Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Più che un film una sfida: non uscire con la cinepresa da una capannona da spiaggia (il casotto, per l'appunto) per l'intera durata. Sergio Citti (che con Vincenzo Cerami scrive anche la sceneggiatura) ci prova e, ad eccezione di un paio di brevi sogni pseudo-erotici di Proietti (che insegue Catherine Deneuve nei boschi), davvero non porta mai la m.d.p. fuori dall'ampio casotto. Al suo interno si avvicendano personaggi tra i più vari, tutti che occupano per un po' il set spogliandosi (talvolta completamente; è raro trovare tanti genitali in mostra, anche maschili, in un film) e discorrendo allegramente. Il più presente è Gigi Proietti, che alterna duetti...Leggi tutto con l'amico Franco Citti e con lo zio della giovane Jodie Foster Paolo Stoppa, il quale tenta di accasare la nipote incinta prima col tonto Michele Placido poi, data la scarsa vena di lui, con Proietti. Qualche momento azzeccato (Proietti e Citti che si vergognano a uscire per via di piedi troppo sporchi, Placido che non riesce a contenere un testicolo nel costume...), bella prova di recitazione. Tognazzi, che invece divide il suo “episodio” con Anna e Mariangela Melato, delude non per colpa sua: l'idea dell'uomo con l'ossessione della castità c'entra poco col resto. Carlo Croccolo fa soprattutto pena nei suoi slanci amorosi con una compagna magrissima e bruttina. Gli altri fanno contorno, con qualche figura indovinata e divertente (il prete coi baffoni) e altre da riempitivo. Un film curioso, a suo modo ambizioso (Dante Ferretti alle scenografie, Delli Colli alla fotografia...) e tipicamente cittiano (non manca Ninetto Davoli, pure se solo per un paio di comparsate). Piuttosto lento, certo, ma fresco, vitale.

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G.Godardi 31/03/07 21:40 - 950 commenti

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Come riunire in un colpo solo film di genere (commedia) e film sperimentale. Al di là della riuscita del film, che comunque è molto godibile (ad ogni passaggio tv lo guardo sempre!) è interessante notare come questo film sia l'antesignano del Grande Fratello televisivo o di Camera Cafè. Un film molto avanti per i suoi tempi, di cui l'unico precedente è Chelsea Girls di Warhol (non a caso). Stramega cast di lusso (c'è pure una giovanissima Jodie Foster) su cui svettano Tognazzi, Stoppa, Proietti. Caustico, acido e grottesco. Quando trash e film d'autore convivono!

Undying 31/08/07 19:25 - 3807 commenti

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Estrapolato da un racconto scritto da Vincenzo Cerami, il film assume connotazioni pasoliniane: fors'anche perché il regista ha sceneggiato diverse opere del Maestro e utilizza, nel cast, il fratello Franco, guardacaso attore/emblema di Pasolini (Accattone, Porcile, I racconti di Canterbury, Il fiore delle mille e una notte). Un cast di elevato spessore (c'è anche Jodie Foster) viene mal utilizzato e l'ambientazione claustrofobica, volgarizzata dalle situazioni, rende tutto piatto e noioso...

B. Legnani 21/09/07 15:14 - 5530 commenti

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Molto curioso, interessante. Pellicola di grandissime facce (Citti, Proietti, le due Melato, Tognazzi, Croccolo, Stoppa, Placido...) che rende quasi credibile la Foster che parla in romanesco. A un certo punto si vede, attraverso un buco nel casotto, pure Franca Scagnetti! Se il mattatore, dovendo scegliere, è un fantastico Paolo Stoppa, la parte meno riuscita è quella con la Deneuve (in una scena girata alla Fonti del Clitunno). Bella la parte del sogno. Quasi un buon film.

Gugly 12/02/08 14:07 - 1187 commenti

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Curiosissimo film a metà fra Pasolini, la commedia all'italiana e il grottesco; sinceramente non sono mai riuscita a capirlo fino in fondo: a volte è divertente, a volte è insostenibile, soprattutto il personaggio di Tognazzi... Costantemente in cima alle classifiche dei film weirdo per i nudi maschili strambi e il doppiaggio della giovanissima Foster.

