[1.12] Fear itself: Echi del passato - Corto (2008)

[1.12] Fear itself: Echi del passato
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Titolo originale: Fear itself: echoes
Anno: 2008
Genere: corto/mediometraggio (colore)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/03/09 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 29/03/09 10:57 - 12622 commenti

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Dopo essersi trasferito in un nuovo appartamento, lo studente Sam si convince di essere la reincarnazione di uno dei precedenti proprietari, il malavitoso Maxi, e inizia a temere di poter uccidere la ragazza di cui è innamorato, così come Maxi molti anni prima ebbe l'impulso di uccidere l'amante. Poco originale variazione sul tema, questa volta neppure salvata dalla buona confezione (come invece accade in altri episodi della serie), per cui l'episodio risulta privo di interesse, a parte qualche goccia di sangue.

Brainiac 11/04/09 23:49 - 1083 commenti

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Episodio scialbo, che insieme al poco riuscito The circle fa quasi venir voglia di rivedere le proprie posizioni sulla (bella) serie "Fear itself". Unica novità in una storia trita di reicarnazione è l'approccio dello psicologo, che la butta sull'ipnosi e offre agli sceneggiatori (forse ancora in sciopero) il sempre riuscito effettaccio della registrazione vocale (in cui la voce è diversa da quella del protagonista). Prevedibilissimo il finale. Attori con le facce giuste.
MEMORABILE: Le sedute dallo psicologo.

Pinhead80 29/02/16 17:33 - 4719 commenti

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Stendiamo un velo pietoso su questo episodio che poco o nulla lascia nello spettatore. La storia non convince sin dalle prime battute e salverei solamente le sedute di psicoanalisi che ci mostrano da vicino la doppia personalità del protagonista. Ma il resto? Gran confusione e in mezzo tanto nulla. Peccato perché questo episodio macchia una serie di buona qualità. Qui l'insufficienza è d'obbligo.
MEMORABILE: La doppia interpretazione di Camille Guaty, candida come Karen e provocante come Zelda.

Buiomega71 6/01/17 00:01 - 2901 commenti

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Sciapetta storia di reincarnazioni e case "maledette", tra feste di morte kinghiane, visioni al sangue (che mi hanno ricordato un episodio di Brividi di paura) e tuffi nel passato (non dissimili dal segmento Penny Farthing de Il baratro della follia). Gelosie, pupe annoiate e viziate da gangster movie, pizzi e lustrini. Tutto già visto, nessuna sorpresa (nemmeno il telefonato twist finale), niente sussulti. Resta la bellezza della Guaty e alcune raffinate scelte registiche di Wainwright (molto simili, per estetica videoclippara, a quelle di Stigmate), ma il talento si spreca.
MEMORABILE: Zelda, nel bagno, che sfila i piedini dalle ciabattine col tacco; Il party che sta per sfociare in orgia, tra slinguazzate gay e lesbo; Il pestaggio.

Minitina80 17/02/17 16:37 - 2980 commenti

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Piccolo apologo scritto discretamente e appena passabile, per quanto non aggiunga nulla di saporito in tavola. Pochi attori e ambientazioni ridotte al minimo, come la ridondanza di cruenti accadimenti del passato che trovano modo di ripetersi nel futuro. Flashback, sedute ipnotiche e case movimentate da presenze inquiete che andando a stringere hanno ben poco di memorabile, convogliando in un esito abbastanza prevedibile. Non è da buttare via a priori, ma si dimentica in fretta.

Rufus68 11/11/19 22:31 - 3825 commenti

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Esangue episodio che vive del parallelismo temporale fra due coppie maledette. Il presente ricalca il passato, con sciapa sorpresina finale... A parte tale debolissima struttura c'è poco da evidenziare (il solito psicologo da strapazzo incombe) e il cast anemico non aiuta certo la causa. Il personaggio di Zelda è probabilmente ispirato da Zelda Fitgerald.

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  • Discussione Mco • 27/12/12 19:46
    Risorse umane - 9970 interventi
    Il titolo italiano (da Cielo/Sky) è Echi del passato.
  • Discussione Buiomega71 • 6/01/17 10:49
    Consigliere - 25934 interventi
    Un giovane acquista una vecchia magione che, negli anni '20, sembra sia stata teatro di un efferato delitto passionale. Alcuni flash, riportano nel ragazzo momenti rivissuti nel passato, una serie di deja vù sempre più tangibili. La coppia che visse in quella casa (una soubrettina e un ex pugile), cominciano a tormentare l'uomo (che si reca pure da uno psicanalista), soprattutto Zelda, la soubrette, così simile alla sua ragazza, e passato e presente si mescolano ininterrottamente e pare che gli eventi che portarono la coppia al fattaccio di sangue, ora, si ripetano su di lui e la sua ragazza

    Episodio loffio loffio, senza nerbo, scontato e parecchio noioso

    La reincarnazione, i deja vù del passato, la gelosia, il tormentato rapporto di coppia, tutto già visto e rivisto e con ben pochi sussulti

    Splendide feste di morte kinghiane (ma più allo Shining voluto da King che non quello di Kubrick-la festa anni '20 in stile "gangsteritico"-) si mischiano a passato e presente, con le solite visioni premonitorie di coltelli e lavandini insanguinati

    Il twist finale e telefonatissimo e l'episodio di Wainwright sembra più un misto tra il segmento di Brividi di paura (quello della donna che soffre di visioni di sangue) e Penny Farthing de Il Baratro della follia.

    Tra pupe viziate, civette e capricciose che nemmeno nei gangster movie anni '40, gelosie amorose, vendette d'onore e bellezze al bagno, non c'è molto altro e l'episodio scivola via senza lasciare emozioni o qualche, seppur minimo, guizzo.

    A parte la bellezza della Guaty (quando impersona Zelda o che sfila i piedini dalle ciabattine col tacco) c'è poco altro da segnalare.

    Forse l'episodio dove si cerca di calcare più sul sesso , rispetto agli altri, nel party (sia degli anni '20, poi ripetuto nel presente) che stà per degenerare in orgia, tra slinguazzate gay e lesbo.

    Qualche raffinatezza registica di Wainwright, che si rifà alle stesse inquadrature e alla medesima fotografia "videoclippara" di Stigmate (in certi attimi, la Guaty, aveva più di un punto in comune con la Arquette "in possessed"), così come anche l'illuminazione degli interni.

    Ma Wainwright spreca il suo talento (Stigmate non mi fece impazzire, il remake di Fog sì, questo segmentino non le rende giustizia) per un raccontino di metempsicosi davvero poco entusiasmante.

    Insieme a quello di Erickson il più debole della serie, dove Wainwright non riesce mai (seppur tecnicamente lodevole) a coinvolgere nella storia che racconta.

    Da segnalare il BELLISSIMO commento musicale Lie Lie Lie composto da Serj Tankian, che apre la serie e ti entra subito in testa
    Ultima modifica: 7/01/17 00:14 da Buiomega71