Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Quando uscì ROMA A MANO ARMATA furono in molti a intuire le potenzialità comiche di Tomas Milian (che nel film interpreta il Gobbo, un piccolo criminale volgare dalla parlata romanesca). Milian rubava letteralmente la scena al protagonista Maurizio Merli, che infatti non lo sopportava. Anche il regista, Umberto Lenzi, non amava Milian, però sfruttò subito il personaggio inventato dal vulcanico soggettista Dardano Sacchetti, il quale traformò il Gobbo in Monnezza e creò il mito. Lenzi continuava ad amare gli action violenti, così IL TRUCIDO E LO SBIRRO lascia ancora poco spazio a Monnezza per...Leggi tutto concentrarsi sulla poco interessante vicenda del sequestro di una bambina. A condurre le ricerche segrete della polizia è il supersbirro Claudio Cassinelli (attore di talento, fin troppo serio e concentrato), costretto a ricorrere all'aiuto di Monnezza per rintracciare i malviventi. Lenzi conduce la vicenda con il consueto mestiere, dimostra di conoscere i tempi giusti, però purtroppo per lui questa volta soggetto e sceneggiatura (opera appunto del padre di Monnezza Dardano Sacchetti) non riescono a rendersi interessanti. Tutto è scontato, prevedibile e se non fosse per la bravura dei protagonisti (che rispecchiano fedelmente il titolo) il film sarebbe da dimenticare. Invece i suoi numeri Tomas Milian (doppiato del suo formidabile alter ego Ferruccio Amendola) li inventa sempre e in alcune occasioni (vedi la scena del contadino muto che porta a pascolare le pecore vicino alla casa dei sequestratori) sa essere veramente simpatico e divertente. Henry Silva fa una parte da poco, nonostante ricopra nel film un ruolo fondamentale. Il primo Monnezza!

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Fabbiu 11/03/07 19:19 - 2144 commenti

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Monnezza viene fatto evadere da Rebibbia, in cambio deve partecipare con la polizia a una missione segreta per recuperare una bambina sequestrata. Trama e idea base decisamente superficiali per un poliziesco semplice in cui però Milian riesce a farsi notare e rappresenta bene il personaggio trucido e rozzo che poi interpreterà per molti anni. Il film non ha ancora niente a che vedere con le commedie poliziesche, eppure tra una scena e l'altra l'attore romano infila comunque qualche battuta divertente.

M.lupetti 25/01/10 08:36 - 58 commenti

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Dal Gobbo a Nico Giraldi, passando per il Monnezza. Per questa metamorfosi in fieri il film è storiograficamente interessante (il dibattito sulla paternità dei personaggi di Milian è ancora aperto), ma gode di valutazioni eccessive rispetto al suo reale valore. La sceneggiatura è infatti un po' confusa e non siamo certo ai livelli di Roma a mano armata e Il cinico l'infame, anche per colpa di un Cassinelli spaesato bauscia che offre la peggiore interpretazione della sua altrimenti ottima carriera. Non tutto funziona, ma è comunque un classico.

Deepred89 28/09/07 20:04 - 3706 commenti

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Sopravvalutato ma passabile. La regia è ottima come al solito e il cast è eccellente (Milian, Cassinelli e Silva, tutti e tre al loro meglio), ma la storia è assolutamente convenzionale e non appassiona. Memorabile il personaggio del Monnezza (che verrà ripreso in altri film) e discreta la colonna sonora. Da vedere, se non altro per la sua fama.

Undying 1/11/07 16:32 - 3807 commenti

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Il film è sostenuto dalla carismatica performance di Tomas Milian, che rappresenta un tipo di fuorilegge dotato di "morale" e coscienza: è disposto a rubare, per sopravvivere, ma disprezza la violenza in ogni sua forma. A conti fatti il film non brilla per trovate stilistiche, incentrato com'è sullo sfruttamento (grazie al lavoro di sceneggiatura di Sacchetti ed alla buona regia di Lenzi) della maschera triste e un tantino filosofica dell'ex "Gobbo", ora Monnezza. Ha il merito di avere lanciato una nuova icona e, consecutio temporum, una lunga serie.

Il Gobbo 9/07/08 09:05 - 3015 commenti

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Mezzo passo falso di Lenzi, indeciso (in polemica con Milian?) fra l'one-man show e la trama corale, finendo per combinare un film sfilacciato, e tutto sommato trascurabile. Resta (oltre alla parte significativa di Biagio Pelligra, voce e faccia notevoli e forse non sfruttate a dovere nel nostro cinema-bis) un bell'assortimento di facce da galera e ovviamente la prova di Tomas, che rifinisce il personaggio del Monnezza impostato ne La banda del gobbo, e che attraverso varie mutazioni diventerà il suo avatar più duraturo.