Matalo! 15/09/08 17:52 - 1378 commenti

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Splendido film grottesco dove Citti mescola divi di diverse altezze e stili per la sua idea di vita, dove le differenze si mescolano ma forse non si incontrano. Paradossale, a diversi registri. Notevole la coppia Proietti-Citti: ogni loro uscita (compreso il sogno di Proietti con Denevue) fa sbellicare e rimanda alla fame atavica. Una giovane Jodie Foster tra Placido e Stoppa non può non incuriosire.
MEMORABILE: Il sogno di "miglione" con la Denevue che parla romanesco; Placido co 'na palla de fori; l'assolo di tromba di Proietti.

Ciavazzaro 26/09/08 14:55 - 4770 commenti

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Molto curioso. La vita di vari personaggi durante una giornata estiva, dal punto di vista di uno stabilimento balneare (la cabina numero 19). Il cast è imponente: Proietti, Melato, una giovanissima Jodie Foster, Tognazzi, Stoppa; e la storia, seppur molto curiosa, regge. Da vedere.

Lele Emo 26/09/08 00:26 - 184 commenti

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Abbastanza-troppo pasoliniano, per i miei gusti. Di una lentezza disarmante e di volgarità gretta, schietta ed inutile, come Pasolini comanda. Grande come sempre Proietti e lo è anche Tognazzi, che si destreggia alla grande in una parte non tipicamente sua. Irriconoscibile e carina la Foster, che con quel doppiaggio acquista un accento molto divertente. Buona parte del cast è quella dei film di Pasolini e per ovvi motivi eluderò ogni commento. La Deneuve è abbastanza costretta in una parte irrilevante, ottimo Stoppa, divertente Placido.

Homesick 20/10/08 08:20 - 5737 commenti

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Estroso, disincantato, esplicito, interpretato da un cast tanto eterogeneo quanto compatto che entra ed esce da una cabina balneare relegando la spiaggia ostiense a semplice sfondo. Il focus sono le pulsioni umane più primitive (sesso, cibo, denaro) che Citti racconta con toni ora tipicamente borgatari (spacconerie balneari e “magnate” in compagnia), ora squallidi e trash (escrementi canini, genitali maschili al vento), ora persino soffici e onirici: ma tutto scorre perfettamente. Mazza procura uno score all’uopo tribale e percussivo.

Brainiac 19/01/09 00:01 - 1083 commenti

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Del dramma esistenziale Ostia, girato sette anni prima, questa originale commedia ha solo l'ambientazione. Al realismo pasoliniano della prima pellicola, infatti, Citti sostituisce il tono satirico (i due palestrati, il bigotto Tognazzi) e più spesso farsesco (le scene con Croccolo). Per me è un capolavoro, primo per la difficile ambientazione minimalista (la cabina, appunto) e poi per il buon amalgama dei vari episodi che si sovrappongono. Le scene con Proietti ed il personaggio di Placido sono cultissime!
MEMORABILE: La capocciata di Proietti. Il predicatore con due peni. L'imbranatissimo Placido.

Fabbiu 9/05/09 09:11 - 2144 commenti

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Questa è la vita: un casotto, tante persone con tante storie (e perversioni?) diverse, disgraziate, drammatiche il più delle volte, ma storie che vengono abilmente raccontate in commedia: tutto all'interno del grosso camerino protagonista. Citti riesce bene far abituare lo spettatore a questa impostazione, quindi a fronteggiare le limitazioni del budget; il merito è anche di un cast eccezionale (sono pochi i personaggi principali, di più quelli riempitivi) che fornisce meritevolissime interpretazioni. C'è una strana perversione di fondo. Meritevole.

