Le colline hanno gli occhi - Film (1977)

Le colline hanno gli occhi
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Puppigallo 16/02/07 19:12 - 5250 commenti

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Il vero protagonista di questo film è il luogo (immenso e desolato), reso bene dalle abili inquadrature. E' vasto, brullo, torrido; una sorta di pianeta inospitale dal quale non si può fuggire. La prima parte è lenta e parlata, anche per descrivere i personaggi (la classica doppia famiglia felice con cani). Ma appena compaiono gli umanoidi, figli del nucleare (Jupiter e Plutone su tutti), la musica cambia. Piuttosto crudo (l'uomo arso vivo e la scena nel camper), è un film D.O.M. (Denominazione d'Origine Marcia), nonostante non raggiunga livelli di eccellenza come "Non aprite quella porta".

Fabbiu 16/03/07 14:17 - 2133 commenti

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Considerato un cult horror, forse persino un po' troppo sopravvalutato, il film cela anche una piccola critica sociale. La trama è interessante e ben sceneggiata, i colpi di scena sono garantiti e, considerando l'anno, è anche meritevole per le scene sanguinolente. Forse le pecche sono tutte colpa dello scarso budget. In fondo Craven, con pochi attori e un deserto, ci ha fatto un piccolo classico. La musica a volte è straziante ma abbastanza adatta. Ritmi a volte un po' troppo lenti.

Red Dragon 16/03/07 20:55 - 125 commenti

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Il film in sè è probabilmente sopravvalutato, in fondo il prodotto finale non è nulla di trascendentale. Anzi. Di certo, partendo da questa tappa ostile e desolata, il genio di Craven inizia a prendere forma e non mancano certo gli spunti interessanti in una pellicola in cui si intravedono le qualità narrative del creatore di Freddy. Da riscoprire piacevolmente ma senza troppo pretendere.

Undying 22/03/07 20:18 - 3807 commenti

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Più passa il tempo e più questo film dimostra tutti i suoi limiti. Parallelamente allo stesso regista (negli ultimi anni in veste di produttore), che dimostra di non essere assolutamente più in grado di azzeccare un horror. La storia è banale: un gruppo di incivili (e cannibali) si scontra con una famiglia benestante. Non esiste via di mezzo: da una parte i buoni (e belli), dall'altra i cattivi (e brutti). La psicologia del film è tutta riposta in questa pochezza narrativa.

Homesick 18/01/08 17:24 - 5737 commenti

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Craven insegna come creare un autentico cult horror pur con estrema pochezza di mezzi e con una trama non certo innovativa. Il regista sfrutta al meglio il paesaggio (un deserto silenzioso, desolato, inquietante) e le sue insidie, le musiche essenziali e cupe, riferimenti alla mitologia antica, spunti pagani, sequenze di estrema brutalità e, su tutto, alcune facce straordinarie di caratteristi come Whitworth e Berryman, in grado di garantire un'apprezzabile convivenza tra mostruosità e ironia.

Enrikoses 31/03/08 01:51 - 39 commenti

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Wes Craven migliora il suo stile creando un horror che avrà un fortunato remake. La musica è cupa, scenografia semplice e scarna: rocce secche desertiche. Siamo di fronte a due gruppi sociali: i primitivi cannibali e animaleschi e i cittadini che si abitueranno alla loro animalità. Gore ad alti livelli. Non per me. Personaggi sotto tono.

Hackett 3/05/08 14:00 - 1865 commenti

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Sopravvalutato film del bravo ma discontinuo Craven. La storia è decisamente interessante e anche le location sono azzeccate ma alcuni tratti buffoneschi dei deformi abitanti del deserto stonano e in alcuni punti l'azione e il brivido cedono il passo alla noia. Decisamente più riuscito il remake del 2006.

Herrkinski 3/06/08 17:31 - 8052 commenti

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Sopravvalutato horror di Craven, che si innesta nel filone alla Non Aprite Quella Porta senza raggiungerne nemmeno lontanamente gli esiti. Con questo non voglio dire che il film sia brutto, ma di certo non è un capolavoro e a parte la bella ambientazione e alcune scene di violenza di sicuro impatto, il film tende a scadere quando i "mostri" sono sullo schermo alla luce del giorno, risultando abbastanza ridicoli. Le buone trovate ci sono, ma il film resta un prodotto grezzo e che non riesce ad incutere tensione. Discreto e nulla più.