Ianrufus 21/08/08 00:52 - 139 commenti

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La cosa che sorprende è come il Monnezza sia così ben rodato in questa pellicola da far apparire certi film successivi dei prototipi incerti (vedi la banda di Massi); è vero, certe cose sono ancora lontane dal personaggio (la scena dei bicchieri di latte e veleno è più da Gobbo che da Monnezza!) ma i compagni di viaggio sono da prima classe (dal troppo dimenticato Cassinelli a Pelligra fino a Corrado Solari) mentre Henry Silva non è mai stato così assente. Lenzi, inconsapevole, firma l'inizio della fine per lui, Massi e Maurizio Merli!
MEMORABILE: Milian non ha dimenticato i western di Sollima e il suo Monnezza tira di coltello come ai bei tempi.

Enzus79 15/12/08 11:13 - 2895 commenti

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Buon film poliziesco con l'accoppiata Milian-Lenzi e con uno sceneggiatore, Sacchetti, che aiuta il film a decollare. La storia sembra povera, ridotta ai soliti scazzottamenti e sparatorie, ma Lenzi è bravo ad inquadrarli e raccontarli; Milian, attorniato da attori abbastanza mediocri, dà il la (doppiato magistralmente da Ferruccio Amendola).

Rickblaine 15/12/08 12:46 - 635 commenti

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Umberto Lenzi inizia così un nuovo corso che delinea poi anche la carriera di Milian. Buon film, movimentato ed intrigante. Le scene più belle sono quelle dove è presente "er monnezza". Questo, però non vuole dire che il resto del cast è da meno. Anzi, mancano oggi attori con quelle facce e quello spirito teatrale che era proprio di quegli anni. Milian comunque bravissimo.

Cotola 13/08/09 20:38 - 9043 commenti

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Poliziottesco di buona fattura in cui, come spesso accade nei film di questo genere, alla storia principale se ne affiancano altre di piccolo cabotaggio. Il risultato è un discreto intrattenimento. Moltissimi gli attori aficionados del genere: su tutti spiccano il sempre bravo Cassinelli e, ovviamente, un simpatico Milian, mentre Silva è più marmoreo che mai.

Daidae 11/10/09 04:22 - 3179 commenti

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Tipico film Lenzi-Milian: molta azione e siparietti comici ben riusciti. Milian giganteggia come sempre affiancato dall'ottimo Cassinelli, la loro coppia sarà nella storia del poliziesco all'italiana una delle più affiatate. Ottimo il cast che vede grandi caratteristi (Felleghy, Casale) e buoni attori del periodo come Pelligra, Castellano e la simpatica coppia di rapinatori guidata da Solari, Silva un po' in ombra. Piacerà anche ai non affezionati al genere.
MEMORABILE: Questi kleenex sono un po pesanti...

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Galbo 15/10/09 17:49 - 12392 commenti

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Molto celebrato ma non memorabile, Il trucido e lo sbirro è un poliziesco abbastanza routinario e di non eccelso livello. La cosa migliore è decisamente l'interpretazione di Milian (così come il suo doppiaggio, dovuto al grande Amendola). Per il resto il film procede sui consueti (e prevedibili) binari del genere non aiutato nemmeno da un cast che a parte Milian sembra piuttosto mediocre.

Il Dandi 20/03/10 13:24 - 1917 commenti

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Esordio del Monnezza che di lì a poco andrà a (con)fondersi con Giraldi. All star i caratteristi (Castellano, Undari, Pelligra, Silva). Lenzi omaggia lo spaghetti-western (dai titoli di testa alle scene d'assedio) e tra le battutacce di Milian garantisce ancora il cinismo tipico dei poliziotteschi del decennio (è l'unico film in cui Monnezza uccide). Un po' fuori luogo Cassinelli, a cui voglio bene ma lo trovo troppo "pulito" per la parte del supersbirro (mentre era perfetto nello scalcinato Morte sospetta di una minorenne).
MEMORABILE: I due bicchieri di Ernesto Colli, uno col latte e l'altro col veleno: "Che culo che c'hai! Ma secondo me mica po' esse che c'hai tutto 'sto culo..."