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Saintgifts 22/05/09 10:29 - 4098 commenti

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Casotto inteso come confusione, casotto inteso come bordello, casotto inteso come riparo e punto di aggregazione? Credo significhi tutto questo nel film. Una riuscita commedia che riesce in uno spazio ristretto (il casotto appunto) a raccontare l'essere umano e i suoi comportamenti fondamentali. Comportamenti che qui sono a livello "popolare" quasi volgare, ma sono sempre gli stessi anche quando sono rivestiti di raffinatezze intelletuali e formali. Azzeccata la scelta degli attori, tanti, importanti e tutti all'altezza; magistrale Stoppa.

Pigro 20/07/09 08:20 - 9665 commenti

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Personaggi diversi si incrociano in una cabina balneare collettiva: un film corale, dunque, che rappresenta uno spaccato affabulatorio e grottesco della società, ma visto in una particolare condizione, quella dello spazio intimo (o presunto tale) nel quale far emergere la propria natura (anche in senso fisico e sessuale) e nel quale tramare le proprie mosse all'esterno. Il casotto è dunque luogo interiore e osceno che rivela le reali pulsioni e i segreti, che un acquazzone finale cercherà apocalitticamente e inutilmente di spazzare via. Acuto.

Capannelle 11/09/09 11:09 - 4411 commenti

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Citti elabora un racconto particolare che si estrinseca nella quattro pareti di un casotto di spiaggia: vi transitano i problemi e le grettezze di una varia umanità. Ci sono pretese autoriali, giustificate anche dal livello dei collaboratori, che, però, non sempre si traducono in situazioni riuscite. Domina un linguaggio tragicomico di stampo popolare, alcuni attori lo interpretano alla grande, altri sembrano soltanto ospiti.

Il Dandi 22/04/10 16:24 - 1917 commenti

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Citti (Sergio) è quello che Pasolini, troppo irrimediabilmente "educato", non avrebbe mai potuto essere: un eccezionale affabulatore (gli episodi si incastrano alla perfezione) di scene "pure", che non solo riesce a fare di Ninetto un attore, ma anche a rendere i veri attori (Tognazzi, Croccolo, la Melato, la Deneuve, la Foster) delle marionette del suo teatrino. Proietti e Citti (Franco) danno vita a una coppia comica magica (proprio per la diversità del loro background) che sarebbe stata degna di uno spin-off. Capolavoro irripetibile.
MEMORABILE: Una volta ho incontrato per strada Michele Placido e non ho resistito a dirglielo: "Ma non lo vedi che te esce una palla de fuori?"

Markus 15/09/10 17:24 - 3687 commenti

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In un grande spogliatoio sulla spiaggia di Ostia vediamo (a turno e sotto forma di microepisodi senza stacchi) una carrellata delle umanità più disparate. Citti (qui anche attore) offre allo spettatore il suo estro e gli stilemi dell’amico Pasolini; il risultato è una sorta di pellicola sperimentale e dall’intento evidentemente sociologico dotato effettivamente d’una certa efficacia, pur tenuto conto delle estremizzazioni fini al desiderio di spettacolo. Curiosa la presenza della Foster.

Nando 26/08/10 16:27 - 3814 commenti

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Un coacervo di situazioni all'interno di un casotto (appunto) ubicato in una spiaggia del litorale romano. Citti s'ispira al maestro Pasolini e genera una pellicola fresca benchè alcune situazioni siano sfiorate dalla lentezza. Un buon cast che mostra un impacciato Placido, una giovanissima Foster e un ridanciano Proietti.

Mdmaster 23/11/10 15:32 - 802 commenti

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Ottima idea di partenza per Sergio Citti, unita a un cast di prim'ordine che faceva ben sperare; il risultato è così così. Nonostante la comicità volgarotta funzioni più che discretamente, gli episodi risultano abbastanza leggeri in quanto a contenuto e "morale". Peccato perché qualcosa comunque è divertente, Proietti è spettacolare da guardare, la Foster pure (anche se in altro senso), Stoppa grandissimo... Insomma, una bella sfilata di attori a servizio di una sceneggiatura poco consistente. Comunque rimane da vedere.

Enzus79 22/11/10 11:48 - 2894 commenti

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Sergio Citti ha diretto questo buon film in modo grottesco, volgarotto ma che (almeno a me) non ha dato fastidio più di tanto. Proietti è il mattatore, Tognazzi quello meno incisivo. Credo che se l'avesse visto Pasolini l'avrebbe apprezzato. Da vedere.

