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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il film che sancisce il primo incontro tra Totò e Peppino De Filippo non è decisamente granché. Colpa di una sceneggiatura solo abbozzata, che lascia Totò libero di improvvisare ripetendosi spesso senza costrutto in evidente affanno (pensiamo solo a quante volte insiste con il suo “soffittizzatevi”). L’idea di far parlare il protagonista in macchina suggerendo una complicità antifemminista (poi smentita nel finale) con noi spettatori è buona, ma i monologhi in soffitta che in pratica fungono da collante tra i vari episodi/flashback sono stanchi, palesemente stiracchiati a fatica quando invece avrebbero dovuto essere svelti, brevemente interlocutori. L’incontro tra Totò e Peppino è ancora...Leggi tutto casuale, ma lascia già presagire un futuro luminoso, mentre la presenza indubbiamente azzeccata di Ave Ninchi nei panni della moglie insopportabile contribuisce ad alzare i toni delle discussioni col risultato di avere un film per buona parte “gridato”, dominato da suoni, urla e rumori sovente disturbanti (come nell'interminabile balletto di Totò-manichino che suona i piatti dalla felicità). Per fortuna Totò è in buona forma e ci lascia anche qualche scenetta memorabile (quando cerca di capire dalla domestica chi possa aver telefonato, o all'appuntamento al bar con l'amante Franca Faldini) persa in un oceano di qualunquismo a buon mercato (erano altri tempi e alcune donne erano davvero così) e filosofia da quattro soldi. Le ambizioni di Steno e Monicelli (ma anche dei co-sceneggiatori Age e Scarpelli) sono frustrate da una realizzazione mediocre, non all'altezza del cast. Nel ruolo di Totò neonato c'è Carlo Vanzina!

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Puppigallo 13/08/07 11:20 - 5275 commenti

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La vera nota negativa di questo film è il voler filosofeggiare un po' troppo sull'argomento (la donna come fonte di guai e di stress per l'uomo). Ed è un peccato, perchè comunque l'idea di far parlare Totò direttamente col pubblico, in una sorta di confessione di tutte le angherie che ha subito dal gentil sesso, non è affatto male. Lui è molto bravo, ma spesso, il contenuto delle sue disquisizione non riesce a valorizzare in pieno il suo immenso talento comico. Comunque, le varie gag sono piuttosto spassose, come Ave Ninchi e De Filippo. Buono.
MEMORABILE: Impagabile Totò in soffitta, lontano da tutti (specialmente dalle donne), che venera Landrù, in foto come un santino.

Undying 4/09/07 23:33 - 3807 commenti

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Affiancato da un notevole gruppo di comprimari tra i quali l'amata Franca Faldini, Totò si esibisce -una volta tanto- all'interno di una sceneggiatura di certo spessore, opera congiunta di Age/Scarpelli e dello stesso Mario Monicelli. Potrebbe sembrare strano, ma le tematiche del rapporto di coppia non appaiono datate, pur essendo sviluppate in un periodo (il 1952) pre-femminista. Ave Ninchi è bravissima e contribuisce a rendere esilaranti le gag del grande comico. Attenzione a Filippo in fasce: è il regista Carlo Vanzina, fratello di Enrico.
MEMORABILE: La scena della domestica al telefono: che si dimentica -regolarmente- i motivi delle chiamate.

Pstarvaggi 31/03/08 10:42 - 80 commenti

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Uno dei miei Totò preferiti. Firmato solo nominalmente in coppia da Steno e Monicelli (in realtà se n’è occupato solo il primo), il film presenta un Principe scatenato improvvisatore. Se i monologhi in soffitta possono alla lunga annoiare, i flashback sono irresistibili (splendido, nella sua struttura classica, lo sketch con Alda Mangini insopportabile cliente). Bravissime Ave Ninchi e Clelia Matania, mentre sembra ancora da affinare l’intesa di Totò con Peppino.

