Il sorriso della iena - Film (1972)

Il sorriso della iena
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1972
Genere: giallo (colore)
Note: Aka "Il sorriso della jena", "Smile Before Death"; "Dödligt förhållande"; "Hymyile... sinä kuolet!".

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

D'ispirazione chiaramente lenziana, il film di Amadio si confina subito nella villa ove si svolge l'intera vicenda (salvo un paio di brevi puntate in barca sul lago), Vi abitano un ricco signore (Tranquilli) la cui moglie è appena stata trovata morta suicida e la sua amante (Neri), che accoglie li la figlia (Tamburi) della defunta, appena arrivata dal college. La ragazzina pare un po’ imbambolata ma si mostra subito disinvolta davanti alla macchina fotografica della donna, che la immortala nuda a più riprese. E la sua presenza, in casa, turba gli animi un po' di tutti, mentre lentamente alterano i loschi piani della coppia, intenzionata a non lasciare alla giovane l'eredità...Leggi tutto della sua ricca madre che le spetterebbe di diritto. Il solito gioco di complotti e controcomplotti insomma, condito dalla consueta dose di tette al vento (della Tamburi) e da scambi di sguardi che fanno capire e non capire. Ma la confezione è povera, lontana dai fasti degli interni lenziani, e si specchia nello squallore degli ambienti, mentre le musiche molto seventies di Pregadio (con vocalizzi della Dell'Orso) chiudono il cerchio. Se pure il colpo di scena finale esce a sorpresa dal nulla o quasi, non può da solo bastare a giustificare le lunghe, noiose sessioni fotografiche o gli insulsi siparietti padre/figlia. Meglio la Neri.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/04/10 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/07/15
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Ciavazzaro 15/04/10 11:57 - 4768 commenti

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Piccola perla. Bellissima e perversa la Neri, lolitesca la Tamburi, buona parte per il c.s.c. Guerra. L'intrigo regge (con un buon finale ricco di colpi di scena), delitti crudeli e sanguinosi (da citare il barbaro omicidio della Ghia). Va rivalutato, il film merita alte lodi, quasi degna chiusura del filone lenziano contaminato con quello argentiano.
MEMORABILE: Il finale seppur nella sua improbabilità che però presenta un buon colpo di scena.

Deepred89 19/11/10 21:42 - 3704 commenti

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Giallo alla Lenzi piuttosto convenzionale. Ben confezionato e piacevole da seguire, ma anche banale, sciupato da un finale fin troppo prevedibile e con inutile postilla (con tanto di inutile effetto cartoonesco) vista e rivista. Buono il trio di attori, dominato da Rosalba Neri (la più convincente dei tre, che tra l'altro si spoglia molto meno della Tamburi). Non manca qualche tocco gustosamente perfido, in grado risollevare il film da una certa piattezza, resa comunque sopportabile dalle spassosissime musichette pop-lounge. Sufficiente.

Fauno 14/09/11 00:34 - 2208 commenti

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Si potrebbe sminuire la potenza del film arguendo che è più un fotoromanzo che altro, ma la forza non indifferente di quest'opera sta nel fatto che fino alla sua zona Cesarini gli attori sono come le trottole impazzite del vecchio gioco del buttafuori, in quanto le alleanze stan sul filo del rasoio e cambiano continuamente a seconda del profitto... Anche dopo quattro visioni confermo l'imprevedibilità del gran finale. Non è neanche vero che l'ultima scena disfi il contenuto, anche perché il film non poteva durare altri venti minuti primi...
MEMORABILE: "...Io di solito gli abiti smessi li passo alle cameriere e i mariti alle amiche... marchettaro per marchettaro almeno lui è giovane"; "Non tollero che mi si tolga il piatto mentre sto mangiando!"