Luchi78 20/03/11 14:09 - 1521 commenti

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Importante cult del cinema nostrano, non gli si può negare una certa freschezza anche ai giorni nostri. Curiose tutte le situazioni presentate, tranne quella di Tognazzi che sembra essere troppo inverosimile. Un cast di alto livello con un Michele Placido ottimo interprete del fessacchiotto di turno. Proietti è il mattatore comico del film, Jodie Foster una credibilissima ragazzina romana. Alla fine del film quasi non ci si accorge che la telecamera non è mai uscita dal "casotto"...
MEMORABILE: La capocciata di Proietti al pattino.

Jandileida 17/03/11 18:55 - 1565 commenti

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Citti rivisita i dettami del cinema pasolininano e sceglie un registro grottesco per filmare un film molto personale, sentito, coraggioso. Da un lato c'è la contestazione a certe istituzioni, netta e non troppo difficile da intuire (i militari, il prete) ma dall'altro traspare, in modo molto cittiano, l'amore viscerale per il popolino romano che s'ingozza perché del domani non v'è certezza e che si portava le cotolette al mare. Grandissimo cast con due strepitosi Citti fratello e Proietti che regalano momenti divertenti ed un maestoso Stoppa.

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Dusso 9/04/11 00:24 - 1566 commenti

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Geniale film di Sergio Citti ambientato praticamente tutto in un casotto sulla spiaggia di Ostia. Eccellente il cast e alcune cose geniali (come gli sguardi) e altre situazioni notevoli. Ottima la coppia Proietti-Franco Citti. All'inizio del film ero un po' perplesso, poi invece devo dire di essere rimasto molto soddisfatto.

Pinhead80 29/07/11 19:30 - 4758 commenti

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Tutta girata in un casotto (una cabina da spiaggia), quest'opera ci mostra come si possa fare un film davvero divertente anche in uno spazio ristretto come questo. Le storie di vari personaggi (uno più stravagante dell'altro) si sfiorano, intrecciano e si fondono in un unico insieme. Ne esce un quadro grottesco e per questo divertente di gente povera che vive arrangiandosi alla bell'e meglio che non se la prende con il destino ma cerca di porre rimedio (non sempre migliorandola) alla situazione). Proietti e Croccolo su tutti. Si ride di gusto.
MEMORABILE: Il nonno che cerca a tutti i costi di far maritare la nipote. La testata di Proietti e i relativi piedi neri.

Galbo 13/08/11 07:23 - 12392 commenti

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Film corale che appare come un'originale (anche tecnicamente, si tratta di un film per certi aspetti sperimentale) rappresentazione dell'Italia della fine degli anni '70. Il quadro che ne deriva non è dei più lusinghieri ma ha il pregio di non essere molto filtrato e non risparmiare allo spettatore nessuna delle umane bassezza. Divertente, diretto con ritmo e segnato dall'interpretazione di un grande gruppo di attori, il film è limitato da qualche lungaggine di troppo ma appare comunque un'opera gradevole e da vedere.

Graf 30/04/12 00:41 - 708 commenti

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Ottimo film di Citti. Il “Casotto”, lo spogliatoio comune balneare, come unico luogo scenico dell’azione ma anche metafora della grande confusione morale dell’Italia anni ’70. Sanguigna, tagliente, a volte, feroce analisi antropologica di un’umanità semplice e modesta, schietta e ingenua che entra ed esce dal casotto; rappresentazione grottesca, naif e sopra alle righe delle loro miserie, dei loro sogni e bisogni, visti attraverso un occhio penetrante ma disilluso, candido ma in fondo dolente, al di là dell’allegria superficiale di un giorno passato al mare.
MEMORABILE: L'interpretazione di Paolo Stoppa, in quel suo difficilissimo ruolo di personaggio infido e ingannatore, è assolutamente memorabile.

