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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

L'ultimo western di Terence Hill prima dell'inatteso (e moscio) ritorno al genere quindici anni dopo con LUCKY LUKE e BOTTE DI NATALE. Naturalmente il genio del titolo è lui, machiavellico tessitore di doppi e tripli giochi. I due compari che lo accompagnano nelle sue avventure sono invece Robert Charlebois (è Locomotiva Bill, che appena gli si rinfaccia qualche vaga parentela indiana s'inalbera minacciando tutti) e la francese Miou-Miou (è una mezza prostituta dal cuore d'oro che crede ciecamente nell'onestà di Hill). Insieme organizzano...Leggi tutto una truffa ai danni del ricco Maggiore (un ottimo Patrick McGoohan), presumibilmente il pollo che chiude il bizzarro titolo. Damiano Damiani, passata l'esperienza "impegnata" di QUIEN SABE? torna al western con una storia piuttosto banale che ricalca gli schemi più scanzonati del genere: Hill è il solito cowboy straccione dall'aria furba e dalla pistola veloce (anche troppo, se è vero che in un estemporaneo duello con un Klaus Kinski in partecipazione straordinaria l'arma gli esce da sola dalla fondina stupendo tutti), Charlebois e Miou-Miou due spalle deboli che seguono una sceneggiatura modesta, senza molte sorprese. Un paio di sparatorie, gli immancabili riferimenti alla Ferrovia del Pacifico, pochissimi pugni (finalmente!) a indiani con la faccia da Cinecittà. Damiani non s'impegna molto ma se non altro conosce il mestiere, Hill nel suo ruolo ideale è sempre dannatamente simpatico e la colonna sonora di Ennio Morricone è il fondamentale tocco di classe che tiene a galla scene altrimenti noiose.



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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Sadako 17/03/07 18:20 - 177 commenti

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Spaghetti western con un Terence Hill senza Bud Spencer, anche se la spalla di turno (un Robert Charlebois famoso cantante in patria, ma quasi sconosciuto da noi) lo ricorda in più di una occasione. Personaggi stereotipati, soprattutto Hill, molte trovate classiche per il genere, qualche battuta e una trama facilmente dimenticabile. La colonna sonora (di Morricone) e la scenografia (dicono la Monumental Valley in Utah), come in molti altri film del periodo, sono le due cose più apprezzabili.

Il Gobbo 2/04/07 11:40 - 3015 commenti

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Assolutamente da rivalutare, non fosse che per lo zampino di Leone, non solo produttore ma anche regista (visibilmente) nella splendida sequenza iniziale. Imperfetto (qualche lungaggine, qualche sgangheratezza), ma godibile.

Matalo! 30/04/08 16:59 - 1378 commenti

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Sfruttando il successo de Il mio nome è nessuno, compresa la confezione di lusso e la valle dei monumenti in Utah, questo film di Damiani si rivela ancor più debole del precedente. Se nel western di Valerii la presenza di Terence Hill inficia non poco la riuscita di un film che avrebbe potuto essere una deliziosa commedia malinconica e invece risulta verboso e ridicolo specie quando Hill fa i suoi numeri, in questo resta solo il ridicolo. Vale la sequenza iniziale, girata da Leone (e si vede).

Ianrufus 27/06/09 21:32 - 139 commenti

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Visto da bambino al cinema, negli anni successivi continuai ad amarlo anche se l'intreccio ad un certo punto mi diventava incomprensibile... solo lo sceneggiatore Gastaldi rivelò l'intenzione di Damiani di mandare a quel paese il senso del racconto ad un certo punto delle riprese! Hill e Charlebois sono piacevoli (grazie alle voci di Locchi e Amendola!), la poesia sgangherata dello spaghetti western fa il resto. Morricone fa faville e la musica dell'inseguimento finale verrà usata nello spot Anni Ottanta di Leone ("il diesel si scatena!").
MEMORABILE: Hill scatenato dentro al fortino. L'inseguimento finale che vale il film.

