Anna dei miracoli - Film (1962)

Anna dei miracoli
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/03/09 DAL BENEMERITO PIGRO
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Jofielias 22/11/11 09:34 - 170 commenti

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Questa meravigliosa opera teatrale adattata per lo schermo da Arthur Penn e scritta da William Gibson è capace di resistere al tempo, forse perché raggiunge il cuore dello spettatore evitando le melensaggini dei film coevi. Anne Bancroft - dura e fragile allo stesso tempo - e la piccola Patty Duke - caparbia e arrogante - sono due interpreti straordinarie, capaci di trasmettere fortissime emozioni. Bella la fotografia in bianco e nero di Ernest Caparros. È difficile che chi lo ha visto una sola volta riesca a dimenticarlo.
MEMORABILE: Quando la piccola, toccando l'acqua e la bocca dell'insegnante, riesce ad associare la cosa concreta al suo significante, scoprendo il linguaggio.

Daniela 10/03/09 11:53 - 12606 commenti

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Famiglia benestante assume una istitutrice per la figlia, una bambina cieca e sorda che nessuno ha mai cercato di educare, ed è cresciuta di conseguenza viziata ed ignorante. La donna, con problemi di vista ed una infanzia difficile alle spalle, riuscirà con tenacia e senza falsi pietismi a farle comprendere il significato del linguaggio. Tratto da un dramma teatrale, ispirato alla vera storia di Helen Keller, è un melodramma ricco di scene emotivamente forti, che risulta autenticamente commovente grazie alle superbe interpretazioni delle due protagoniste.
MEMORABILE: La scena dell'acqua in faccia.

Pigro 7/03/09 09:53 - 9623 commenti

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Come educare una bambina cieca e sordomuta? Ci prova un'insegnante con tenacia, cercando un metodo. Non è un film: è un oceano di emozioni potenti, sostenute da una storia sorprendente e da due attrici mozzafiato: l'immensa Bancroft e l'incredibile bambina Patty Duke. Le ondate emotive si susseguono mentre Penn ci racconta la storia di una lotta senza esclusione di colpi tra le due: uno scontro violento e implacabile per scoprire il dialogo e l'affetto attraverso il dolore dei sentimenti.

Galbo 9/03/09 15:30 - 12372 commenti

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Tratto da una commedia teatrale con lo stesso titolo, Anna dei miracoli mantiene anche al cinema l'impostazione "da paloscenico". Il film è totalmente basato sulla contrapposizione tra le due figure principali che avviene attraverso momenti assai forti dal punto di vista emotivo con una regia che asseconda il grande lavoro delle sue bravissime protagoniste.

Puppigallo 3/05/10 22:54 - 5250 commenti

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Un vero e proprio scontro tra titane dalla testa dura, cocciute come poche (un'insegnante perseguitata da fantasmi del passato, che la renderanno ancora più testarda e determinata, quasi volesse espiare; e una bambina, tanto ostinata, quanto sfortunata). Le due protagoniste sono da applausi, ma anche il contorno attorico (fratellastro, padre e madre) è all'altezza. Per assaporare appieno la vicenda, bisogna entrare nei meccanismi mental-sensoriali della bambina. La pellicola mostra sicuramente qualche ruga, ma i suoi anni li porta comunque bene. Davvero notevole.
MEMORABILE: La baraonda nella sala da pranzo. Poi Anna esce: "La stanza è una rovina, ma sua figlia ha mangiato con le posate e ha piegato il tovagliolo".

Homesick 16/05/10 17:30 - 5737 commenti

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La lotta dura ma vincente di un’istitutrice per educare una bambina menomata in un dramma la cui origine teatrale potenzia l’impatto emotivo scaturito sia dalle sequenze più forti e violente – gli scontri, anche fisici, tra i due testardi caratteri – sia da quelle più tenere e commoventi che si addensano nel climax dell’ultima mezz’ora del film. Immense Anne Bancroft e Patty Duke, entrambe premiate con l’Oscar.

Giùan 6/09/11 17:45 - 4528 commenti

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Uno dei film più duri, emotivi e sinceri sulle difficoltà di educare al mondo. Per una volta l'impianto teatrale (la piece di Gibson da cui è tratto) non è limitante per l'opera, ma anzi il più aderente all'impatto "sentimentale" che Penn vuol farci percepire. La relazione tra l'insegnante Bancroft e l'allieva Duke (entrambe straordinarie) è così complessa e primordiale, da dover necessariamente far leva sul contatto fisico (mascherato, ovvio, da scontro). Allo stesso modo il film esercita il suo ascendente su noi spettatori, rendendoci partecipi e commossi.
MEMORABILE: La scena in cui la Bancroft obbiga la bambina ad utilizzare il tovagliolo; Patty Duke che pronuncia “acqua”.