Mco 14/10/12 22:17 - 2327 commenti

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Citti gioca a unire le moltitudini sotto un unico tetto, quello di un casotto balneare. Le molteplici personalità che vi passano esemplificano una semplice riflessione sulle tante sfaccettature che l'essere umano possiede. Il sesso e il danaro restano priorità, nei discorsi e nelle movenze. Proietti eccelle in una corte attoriale che si permette anche la giovanissima Foster e un altrettanto sbarazzino Placido. Lo si guarda sempre con un piacevole sorriso stampato sulla bocca.

Giacomovie 22/02/14 11:03 - 1398 commenti

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Con il minimo dell'ambientazione (una cabina balneare) e il massimo ottenibile da un cast (con tanti grandi attori, sia affermati che in erba, tra cui una Jodie Foster 14enne e un Michele Placido 30enne nel ruolo di un ragazzino), Citti mostra il suo talento costruendo un puzzle di situazioni dallo humour graffiante e irriverente. La ristretta location non penalizza il ritmo e la pellicola può costituire un esempio di riferimento di come con pochi mezzi si possa fare un buon film. ***

Buiomega71 10/08/14 11:56 - 2910 commenti

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Capolavoro di ferocia e miserie umane. Campionario di mostri umani, di vite squallide su una spiaggia che sembra la deriva dell'umanità più gretta e scellerata. Sogni felliniani (Proietti e Citti), quotidianità da rasentare l'iperrealismo, battute sagaci e da antologia. Il divertimento (una delle commedie italiane più intense in assoluto) si sposa col grottesco e il cinema di Citti è così personale e stralunato che non assomiglia anessun altro (nemmeno all'amato Pasolini). In palla tutto il cast (anche nei ruoli minori). Ammantato di zozzeria e poesia.
MEMORABILE: I piedi zozzi; Stoppa a Placido: "Ma nun vedi che c'hai nà palla de fora!"; Il sogno surreal felliniano di Citti e Proietti; L'innocenza della Foster.

Gabrius79 27/11/14 16:21 - 1427 commenti

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Un film corale e sicuramente curioso che si svolge all'interno di un casotto balneare. Tanti bravi attori al servizio di un bravo Sergio Citti tra cui spiccano Ugo Tognazzi, Paolo Stoppa, Gigi Proietti, Mariangela Melato. È anche un film molto parlato, ma si lascia seguire piuttosto bene. Occhio a una giovanissima Jodie Foster e a un cameo curioso e bizzarro di Carlo Croccolo che per un attimo appare nudo. Surreale ma non troppo.

Vitgar 23/06/15 14:06 - 586 commenti

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Particolare commedia di Sergio Citti che si avvale di un cast di attori di alto livello che conferiscono alla pellicola un notevole spessore. A questo si aggiungano Cerami alla sceneggiatura e Delli Colli alla fotografia. Il risultato è un film piacevole proprio per come è strutturato, in cui il casotto diventa, quasi, il centro del mondo.

Taxius 29/08/15 12:11 - 1656 commenti

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Film originale, girato totalmente all'interno di un casotto in una spiaggia con una serie di personaggi uno più originale dell'altro. La trama è semplicissima e ci fa vedere tutti questi personaggi che entrano ed escono dal casotto e si ha la sensazione di essere allo zoo, in quanto gli attori sembrano veramente animali in mostra dietro a una vetrina. I personaggi sono veri, sono gli italiani; non sono personaggi fittizi costruiti per un film e è questo il vero punto di forza. Una perla semisconosciuta del cinema italiano; da vedere.
MEMORABILE: La giovane Jodie Foster che parla in romanesco.

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Redeyes 30/08/15 16:38 - 2448 commenti

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Discreto film corale con un gran cast, completamente girato in un casotto sul litorale dove un carosello di personaggi finisce per passare. Sicuramente un buon spaccato di un'Italia che cresceva economicamente ma andava anche perdendo la spontaneità soppressa da anabolizzanti ante litteram, cultori della castità e progresso che verrà. Regia non invadente e ottime intepretazioni, su tutti Stoppa. Mi spiace ma il personaggio più debole è proprio del grandissimo Tognazzi.