Harrys 28/07/09 01:44 - 687 commenti

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Spaghetti-western co-diretto da Sergio Leone (non accreditato) che, come nel precedente leoniano (seppur, anche qui, non accreditato) Il mio nome è Nessuno, assume toni da commedia. Ma non solo. In quest'occasione, infatti, la pellicola imbocca la bizzara strada dell'intreccio poliziottesco, plasmando, grazie alla miscela, una sorta di Stangata. Sino all'ultimissima sequenza non si capisce bene chi sia il genio, i due compari e il pollo del titolo, destabilizzando non poco lo spettatore. Quasi metacinema l'ultimissima battuta. Singolare. ***

Cangaceiro 5/11/09 13:09 - 982 commenti

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L'esperienza western di Damiani, che dimostra anche qui una mano più che capace, è da segnalare esclusivamente per Quien sabe? e non certo per questo sconclusionato guazzabuglio fatto di indiani, travestimenti con barba posticcia e parecchia stupidità. Hill ripete senza costrutto il suo personaggio strappando due sorrisi in tutto il film (tra l'altro dalla durata spropositata). Pessimi Miou Miou e soprattutto Charlebois, tutto smorfie e gesticolazione esagitata. Se anche Morricone poi scopiazza il suo tema de Il mio nome è Nessuno... Delusione totale.

B. Legnani 11/11/09 01:38 - 5523 commenti

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Dello spaghetti sono assai ignorante, non ricordavo l'esemplare scheda del Giusti ("Dizionario western"), né avevo letto qui i commenti altrui, prima di vederlo. Sono rimasto pertanto folgorato dall'incipit (poi, andando a leggere, ho capìto tutto...), che è la cosa migliore che ho mai visto fare da Piero Vida. Dopo i titoli il livello cala per una non chiara linea direttrice, anche se c'è qualche momento simpatico (Kinski pokerista, Fanfoni carceriere sciocco, la cena offerta da McGoohan). Film troppo lungo, ma nel complesso sufficiente: **
MEMORABILE: I dieci minuti di Kinski, dotato, scrisse Grazzini, di "smorfia acherontea" (=infernale).

Nando 8/01/11 17:26 - 3810 commenti

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Western macchiettistico in cui non alberga la sana violenza fatta di cruente sparatorie. Qui emerge l'ironia che sa tanto di cabaret e, personalmente, rende il film noioso. Hill gigioneggia fin troppo tra lazzi, frizzi e corse fini a se stesse. Incipit iniziale accreditato a Leone, l'unica cosa degna di tutta la baracca.

Galbo 11/01/11 16:05 - 12380 commenti

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Ufficialmente diretto da Damiani, vi contribuì anche come regista Sergio Leone. Non trascendentale e con personaggi parecchio stereotipati e non ottimamente caratterizzati dalla sceneggiatura. Merita qualche sequenza, tipo quella iniziale e qualche momento di tipo più umoristico che action. Buona la prova di Terence Hill.

Rambo90 16/02/11 01:02 - 7679 commenti

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Spaghetti western che punta molto sull'ironia e poco sull'azione, può stufare perché eccessivamente lungo, perché la trama non è sempre chiara e perché molte parti sono imperfette. Ciò nonostante fa divertire, sia grazie a un'ottima colonna sonora di Morricone sia per un cast particolarmente brillante che trova in Terence Hill (sempre simpaticissimo) un degno protagonista. Bravi anche Charlebois (che a volte ricorda Spencer), McGoohan e il mitico Klaus Kinski (che però appare solo all'inizio). Godibile.