Homesick 3/02/12 17:51 - 5737 commenti

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Come di regola avviene nei gialli complottisti del periodo, si trascorre la maggior parte del tempo curiosando nelle vite oziose e nei torbidi legami di personaggi altoborghesi, indi svelare un diabolico gioco delle parti orchestrato con una certa efficacia e spettacolarità. Resta tuttavia un film povero e derivativo – almeno per chi conosce la trilogia di Lenzi - e i suoi segni particolari sono da ricercarsi piuttosto nelle numerose foto soft che la Neri scatta alla ninfetta Tamburi e la colonna sonora di Pregadio, impreziosita dai risolini maliziosi di Edda Dell’Orso.
MEMORABILE: La diabolica trappola (doppia) in garage.

Lucius 30/09/14 14:53 - 3015 commenti

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Uno di quei casi in cui la colonna sonora eleva il valore del film con le sue inconfondibili, originali partiture. Ancora personaggi borghesi come in svariate produzioni del periodo, qui alle prese con un triangolo amoroso tra colpi di scena, omicidi e rivelazioni. Il montaggio di questa pellicola costituisce il punto debole, quello forte è dato da una sceneggiatura estremamente interessante. Ispirato probabilmente anche questo ai primi thriller argentiani.

Metuant 17/10/14 21:49 - 456 commenti

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Nella mia personale classifica contende a La sanguisuga conduce la danza la palma di giallo italiano più noioso in assoluto ma, mentre nel film prima menzionato almeno si salvava l'ambientazione, qui neanche quella risolleva un film che sembra partire bene ma poi si perde in un mare di perversioni, lungaggini e noia assoluta. Le musiche contribuiscono ad affossare del tutto un prodotto che di buono ha poco e niente. Il finale, più che beffardo, è quasi fantozziano.

Il Gobbo 26/06/15 11:43 - 3015 commenti

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Discreto anche se derivativo giallo/sexy di Amadio, saldamente inserito nel filone "amanti diabolici with a twist". Twist, a dire il vero, non imprevedibile per i frequentatori del genere. Ma c'è una splendida Rosalba, un'efficace Tamburi-Lolita, le musichette forse un po' troppo allegre di Pregadio sotto pseudonimo. Guardabilissimo.

Dusso 10/07/15 11:56 - 1566 commenti

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Clone lenziano un po' fuori tempo massimo con una bellissima Rosalba Neri rossa mentre la Tamburi pecca troppo nella recitazione; ma il film, nonostante non riesca a creare una clima adeguato di sospetti e tensione, arriva discretamente in porto e anche l'epilogo, seppur abusato, viene fatto risaltare in modo intelligentemente beffardo. Montaggio da rivedere (vedere la scena della Tamburi che cade nel lago), musiche non proprio adatte.

Trivex 14/12/15 14:45 - 1740 commenti

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Il film ha come unico elemento molto positivo l'atmosfera di genere 70s. La stessa infatti è alimentata da icone più o meno riconosciute (nel cinema erotico, per lo più) come la Neri e la povera Jenny Tamburi, qui giovanissima; oltre che da una storia gialla (scriviamolo in piccolo) condita da sottostanti allora molto diffusi (lesbo in primis). Rimarrebbe sul filo del mediocre fino quasi al termine, ma poi naufraga negli ultimi cinque minuti in uno sconcertante colpo di scena: sconcerta infatti come possa essere stato pensato e realizzato...
MEMORABILE: Il finalissimo!

Jdelarge 29/12/15 18:06 - 1000 commenti

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Amadio dà vita a un film il cui intento, come per la maggior parte dei prodotti simili del periodo, è quello di delineare una sequela di personaggi negativi da far rabbrividire chiunque. Il vero problema del film, però, non risiede nell'ovvia prevedibilità della trama, quanto nell'incapacità registica di creare suspense. Oltre alle scene in cui la bella Jenny Tamburi si presta come modella per le fotografie non ce ne sono altre da ricordare.

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Nicola81 6/02/18 17:31 - 2840 commenti

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Ennesimo giallo con eredità contesa, che mette in scena il consueto parterre di personaggi amorali e cinici. Ovviamente Amadio non è Lenzi (e lo si sapeva), neppure la confezione è delle più scintillanti, ma ci sono un paio di delitti piuttosto efferati e gli attesi colpi di scena finali non deludono neppure stavolta. Bella e diabolica la Neri, sempre professionale Tranquilli, mentre la Tamburi funziona finché resta in modalità Lolita, ma quando dovrebbe cambiare registro certi limiti di recitazione vengono inevitabilmente a galla.
MEMORABILE: Le pose sexy della Tamburi; Gli omicidi; Il finale.