Nando 8/08/10 03:44 - 3814 commenti

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Dopo un omaggio ai western italici durante i titoli di apertura il film si dipana in maniera lineare con due interpreti poco legati. Milian genera la figura del ladro che rifugge la violenza ma ruba portafogli a iosa, Cassinelli, impettito ma valido come sempre, sembra subire la personalità dell'attore cubano. Tendente alla commedia con spruzzate di poliziesco, con Silva che interpreta il cattivo.

Lovejoy 11/08/10 14:54 - 1823 commenti

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Nonostante il cast e il regista, un'operazione deludente. Miscela improbabile tra la commedia e il poliziesco, ha una trama ultra-già vista e un ritmo latitante. Umberto Lenzi dietro la macchina da presa dirige svogliatamente e nemmeno le scene d'azione si fanno ricordare. Tutta l'operazione si basa su un Milian istrionico come non mai e che alla lunga finisce per irritare. Sprecati Cassinelli e Silva. Cast di contorno di soliti noti sempre affidabili, nonostante tutto.

Tarabas 24/12/10 20:41 - 1878 commenti

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Lo sbirro del titolo si allea con un ladro di borgata per ritrovare una bimba malata, rapita da malviventi senza scrupoli. Lenzi lancia il Monnezza, lo affianca al bravo Cassinelli e a una specie di all-star cast dei caratteristi del poliziottesco, ma il film va a momenti, alcuni non male, annegati in una trama improbabile e con i soliti clichèes. Pelligra si ritaglia un ruolo secondario di tutto rispetto: perché preferirgli Silva, che ammazza qualsiasi scena con quella faccia di marmo? Mediocre.

Stubby 7/01/11 21:27 - 1147 commenti

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Buon ritmo e ottimi interpreti per un poliziesco comunque poco credibile. Umberto Lenzi quando si cimenta nel genere difficilmente stecca e infatti il film è molto godibile, tant'è che non annoia mai! Inoltre Milian, Cassinelli, Pelligra, Silva e Hundar sono parte di un cast di primo livello. Ottimo.

Herrkinski 8/01/11 18:13 - 8109 commenti

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Prototipo ed iniziatore del "Monnezza", che verrà poi riciclato in modo simile (col personaggio del commissario "trucido" Nico Giraldi) dal regista Bruno Corbucci. Qui in regia c'è invece il bravo Lenzi, che dà un taglio tipicamente poliziottesco al film, centrando l'attenzione sulla storia e sullo "sbirro" Cassinelli più che sulle gag romanesche del Monnezza/Milian (comunque presenti). Un buon mix tra serio e spassoso quindi, con un bel cast di contorno che mostra le solite facce note del genere, veri e propri marchi di garanzia per i fan.

Stefania 28/04/11 12:28 - 1599 commenti

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Le potenzialità drammatiche dell'espediente del "time lock", tipico dei film d'azione, non sono certo sfruttate al meglio: l'attenzione si concentra sulla vis comica di Milian, insolita new entry nel genere poliziesco, bistrato come una battona e dall'umorismo greve come le cotiche, ma bonario, una specie di esasperazione fumettistica, tutto sommato rassicurante, del criminale di sani principi. Il flemmatico Cassinelli funziona, Pelligra è talmente bravo che avrebbe meritato un film migliore. Robotico Silva. Discreta "prova generale" del sub-genere comico-poliziesco all'italiana.
MEMORABILE: Milian travestito da finto pecoraio-finto muto.

Mark 16/05/11 12:58 - 264 commenti

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La prima pietra di quell'insolito personaggio chiamato "Monnezza", un mix di strafalcioni popolari e sociologia spicciola destinato ad avere un successo senza precedenti, generando un simbolismo tale che, pur ricalcato sotto alto nome e destino (vedi Giraldi) rimarrà per tutti inconfondibilmente Monnezza. La trama è quella che è, poca cosa, ma Milian offre una prova magistrale da actor studio maturata sul campo tra i borgatari romani. Cassinelli regge il gioco con dignitoso carisma.
MEMORABILE: "Buongiorno figliolo, sia lodato Gesù Cristo" "e sia lodata pure l'anima de li mortacci tua!"