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Herrkinski 24/09/11 00:23 - 8072 commenti

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Davvero niente male, questo tardo spaghetti-western girato negli Usa. Al di là delle sempre affascinanti location, splendidamente fotografate, il film si segnala per la regia capace di Damiani e per la confezione in genere, decisamente più curata ed internazionale di altri prodotti coevi. Il cast è ottimo (su tutti Charlebois e Kinski, che appare solo 10 minuti ma lascia il segno), notevole l'incipit girato da Leone. Successivamente la vicenda prenderà una piega più comica, che comunque non degenera mai nel demenziale e fa da cornice ad una buona storia.
MEMORABILE: La parte con Kinski; Charlebois finto Generale.

Saintgifts 6/05/15 10:32 - 4098 commenti

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Quando il proprietario della baracca apre le finestre e sullo sfondo appaiono i monumenti della relativa valle nello Utah, allora si ha la conferma, dopo aver letto i titoli di testa, di essere di fronte a uno spaghetti western di lusso. L'incipit (diretto da un Sergio Leone non accreditato) lascia ben sperare, anche se un Terence Hill che se la dorme in mezzo alla polverosa via principale del paese fa capire che di commedia si tratta. Niente di male; non troppo bene invece il prosieguo, che perde man mano di incisività (a parte qualche scena).

Brik94 10/08/15 09:11 - 68 commenti

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Western comico alla maniera di Terence Hill che però mi ha molto deluso. Qualche momento divertente c'è, ma ci sono molti punti morti che rendono il tutto noioso e impossibile da seguire, anche per la durata eccessiva. Tuttavia si salvano la simpatia di Terence (che cita Totò in una scena) e il sempre perfetto Morricone alla colonna sonora.

Paulaster 25/10/18 09:56 - 4391 commenti

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Tre soci di scorribande riescono a truffare a fin di bene. Buon inizio, con suspense e la parentesi di Kinski, per poi proseguire come uno spaghetti western, almeno senza sciocchi sberloni. Terence Hill fa il clown atletico e rende il clima da commedia. Parte conclusiva a difesa degli indiani e con svelamento un po' pasticciato del piano dei tre. Ottime le location americane esterne (e ci mancherebbe, essendo nella Monument Valley).
MEMORABILE: Il gioco con le carte per uscire di prigione; Il duello con Kinski; I salti tra un cavallo e l'altro.

Geppo 12/08/19 11:05 - 316 commenti

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Un western spaghetti molto ironico (per non dire "strano"). Inizia come un vero e proprio western "serio" ma lentamente si trasforma in una commedia. La prima mezz'ora è spettacolare, per non parlare dell'incipit iniziale (davvero geniale, e qui si vede la mano di Sergio Leone). Grandiosa anche la parte con Kinski. Poi purtroppo, con l'uscita di scena di quest'ultimo, il film perde molto del suo ritmo. Terence Hill è simpatico e divertente come sempre. C'è anche un bravissimo Raimund Harmstorf. Ottimo il brano principale del Maestro Morricone.
MEMORABILE: L'incipit con Piero Vida e Mario Valgoi; La partita a poker con Klaus Kinski.

Pesten 25/06/23 10:23 - 786 commenti

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Pellicola che cerca di creare il punto di incontro tra western serio e quello spaghetti con scarsi risultati. L'eccessiva e inutile durata non aiuta certamente, ma è proprio il lato più comico a risultare quello meno interessante, per non dire fastidioso, a tratti decisamente troppo forzato. La storia potrebbe anche essere interessante, con un intreccio quasi a sfondo giallo, ma in molti punti ci si perde totalmente. Si viene salvati dalle incredibili riprese in esterno, tecnicamente eccelse, in cui la Monument Valley esprime tutto il suo splendore.
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  • Discussione Cangaceiro • 5/11/09 13:33
    Call center Davinotti - 739 interventi
    Tra l'altro la sequenza iniziale di oltre 8 minuti girata da Leone mi è parsa accademia fine a sè stessa visto che non vi compare nessuno dei protagonisti, serve solo ad accennare appena la situazione.
    Ben più importante (e simpatico) l'incipit de Il mio nome è Nessuno dove ci viene presentato Jack Beauregard.
  • Discussione Harrys • 5/11/09 14:02
    Fotocopista - 649 interventi
    Cangaceiro ebbe a dire:
    Tra l'altro la sequenza iniziale di oltre 8 minuti girata da Leone mi è parsa accademia fine a sè stessa visto che non vi compare nessuno dei protagonisti, serve solo ad accennare appena la situazione.
    Ben più importante (e simpatico) l'incipit de Il mio nome è Nessuno dove ci viene presentato Jack Beauregard.