Rocchiola 30/03/16 12:42 - 965 commenti

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Potrebbe essere scambiato per un precursore del genere vacanziero estivo, se non fosse per lo sguardo brutto, sporco e cattivo che né è invece la totale negazione. Quasi un'analisi antropologica sugli istinti umani primari rimasti immutati nella società moderna. Meno pasoliniano dei film precedenti di Citti e con qualche inserto onirico felliniano, è un film volgare ma poetico, quasi odorabile con i suoi olezzi e le sue pulsioni sessuali quasi animalesche. Super cast molto eterogeneo come solo nei 70 si poteva osare, con Stoppa mattattore.
MEMORABILE: "Se il mio pisello potesse parla", "Ma nun vedi che c'hai na palla de fora"; "A questo glie stanno a venì li piedi neri".

Minitina80 23/08/16 08:59 - 2984 commenti

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Citti trasforma uno dei tanti casotti di spiaggia in un confessionale in cui i pensieri e i segreti nascosti di gente comune trovano il modo di venire alla luce. È come valicare la sottile cortina che separa il pensare dal dire, molte volte distanti tra loro: saltano fuori bassezze e amoralità varie, spesso nascoste da un perbenismo di facciata, ma parte integrante della natura umana. Impressionanti i nomi riuniti per l’occasione, così come il numero di genitali mostrati. Un ritratto ai limiti del realismo di un’Italia, forse, sempre attuale.

Cotola 22/07/17 01:31 - 9043 commenti

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Un casotto è il luogo, quasi unico, in cui si svolgono diverse storie, abilmente intervallate tra loro in fase di sceneggiatura, popolate da una variegata umanità accomunata però da appetiti e comportamenti istintivi ed animali verso il cibo, il sesso, il denaro. Citti riprende molti dei temi a lui cari, ma stavolta li declina con un tono più lieve e sorridente, almeno in apparenza ma anche con la consueta cattiveria. Ed alla fine infatti puri, ingenui e casti avranno la peggio.

Pessoa 24/07/17 02:27 - 2476 commenti

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Sarebbe stato bello vedere la faccia del produttore Berardi mentre Citti e Cerami gli propongono di scritturare un cast di spessore internazionale e di chiuderlo per un'ora e mezza in uno spogliatoio balneare. Il coraggio di tutti è stato premiato di un film unico, che diventa insieme uno spaccato di un paese in profonda crisi e un delizioso mosaico di scene poetiche, comiche, surreali e satiriche che portano la firma di uno dei registi meno compresi del nostro cinema. Franco Citti, Stoppa e la Melato su tutti. Un viaggio che vale la pena di fare!
MEMORABILE: La scena con Proietti che si fa male su tutte; Placido con la ciambella e un testicolo di fuori.

Myvincent 17/10/17 08:05 - 3741 commenti

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L'interno di un casotto di mare è il luogo interiore che prepara al palcoscenico esterno della vita, fatto di pudicizia, di regole e ruoli. Citti trova il modo per scavare dentro ciascuno di noi in quei cinque minuti in cui siamo nudi e ci infiliamo un "costume" sociale. Grande parata di nomi eccellenti (Tognazzi, le due Melato, Proietti, Stoppa, Deneuve) e una romanità che gronda, segnata da parecchi punti vuoti di sceneggiatura e da una aspra assenza di pathos che poi alla fine ferisce.
MEMORABILE: Una Jodie Foster sorridente e sempre all'altezza della situazione.

Rambo90 28/01/18 00:38 - 7696 commenti

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Ritratto cinico e volutamente sgraziato degli italiani visti attraverso un casotto sulla spiaggia di Ostia. Le storie raccontate da Citti a volte fanno sorridere, altre riflettere con il gusto del grottesco, ma non sempre risultano azzeccate. Il ritratto migliore è quello proposto da un grande Stoppa ben supportato da un Proietti sempre istrionico e dalla bellezza acerba della Foster. Va peggio a Tognazzi, bravo ma mal servito dal copione e a Croccolo, che si ferma a livelli di macchietta. Interessante esperimento.

