Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Giallo raffazzonato che pare nato più che altro per pubblicizzare la città di Fermo (nelle Marche). Appoggiata a un buon numero di esterni (di una certa qualità), la storia comincia con l'organizzazione di un concorso indetto dal comune di Fermo (citato), il cui premio si stabilisce sia un prezioso quadro di Rubens di proprietà di una ricca signora. La nipote della donna, Milena (Koscina), tornata da poco a Fermo assieme a un marito (Capponi) che non ha coraggio di presentare alla zia come tale, viene nel frattempo sequestrata alle piscine romane da due strani tipi – che gravitano intorno al concorso – intenzionati a chiedere un sostanzioso riscatto. Saranno loro i colpevoli del successivo omicidio...Leggi tutto (che naturalmente non sarà l'unico) della ricca signora, derubata nottetempo del suo Rubens e presa in villa a letali colpi di torcia in testa? Un ispettore e un giudice indagano: tra i sospetti ci sono pure un ambiguo prete che pare abbia perso per strada una tunica insanguinata (Pistilli), un critico d'arte tedesco e qualche altro personaggio piazzato in mezzo per confondere le acque e depistare come impone il genere... La trama getta un po' di idee in pentola mescolando a caso e sperando che non si faccia troppa attenzione a quel che si serve in piatto, cercando cioè di dissimulare il più possibile le falle della sceneggiatura. Alla lontana potrebbe anche avere un senso, ma per come evolve la vicenda c'è da farsi più d'una domanda (si prenda il tizio che cade giù dalle scale balbettando in fin di vita di droga e ricatti di cui nessuno sapeva né saprà mai niente); i particolari che non tornano, le furbate per ingannare lo spettatore non si contano, ma d'altra parte è sufficiente notare quanto sbrigativo e tremendamente tirato via sia il finale per capire le ambizioni del film, che s'inserisce nei binari del thriller all'italiana deragliando quasi subito e andando a spegnersi tra i tanti prodotti derivativi realizzati un po' come capita confidando nella professionalità delle maestranze. E in fin dei conti non si può dire che sia tutto da buttare: qualcosa ancora si salva, a cominciare dal cast (la Koscina regala pure una scena di nudo) e da un intreccio che se trattato un po' meglio qualche sorpresa l'avrebbe potuta riservare. In ogni caso c'è pur sempre Fermo a fare da piacevole e insolito sfondo, a regalare quel clima da delitto di provincia lontano dal grande crimine metropolitano.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/11/08 DAL BENEMERITO B. LEGNANI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 1/06/17
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B. Legnani 2/11/08 21:43 - 5532 commenti

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Povero giallo para-argentiano, girato integralmente a Fermo e dintorni, nelle Marche, con tre attori niente male, ma diretto alla "buona la prima", in ambienti così così, con dialoghi così così e con troppi interpreti così così, alcuni dei quali del luogo. È anche un mega spot turistico (si vedono le piscine romane, il teatro, il centro storico, la parte marittima...). Ci sono anche errori di montaggio e inquadrature bislacche. È uno degli ultimi film di Krista Nell, ma è insalvabile, purtroppo.

Fauno 16/07/09 16:33 - 2212 commenti

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Parte bene, la scena d'amore tra la Koscina e Capponi è sublime, come eccellente è il vestito con cui la stessa Koscina si presenta alla riunione, ma sebbene il film non annoi, procede talmente a carponi come trama, che alla fine più che un thriller è un collages di trovate senza un'intelaiatura precisa. Anche la scena dell'esplosione non è male, ma per stare nel genere ci vuole qualcosa di più credibile, perché qui sembra di vedere più colpevoli che si inzucchino contro un muro da loro stessi appena ultimato...
MEMORABILE: Le terme romane, i brani musicali nel night club e nel party dei sozzoni...

Ronax 13/06/10 21:42 - 1253 commenti

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Scalcinato gialletto dell'oscuro Mario Sabatini interamente girato in quel di Fermo e immeritatamente illuminato dalle sublimi forme della Koscina e dalla classe di Pistilli e Capponi. Per il resto la barchetta fa acqua da tutte le parti, con una sceneggiatura che più sciatta e confusa non si può, una regia pietosamente dilettantesca e disponibilità produttive da festa dell'oratorio. L'immancabile party erotico psichedelico e il look da figlie dei fiori delle belle di turno, così squisitamente anni '70, sono una vera chicca per i nostalgici.
MEMORABILE: Pier Paolo Capponi con capello lungo e basettoni: un altro impedibile reperto d'epoca.

Ciavazzaro 26/01/11 20:33 - 4770 commenti

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Misero gialletto che offre ben poco. La Koscina è bella e brava, ma poco può fare per salvare il film dal disastro; sottotono Capponi, bellissima la Nell mora. Alcuni personaggi sono inguardabili, il finale viene scritto troppo frettolosamente con parecchi punti oscuri e non bastano l'interminabile corsa d'auto finale o qualche ragazza nuda a risollevare il ritmo. Da evitare. Un pallino e mezzo solo per la Koscina.

Cotola 30/12/11 13:11 - 9043 commenti

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Giallino povero, prevedibile (purtroppo anche nell'epilogo) e dai ritmi lenti, con un cast in parte interessante ma sprecato. Nonostante la tensione e l'intrigo siano a livelli minimi, si lascia comunque seguire. In ogni caso consigliato solo agli amanti del genere.