Gugly 11/06/11 09:57 - 1187 commenti

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La trama si segue a fatica: ci sono un rapimento, un gangster cattivo, altre rapine, il trucido e lo sbirro alleati; la differenza la fanno sia Milian che il sempre grande Pelligra, mentre Cassinelli si impegna ma è appena sufficiente. Silva a mio parere è meno statico del solito (corre perfino!); accanto ai momenti drammatici (la bimba) svetta il grande Monnezza, che con le sue perle di saggezza ci anima il film e ci consegna un'ora e mezza di divertimento, complice anche l'ottimo score musicale. Consigliato.
MEMORABILE: "Pe' salvà 'na ragazzina, con un rene un po' malato, Er Monnezza se n'è annato... Cor Tufello e Primavalle, Tormaciara e Tiburtino, Garbatella e Trionfale, come so ridotto male... Come so ridotto male!"

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Trivex 14/09/11 13:36 - 1744 commenti

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Si può tralasciare l'improbabile alleanza che caratterizza la vicenda di questo film per concentrarsi sullo spirito applicato: spazio a violenza, volgarità (meno efficaci che nel precedente Milano odia) e cattiverie varie. Il rapimento della bimba è solo una scusa per impastare la storia di vicende nere, con lo "sdramma" del simpatico ladro dal cuore tenero ma dalla mano svelta. Il contorno è il ricorrente dramma della criminalità metropolitana, con sprazzi irrazionali ma alquanto goderecci. La mano svelta di Lenzi si vede e si apprezza parecchio.

Gestarsh99 16/11/11 22:08 - 1395 commenti

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Pur non vantando la secca esemplarità di Roma a mano armata o Milano odia, questo film dello specialista Lenzi riesce in ogni modo ad intrattenere vigorosamente, in primis grazie alla "colorita" esuberanza del bravo Milian, che qui esordisce nei panni del personaggio che l'ha reso più celebre in Italia, lo sboccatissimo e pittoresco borgataro romano Er Monnezza, gagliardo saltimbanco dal cuore d'oro in mezzo a una schiera impressionante di facciacce da galera. La piccola Melandri, altrove vittima sacrificale di rapine e rapimenti dagli esiti sempre infausti, almeno stavolta salva le penne.
MEMORABILE: La buggeratura finale regalata da Milian al trafelato Cassinelli...

Homesick 22/05/12 17:30 - 5737 commenti

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Il trucido e lo sbirro, ossia il poliziesco italiano che si unisce alla commedia battezzando il fondamentale personaggio del ladruncolo Monnezza da cui si evolverà la lunga serie di Nico Giraladi. Forte delle sue mimiche facciali e del colorito doppiaggio romanesco di Amendola, Milian monopolizza la scena e crea quasi un film a sé (e pure si autocita lanciando un coltello), laddove le parti dello sbirro di ferro Cassinelli nella sua improbabile alleanza con i malavitosi appaiono piuttosto fiacche, stereotipate e carenti della dovuta dose d’azione. Sanguigno Pelligra, mascolina la Machiavelli.
MEMORABILE: La vendetta sullo spione Ernesto Colli; l'imbianchino "Quinto Gambi", ovvero il nome della controfigura di Milian.

Rambo90 25/06/13 15:55 - 7697 commenti

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Un poliziottesco classico con la bella coppia Cassinelli/Milian: il primo perfetto nel ruolo del poliziotto (e molto più incisivo dei vari Merli o Sabato) e il secondo non ancora prigioniero del suo stesso personaggio, comunque parolacciaro ma meno grottesco e più violento. Bel contorno di facce del genere, colonna sonora ottima e discrete scene action. Buono.

Jdelarge 10/08/13 19:43 - 1000 commenti

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Discreto, ma da salvare per la grandissima performance del camaleontico Milian, che nei panni del Monnezza riesce a far divertire in ogni singola scena; per il resto il film scorre un po' fiaccamente per colpa di una storia vista mille volte e sviluppata con poca grinta, anche a causa di un cast d'attori (in primis Cassinelli) non in forma. Alla fine il risultato è mediocre e il film si lascia vedere, ma si può dire tranquillamente che Lenzi ha fatto di meglio.

Disorder 23/12/13 10:58 - 1416 commenti

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Un film elementare, che però ha il merito di inventarsi uno dei personaggi più celebri e riusciti dell'intero genere, ovvero il simpatico ladruncolo Monnezza, capolavoro della coppia Milian-Amendola. Morti e sparatorie tengono ancora banco, ma qua e là inizia a farsi largo quella vena comica che poi diverrà preponderante nel terzo film (e successivamente la base dell'intera saga del maresciallo Giraldi). Fra i cattivi da ricordare il cinico Hundar e ovviamente Henry Silva, qui più granitico e spietato che mai.

