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Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 19/09/08 DAL BENEMERITO IOCHISONO
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Iochisono 19/09/08 12:28 - 133 commenti

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Capolavoro. Un film in cui le donne sono vere donne, gli uomini veri uomini e la guerra è veramente la guerra. Milian è un tenente incaricato di scortare attraverso le montagne albanesi un gruppo di donne greche che "sfuggono" alla miseria della guerra, facendo le prostitute per i nostri soldati. Tomas è superlativo e così Anna Karina e Marie Laforêt, ma nessun altro è da meno, a cominciare dal solito Mario Adorf, italiano perfetto, stavolta toscano, di Prato. Non una parola fuori posto, non una comparsa fuori parte in tutto il film.

B. Legnani 25/10/08 20:46 - 5519 commenti

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Bellissimo film del grande Zurlini, che tratteggia splendidamente le persone (solo il seniore è un po' eccessivo nella sua coglionaggine: ma eravamo nel '65...), con un occhio di consueto riguardo alla sensibilità femminile. Delle donne, grandissime la vivace Moriconi e la sensibile Laforêt, mentre la Massari, stranamente, non ha occasioni di rilievo. Splendido Milian, del quale continuo a preferire i ruoli composti: quando è ben diretto è impressionante. Adorf, stavolta, l'è di Pra'o e spera, tornato a 'asa, di far quattrini co' cenci... Molti greci hanno la faccia da slavi, ma non importa.

Capannelle 7/01/10 09:25 - 4394 commenti

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I nostri soldati intenti a spezzare le reni alla Grecia e un gruppo di prostitute locali. Storie personali e vicende di guerra: le prime raccontate con tatto e bravura, senza enfasi ma in modo troppo scolastico le seconde. Azzeccato il parco di attori, tra cui Milian e Adorf. Il primo tempo intreccia bene i fili della storia e offre primi piani notevoli dei protagonisti. Nel seguito la storia diventa più convenzionale.

Homesick 9/05/10 18:08 - 5737 commenti

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Diseguale e sbavato, non è all’altezza dei nomi sulla targa (Zurlini alla regia, Pirro al soggetto). La constatazione della brutalità della guerra esplode nel realismo di un paesaggio scabro e desolato e nella vis drammatica di taluni frangenti – il saccheggio del villaggio, le fucilazioni sommarie, la gioventù consumata e perduta per sempre, la stessa mercificazione della donna – ma si disgrega nelle insipide psicologie di ritratti prossimi alla macchietta e nella virata finale verso un sentimentalismo di maniera. Pur con queste limitazioni, gli interpreti agiscono con serietà e sicurezza.

Pigro 20/12/10 09:41 - 9623 commenti

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Un tenente italiano deve accompagnare un gruppo di ragazze ai vari bordelli per militari durante l'occupazione della Grecia: è l'occasione per un viaggio nelle ingiustizie, belliche o sessiste senza distinzione. Un film che sembra suggere amarezza dagli aspri paesaggi ellenici. Onesto nella rappresentazione degli italiani invasori, tutt'altro che "brava gente". La sceneggiatura sbrodola un po', soprattutto nelle scene più intimiste, ma la regia di Zurlini è severa e partecipe, e ci regala bei momenti e drammatiche inquadrature. Ottimo cast.

Saintgifts 23/04/14 16:06 - 4098 commenti

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Una delle tante facce della guerra. Una guerra senza eroi, solo vittime a partire dal carico umano di quel camion, giovani donne "ausiliarie" in un viaggio della speranza, o della disperazione. Un'occasione sfruttata bene per allargare l'analisi e mostrare i diversi comportamenti in circostanze che si drammatizzano strada facendo. Non c'è nessun giudizio, ognuno ha le sue ragioni (se ragioni si possono chiamare le scelleratezze), ma ci sono anche i sentimenti, che scaturiscono dalla violenza. Piccolo cedimento nel finale. Ottimi attori e regia.