Myvincent 25/09/18 08:09 - 3726 commenti

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Un pasticcio come pochi: una coppia diabolica, una ninfetta senza tanti scrupoli e un omicidio spacciato incredibilmente per suicidio e che la polizia si beve senza dubbi. Ci consolano le belle forme di Rosalba Neri (più in forma che mai) e gli arredi indovinati in pure stile anni '70. Jenny Tamburi, anche doppiata, si rivela un'attrice qui inadeguata ma in sintonia con una colonna sonora che è tutta da ridere.

Cotola 30/12/19 12:42 - 9009 commenti

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Thriller di marca chiaramente lenziana che pur con qualche lentezza ed elemento inutile (foto, tante foto, troppe foto), si lascia sì guardare senza problemi ma sconta una sceneggiatura troppo derivativa e quindi prevedibile. Più che al whodunit ci si interessa a chi si papperà il malloppo e non è imprevedibile immaginare chi se lo godrà. Gli ultimi cinque minuti inanellano ben tre colpi di scena (due de quali legati a doppio filo): i primi due sono prevedibilissimi (in quanto vengono pari pari da altri film), il terzo appare gratuito ma a quel punto poco importa.

Herrkinski 21/06/22 14:26 - 8072 commenti

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A metà tra i film di borghesi annoiati e il giallo con complotto di stampo lenziano, è un lavoro indissolubilmente legato al periodo, sia a livello stilistico ed estetico che per le musiche sognanti di Pregadio; Tranquilli nel ruolo che ci si aspetta, la Neri offre la consueta bellezza e la Tamburi fa la finta ingenua mostrando qualche nudo. L'intrigo criminoso, che parte da un classico uxoricidio, offre qualche momento ben studiato ma perde colpi nella risoluzione finale, con un twist piuttosto ridicolo e un contro-twist esageratamente cinico, anche se rimane certamente impresso.
MEMORABILE: Il finale.

Keyser3 26/06/22 23:05 - 444 commenti

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Girato da Amadio nel 1972 assieme a La ricerca del piacere, conferma la tendenza del regista di lavorare con la mano sinistra. La derivazione è spiccatamente lenziana, con qualche timido eco argentiano (ma la locandina è eccezionalmente simile a quella di 4 Mosche!); un giallo sexy-thriller in cui il primo elemento è predominante fin da subito, con le grazie acerbe della Tamburi. Come spesso accade si cerca di recuperare nell'ultima mezz'ora ciò che non è stato fatto prima, ma non basta. Recitazione così così: i protagonisti parlano poco e lasciano spazio alle note swing di Pregadio.

Markus 27/12/22 11:43 - 3682 commenti

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Giallo con una buona dose di morbosità e una strizzata d'occhio al "sexy" Anni '70. Il film di Amadio insegue il filone - ormai alle corte - del thriller con animale nella titolazione, ma più che ad Argento si rifà a Lenzi, visti gli ingredienti citati. Se irresistibili sono le musiche di Pregadio (sotto pseudonimo) un po' meno lo è la vicenda - decisamente inverosimile - che consente alla giovanissima Tamburi di mostrarci il seno per tutta la durata e gliene siamo grati; la Neri mantiene uno stile mentre Tranqulli ricalca il solito ruolo di maschio latino in versione borghese.

Ronax 1/06/23 00:57 - 1247 commenti

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Non bastano certo i colpi di scena a ripetizione degli ultimi minuti - i primi ampiamente prevedibili e quello conclusivo veramente assurdo - a risollevare le sorti di questo fiacco giallo complottista frettolosamente girato e montato sulla base di una sceneggiatura di terza mano. Il classico decor settantiano con sfarzosi interni altoborghesi, i primi piani sullo sguardo torbido della Neri, le acerbe grazie della povera Tamburi generosamente mostrate con la scusa dei servizi fotografici e la musichetta di Pregadio con i gorgheggi di Edda dell'Orso sono fra le poche cose salvabili.
MEMORABILE: Il brutale omicidio della cameriera.