Schramm 27/11/14 15:30 - 3495 commenti

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Balordo dal fondo cardiaco dorato, dal western Milian diventa la resurrezione metropolitana di Gioacchino Belli: ruba il linguaggio ai poveri per dare agli abbienti inestimabili perle di saggio cinismo, pilotato da un Lenzi che da un lato ne intravede il potenziale espressivo e n'estrae il meglio, dando un mito alla luce, dall'altro offre al volgo un polarziottesco all'amatriciana reso serrato da convinto mestiere capace di sporcarsi le mani con il laido, il ruspante, il crudo, il bieco, lo scabroso e scene di cattiveria oggi impensabili nelle produzioni nostrane (il neonato spinto nella fuga).

Fedemelis 30/11/14 15:11 - 31 commenti

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Poliziesco unito a commedia. Un poliziotto (lo sbirro) e il Monnezza (il trucido) in un mix che darà il risultato sperato. Idea geniale quella di ridare una ventata di freschezza al poliziesco, con un personaggio nuovo e fuori dagli schemi. Milian (non è dato sapere il padre vero e proprio del personaggio) dà vita a una nuova icona del poliziesco italiano e sopratutto della genuinità romana, relagandoci un nuovo Alberto Sordi in chiave volgare.

Azione70 27/03/15 23:37 - 167 commenti

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Gran bel film, dal gran ritmo e con una valida trama. In poche parole Lenzi c'è e si vede (specie nelle scene di azione) ed è validamente coadiuvato da un cast ben assortito e in forma. La storia ruota intorno al rapimento di una bimba malata con la polizia (bravissimo Casinelli) che arruola una gang di delinquenti per ritrovarla. Tra questi troviamo Monnezza (un Milian agli ultimi sprazzi di violenza prima di convertirsi al trash) e il Calabrese (Pelligra). Musica incisiva, con alcune venature romanesche (titoli di coda).
MEMORABILE: Monnezza vestito da frate che parla al direttore di banca puntandogli una pistola contro.

Paulaster 10/04/15 17:28 - 4417 commenti

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Una sceneggiatura classica che procede a suon di rapimenti, rapine, scippi e via dicendo viene rinvigorita da una inusuale connivenza tra polizia e vari delinquenti, dando così più pathos rispetto alla sola malattia della bambina. Milian incarna perfettamente i crismi del romanaccio che s’atteggia a smorfioso dall'humor pungente e strafottente. Abbondanza di piombo gestita bene da Lenzi, che dà ritmo anche con stacchi repentini e accelerate di fotogrammi. Ottimo il doppiaggio, che aiutano il numeroso cast.

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Pinhead80 7/06/15 20:53 - 4758 commenti

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La coppia Lenzi/Sacchetti dà il via alla fortunata serie dei film che hanno come protagonista "il monnezza", un delinquente coatto pieno di risorse e sempre disposto a canzonare i suoi nemici. Il film è tutto Milian, perché la sceneggiatura è scarsamente curata (soprattutto per quanto riguarda i dialoghi). Il filone è quello poliziottesco anni '70, ma la qualità è molto bassa.

Ultimo 16/03/16 18:46 - 1655 commenti

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Il film deve il suo successo alla grande prova di Milian nei panni del Monnezza, uno dei suoi personaggi più riusciti. La vicenda in sé non è particolarmente originale e la pellicola dell'esperto Lenzi si aggrappa alle iniziative individuali dei caratteristi. In particolare non sembra essere trattata come deve la questione del rapimento della giovane, che dovrebbe essere la colonna portante del film. Nel cast, oltre al citato Milian, segnalo un convincente Cassinelli e un Henry Silva più spento del solito.
MEMORABILE: La sparatoria alla fornace; Gli urli e le espressioni di Milian.

Alex75 21/03/16 09:36 - 880 commenti

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Nonostante l’intuizione e l’utilizzo intelligente del potenziale del nuovo personaggio del Monnezza, è il più debole tra i prodotti della collaborazione Lenzi-Milian: il cubano è troppo solo, quasi fuori contesto e non sempre riesce ad animare una storia trita e ritrita, oltretutto recitata svogliatamente (particolarmente inconsistente la prova di Silva). Presenze femminili marginali e poco attraenti.
MEMORABILE: I titoli di testa sulle scene di un western; I due bicchieri per Ernesto Colli.