Sunchaser 2/10/08 20:56 - 127 commenti

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Insieme a Non aprite quella porta è uno slasher di fondamentale importanza nello sviluppo dell'horror verso lo splatter, nonchè un documento del malessere sociale che attraversava la società americana in quel periodo. La partita a scacchi tra la famiglia borghese e quella cannibale si gioca tra continui capovolgimenti e colpi di scena. Malsano, visionario e crudissimo, può essere letto anche in chiave di critica sociale: la tranquilla famiglia borghese protagonista sopravvive perché diventa brutale come i suoi assalitori.

Caesars 20/10/08 11:11 - 3772 commenti

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Wes Craven si conferma regista sopravalutato con questa pellicola, che brutta non è ma che non si capisce bene perché abbia raggiunto lo status di cult. Dicretamente inquitante l'ambientazione nel deserto, ma la trama e la sua realizzazione sono veramente poca cosa. In alcune fasi il tutto risulta anche discretamente ridicolo, col sospetto che la cosa non sia propriamente voluta. Ha i suoi estimatori ma non posso considerarmi tra questi.

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Patrick78 16/01/09 15:36 - 357 commenti

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Esempio di cinema anni 70 molto deludente. Sulla falsa riga del "Massacro" di Hooper, Craven gira un horror desertico che vede coinvolta una famiglia di cannibali. Incredibili le voci che girano intorno alla pellicola che da più parti viene definita piena di sangue ed un manifesto del cinema gore. Io mi chiedo dove sia tutto questo tripudio di efferatezze e se molto probabimente l'effetto degli acidi tanto in voga in quegli anni sia la causa principale di tali farneticazioni. Lasciate perdere a meno che non vogliate farvi del male. Da salvare Berryman.

Almicione 23/01/15 20:56 - 764 commenti

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Non viene certo ricordato per l'originalità della trama, questo secondo lungometraggio di Craven: una famiglia è costretta ad arrestarsi col camper nel bel mezzo del deserto e nel frattempo succedono cose strane e terrificanti; non viene neanche ricordato per la regia, ordinariamente mediocre, tipica degli horror di quegli anni; né viene ricordato per il ritmo sostenuto o la paura incussa nello spettatore, il quale è pronto ad assopirsi; e non provo a considerare il cast pessimo, o qualsiasi altro aspetto. Ma insomma, per cosa è ricordato?
MEMORABILE: Momento ridicolo: la preghierina fatta in cerchio.

Daniela 22/02/10 14:22 - 12606 commenti

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Mi ricordo che la prima visione, durante uno degli indimenticabili "venerdì del terrore" dell'Universale, mi fece una certa impressione, soprattutto per l'aspetto poco rassicurante dei deserticoli cannibali. Rivisto recentemente, per una "rinfrescata" dopo aver affrontato il remake del 2006, mi è parso invecchiato al di là dei suoi anni (ma senza aver acquisito quell'aura mitica che preserva dal passaggio del tempo), con personaggi mediocri e battute fuori luogo che ne sminuiscono l'impatto. Resta la suggestione del paesaggio, così spoglio e misterioso.

Galbo 25/02/10 16:19 - 12372 commenti

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Ottimo esempio di come realizzare un buon film horror disponendo di mezzi limitati. Craven riesce, sfruttando abilmente le ambientazioni, a realizzare un film caratterizzato da un cresendo di tensione e con ben assestati momenti "topici". Non certo un capolavoro, ma un buon esempio di piacevole intrattenimento.

Rebis 6/03/10 00:12 - 2331 commenti

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Da recuperare nell'idioma originale per restituire dignità a questo ruspante culto dei seventies a lungo penalizzato dal doppiaggio italiano... L'aspetto deteriore rimane la connotazione (estetica e simbolica) della famiglia cannibale, per cui la seconda parte - al contrario di quanto avviene nel remake di Aja - perde qualche colpo. Ma considerati i mezzi e i tempi fortuiti con cui venne realizzato, il film ha un crescendo emotivo efficace, una persuasiva definizione ambientale e mirate allusioni socio-politiche. La morale non aggrava ancora l'estetica di Craven e la parabola horror convince.