Sonoalcine 15/09/23 12:31 - 184 commenti

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Misconosciuto giallo di inizio anni 70 diretto da un anonimo Silvio Amadio piuttosto male ma che propone una vicenda intrigante, pur se leggermente claudicante. Il movente è senz'altro funzionante e nonostante l'incedere lento del ritmo dell'intrigo, i continui plot twist all'interno della vicenda non annoiano né appesantiscono troppo la visione. Non uno dei migliori gialli di quel periodo, ma sicuramente discreto.
MEMORABILE: Silvano Tranquilli che soffoca chiuso in garage con i tubi di scappamento; L'omicidio della domestica
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  • Homevideo Dusso • 25/06/15 11:08
    Archivista in seconda - 1830 interventi
    Il master di Raimovie è identico a quello della registrazione da Retesette
  • Curiosità Geppo • 27/06/15 15:03
    Call center Davinotti - 4269 interventi
    Al min. 0:23:40 vediamo anche Barbara Bouchet (non accreditata) in un piccolo cameo di pochi secondi. (Grazie a Johnnyb per la segnalazione). Me l'ha confermato lei stessa. In quel periodo, oltre a questo film, stava girando con la stessa Rosalba Neri (protagonista del film) e con lo stesso regista Silvio Amadio un altro film, Alla ricerca del piacere. Quindi da un set all'altro c'erano collaborazioni amichevoli.

  • Discussione B. Legnani • 16/12/15 00:52
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    Credo che la Bouchet nel cast sia una boutade.
  • Discussione Zender • 16/12/15 07:57
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Perché dici? C'è una foto in curiosità.
  • Discussione B. Legnani • 16/12/15 15:22
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    Trivex ebbe a dire:
    Uh..l'ho appena visto..mi è sembrato proprio di vederla mentre balla, al party in villa, quando lui vuole discutere dei soldi per l'affare immobiliare..

    Si, proprio come nella foto.


    Siamo certi sia lei? Non accreditata nel periodo del suo boom?
    Non che io lo escluda, ma in rete non trovo nessuna citazione del fatto. Stasera controllo nel materiale cartaceo che ho a casa.
  • Discussione B. Legnani • 16/12/15 22:25
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    Dusso ebbe a dire:
    Cmq è lei...

    Quando un big è n.c. in una comparsata è raro che la cosa non si sappia e che non si sappia il motivo, che può essere il più diverso (da "ho fatto un piacere al regista" a "passavo dal set per puro caso e già che ero lì...").
    Per cui, se è lei, un motivo ci sarà. Attendiamo Geppo.
    ---
    Domanda: possibile che sia scena presa da altro film?
  • Discussione Geppo • 17/12/15 15:16
    Call center Davinotti - 4269 interventi
    Sì sì, è la Bouchet, me l'ha confermato lei stessa. In quel periodo, oltre a questo film, stava girando con la stessa Rosalba Neri (protagonista del film) e con lo stesso regista Silvio Amadio l'altro film: "Alla ricerca del piacere". Quindi da un set all'altro c'erano collaborazioni amichevoli.
  • Discussione Zender • 17/12/15 15:27
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Grazie Geppo, aggiunto la cosa alla vecchia curiosità.
  • Discussione Fauno • 8/02/18 11:42
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Per Nicola 81: Lenzi è stato molto più prolifico di Amadio, ma ha fatto un paio di "patacche" belle e buone, a cui questo film dà dei punti. Poi è chiaro che i capolavori lenziani sono inarrivabili non solo da Amadio.

    Qui mi scuserai la rima, ma è fantastica la musica viziosa di Pregadio, che con degli attori così viscidi ci calza a meraviglia. Io lo reputo un gran film!
  • Homevideo Buiomega71 • 12/04/22 18:58
    Consigliere - 25933 interventi
    Dal 27/05/2022 in blu ray per la tedesca Cineploit Records (con audio italiano)

    http://www.cineploit.com/?page_id=3590
    Ultima modifica: 12/04/22 21:13 da Buiomega71