Rufus68 6/08/16 09:32 - 3842 commenti

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Andamento al solito un po' rapsodico, imbastardito da inserti comici (mai invasivi, però): va bene così. Per i patiti è addirittura una alluvione di caratteristi: Silva, Milian coatto in versione Fregoli, Cassinelli, la bonazza Machiavelli, il micidiale trio di facce patibolari Undari-Pelligra-Castellano, il cravattaro Cimarosa... Le scene d'azione sono discrete e il tema musicale entra subito in mente. Cinema popolare che dopo quarant'anni ancora regge e diverte; cosa si vuole di più?

Noodles 9/04/23 08:27 - 2227 commenti

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Se lo si considera dal punto di vista storico e  dell'intrattenimento è sicuramente un film vincente, che mostra per la prima volta il personaggio del Monnezza. Non mancano però i difetti. A cominciare da una recitazione pessima, in cui a parte il perfetto Tomas Milian gli altri annaspano alla ricerca di un'espressione credibile. Poi vi sono diverse sviste di sceneggiatura nonché alcuni particolari poco credibili, leggasi il rapporto assurdo tra il commissario e i tre malviventi. Il lato comico è tenuto abbastanza a bada. Piacevole nella visione, si può vedere.

Pessoa 19/01/17 20:43 - 2476 commenti

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Come spesso accadeva ai film di Lenzi, anche questo si guarda con un occhio alle scene d'azione e l'altro pure, visto che di vera e propria sceneggiatura non si può parlare e la storia, che una volta di più mette in mezzo un minore malato, l'avevamo già vista molte volte. Lo svolgimento, piuttosto fiacco, guadagna punti nel finale, scontato ma almeno movimentato. Anche Milian sembra sottotono, mentre brillano le seconde linee con Cassinelli, Undari e Pelligra. Silva, che di solito mi piace, qui non si può guardare. Solo per appassionati.

Minitina80 12/10/17 14:51 - 2984 commenti

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Un poliziesco che merita di essere ricordato per l’intuizione geniale di Dardano Sacchetti e le performance di rilievo, anche se per motivi diversi, di Milian e Cassinelli. Milian, in particolare, incarna la figura perfetta dell’antieroe, per di più dotato di un carisma rilevante e portando sullo schermo una figura popolana. Cassinelli si amalgama alla perfezione bilanciandolo con eleganza e quel talento, mai riconosciuto abbastanza. Lenzi, invece, si limita a una regia ordinaria, non valorizzando neanche Henry Silva, relegato a poco spazio.

Myvincent 25/05/18 15:14 - 3741 commenti

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Il commissario Sarti (un immobile Claudio Cassinelli) chiede aiuto alla mala e in primis al Monnezza per risolvere il caso di un rapimento ai danni di una bambina ammalata. La classe e la professionalità di Umberto Lenzi si incrociano, risultandone un prodotto al di sopra della media, con quel tanto di elemento thriller che ne esalta le qualità. Oggi ne sarebbe risultato un prodotto sulla malavita romana che punta unicamente sulla crudezza eccessiva dei fatti e delle scene. Attori come Tomas Milian paiono estinti.

Giùan 21/02/19 15:28 - 4559 commenti

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Pur collocandosi ancora nell'age d'or del cinema lenziano (i '70), si constata con una certa trasparenza come il film sia il frutto, se non malriuscito comunque malnato, della mediazione tra la vitale dinamicità visiva del regista e la volontà di Milian di prendersi spazio e tempi per la costruzione del Monnezza. A rimetterci le penne in questa lotta intestina è il ritmo del racconto, lambiccante in attesa degli sprazzi guitteschi e di rari momenti virtuosisitici. Ricreativo ma non irresistibile. Cassinelli serietà garantita, bravo Pelligra il calabrese.
MEMORABILE: L'omicidio "al latte" del "Roscetto" Ernesto Colli; L'incipit col cinemino del carcere che proietta spaghetti western.

Ryo 26/09/19 23:07 - 2169 commenti

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Primo film del mitico personaggio Er Monnezza. Umberto Lenzi è il regista ideale per dirigire certi poliziotteschi e questo ne rappresenta una pietra miliare. Oltre al geniale Tomas Milian, gli altri attori hanno tutti le facce giuste e recitano con naturalezza. Il film è accompagnato da una buona colonna sonora ed è ricco di gag memorabili nonché inseguimenti girati con buona credibilità; bravissimi gli stuntman.
MEMORABILE: La filastrocca finale "Pe' salvà 'na ragazzina, con un rene un po' malato, Er Monnezza se n'è annato! Cor Tufello e Primavalle...".

