustri di Turturro e Gandolfini. Un'operazione destinata al fallimento.
Un film non solo deludente ma addirittura irritante. Difficile capire come si possa concepire e realizzare il remake di un film memorabile, quasi un capolavoro, su una rapina alla metropolitana di New York, affidandosi ad un montaggio così frantumato, così sbriciolato e ridotto in polvere e ad un ritmo che vuol essere elettrizzante, tachicardico ed incalzante ma che è invece solo rintronante e molesto. Sceneggiatura rasoterra, zero suspense, un notevole cast di attori notevolmente sprecato, coinvolgimento nullo. Film respingente.
Il titolo è sufficiente a racchiudere l’essenza di cosa attenda lo spettatore e sorprende la totale assenza di stravolgimenti o strategie narrative che possano, almeno nelle intenzioni, uscire dal seminato. Il limite più grande risiede in questo perché dall’altra parte poco si può dire del mestiere di Scott e delle prove degli interpreti principali. Anche la durata risulta adeguata alla sostanza, mentre un minutaggio superiore gli avrebbe sicuramente tagliato le gambe. Alla lunga pesano maggiormente i difetti e la benzina è sufficiente per un giro di pista e non oltre.
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Scopro solo oggi, che prima di questo remake di Scott ne era stato fatto un altro, per la tv americana, nel 1998 per la regia di Félix Enríquez Alcalá.
Il nome del personaggio di Washington inizialmente era Zachary Garber,ma fu cambiato in Walter Garber in omaggio di Walter Matthau che aveva partecipato nella versione del 1974.
Per Blsabbath. Ho letto il tuo commento e mi permetto di suggerirti la visione de "Il colpo della metropolitana",film del quale questo modestissimo "Pelham 1-2-3" ne è il remake.
Caesars ebbe a dire: Per Blsabbath. Ho letto il tuo commento e mi permetto di suggerirti la visione de "Il colpo della metropolitana",film del quale questo modestissimo "Pelham 1-2-3" ne è il remake. ciao, purtroppo ho scritto "a caldo" senza leggere i commenti antecedenti, i quali, appunto, spiegavano il fatto che fosse un remake.. grazie del suggerimento, avevo già una mezza idea di procurarmelo, visto che lo danno a 3 pallini..
DiscussioneZender • 7/01/10 20:12 Capo scrivano - 47787 interventi
Ti ho sistemato un po' il commento, Blsabbath, dimmi se ti va bene o altrimenti dimmi tu come modificarlo.
HomevideoGestarsh99 • 28/12/11 00:07 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Sony Pictures:
DATI TECNICI
* Formato video 2,40:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 Dolby Digital: Inglese NV
5.1 DTS HD: Italiano Inglese Tedesco
* Sottotitoli Italiano Inglese Danese Finladese Svedese Norvegese Hindi Inglese NU Tedesco Turco
* Extra Commento audio regista
Commento audio sceneggiatore e produttore
Non c'è tempo da perdere
La metropolitana di New York
Dall'alto in basso
Promozione del film
Cinechat (BD-Live)
CuriositàRaremirko • 29/01/14 01:10 Call center Davinotti - 3862 interventi
* Alcuni dei personaggi, sia negativi che positivi, si ispirano a persone realmente esistite/esistenti.
* Comprensibilmente molte sequenze sono state rischiose da realizzare, visto che Scott prediligeva il realismo sulla ricostruzione.
* Anche in questo film Scott ha dato molta importanza al taglio dei capelli dei personaggi, per lui simbolo di caratteristiche e di modi d'essere dei personaggi (e di fatto ognuno di essi possiede un diverso taglio di capelli rispetto agli altri).
Fonte: extra del dvd
HomevideoRocchiola • 25/03/19 09:15 Call center Davinotti - 1255 interventi
Ottimo prodotto. Data la giovane età del film non si ravvisano difetti particolari con un'immagine praticamente perfetta ed un audio DTS 5.1 piuttosto brillante.