Gugly 29/08/08 18:46 - 1187 commenti

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Buon film che come al solito ha negli attori il suo punto di forza, anche se i monologhi nella soffitta annoiano un po': se qui Peppino è poco sfruttato, molto diverterti sono gli episodi che esplicherebbero i difetti delle donne, alcuni dei quali spassosi. Grandi in comicità Ave Ninchi e Clelia Matania (la servetta) che si affermerà nelle commedie musicali di Garinei e Giovannini e bellissima la Faldini. Da culto il "culto" a Landru (ma poi...).
MEMORABILE: La serva e il telefono; esequie!; i chiarimenti sul menage coniugale tra moglie e marito.

Smoker85 7/09/10 00:47 - 487 commenti

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Pellicola costruita tutta su Totò; forse stavolta l'attore viene abbandonato eccessivamente a se stesso. Nonostante l'affiatamento con Ave Ninchi e con le altre "spalle", il film risulta complessivamente troppo evanescente. I singoli sketch sono divertenti, alcuni memorabili e lo stesso Peppino, sia nei suoi momenti da solo che nei duetti con Totò, funziona bene. Ma il limite del film sta proprio nell'assenza di un efficace collante che unisca le parti. Frammentario ma, tutto sommato, godibile.
MEMORABILE: Totò con l'ipotetica moglie-attrice, la scena dell'iniezione e quella in cui sfascia disperato il telefono.

Daniela 7/09/10 13:08 - 12662 commenti

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Passerò per una inguaribile femminista se confesso che questo è uno dei Totò che mi piacciono di meno? La colpa non è certo sua, ma di una sceneggiatura un po' lasca, che se azzecca qualche gags carina negli episodi portati ad esempio (anche grazie alla bravura del cast di contorno), è debole nei soliloqui in soffitta, ripetitivi e ben presto stancanti. E poi per funzionare al meglio Totò ha bisogno di un interlocutore (sia compare oppure avversario) con cui interagire, cosa ovviamente impossibile se si rivolge direttamente allo spettatore.

B. Legnani 4/01/11 21:33 - 5532 commenti

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Film a due ben dissimili velocità. Alterna infatti tocchi geniali e verosimili (la domestica - è Clelia Matania! - che non ricorda chi ha telefonato...) a momenti fiacchi (la triste serata al night) o ripetitivi (la scelta della stoffa). Certo non è il miglior Totò, ma è sufficiente, tutto sommato (**). Totò in gran forma, Ave Ninchi perfetta, Castellani piacevole come di consueto.

Max92 1/08/11 20:07 - 104 commenti

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Una mediocre storia sfacciatamente ed esageratamente misogina diventa per Totò ed Ave Ninchi l'occasione per esibirsi in numerosi duetti irresistibili. E gli interpreti secondari (su tutti De Filippo e Matania) sono inarrivabili; nota dolente è Giovanna Pala, che recita qui con la sua voce, naturalmente antipatica e poco incisiva. Ma le insistenze filosofiche della pretenziosa e pessima sceneggiatura di Age e Scarpelli pesano non poco, ed alcuni sketch risultano raffazzonati e forzati. Pina Gallini, non accreditata, è la suocera di Totò.
MEMORABILE: Filippo (Totò) alla moglie (Ave Ninchi): "Io ti sfuggo nottetempo perché non posso sfuggirti giornotempo!".

Graf 30/09/12 01:13 - 708 commenti

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Film ad “episodi sketch” diretto dal solo Steno nel quale un Totò realistico, concreto, riflessivo e di estrazione piccolo-borghese riflette sul tema dell’”eterno femminino” come poteva farlo un uomo italiano all'inizio degli anni’50. Ma la serpeggiante misoginia del film non inficia la carica farsesca delle lezioni tenute ex cathedra da Totò, che usa l’innovazione stilistica della camera-look per parlare direttamente e continuamente con lo spettatore trattandolo alla pari e cercandone furbescamente la complicità. Divertimento intelligente garantito.
MEMORABILE: Ottima la recitazione di impostazione teatrale di tutti gli attori. La scena del telefono tra Totò e una smemorata Clelia Matania è divertentissima.

Giùan 12/05/13 19:56 - 4559 commenti

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Altro episodio dell’epopea del Principe, stavolta in versione landruesca, che tanto si dovrebbe confar (almen secondo l’iconografia) all’indole monicelliana (e dell’allora socio Steno). In verità la verve misogina è molto bonaria (se la si confronta col ben più crudo e tardo Totò Peppino e le fanatiche) ed è proprio il tono di understatement leggero in cui son condotti i vari sketch a delineare il peculiare tratto della pellicola. Il primo approccio tra i due mattatori è conseguentemente soft; molto bella la Faldini ma indimenticabile la servetta Matania.
MEMORABILE: L’iniezione.