Rufus68 23/06/18 14:35 - 3841 commenti

I gusti di Rufus68

Il mondo è un casotto dove pulsano esclusivamente bassi istinti animaleschi e squallida grettezza. L'universo di Citti è, in realtà, un inferno in cui il comico convive felicemente con le deformazioni espressioniste. Se nel campionario di caratteri v'è l'impronta di Cerami, la rappresentazione di un'umanità avida e ferina, quasi da raffinato facitore medioevale di maschere simboliche, ha l'impronta inequivocabile di Sergio Citti. Cast straordinario (bravo Proietti) in cui spicca un Paolo Stoppa di ammirevole abiezione.

Maxx g 2/07/19 22:39 - 635 commenti

I gusti di Maxx g

E' un po' l'emblema dell'Italia dell'epoca. Nonostante la presenza di molti attori validi (Stoppa, Croccolo, Placido, Proietti e la Melato), si trascina senza troppi sussulti, senza suscitare grande divertimento. Proietti tenta qualcosa, senza riuscirvi. Stoppa strappa qualche risata ma forzata. Tognazzi nullo, Placido sottotono, la Melato persino fastidiosa. Si può perdere. Nel cast anche la quindicenne Jodie Foster.
MEMORABILE: I dialoghi iniziali tra Stoppa e Placido.

Paulaster 24/02/20 10:15 - 4415 commenti

I gusti di Paulaster

Su una spiaggia ostiense diversi avventori si cambiano in uno spogliatoio. Irriverente già dal titolo, Citti racconta scene di vita vissuta tra meschinità, egoismi e vita balneare. Tra le microstorie brillano Stoppa (anche se al posto della Foster sarebbe stata meglio una vera romana), le due spregiudicate Melato e la simpatica faccia da schiaffi di Proietti. Essenziale nella confezione, si permette di indugiare sulle parti intime di parecchi (geniale col prete) senza essere volgare e strappando il sorriso. Brevi accenni surreali ravvivano la vicenda.
MEMORABILE: Il sogno di Proietti con lo schiaffo della Deneuve; L’astuzia di Stoppa nell'avvicinare Proietti; Le due Melato pronte a tutto; Il cane cannibale.

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Noodles 18/09/20 17:27 - 2227 commenti

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Con l'utilizzo di un'unica location, peraltro piccola e chiusa, Sergio Citti riesce nell'impresa di non annoiare lo spettatore, anzi di deliziarlo con un quadretto tutto italiano da gustare sino alla fine, con solo pochi momenti in cui il ritmo rallenta parecchio, ma il film finisce prima di diventare prolisso. Insomma, Citti azzecca praticamente tutti i tempi e realizza un film da vedere poiché iconico del periodo, e anche perché ci permette di ammirare uno stuolo di ottimi attori tra cui spiccano Paolo Stoppa e Ugo Tognazzi. Un'opera con tratti sperimentali, da vedere senz'altro.

Daniela 5/01/21 22:00 - 12660 commenti

I gusti di Daniela

Il casotto del titolo è una cabina di spiaggia condivisa dove in una domenica d'agosto sfila un campionario di varia umanità accumunata dalla provenienza sociale modesta o sotto-proletaria. Se il palcoscenico prescelto da Citti comporta un certo appiattimento verso i tipi di comportamento rappresentati, dato che si tratta quasi sempre di borgatari di bassa cultura verso i quali il regista non nega una certa empatia pur mettendone in vista volgarità e miserie, a rendere vario lo spettacolo ci pensa l'assortito cast in cui gli attori nostrani meglio figurano di quelli stranieri. 

Faggi 21/02/22 19:51 - 1549 commenti

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Un casotto su una spiaggia di Ostia come microcosmo emblematico, saturo di segni espressivi che si direbbero tracciati con carboni colorati. Satira verace, ruspante, screziata di umorismo nero e di grottesco pungente. Cinismo mai gratuito. Regia dotata di sprezzatura; attori formidabili, momenti topici notevoli. Commedia strana, in qualche modo sperimentale, quasi amara, sicuramente da non perdere.