Greymouser 22/06/10 00:23 - 1458 commenti

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Molto sopravvalutato, questo film di un Craven reduce dal meritato successo di Nightmare comincia già a mostrare i limiti di un regista che imboccherà di lì a poco una irrefrenabile parabola discendente. Qui siamo ancora a livelli più che accettabili, ma lo spettro di Texas Chainsaw è molto invadente, e pone Craven sulla strada di un cinema derivativo, che non troverà mai più l'originalità e la personalità dell'incubo di Elm street.

Pigro 27/05/10 09:12 - 9623 commenti

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Scontro di famiglie, verrebbe da dire: quella civile, finita in panne nel deserto, e quella barbara, che vuole distruggere la prima. Simbolismi a parte (tutto è sotto il segno della famiglia), è l'animalità sospesa tra borghesia e preistoria (mitologica nei nomi dei personaggi) a incidere crudamente nella storia, che si dipana asciutta, essenziale, feroce e senza orpelli, fino a una conclusione pazzesca che fa rimanere il fiato (e la storia) a mezz'aria contro ogni logica da film ben confezionato. Teso e spietato, non privo di ironia.

Buiomega71 6/01/11 01:19 - 2899 commenti

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Quando lo vidi per la prima volta mi deluse parecchio. Rivedendolo ho imparato ad amarne la rozzezza e la ruvidità. Non è il più bel film di Craven, sicuramente, ma ha un suo fascino "sporco" che resta addosso. Il finale in stop-frame, con lo schermo che si colora di rosso, non si scorda più. Lo splatter è minimo, ma c'è una furia selvaggia che lo pervade. Terribile il doppiaggio italiano, chè fa dire a Jupiter: "Paparino, vieni qui, perché non vieni qui!" rivolto al sig. Carter. Buono, ma il remake di Aja lo supera alla grande.
MEMORABILE: Il rogo del signor Carter; l' entrata del mostruoso Michael Berryman nella rulotte dei Carter.

Jorge 20/02/11 11:44 - 164 commenti

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L'originale, soprattutto dopo aver visto l'ottimo remake di Aja, mostra qualche limite; c'è molto Hooper, ma solo pallidamente imitato; detto questo, il film si lascia guardare ed affascina, specie per la fotografia sporca, la location e l'efferatezza di alcune scene (la crocifissione e lo scempio operato dal fuoco sul corpo del capofamiglia) ma manca del tutto una sceneggiatura degna, che vive qui solo di sprazzi, così come un approfondimento psicologico dei personaggi, piatto oltre ogni limite. Discreto ed efficace, ma non un capolavoro.

Pinhead80 12/03/11 20:47 - 4715 commenti

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L'ambientazione desertica e inospitale è una delle cose più belle dell'intero film, che non brilla certo per originalità per quanto riguarda la sceneggiatura. Buoni contro cattivi, belli contro brutti: tutto molto semplice e lineare, ma questo è anche il suo peggior difetto. Piace perché la messa in scena è rozza e quindi funzionalissima alla storia. Craven farà di meglio.

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Ryo 21/07/11 15:23 - 2169 commenti

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Un horror allo stato puro, terrificante e angoscioso. Il terrore di sentirsi isolati dalla civiltà e di essere in balia di un gruppo di abitanti pazzi delle montagne è una cosa che tiene col fiato sospeso. Anche la pellicola sporcata e le inquadrature spesso rozze contribuiscono a fare il loro compito. L'unica nota di demerito va al doppiaggio italiano: uno scempio totale, dialoghi stupidi letti da doppiatori non all'altezza e il mixaggio finale è un obbrobrio (delle volte si sentono le voci italiane e originali contemporaneamente).
MEMORABILE: Mi sento come se mi avessero picchiato 100 culturisti...

Rambo90 2/04/12 01:22 - 7659 commenti

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Davvero notevole questo horror di Craven. Oltre ad una buona costruzione della tensione, alcuni momenti sanguinolenti riusciti e una fotografia azzeccata, sono i personaggi a colpire. Soprattutto la famiglia di "mostri" ben impersonata da attori sconosciuti ma in parte; così come è riuscita la metamorfosi della famiglia tipo americana, dalla quotidianità alla furia assassina e feroce (seppure per difesa). Bellissima l'ultima mezz'ora. Da vedere.