Steno (Stefano Vanzina) HA DIRETTO ANCHE...

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Galbo 11/08/13 19:33 - 12393 commenti

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Riflessioni sulle donne da parte di un commesso, costretto a rifugiarsi in soffitta per sfuggire alle angherie della consorte. Film composto da una serie di siparietti brillanti, non sempre divertenti. Il pregio maggiore del film è costituito dalle performance dei suoi interpreti, non solo il grandissimo Totò ma anche De Filippo e gli ottimi caratteristi che rendono la pellicola godibile al di là di qualche calo di ritmo.

Piero68 4/08/14 16:08 - 2957 commenti

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Film che si fa ricordare più che per la sua cifra reale per il fatto di essere il primo di una lunga serie che il Principe girerà con Peppino De Filippo come spalla. Non esilarante come alcuni classici della neo coppia qui formatasi, ma non per colpa loro quanto di una sceneggiatura che aspira addirittura a lambire una sorta di metacinema (Totò che spesso guarda e parla alla mdp) senza però avere un minimo di anima e rifugiandosi in inutili e tristi luoghi comuni sui rapporti (soprattutto se coniugali) tra i due sessi. Buono il cast di contorno.

Minitina80 18/04/15 17:31 - 2984 commenti

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Una sceneggiatura niente male arricchita da simpaticissime scenette dove tutto l’estro di Totò emerge immediato. Steno sceglie un registro audace, dove Totò è lo stesso narratore che dialoga in prima persona con lo spettatore, come fosse realmente seduto vicino a lui. Le spalle sono di lusso e nonostante qualche piccolo intoppo raggiunge la piena sufficienza.

Liv 23/08/15 16:10 - 237 commenti

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L'idea era buona (una tirata maschilista conclusa con un inchino alle donne), ma il regista è Stefano Vanzina, non Monicelli (che si stava occupando di un altro film e si limitava a dare qualche dritta). La regia, infatti, è tipicamente alla buona, nonostante gli attori di prim'ordine e in forma. Il film manca di grinta (alla quale si supplisce con rumori e grida), di ritmo e di attenzione ai dettagli. Emblematico il libro "giallo" di Totò: un testo scolastico della Paravia con un foglio incollato sopra, disegnato col pennello.
MEMORABILE: Il quadretto in soffitta, dissimulato da una porticina, con "San Landrù" e cero acceso.

Rambo90 13/12/17 21:30 - 7697 commenti

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Uno dei Totò-movie più studiati (non a caso porta le firme di Steno e Monicelli). L'idea satirica di base funziona bene, permettendo al grande protagonista di dar vita a mini-sketch molto divertenti, che forse oggi non sarebbe più possibile realizzare visto il femminismo e perbenismo imperanti. Con lui per la prima volta Peppino, che appare in poche occasioni ma lascia il segno dimostrando già il grande affiatamento con Totò. Bene anche il reparto femminile, con un'ottima Ave Ninchi e una divertente Matania. Notevole.

Pessoa 17/02/19 19:36 - 2476 commenti

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Steno tiene a battesimo la coppia Totò e Peppino che donerà altissimi momenti di comicità al cinema italiano. In questo caso l'umorismo segna un po' il passo a causa di una storia elementare sceneggiata con la solita approssimazione. Un Totò molto in forma ci mette una pezza alla sua maniera rifugiandosi nel suo immenso repertorio e i duetti con la straordinaria Ave Ninchi (la migliore del cast) fanno faville mentre De Filippo rimane un po' in ombra. Ottima regia con interessanti trovate (l'incipit da film muto). Si guarda senza sbadigli.
MEMORABILE: Lea Padovani che al night fa piangere Totò; Il duetto finale fra Totò e Ave Ninchi.