Homesick 5/08/12 07:36 - 5737 commenti

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Faticoso e poco curato nella trama, il giallo di Sabatini si fa piccolo piccolo dentro una cornice pregevole (il fascino, oggi vintage, del glamour erotico-psichedelico degli anni Settanta e quello, classico, dei luoghi piceni), concludendosi in un lungo inseguimento automobilistico preso in prestito dai polizieschi. I tre attori principali eseguono il minimo indispensabile, ma lasciano spesso il campo a facce del tutto anonime e insignificanti. Delicata colonna sonora di Mereu-Tamponi.
MEMORABILE: Dialogo tra poliziotti all’inseguimento del colpevole: «Presto! Ci scappa!». «Chi?». «L’assassino!!! Chi vuoi che sia?!».

Dusso 8/05/13 09:55 - 1566 commenti

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Meglio di quello che mi aspettassi dopo aver incominciato la visione. Il montaggio è pessimo e il budget scarso (comunque la location non è male e magari converrebbe visionarlo in una bella copia), i dialoghi poco convincenti, ma l'intrigo che il film offre si fa seguire con un certo interesse. Per gli amanti del bis ci sono momenti apprezzabili e l'inseguimento finale non è per niente male.

Mco 27/04/15 15:44 - 2327 commenti

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In quel di Fermo si consumano delitti, ratti e spasimi ereditari. Non manca il sesso, stricto e lato sensu, mercé le bellezze chiamate all'opera. Sabatini, sotto il nom de plume Anthony Green, dirige un giallo che in molti frangenti ricorda gli italian-spy di qualche annetto prima, tra furti di preziosità e quantificazioni di valuta sonante. La Koscina è sempre un bel vedere, il resto del cast va avanti col pilota automatico inserito ma non perde mai (troppa) quota. Poco visto e ancor meno rivalutato.
MEMORABILE: La minaccia telefonica (mente registrata).

Myvincent 16/09/16 07:26 - 3741 commenti

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C'è davvero ben poco d'autore in questo giallo la cui storia ruota attorno a un fantomatico Rubens che desta le attenzioni dei più. Si salva lo stato d'animo nostalgico dello spettatore sensibile, specie nei confronti di una matura ma ancora affascinante Sylva Koscina. Verso il secondo tempo il film vira verso il poliziesco con qualche momento action più vitale.
MEMORABILE: Le ambientazioni di una qualche suggestione di Fermo.

Deepred89 16/09/16 11:26 - 3706 commenti

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Scalcinatissimo giallo che spreca un cast con qualche buon nome e una particolare ambientazione per una sceneggiatura confusa e debolissima, che copre a stento la durata minima inserendo dettagli inutili (le intercettazioni) o altrettanto inutili riempitivi (il lungo inseguimento finale). Il tutto raso al suolo da una confezione ai limiti del disastroso, col culmine raggiunto da certi fuori sincrono del doppiaggio e dall’incredibile rattoppo nella sequenza del servizio fotografico con entrata del commissario. Brutte anche le musiche.
MEMORABILE: Le terribili zoomate con freeze-frame per far credere che il commissario si trovi all'interno dello studio fotografico.

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Nicola81 17/10/16 16:21 - 2857 commenti

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Un quadro che fa gola a molti, uno strano sequestro e gli immancabili omicidi sono gli ingredienti di questo giallo girato a Fermo (ripresa in alcuni scorci suggestivi), che nonostante gli evidenti limiti di budget, regia e montaggio non riesco proprio a stroncare: può darsi che essendo io stesso marchigiano non sia del tutto obiettivo, però la sceneggiatura non mi è parsa certo peggiore di molte altre, nel cast c'è qualche nome di quelli che gradisco e la seconda parte fa registrare un bel cambio di ritmo. Non male neppure le musiche.
MEMORABILE: Diciamo che dopo il primo omicidio le cose migliorano.

Il Dandi 1/04/20 04:07 - 1917 commenti

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Giallo all'italiana, anzi alla "bell'Italia" (l'ambientazione è praticamente un spot turistico alla cittadina marchigiana di Fermo) con cast niente male (una Koscina urlante, Capponi artistoide capellone, Pistilli in tonaca) ma dalla regìa a dir poco approssimativa. Sabatini sembra accennare a varie strade (dal giallo argentiano al poliziottesco) senza imboccarne con convinzione nessuna: troviamo dei must come il party orgiastico e l'inseguimento automobilistico, ma ci si crede tanto poco che la si butta in barzelletta.
MEMORABILE: L'inseguimento finale.
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  • Curiosità Ciavazzaro • 31/01/11 20:58
    Scrivano - 5591 interventi
    Scheda di doppiaggio:

    Vittoria Febbi: Sylva Koscina
    Antonio Guidi: Pier Paolo Capponi
    Carlo Alighiero: Luigi Pistilli
    Germana Dominici: Krista Nell
    Luciano De Ambrosis: Agostino De Simone

    Il poliziotto è doppiato da Sergio Fiorentini
    Il critico d'arte tedesco (Herb Andress) è doppiato da Gianni Marzocchi