Capannelle 17/12/12 09:41 - 4394 commenti

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Film che ha fatto parlare molto di sè ma che ritengo essere sopravvalutato, tanto che mi riesce difficile non considerarlo una parodia. Non tanto per i personaggi stile Troma ma per l'insistere su movenze dozzinali e il modo di ripresa. Di certo il doppiaggio italiano contribuisce ad affossare il tono del racconto. Farà meglio Aja nel 2006.

Enzus79 24/11/13 10:59 - 2863 commenti

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Non siamo ai livelli di horror firmati da Hooper o affini ma è comunque un film davvero notevole. Storia abbastanza originale, seppur con dei risvolti al limite dello scontato. Diretto bene da Wes Craven. Cast mediocre, anche se il personaggio interpretato da Berryman incute più simpatia che altro.

Rocchiola 17/10/16 12:31 - 952 commenti

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Rozzo, brutale e sgranato, resta comunque il classico per eccellenza del nascente genere slasher/survival insieme a Non aprite quella porta, rispetto al quale risulta meno originale ma più serrato e coinvolgente. Oggi, al di là dello scontato sottofondo politico-religioso, restano impressi i componenti della famiglia cannibale (soprattutto la sagoma pelata di Berryman), che fa quasi tenerezza rispetto al pessimo remake di Aja dove i cattivi sembrano robot invincibili disegnati in digitale. La locandina del film è visibile nello chalet de La casa.
MEMORABILE: La pregheria della famiglia civile prima di essere assalita; Lo scontro e l'uccisione di Papà Giove; Lo stop-frame finale che si tinge di rosso.

Rufus68 10/01/17 22:33 - 3818 commenti

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Mal recitato e piuttosto statico, eppure emana un suo fascino greve. Craven (come Hooper) non fa altro che girare film politici, in consonanza col cinema statunitense del periodo, ma servendosi dell'horror, genere perfetto per un discorso antagonista (e per girare con due soldi). A un'America che mostra il suo volto di superpotenza (gli esperimenti nucleari) il regista fa corrispondere polemicamente un paese in declino (le miniere d'argento esaurite) e preda degli istinti più ferini (i cannibali). Doppiaggio italiano abominevole.

Minitina80 28/04/17 21:39 - 2976 commenti

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Craven tira fuori dal cilindro un discreto horror, benché disponga di una pochezza di mezzi da far paura. È sporco, crudo e primordiale e non mancano violenza e crudeltà sbattute in faccia senza grandi filtri. Ciononostante il film non è scevro da difetti e ogni tanto qualche forzatura nella sceneggiatura lascia abbastanza perplessi. Peccato che anche il doppiaggio italiano non sia sempre adeguato e lo penalizzi in maniera non indifferente. Lo si può considerare un piccolo cult senza però dimenticarne i limiti e le umili origini.

Didda23 13/06/17 09:54 - 2424 commenti

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Se si hanno ancora stampate nella memoria le meravigliose sequenze del capolavoro di Aja si fa davvero fatica ad apprezzare questo lavoro di Craven che - nonostante tutto - ha dalla sua un'atmosfera rozza e malsana che rende l'opera interessante. Aiutato da una bella scelta delle location e da qualche personaggio secondario che lascia il segno (nonostante si scada spesso nella macchietta), il film si fa vedere senza sforzo e qualche scena (soprattutto quelle più feroci) è più che apprezzabile. Un Craven minore, per il sottoscritto.
MEMORABILE: Il capofamiglia che opta per una scorciatoia contro il volere di tutti (ne pagherà le conseguenze); Gli esseri umani che vivono nel deserto.

Pesten 9/01/18 10:37 - 784 commenti

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Primordiale, grezzo, sporco: è il risultato che ottiene Craven con un misero budget dando vita nonostante tutti i difetti e le critiche a un film storico per la storia del cinema horror. La trama è quanto di più semplice ci sia, con il risvolto poveri/ricchi, il sogno americano infranto, il terrore nucleare come sfondo. Il furbo Craven capisce che la location giusta vale da sola l'80% della riuscita e aggiungendo una cattiveria pesante (ma mai troppo gore) scrive la storia. Con gli anni i difetti si notano di più, ma non importa.
MEMORABILE: Le location.