Siska80 9/07/20 21:00 - 3794 commenti

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Divertente commedia del sempre arguto Steno nella quale vengono messi in rilievo i più frequenti difetti femminili: la tendenza ad istigare, la logorrea, la possessività, la civetteria, ecc. Nonostante la presenza dell'inossidabile spalla Peppino De Filippo, l'unico mattatore (nonché filo conduttore dei vari episodi interni al film) rimane Totò, con la sua inarrivabile mimica facciale e la capacità unica di trasformarsi nel personaggio che interpreta. Bravo anche il comparto femminile, bello il finale (furbo ma onesto).
MEMORABILE: Il regista siculo mostra al bellimbusto come baciare la procace fidanzata di Filippo.

Gabrius79 5/07/22 01:43 - 1427 commenti

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Primo film in cui si incontrano Totò e Peppino (quest’ultimo ha comunque un ruolo minore) e già si pregustano i loro duetti, anche se qui sono pochi e non sempre all’altezza. Totò sa il fatto suo ma non è aiutato dalla sceneggiatura, che lo ingabbia un po' con sketch che funzionano a fasi alterne. Senza dubbio il migliore resta questo con la Matania e la Ninchi, entrambe in grande spolvero. Regia dell’accoppiata Monicelli e Vanzina in una delle loro pellicole meno riuscite.

Pigro 29/07/22 09:17 - 9666 commenti

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Il film raccoglie diversi sketch sul tema della guerra dei sessi, vista dalla sola ottica maschil(ista) salvo colpo di coda riconciliante. Scorre il tipico inventario femminile (moglie, amante, domestica, prostituta) ovviamente sub specie comica, e da questo punto di vista alcune scene sono proprio divertenti (perfino quella che sconfina nell’umorismo dentro il lager), con Totò affiancato per la prima volta da Peppino, con cui mostra buona alchimia. Terribile invece la zavorra logorroica dei soliloqui che fanno da pesante collante agli episodi.

Gottardi 15/03/23 15:38 - 396 commenti

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Angariato da moglie, figlia, e dalle donne in generale, marito esasperato si rifugia in soffitta in cerca di quiete, e racconta allo spettatore le sue peripezie presenti e passate. Narrativamente caratterizzato dai soliloqui di Totò rivolto alla telecamera e da alcuni flashback delle disavventure muliebri volti a confermare la tesi di fondo, è un film simpaticamente misogino che strizza l’occhio alle donne, che non sono peggio degli uomini. Qualche momento di stanca ma a tratti divertente, con una grande scena esilarante che da sola vale la visione del film.
MEMORABILE: La litigata tra Totò e Ave Ninchi.

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  • Curiosità Zender • 14/11/07 13:41
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Ricorda con precisione Enrico Vanzina in una breve intervista con Zender del 14/11/07: "Mio fratello Carlo ha debuttato nel cinema intepretando...Totò. Era il 1950 e papà girava Totò e le donne. In un flashback nel quale Totò ricorda: 'Sono stato ossessionato dalle donne sin da piccolo' si vede un bambino in un box che piange mentre delle zie lo sbaciucchiano. Era Carlo! Mica male debuttare facendo Totò, no?"
    Grazie a Mauro per il fotogramma.

  • Discussione Markus • 13/09/14 10:57
    Scrivano - 4775 interventi
    Il film è andato in onda anche l'11 luglio 1977 su RaiUno (allora definita "Rete 1").
    Ecco il flanetto apparso su TV SORRISI E CANZONI n.28/1977:
    Ultima modifica: 29/03/16 18:23 da Zender
  • Discussione Zender • 13/09/14 11:01
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Davvero bello, Markus! Come detto aspettiamo di avere la scannerizzazione e poi lo portiamo in curiosità.
  • Discussione Pigro • 27/07/22 11:20
    Consigliere - 1661 interventi
    Segnalo questa informazione su Wikipedia:

    firmato ufficialmente da Mario Monicelli e Steno, ma in realtà diretto dal solo Steno (i due avevano ricevuto l'incarico di scrivere e dirigere due film a quattro mani, questo e Le infedeli, ma all'insaputa dei produttori si divisero i film, una pellicola a testa, e Monicelli scelse Le infedeli)
  • Discussione Zender • 27/07/22 11:23
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Sì, aspettiamo come sempre qualche altra fonte in questi casi.