Deepred89 21/10/16 23:29 - 3701 commenti

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Straordinario on the road di ambientazione bellica, la cui sceneggiatura tratteggia i caratteri dei suoi personaggi con mirabile finezza, avvalendosi della complicità di un cast perfetto, con un Milian maestoso anche in una delle sue rare interpretazioni sotto le righe. Zurlini dirige con mestiere e sobrietà, coadiuvato da un sapiente montaggio che "lancia" ogni scena piazzandovi in apertura il bel tema principale della OST. Il tutto evitando sapientemente la retorica politica: fascisti o partigiani, quando sparano fanno entrambi sobbalzare.

Pessoa 22/01/17 22:06 - 2476 commenti

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Grande film storico di Zurlini, girato in un b/n che richiama le atmosfere neorealistiche nella narrazione della guerra, in cui perdono tutti e i buoni non si distinguono più. L'ambientazione è ben curata e la regia sicura e attenta. Una vera e propria manna per attori di razza come Adorf e Milian, che supportati da un copione all'altezza elargiscono entrambi interpretazioni memorabili. Ottimo anche il resto del cast, con una grande Moriconi e un efficace Gravric, molto in parte. Una grande tristezza di fondo sembra permeare il film. Duro!
MEMORABILE: Le pillole di chinino buttate via: "O per tutte, o per nessuna. Io da sola non le voglio!"

Vitgar 14/02/17 15:47 - 586 commenti

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Decisamente un buon film, forse un po' troppo lungo. Zurlini, da grande regista quale era, rappresenta bene, anche in virtù di una buona sceneggiatura, il degrado generale dei tempi di guerra. La nascita di affetti anche in un contesto così drammatico è quasi un messaggio di speranza. Gli attori personalmente mi convincono poco e chi sembra di più nel suo ruolo è Mario Adorf. Bellissima Lea Massari anche se non parla mai, troppo "plumbea" Marie Laforet.

Modo 1/12/17 12:37 - 948 commenti

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Film profondamente drammatico e pieno di umanità, considerato minore, del regista Zurlini. Un "road movie" antifascista ricco di speranza, rabbia, dolore. Un tenente (ottimo Milian) ha l'incarico di portare al confine greco albanese alcune ragazze che per disperazione accettano di essere destinate a diversi postriboli militari. La sceneggiatura è consistente e le interpreti femminili dimostrano un'immensa forza interiore e di volontà. Degna di nota la colonna sonora e il "sirtaki di Eftikia" di Mario Nascimbeni.

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Paulaster 27/09/18 12:13 - 4373 commenti

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Tenente avrà la missione di portare un gruppo di prostitute per soddisfare i militari. Sebbene sia un film apolitico, condanna l’insensatezza dell’occupazione greca. Incentrando il film sulle storture del lavoro più vecchio del mondo (il ruolo di oggetto), Zurlini riesce a darvi dignità con bellissime inquadrature ravvicinate. Nella seconda parte si ha una deriva più sentimentale che non sempre si adatta al momento storico. Milian è misurato ma sa essere incisivo. Musiche in stile sirtaki che immalinconiscono progressivamente il quadro.
MEMORABILE: La bevuta a canna di Adorf; La strage da parte dei partigiani; Il colpo di grazia; “Vai a lavorare, vai in ufficio”.

Rocchiola 16/08/19 15:48 - 952 commenti

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Durante la guerra un giovane tenente è incaricato del trasporto di un gruppo di donne da impiegare nei bordelli militari. Forse il titolo più verace della filmografia di Zurlini. Generalmente sottovalutato, affronta in modo asciutto e senza retorica la poco onorevole campagna per l’occupazione della Grecia, episodio poco frequentato dal cinema. Ottimo Milian in ruolo finalmente serio. Spicca il rapporto tra la prostituta veneta (Moriconi) e il sergente toscano (Adorf), due animi disillusi e feriti ma ancora capaci di slanci di grande generosità.
MEMORABILE: Un ufficiale nel bordello: "Qui non ci sono né superiori né inferiori, siamo tutti porci"; La sosta nella carrozza ferroviaria abbandonata.

