Oltre l'Eden - Film (1970)

Oltre l'Eden
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Titolo originale: L'Éden et après
Anno: 1970
Genere: drammatico (colore)
Note: Aka: "Eden and After"; "Eden a potom"; "Eden ja sen jälkeen".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/09/08 DAL BENEMERITO UNDYING
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Undying 3/09/08 01:33 - 3807 commenti

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L'Eden come allegoria: è un locale ed un Paradiso in apparenza, ma varcato il suo ingresso, può trasformarsi, all'evenienza, anche nell'Inferno. Un gruppo di giovani sperimenta esperienze estreme, al limite della violenza e dell'erotismo, all'interno di un ambiente contorto. Spentosi nel febbraio di quest'anno, Grillet è stato regista noto sostanzialmente per l'acclamato dramma dal titolo Trans-Europ-Express (1966). Eppure l'autore, pur se con il contagocce, ha dato corpo (e voce a scritti) a pellicole quasi "maledette", poiché proiettate avanti, ed estranee, al tempo della loro realizzazione.

Fauno 17/10/08 12:01 - 2208 commenti

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Come idee e trovate può essere geniale, ma per poterlo apprezzare è necessaria una cultura generale anche su altri tipi di arti figurative, oltre ad essere cinefili polivalenti; altrimenti è inevitabile che la forte curiosità iniziale ceda il passo alla noia, dovuta alla lentezza del film. Nulla da dire su trucco, estetica e scenari, specialmente le oasi, ma se non siete amanti di film ermetici, di mimica o di pittura e scultura, astenetevi dal vederlo.
MEMORABILE: Il luogo dell'appuntamento con lo straniero non è male, ma anche lì bisogna sentire l'intervista col regista per capire cos'era nella realtà...

Stefania 20/01/12 01:45 - 1599 commenti

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L'Eden è un teatro di cristalli e di specchi, tagliente e smagliante di geometrie e cromatismi mondrian-ici; oltre l'Eden non c'è assolutamente niente. Tutto è già nell'Eden, l'Eden ha fagocitato la realtà nel suo ventre di balena di vetro, e continuamente la camuffa e la sublima in simbolo, in gioco, in spettacolo. L'Eden è una nave fantasma che non lascia mai il porto, i paesaggi che si vedono dagli oblò sono miraggi, come oasi nel deserto tunisino. Un'altra storia circolare cantata in immagini da Robbe-Grillet, ammaliante e bugiarda Sirena.
MEMORABILE: Violette: "Qui recitiamo la commedia, perché nella nostra vita non succede mai niente". Il quadro astratto che somiglia alla cartolina di Djerba.

Pigro 28/09/12 08:49 - 9635 commenti

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Matematico, geometrico, cromatico: il senso di questo film sta nel gioco combinatorio e percettivo, nonché nel rapporto realtà-finzione. Suggestivo il bar Eden alla Mondrian, teatro degli incontri e delle possibilità, dove gli studenti simulano le azioni e le storie. Intrigante è il percorso narrativo fatto di trabocchetti, devianze ed erranze anche geografiche (una calligrafica Tunisia). Ma l’autocompiacimento sperimentale riduce tutto a un esercizio di stile, e ciò che rimane è solo il rigore formale dei vivacissimi colori.

Lucius 21/11/14 22:17 - 3015 commenti

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L'essenza del cinema antonionano da Blow-up a L'eclisse, da La notte a L'avventura mixate in una potenziale struttura narrativa che, seppur priva di autorialità, sorprende piacevolmente lo spettatore non tanto per il risultato - stiamo parlando pur sempre di un cinema derivativo, se non imitativo - quanto per la rivisitazione fornita dal regista e per alcuni sprazzi visionari presenti nel film. Resta il fatto che di Antonioni ce n'è uno solo e opere come queste possono essere considerate al massimo degli omaggi al grande cineasta italiano.

Ronax 7/11/19 00:12 - 1248 commenti

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"Chi ci capisce è bravo" verrebbe da dire, ma trattandosi di un film di Robbe-Grillet è chiaro che porsi il problema della comprensione della trama è assolutamente inutile. Giunto ai tempi in Italia con l'aura di film scandalo che ha accompagnato tutte le prove cinematografiche del suo autore, è il solito raffinato gioco di specchi che dietro una spettacolare cornice cromatica, dove suggestioni psicanalitiche si fondono con gli elementi più "bassi" del cinema di consumo, nasconde volutamente solo il vuoto. Comunque notevole Catherine Jourdan.
MEMORABILE: La danza scatenata della Jourdan fra i falò in riva al mare.

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  • Homevideo Undying • 3/09/08 01:45
    Risorse umane - 7574 interventi
    Tanto di cappello alla RHV: Ripley Home Video, che si è fatta carico di ricordarci uno dei più insoliti registi francesi, Alain Robbe-Grillet, poco presente per quantità di titoli diretti, ma assai interessante per il "peso" dei singoli lavori.

    In occasione della sua scomparsa (ci ha lasciato, senza clamore, come spesso accade ai veri Artisti, nel febbraio di quest'anno) la label ha sfoderato interessanti edizioni della filmografia (come regista) di Grillet.

    Tra questi, una dignitosa edizione di Oltre L'Eden, della durata di 93 minuti (integrale quindi) con una decorosa traccia italiana (mono, ma chiara).
    Extra un trailer, ma è il film che conta.
    Ultima modifica: 3/09/08 09:53 da Undying
  • Curiosità Undying • 25/09/09 20:30
    Risorse umane - 7574 interventi
    Hanno scritto del film

    "Violette non è molto diversa dalla Justine del marchese De Sade, nello svolgimento del suo percorso non iniziatico e nella vicenda dei soprusi e delle violenze che è costretta a subire."

    Roberto Nepoti, Alain Robbe-Grillet
  • Discussione Fauno • 31/07/10 12:26
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Sì sì Undying,vero quel che dici sul futurismo,ma se hai il dvd e vedi l'extra dell'intervista a Robbe-Grillet,ti accorgi anche che nessuno avrebbe potuto interpretare la simbologia di certi particolari del film,perchè lo sa solo lui.Io ho parlato con Jodorowski della scena del tamburo in IL PAESE INCANTATO,e ti dirò che con le mie deduzioni c'ero andato vicino a una corretta interpretazione,ma qui è proprio impossibile.FAUNO.