Lucius 23/11/11 05:05 - 3015 commenti

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Un capolavoro. Per le interpretazioni di entrambe le protagoniste, per la sceneggiatura, per la messa in scena e chi più ne ha più ne metta. Un raro caso in cui la teatralità non inficia il lungometraggio, perché non si pensa ad altro che a seguire la vicenda, ponendosi mille interrogativi su come andrà a finire, su dove andrà a parare l'insegnante pur di raggiungere il proprio scopo educativo. Incredibilmente emozionante.

Caesars 9/07/12 09:22 - 3773 commenti

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Tratto da un'opera teatrale, il film affronta un tema non certo facile da trasporre su grande schermo; la storia riguarda infatti il tentativo di educare una ragazzina cieca e sorda da parte di un'istitutrice. Va dato merito ad Arthur Penn (qui alla seconda prova registica) di riuscire a mantenere desto l'interesse per tutta la durata della pellicola, pur con alcuni momenti un po' pesanti, sicuramente aiutato in ciò dalle splendide prove di Anne Bancroft e Patty Duke. Sicuramente da vedere. ***

Deepred89 18/10/12 20:39 - 3701 commenti

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Un'idea originale e vincente, due attrici memorabili, qualche datatezza che appesantisce la visione (specialmente per quanto riguarda le musiche e i dialoghi). In alcuni fangenti e nella definizione di alcuni personaggi secondari sembra di tornare alla Hollywood classica del decennio precedente, ma poi arrivano gli scontri Duke-Bancroft (selvaggi, realistici, cruenti) e il film diventa potente, straniante e a suo modo indimenticabile. Peccato per la pacatezza un po' invecchiata di tutto il resto, perchè le potenzialità ci sono eccome.

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Disorder 3/11/12 15:25 - 1416 commenti

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Bellissimo. Si stenta davvero a credere che la ragazzina protagonista fosse un’attrice, tale è il livello di immedesimazione col personaggio. Per non parlare della coprotagonista, la volitiva istitutrice Annie, davvero sublimemente interpretata. Convince meno purtroppo la confezione, che appare veramente vecchia e datata anche per una pellicola del ’62. Intatta per fortuna è la carica emotiva, che rende il film ancora oggi molto emozionante.
MEMORABILE: La dura lotta di Annie (fisica e psicologica) per insegnare ad Hellen le buone maniere a tavola.

Siska80 19/02/20 16:31 - 3714 commenti

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Nel genere didattico è assolutamente il miglior film mai realizzato, con un duo di protagoniste da standing ovation: sebbene i loro "scontri" durino anche parecchi minuti, tengono lo spettatore con gli occhi incollati allo schermo con la loro bravura. A volte crudo senza cadere in facili sentimentalismi e sorretto da buoni comprimari, è un film che si concede anche qualche momento leggero, con un finale emozionante, che fa riflettere sull'importanza della tenacia e dell'empatia.
MEMORABILE: Helen fa i capricci a tavola, e inizia una lite violenta e interminabile con Anne.

Anthonyvm 24/05/20 22:15 - 5615 commenti

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Bellissimo dramma d’origine teatrale retto dalla performance di due protagoniste eccellenti, entrambe giustamente premiate con l’Oscar. La (vera) storia della bambina cieca, muta e sorda e della tenace educatrice che le ha insegnato a comunicare reca un forte messaggio di speranza e un esempio epocale di risolutezza di fronte alle difficoltà; il tutto senza cedere al facile sentimentalismo e, anzi, addentrandosi in territori fin crudi (le drammatiche descrizioni dell’ospizio, le crisi di Helen). Commovente, sorprendente, memorabile. Da vedere.
MEMORABILE: L’orrore dei genitori quando si rendono conto degli handicap della figlia; La lotta con Helen per farla mangiare a tavola; La pompa dell’acqua.

Noodles 23/07/20 01:43 - 2196 commenti

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Film sicuramente da vedere, di grandissima intensità e sentimento. La storia della ragazza sordo-cieca e della sua insegnante è tratta da una storia vera e non era affatto semplice farla diventare un film; infatti Arthur Penn mostra qua e là qualche difficoltà. Ogni tanto il film si fa un po' didascalico e il ritmo rallenta troppo per tenere alta la concentrazione dello spettatore su una storia bella ma non certo veloce. Molto della buona riuscita si deve alle straordinarie Anne Bancroft e Patty Duke (Oscar per lei): la loro recitazione è fantastica. Da vedere, ma non per tutti.