    Un po' accademica, forse, sì. Ma comunque eccezionale, a mio avviso.
  • Discussione Cangaceiro • 5/11/09 16:29
    Call center Davinotti - 739 interventi
    Harrys ebbe a dire:
    Cangaceiro ebbe a dire:
    Tra l'altro la sequenza iniziale di oltre 8 minuti girata da Leone mi è parsa accademia fine a sè stessa visto che non vi compare nessuno dei protagonisti, serve solo ad accennare appena la situazione.
    Ben più importante (e simpatico) l'incipit de Il mio nome è Nessuno dove ci viene presentato Jack Beauregard.


    Un po' accademica, forse, sì. Ma comunque eccezionale, a mio avviso.
    Senza dubbio è visivamente notevole.
  • Homevideo Geppo • 17/01/10 23:25
    Call center Davinotti - 4269 interventi
    Ecco il DVD Hobby & Work di "Un genio, due compari, un pollo".
    Uscito in edicola per la collana: Bud Spencer & Terence Hill



    Master: Qualche graffio, in alcune scene l'immagine ha frequenti cali di luminosità e colori.
    Audio: A tratti sporco
    Formato: 2.35:1
    Durata: 117' minuti (integrale)
    Titoli di testa in inglese.

    Sulla cover viene segnalato un formato di 1.85:1 mentre in realtà è di 2.35:1

    Ultima modifica: 18/01/10 08:49 da Zender
  • Homevideo Harrys • 18/01/10 13:55
    Fotocopista - 649 interventi
    In realtà uscì per la primissima volta con la precedente "tornata" dei dvd Hobby & Work dedicati al duo. Io lo presi in quell'occasione. Il dvd è pessimo (vhs riversata probabilmente), ma trattandosi dell'unica versione in circolazione...
  • Homevideo Homesick • 13/06/10 08:23
    Scrivano - 1364 interventi
    Dal 28 agosto in dvd per 01 Distribution.
  • Homevideo Rogerone • 15/10/14 16:43
    Galoppino - 178 interventi
    Sia l'edizione Hobby e Work che la 01 distribution sono pessime. Entrambi presentano un irritante letterbox che, se per l'edizione da edicola è pure comprensibile, per la riedizione della 01 (tra l'altro non nuove a letterbox orribili, vedasi serie Giraldi...) è assolutamente ingiustificabile.

    Bisogna aspettare una riedizione migliore, ma visto che questa è fresca (risale al 2010), se speriamo in una casa editrice italiana staremo freschi per un bel po'... purtroppo l'edizione tedesca (ottima per qualità del master e per l'aspect ratio corretto) non comprende audio italiano, come aveva fatto per l'ottimo E poi lo chiamarono il magnifico.

    personalmente spero di beccarlo in tv (passa su Rai Movie di tanto in tanto, oltre a qualche passaggio biennale forse su Rai3) per registrarlo nell'aspect ratio corretto
  • Homevideo Geppo • 9/09/17 21:41
    Call center Davinotti - 4269 interventi
    Pregasi notare la differenza dei titoli di testa...

    Ultima modifica: 10/09/17 07:55 da Zender
  • Homevideo Zender • 10/09/17 07:57
    Capo scrivano - 47730 interventi
    La vhs taglia via metà immagine ai lati praticamente: terrificante!
  • Homevideo Ciavazzaro • 10/09/17 16:38
    Scrivano - 5591 interventi
    E soprattutto da notare i caratteri dei titoli diversi nelle due versioni, molto interessante !