Alex75 19/01/18 14:31 - 876 commenti

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Questa spietata lotta tra famiglie mostra sicuramente il tocco di uno specialista (evidente soprattutto nell’uso sapiente degli scarsi mezzi e delle location inospitali e nella furia selvaggia della seconda parte), ma al tempo stesso sono palesi le carenze della sceneggiatura e le cadute negli stereotipi, mentre l’eccessiva ridicolizzazione dei cannibali va a scapito della tensione, anche se Craven ha il merito di evitare un finale catartico e risolutivo. Doppiaggio italiano quasi dilettantesco.
MEMORABILE: La breve e demenziale apparizione di Mercurio; L’ultimo fotogramma che si colora di rosso.

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Trivex 6/03/19 08:37 - 1738 commenti

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Rumori sinistri e fastidiosi accompagnano lo spettatore in questo incubo. Diventano sempre più inquietanti perché sono ovunque e sono anche le parole dei "mostri". La comunicazione primordiale fa quasi da contraltare con quella moderna di una radio che promana sospiri di morte. La tensione è perenne e la violenza arriva esplicitata in modo semplice ma notevolmente disturbante. Il terrore non si ferma di fronte a nulla e si va verso un mondo cannibale che viene dal passato ma che ha subito il contagio del presente contaminato dagli uomini. Allucinante.
MEMORABILE: L'assalto al camper; Il rogo; Il conflitto finale.

Rigoletto 24/04/19 11:42 - 1785 commenti

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Capolavoro? No. Cult? Sì, ma in un modo tutto suo, come quei cult che a conti fatti sono dei B-movies ma con un sapore autentico tutto loro, irriproducibile e imperdibile. Non è tra i migliori film di Craven ma la mano e la testa del regista si vedono eccome! Il cast creato senza grossi nomi dà quel tocco di quotidianità che potrebbe appartenere a chiunque. La storia, che rimane elettrizzante per tutta la durata, è condotta con una logica follia, curata benissimo dal regista.

Jena 6/04/20 16:27 - 1547 commenti

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Uno dei migliori Craven di sempre e fondativo di un genere, contando decine di imitazioni. L'ambientazione desertica funziona benissimo, con le colline che mettono inquietudine nella loro desolazione. Feroce, sporco e grezzo come certo cinema settantiano, mette in scena lo scontro tra la civiltà e la ferinità animalesca dell'uomo che alla fine verrà "riscoperta" anche dai civilizzati. In tante cose ricorda Duel (non per la violenza). Terrificante la famiglia dei cannibali, in cui spiccano Jupiter e l'incredibile ceffo di "Pluto" Berryman.
MEMORABILE: La shockante uccisione di "nonno" Fred; La crocifissione del padre e successivo "pasto" con il delirante colloquio; Lo scontro finale con Jupiter.

Bubobubo 7/07/20 10:56 - 1847 commenti

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La civiltà piccolo borghese dell'America WASP, patriottica e consumistica contro i sanguinari reietti figli di nessuno, abitanti di un deserto improduttivo e radioattivo che i loro stessi antagonisti hanno creato. Due modi opposti e complementari di vedere il mondo: due soluzioni per abitarlo, sotto il segno di un oppressivo patriarcato; una sostanziale identità di intenti. Il superclassico di Craven è un esempio calzante di come l'horror degli anni '70, specialmente al tramonto dell'era hippy, sia veicolo e promotore per eccellenza di messaggi politici. Poveristico, ma chirurgico.
MEMORABILE: La crocifissione del pater familias.

Bullseye2 25/08/21 01:58 - 393 commenti

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Brutti, sporchi e cattivi secondo Craven: scontro tra una famiglia perversa alla Hooper e una in stile Casa nella prateria in un fetido girone infernale dove soffia il vento radioattivo e i wild boys burroughsiani si fanno antropophagi post-atomici pre-Massaccesi; regnano orrore e furia belluina tra sprazzi di hardcore, telefilm 70s e Looney Tunes in un frullatore impazzito alimentato ad energia atomica e ad aria estremamente sudicia e malsana. Un classico grindhouse anni '70 che ancora puzza meravigliosamente di rancido nonostante gli anni, i remake e le imitazioni.