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Lupus73 27/11/19 11:59 - 1494 commenti

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Un poliziotto si serve dell'aiuto di un galeotto per rintracciare una bambina in ostaggio. Lenzi gira un ottimo poliziottesco nel quale inserisce delle venature di humor romanesco che stemperano l'atmosfera plumbea del genere creando il personaggio der "Monnezza", un ladruncolo romano, molto volgare e molto divertente, interpretato dallo straordinario Tomas Milian e doppiato da Ferruccio Amendola. Primo tassello che farà evolvere il genere, darà inizio a una trilogia e farà scuola anche all'estero (si veda 48 ore con Nolte e Murphy). Ottime anche le musiche.
MEMORABILE: Il personaggio der "Monnezza".

Graf 15/01/20 23:07 - 708 commenti

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Umberto Lenzi, con il solito talento tecnico e il consueto senso del taglio dell’inquadratura, dirige un film ricco d'azione, di tensione, di ritmo e di facce torve e sinistre. Indimenticabili e inquietanti le fisionomie tenebrose e le espressioni ostili di ottimi caratteristi come Henry Silva, Biagio Pelligra, Roberto Hunder, Giuseppe Castellano, Tano Cimarosa, Ernesto Colli che consegnano il film a un iperrealismo duro e quasi angosciante. Tomas Milian qui esordisce con il pittoresco e sguaiato personaggio di Monnezza, ladruncolo dal cuore d'oro.
MEMORABILE: Da sottilineare il funzionale montaggio dell'esperto Eugenio Alabiso e il puntuale musical score di Bruno Canfora.

Nicola81 16/03/20 10:56 - 2857 commenti

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Nasce il personaggio del Monnezza, che con il suo umorismo alleggerisce quello che è ancora un poliziesco in piena regola, incentrato sul sequestro di una bambina malata e infarcito di cadaveri, inseguimenti e sparatorie. La sceneggiatura scorre fluida e il ritmo è alto (Lenzi, pur avendo fatto di meglio, resta una garanzia in tal senso). Cassinelli bravo a non farsi schiacciare dall'istrionismo di un Milian irresistibile quando si finge muto, cast di contorno ricchissimo, la Melandri stavolta salva la pelle. Discrete musiche di Bruno Canfora.

Victorvega 16/03/20 22:37 - 502 commenti

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La nascita del Monnezza è segnata da un film nel quale abbonda il mestiere, nel quale la storia è ben condotta in porto ma un po' sopravvalutato per ragioni "storiche". Lenzi è regista specializzato, Milian ha il personaggio adatto e la vicenda si segue con piacere anche se ci si confonde negli scontri tra le varie bande. Cast di facce criminali conosciute, quasi tutte qui riunite. Il difetto principale sta nel fatto che certi (troppi) passaggi sono decisamente inverosimili. Glielo si perdona, a fronte di un simile gruppo di attori e caratteristi.

Vito 22/02/21 18:57 - 695 commenti

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Il primo film in cui compare il personaggio der Monnezza, nato dalla penna dello sceneggiatore Sacchetti e interpretato ovviamente dal grande Tomas Milian. Qui fa coppia con Cassinelli per salvare una bambina dal perfido Henry Silva. Infatti, anche se con sprazzi di umorismo, è ancora il poliziesco tout court a farla da padrone tra inseguimenti, sparatorie e violenza. Singolare l'incipit "western".

Nick franc 5/08/21 23:25 - 515 commenti

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E alla fine arrivò il Monnezza. Lenzi ripropone temi ormai collaudati e dirige con il consueto mestiere le scene d'azione, ma il film rispetto alle sue prove migliori nel genere perde un po' il confronto, anche perché i tentativi di alleggerimento umoristico non giovano molto alla pellicola. Bravo e misurato Cassinelli, meno supercommissario di Merli e quindi più credibile, Milian con le sue battute strappa qualche sorriso, Silva un po' in ombra. Finale beffardo.

Androv 8/02/22 12:50 - 195 commenti

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Film celebre soprattutto per aver delineato il profilo del Monnezza, qui utilizzato soprattutto come elemento comico e diversivo rispetto alla storia principale, che appare gradevole ma non certo epocale. Dopo un buon inizio, il film si spegne gradualmente per poi riprendersi parzialmente nel finale (showdown scontatissimo). Il personaggio di Milian è sboccato e divertente, anche se ancora "contenuto" rispetto ai film successivi, ma lascia intravedere enormi potenzialità. Nel complesso suiamo nella medietà.