Gmriccard 31/03/20 12:44 - 121 commenti

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La guerra non è evento per “brava gente”, qualsiasi esercito si rappresenti. Milian, con la consueta professionalità, interpreta invece un personaggio positivo, intellettuale e taciturno, quasi moralista, ma non è sufficientemente credibile e il film ne risente. Meglio le sue interpretazioni meno ingessate. Tutto il resto è materiale da capolavoro, con alcune spesso dimenticate tematiche quali la prostituzione al fronte e il ruolo della milizia (anche se un po’ stereotipata). Certi dialoghi di coppia sono eccellenti.

Myvincent 30/01/21 08:50 - 3721 commenti

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Un tema poco conosciuto e scottante, quello affrontato da Zurlini: le prostitute "bottino" di guerra, trasportate come carne da macello per rallegrare i bordelli italiani nei balcani. Siamo nella Seconda Guerra Mondiale: le miserie, la fame, le sopraffazioni e le vigliaccherie sono all'ordine del giorno, mentre il camion fa tappa nei vari posti presidiati dai fascisti. Ottimo Tomas Milian in uno dei suoi ruoli iniziali di uomo eternamente combattuto, mai così espressivo. Capolavoro ingiustamente poco conosciuto, a diffrenza ad esempio de La ciociara.

Giùan 6/03/21 10:07 - 4528 commenti

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A tratti convenzionale, condizionato inevitabilmente dalle logiche della co-produzione internazionale ma nel complesso  riuscito e ben tenuto. Zurlini pare trovare nella concretezza di questa del tutto peculiare "tragedia greca" una concretezza storica che già aveva toccato nell'Estate violenta, più pregnante e meno dolentemente sensibile di altre sue opere più personali. All'intensità del volto della Laforet si preferisce la sensibilità dello sguardo di Anna Karina, sanguigno il duetto Moriconi/Adorf (Locchi al doppiaggio) mentre Milian infonde misura e scrupolo al suo tenente.
MEMORABILE: L'infame, pavido, fascistissimo Alessi di Gavric (doppiato da Mario Pisu).

Reeves 2/05/21 23:16 - 2152 commenti

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Un film che racconta come la favola degli italiani brava gente in tempo di guerra fosse per l'appunto una vera e propria... favola. Qui non si parla dei crimini di guerra compiuti in Africa da Badoglio e da Graziani, ma della guerra di Grecia e di un gruppo di ragazze che per vivere devono fare le prostitute. Grande prova delle attrici, ma anche Milian è decisamente in parte. Zurlini in regia, poi, non delude mai.

Daniela 19/05/23 08:52 - 12606 commenti

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Nella Grecia occupata dalle truppe italiane, un sottufficiale riceve l'incarico di consegnare a vari presidi militari alcune giovani donne costrette a prostituirsi per fame, ufficialmente etichettate come "ausiliarie"... Da un romanzo di Pirro, la parabola amara di una presa di coscienza che, al netto di qualche sentimentalismo, smentisce il mito fasullo degli "italiani brava gente". Ben scelto il cast maschile con il pensoso Milian, il rustico Adolf, lo spregevole Gavric, mentre in quello femminile risaltano Moriconi, Karina e Laforet. Pregevole la fotografia di Tonino Delli Colli.
MEMORABILE: Le parole finali, tratte da versi di Montale.
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  • Homevideo Buiomega71 • 2/09/15 21:00
    Consigliere - 25892 interventi
    In dvd per Minerva, disponibile dal 20/10/2015

    http://www.kultvideo.com/DVD.aspx/24355-DVD-Le-soldatesse-20-10-Le-soldatesse?__lang=it-IT
  • Homevideo Rocchiola • 16/08/19 15:57
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Meglio tenersi alla larga da questo DVD marchiato Minerva-Mustang. Il video è un letterbox in 4:3 che appare rimpicciolito al centro dello schermo televisivo e per vederlo nel corretto formato 1.85 in 16:9 bisogna agire sullo zoom con considerevole perdita di definizione. L'immagine poi non è stata ovviamente restaurata ed abbonda di puntini e macchiette. L'audio in dolby digital 2.0 è discretamente potente ma non chiarissimo. Un prodotto pubblicato nel 2015 ma evidentemente si tratta di un riciclo di un vecchio master di livello piuttosto basso. E costa pure caro !!!!