Reeves 10/02/24 07:36 - 2212 commenti

I gusti di Reeves

Il film che mostra definitivamente quanto Sergio Citti non fosse soltanto un personaggio di area pasoliniana, ma un regista forte e dotato di grande personalità. L'idea di raccontare tante storie senza mai spostarsi da un capanno collocato in riva al mare è realizzata con grande intelligenza e sorretta da alcune interpretazioni geniali come quelle di Gigi Proietti e di Michele Placido.
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MUSICHE:
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  • Curiosità Gugly • 25/09/08 23:23
    Portaborse - 4710 interventi
    Divertente piccola storia sentita da Proietti in un suo spettacolo: all'epoca del film Stoppa iniziava ad essere già un po' anziano e con qualche problema di memoria... Una scena prevedeva un pranzo di gruppo con Stoppa che invitava tutti a bere con la battuta: "Bevi, è Olevano (un famoso vino)".

    "Silenzio in scena per favore... ciak si gira".

    Stoppa brandisce il boccale, apre la bocca e pronuncia le seguenti parole: "Fumate, è di Ariccia!"

    (l'effetto è migliore se si sente Proietti perché imita la particolare voce di Stoppa).
  • Curiosità R.f.e. • 12/09/09 13:01
    Fotocopista - 826 interventi
    Jodie Foster è doppiata da Emanuela Rossi.
  • Curiosità Il Dandi • 22/04/10 16:28
    Segretario - 1488 interventi
    Il film (anche se il mare non si vede mai) fu girato tra le dune di Capocotta in pieno inverno, quindi con temperature che rendevano piuttosto difficile l'ambientazione tipicamente estiva.

    (Fonte: intervista a Mariangela Melato nei contenuti extra del dvd)
  • Discussione Ruber • 25/08/10 15:57
    Formatore stagisti - 9246 interventi
    Lo si sapeva gia da mesi che stessero girando il remake e ieri sera a Stracult hanno fatto vedere le interviste dal set (la stessa spiaggia e lo stesso punto in cui il casotto, fu girato nel lontano '77) a Proietti e ai fratelli Cerami; Il titolo sara' "Tutti al mare", anche se come hanno detto i protagonisti e lo stesso Cerami, sara' un po diverso, perche ci saranno escursioni anche fuori dal casotto dei vari protagonisti.
    Ultima modifica: 25/08/10 15:58 da Ruber
  • Homevideo Dusso • 9/04/11 00:16
    Archivista in seconda - 1832 interventi
    Molto bella e curioso lo speciale nel dvd medusa riservato al film di quasi 50 minuti con varie interviste ai protagonisti
  • Homevideo M.shannon • 16/11/13 22:21
    Disoccupato - 307 interventi
    Dvd Medusa (fotogramma minuto 26:30)

    Ultima modifica: 17/11/13 08:46 da Zender
  • Discussione Aleimpe • 7/08/15 16:42
    Disoccupato - 7 interventi
    La squadra di pallacanestro vista in "Casotto" è una squadra di serie A di basket femminile romana ?
  • Discussione Kaciaro • 31/07/17 17:06
    Galoppino - 506 interventi
    curiosita' citata da Franco Grattarola nel suo libro il cinema nella tuscia, nel sogno di Proietti le modelle nude nel fiume Castello di soriano nel cimino successe un casino in quanto le signorine gia' nude aspettavano di entrare in scena nella strada sopra le cascate con grande sconcerto degli automobilisti e con conseguente blocco del traffico!!!
  • Curiosità Zender • 8/01/21 14:46
    Capo scrivano - 47770 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

    [img size=350]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images55/casotto350.jpg[/img]
  • Discussione Reeves • 10/02/24 07:38
    Segretario - 700 interventi
    Il restauro curato dalla cineteca Nazionale è stato presentato il 9 febbraio 2023 al cinema Olimpia, presenti Pupi  Avati, Michele Placido, Anna Melato, Eliana Miglio e molti altri attorei che hanno avuto rappporti lavorativi con Sergio Citti