Il ferrini 22/04/22 20:36 - 2357 commenti

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Poliziottesco in piena regola, con tutti i meriti e i limiti del genere, se non fosse per la presenza del Monnezza, personaggio potentissimo sin dalle prime inquadrature. La storia è quella del sequestro di una bambina molto malata e il villain di turno (Henry Silva, già con Lenzi e Milian in Milano Odia) è di quelli che non si scordano. Il sangue scorre copioso, l'azione non manca di certo e c'è spazio anche per un po' d'ironia. Un discreto film, a tratti legnoso nella recitazione ma un cult nel suo genere.

Puppigallo 10/07/22 10:46 - 5273 commenti

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Con un Milian simpatico a fasi alterne e una sceneggiatura che tende a ripetersi (visto che è tutto un cercare lo sfuggente Silva), con soffiate, feccia varia e senza scrupoli e, se non altro, una singolare alleanza, la pellicola non riesce mai a decollare, restando su un livello medio, che almeno ne permette la visione. Anche il poliziotto amico di Monnezza non brilla certo per carisma, mentre la banda al seguito ha un suo perché, come quella del fresco di plastica facciale.
MEMORABILE: Mattonata a cassiera e direttore del cinema; Morto per un cappello; Milian pastore muto che usa il suo linguaggio dei segni.

Markol94 4/11/22 11:45 - 49 commenti

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La trama non brilla certo per originalità, ma la verve del grande Milian fa sì che il film risulti piacevole. Anche qui grande reunion dei caratteristi (ci sono praticamente tutti!). Curioso vedere Pelligra, Hundar e Castellano schierati dalla parte del "buono" Cassinelli. Petrazzi fa l'autista al cattivo Silva (che stavolta recita quasi svogliatamente). Non manca qualche momento di tensione (i bicchieri del latte, l'omicidio del povero impiegato innocente, l'attesa finale nell'hotel). Lieto fine stavolta per la Melandri. Buon film!
MEMORABILE: "Pee salva na ragazzina con un rene un po' malato, er Munnezza se n'è annato"! con Cassinelli che sta per ridere!

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  • Homevideo Gugly • 23/06/12 20:42
    Portaborse - 4710 interventi
    Il breve documentario con l'intervista a Milian e gli altri non è niente di memorabile, ma è ben fatto e contiene anche aneddoti simpatici, come quello su Quinto Gambi che si spacciava per Milian per cuccare...
  • Homevideo Ellerre • 13/10/12 12:18
    Call center Davinotti - 1203 interventi
    Xtron ebbe a dire:
    Il vecchio dvd Avo versione restaurata ha una durata di 1h30m46s



    Cecchi Gori Home Video 2012, durata 1h30m40s



    (il fotogramma è al min. 00:47:57)
    Ultima modifica: 14/10/12 11:27 da Zender
  • Discussione Allan • 2/05/13 10:48
    Disoccupato - 1337 interventi
    Chi è il doppiatore di Cassinelli qui? E' una voce che non gli si adatta.
  • Curiosità Zender • 1/09/13 18:08
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Discussione Ciavazzaro • 25/02/14 15:39
    Scrivano - 5591 interventi
    Ciao Allan ho visto una clip su youtube cassinelli è doppiato dal mitico LUCIANO DE AMBROSIS
  • Discussione Allan • 25/02/14 15:45
    Disoccupato - 1337 interventi
    Grazie Ciavazzaro, lo immaginavo. La trovo una voce fuori posto in questo caso: non è adatta al personaggio, più istintivo che riflessivo, né è modulata sul timbro reale di Cassinelli.
  • Curiosità Mauro • 8/01/18 22:25
    Disoccupato - 11980 interventi
    Il ruolo del "Monnezza" fu inizialmente proposto a Luc Merenda, che rifiutò perché il film era troppo volgare e lui non stimava Lenzi.

    Fonte: Libero
  • Discussione Daidae • 20/10/22 18:22
    Compilatore d’emergenza - 1311 interventi
    Al minuto 18 circa appare una locandina (un pezzo di locandina, qualità orrenda) alle spalle del commissario Sarti (Claudio Cassinelli).Secondo voi di che film si tratta?



    Secondo me si tratta della locandina del film "Voglie pazze, desideri... notti di piaceri" uscito nel 1975.

    Ho cercato in rete una immagine originale corrispondente per il confronto ma non c'è.
    Ultima modifica: 20/10/22 18:24 da Daidae
  • Discussione Zender • 20/10/22 18:26
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Direi di sì, è il poster con disegno che al momento non si trova.