La promessa di Satana - Film (1981)

L'odore di zolfo entra nelle caserme alla Taps, tra porci neri che grugniscono e sviscerano ghignanti, rivincite sataniche a furor di decapitazioni dal vago sentor cristologico demoniaco e computer come mezzi per riti esoterici, tra pentagrammi e altarini blasfemi. Uno degli horror più originali della decade ottantiana, con gustose schegge splatter, uno sfigato puzzoso come Clint Howard, le musiche di Roger Kellaway a metà tra le sonorità del Presagio e Grano rosso sangue e un'ambientazione quantomai inusuale. Gran finale con teste che esplodono. Personal cult.

Film satanico con un suo discreto numero di fan. In realtà siamo più dalle parti di Carrie che di Regan, con il solito nerd bistrattato nella solita istituzione autoritaria (un'accademia militare) e che poi esplode facendo strame dei suoi persecutori, valendosi in questo caso dell'ausilio di forze sataniche (in particolare di un branco di ferocissimi porci indemoniati). Il film ha svariate frecce al suo arco: i suddetti porci, invocazioni sataniche via computer (originale!), una certa blasfemia di fondo. Divertente!

Validissimo horror a chiaro sfondo satanico. Il cast non è eccezionale e il film si mantiene su binari medi fino al finale ultrasplatter e violento. Sicuramente da vedere, con musiche leggermente plagiate dal Presagio ma efficaci.

Grezzo ma potentissimo horror demoniaco con sostenuti momenti "splatter/gore" e pure qualche concessione alla "sexploitation". Una vicenda non originale, anche se il connubio stregoneria/tecnologia, nel 1981, intorpidisce la vicenda, rendendola quasi straniante e psichedelica (vedi gli inquietanti colori nelle manifestazioni tecnologiche di"Esteban"). Il bullismo militare è odioso, ma ottimale per caricare ulteriormente la storia e preparare la vendetta del soldato e del demoniaco adepto"addormentato". Non perfetto, ma imperdibile per gli amanti del genere.

Bizzarro esempio di cinema satanico, precursore dello cyber evil e incentrato sulle vicende di un nerd dell'accademia militare. Messe nere e libri magici, maiali allettati dal sangue (umano) e possessioni. Tutto ben realizzato, musicato adeguatamente e con un tasso gore & splatter molto alto. Clint Howard, poi, è davvero perfetto per il ruolo di orfano "bullizzato" in cerca di rivincita. Nel marasma di effetti ed effettacci c'è anche spazio per vedere la Hancock nuda sotto la doccia. Chi ama quegli anni non potrà dimenticarsene.

Sorta di Carrie al maschile (anzi, al militare): protagonista imbranato, persecutori adolescenti, la vendetta finale et cetera. Discreto in alcune caratterizzazioni, con spunti interessanti (il PC come medium demoniaco), ma troppo ingenuo e grossolano nella realizzazione (gli effetti speciali potevano colpire negli Ottanta, oggi sono merce da dozzina). La polemica antimilitarista e anticlericale (ammesso che sia voluta) è piuttosto lasca. Simpatico Howard.

Ottimo. Nero e deprimente horror satanico dove all'empatia nei confronti del protagonista si contrappongono una serie di personaggi odiosi. Nessuno di essi si salva da un punto di vista morale, con lo spettatore che rimane in vigile attesa della loro dovuta punizione. Come già detto in sottofondo permangono una grande cupezza e un'atmosfera deprimente, che esplodono in un finale indimenticabile con tripudio di splatter e visioni demoniache. Ottimo Howard protagonista, perfetta la scelta dei caratteristi (Armstrong truce guardiano e Tyner capo).

Horror di primi anni Ottanta che, seppur di serie "B" con un cast scadente, sfruttando una trama originale (Conquistadores, satanismo, Bibbia, ragazzo sbeffeggiato, messa nera e rivalsa finale) e un finale ricco di effettacci splatter, riesce a essere gradevole e si discosta dal classico teen horror di quel periodo. Sicuramente si sarebbe potuto fase meglio con qualche soldino in più e una scenggiatura più eleborata, ma tutto sommato rimane una piccola chiccha nel calderone degli horror ottantiani di seconda fascia.

Curioso mix tra horror satanico e suggestioni tecnologiche, per l'epoca decisamente avanti sui tempi visto che la diffusione dei computer era relativamente bassa ed apparivano perlopiù nei laboratori dei film di fantascienza; l'idea di evocare spiriti maligni attraverso gli stessi risulta abbastanza pacchiana ma si traduce in alcune sequenze splatter riuscite e decisamente truci, tutte nella seconda parte del film, mentre la prima è piuttosto noiosa. Howard, con la sua faccia inconfondibile, è sempre una maschera grottesca efficace; un ritmo più equilibrato avrebbe giovato.