Giùan 10/09/21 10:49 - 4528 commenti

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Capace ancora di assestare secchi colpi allo stomaco e discrete per quanto primigenie emozioni visive, il secondo cult-horror di Craven è carnalmente intinto nella temperie socio/politica degli anni' 70. La presentazione di feroce sarcasmo della famiglia Carter, col suo marchio a fuoco americano di Antico testamento (e la sua controversa, graduale contrapposizione padri/figli), le cadenze western della narrazione e del paesaggio, la brutale ancestralità dei primitivi post nucleari, possiedono una coerenza la cui potenza allegorica consente di passar sopra a fisiologiche ruvidezze.
MEMORABILE: Fratello e sorella rievocano "amabilmente" l'uccisione di un barboncino ad opera del loro cane; L'esca col cadavere della mamma; Bob carbonizzato.

Anthonyvm 29/04/22 04:07 - 5612 commenti

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I bravi figliuoli del capitalismo affrontano i loro fratellastri reietti in una lotta tra famiglie che azzera ogni divario di classe: i cristiani civilizzati, col loro superficiale e sgradevole perbenismo di facciata, dovranno ricorrere alla stessa ferocia che i loro avversari, cannibali immondi, hanno meno ipocritamente eletto a stile di vita. Craven estremizza la formula sociale già proposta ne L'ultima casa a sinistra, costruendo un film nell'insieme più compatto, benché poco bilanciato nella distribuzione dei climax ansiogeni e privo della visceralità di Hooper. Buono, comunque.
MEMORABILE: Il cane sventrato; Il padre crocifisso all'albero e bruciato vivo; Attacco alla roulotte; Bestia attacca Berryman; La madre morta usata a mo' di esca.

Noodles 9/10/22 23:20 - 2196 commenti

I gusti di Noodles

Wes Craven a volte viene piuttosto sopravvalutato, ma in questo film gli si può dire veramente poco, perché con pochi mezzi e un'ambientazione suggestiva riesce a creare una buona tensione, sebbene ogni tanto qualche calo nel ritmo ci sia. Non è una grossa novità. Il tipo di personaggi, la storia, le continue urla e certi particolari nell'ambientazione ricordano da vicino Non aprite quella porta, ma il film merita una visione per la sua efficace semplicità e per il suo status di cult. Buona anche la commistione di sottogeneri horror, di cui è uno dei primi esempi.

Magerehein 5/04/23 11:35 - 977 commenti

I gusti di Magerehein

Per l'epoca doveva indubbiamente essere duro, oggi paga l'età (il poco budget è evidente) e qualche altro difetto. I protagonisti sono, almeno all'inizio, degli ingenui (perché non ascoltare mai i consigli altrui?), e gli autoctoni non sono poi tanto meglio (seppur a loro modo più digeribili). Possibile che tre feroci cannibali non riescano a far secco un cane? Per contro il paesaggio viene efficacemente sfruttato (tangibile il senso di desolazione e rovina), le musiche calzano a pennello e certe sequenze non risparmiano in brutalità esplicite. Sopravvalutato ma non malvagio.
MEMORABILE: Il binocolo che spia; "Paparinooo!"; Crocefisso alla fiamma.
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  • Homevideo Zender • 19/09/17 08:31
    Capo scrivano - 47698 interventi
    In realtà non si è aspettato troppo. Eccolo qui il nuovo bluray italiano del film della serie Tombstone della Eagle Pictures, in uscita il 25 ottobre a prezzo abbordabile (poi bisognerà capire la qualità...).