Paulaster 11/09/23 18:17 - 4375 commenti

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Educatrice è assoldata per tentare di migliorare la condizione di una bambina ipovedente. Impianto teatrale di notevole intensità sul versante pedagogico. Gli scontri fisici denotano una certa veridicità e la Bancroft fatica in alcuni frangenti. La migliore comunque resta la Duke, anche per via di una certa lunghezza di certe scene. I dialoghi familiari sono datati e non si adattano al contesto educativo, salvo per la piega compassionevole.
MEMORABILE: Il tovagliolo piegato; La sala distrutta; Gli occhiali da sole.
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  • Discussione Lucius • 23/11/11 04:57
    Scrivano - 9063 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    Chi conosce l'anime " Il grande sogno di Maya" sa che la protagonista ad un certo punto viene selezionata per un provino riguardante proprio la rappresentazione teatrale da cui origina questo film.

    Ebbene, stando a quello che ho sentito, nel cartone il metodo utilizzato per selezionare la protagonista è lo stesso che venne utilizzato per scegliere Patty Duke: la ragazza fu messa in una stanza e pregata di comportarsi come Helen qualunque cosa sarebbe accaduta; d'improvviso fu fatta azionare una rumorosissima sirena d'allarme. A quanto pare la Duke non mosse un muscolo e fu scelta per la parte.

    Una delle puntate più intense e scioccanti de Il grande sogno di Maya...
  • Curiosità Lucius • 23/11/11 05:08
    Scrivano - 9063 interventi
    La pellicola si è aggiudicata due premi Oscar: per l’attrice protagonista Anne Bancroft, che regala un’interpretazione di grande intensità in uno dei ruoli più significativi della sua carriera e per l’attrice coprotagonista Patty Duke.
  • Discussione Caesars • 9/07/12 11:56
    Scrivano - 16796 interventi
    Nella versione da me visionata (registrazione da La7) nei titoli di testa compare la scritta "Introducing Patty Duke", che in realtà aveva già recitato in altri film (es: delitto in quarta dimensione, del 1959)
  • Discussione Caesars • 5/03/19 17:32
    Scrivano - 16796 interventi
    Il film è conosciuto col titolo "Anna dei miracoli". Sicuramente è circolato anche con la denominazione "Al di là del silenzio - Anna dei miracoli", ma penso che sia una riedizione (era pratica molto usata, tempo fa, di far uscire lo stesso film con titolo cambiato).
    In scheda metterei il primo come titolo principale e il secondo come aka.
    Due locandine:



    Ultima modifica: 5/03/19 17:33 da Caesars
  • Discussione Zender • 5/03/19 17:59
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Però come sempre bisognerebbe esser certi che sia una riedizione. Anche la seconda mi pare una locandina d'epoca...
  • Discussione Caesars • 6/03/19 08:40
    Scrivano - 16796 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Però come sempre bisognerebbe esser certi che sia una riedizione. Anche la seconda mi pare una locandina d'epoca...

    Su La Stampa del 18 Novembre 1962 c'è la recensione del film. Il titolo viene riportato come "Anna dei miracoli". Anche nella programmazione cinematografica (cinema Doria) il titolo risulta essere quello.
    Qui sotto il link alla pagina.

    http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0089_01_1962_0261_0004_16981117/

    Comunque se hai ancora dubbi, lasciamo tutto com'è.
    Ultima modifica: 6/03/19 08:40 da Caesars
  • Discussione Zender • 6/03/19 08:49
    Capo scrivano - 47698 interventi
    No no, se mi metti il link delLa Stampa dubbi non ne ho. Eri tu che avevi detto "Penso che sia una riedizione". In quel caso dicevo che un "penso" non bastava :)
  • Discussione Caesars • 6/03/19 08:58
    Scrivano - 16796 interventi
    Hai ragione. Ieri ero solo sul "penso" perché in effetti prove non ne avevo, oggi ho trovato conferma su La Stampa.
  • Curiosità Siska80 • 19/02/20 16:35
    Comunicazione esterna - 668 interventi
    SPOILER
    In una intensa scena la maestra Annie Sullivan (al quale il capitano Arthur Keller chiede in quale luogo estero intenderebbe portare la bambina Helen per essere curata lontano dalla famiglia) risponde con entusiasmo "in Italia?": una più che probabile autocitazione della stessa attrice Anne Bancroft, nata Anna Maria Louise Italiano e di famiglia originaria di Muro Lucano (provincia di Potenza).

    Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Anna_dei_miracoli