    https://www.amazon.it/Colline-Hanno-Occhi-Tombstone-Blu-Ray/dp/B074MGJYFD/ref=pd_lutyp_newr_3_3?_encoding=UTF8&pd_rd_i=B074MGJYFD&pd_rd_r=GH9M13CDB4TN9JB7HC67&pd_rd_w=THtV5&pd_rd_wg=45xQ7&psc=1&refRID=GH9M13CDB4TN9JB7HC67
  • Homevideo Rocchiola • 20/09/17 15:37
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Si in effetti lo già prenotato, speriamo usino un nuovo master e non quello del DVD!!!
  • Homevideo Rocchiola • 4/10/17 09:56
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Aumentano le preoccupazioni sulla qualità del Bluray suddetto, vista la scarsissima qualità di un altro titolo appena pubblicato in BD dalla Eagle quale Il signore del male di Carpenter.
    Ultima modifica: 4/10/17 09:56 da Rocchiola
  • Homevideo Rocchiola • 5/12/17 15:10
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Il BluRay della Eagle che sono riuscito finalmente a visionare, sfrutta il master utilizzato per l'edizione dell'americana Image Entertainment del 2011 e normalmente considerato abbastanza scadente.
    Tuttavia se si tiene conto che si tratta di un film a basso costo dalle qualità audio-visive non eccelse, l'edizione Eagle si può ritenere di buona fattura e sicuramente superiore alle precedenti versioni in DVD rispetto alle quali c'è più dettaglio, maggior luminosità ed una colorazione più "viva". L'audio italiano è accettabile.
    Resta comunque da confrontare con la più recente edizione dell'inglese Arrow, la quale sulla base alle recensioni disponibili sul Web risulta la miglior versione disponibile in home video di questa mitica pellicola.
  • Homevideo Ro_stoned • 28/01/18 12:20
    Disoccupato - 54 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    La storica VHS Roxy Video (dalla prestigiosa collezione privata Rebis):

    Rebis o chiunque abbia questa prima edizione in VHS, il doppiaggio italiano sulla Roxy (altrove la vedo indicata come Eureka ...?) è lo stesso poi trovato su seguenti uscite in VHS/DVD/BD (CDE, Tombstone) ossia il nuovo (orrendo) ridoppiaggio e non quello originale cinematografico italiano degli anni 70?
  • Homevideo Rebis • 28/01/18 13:01
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Ciao Ro, purtroppo la mia VHS è ormai archiviata nei meandri e non ho più nemmeno un videoregistratore per verificare :( Ricordo però che il doppiaggio era lo stesso del DVD, davverro orrendo, ma non posso darti la certezza assoluta.
    Ultima modifica: 28/01/18 13:02 da Rebis
  • Homevideo Buiomega71 • 28/01/18 13:47
    Consigliere - 25892 interventi
    La Roxy e l'Eureka erano due costole della VideoGroup (Le colline hanno gli occhi era marchio Roxy, non Eureka)

    Posso confermare che il terrificante doppiaggio italico (stile cartoni animati) della vhs (Paparino vieni quì...ma perchè non vieni qui? Razza di fottuti bracconieri bastardi) e lo stesso della messa in onda di Italia 7 (che, tra l'altro, in alcune scene, eliminava gli effetti sonori lasciando solo il delirante doppiaggio italico, in un surreale e stridente effetto quasi allucinogeno)

    Dvd e Blu Ray non saprei
    Ultima modifica: 28/01/18 13:55 da Buiomega71
  • Discussione Caveman • 11/12/18 08:20
    Servizio caffè - 403 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Ecco invece questa è una serie che amo sempre e rivedo con piacere, e non mi stanca mai, il perchè non lo neanche io, ma ho visto tutti i capitoli, sequel,prequel,reboot, varie versioni etc, e tutte chi più chi un po meno, ma mi hanno sempre attratto, e la stessa storia anzi forse anche per certi versi migliore per Wrong turn, non lo so, boh forse perchè non c'è il solito cattivone o spirito maligno, ma una serie di nemici malformati che cambiano, forse anche perchè hanno sempre scritto delle sceneggiature molto buone, fatto sta che è una delle poche serie horror che mi appassionano.

    Ti piace anche il secondo capitolo diretto da Craven? È un horror solitamente sbeffeggiato da molti appassionati di genere, io però lo trovo un film non male, dopotutto.
  • Homevideo Raremirko • 5/01/20 22:07
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Esiste una versione francese con 2 dvd (3 ore di contenuti extra) digipack e libro di 80 pagine a colori incluso ma senza audio italiano.
    Ultima modifica: 7/01/20 08:16 da Zender
  • Homevideo Zender • 7/01/20 08:17
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Sì, di norma non mettiamo dvd senza audio o almeno sub italiani, Rare. Se proprio ogni tanto vuoi, va sempre specificato che non ha audio italiano.
    Ultima modifica: 7/01/20 08:17 da Zender