Omaggio, nemmeno troppo velato, al Dario Argento di Opera e Tenebre, con finale (tirato per i capelli) alla Psycho. Un amore lesbico è offuscato dalla presenza di una mente distorta, che si accanisce - a colpi di rasoio e coltello - prima su alcune bambole, poi su una delle due donne (la graziosissima Anna Valle). Buona la costruzione della suspense per un corto striminzito che ha, come maggior difetto, l'essere estremamente devòto ai cliché argentiani. Pertinente, ed efficace, la colonna sonora.
L'assistente alla regia di Opera e de Il fantasma dell'opera realizza un corto incisivo ed efficace clonando il cinema del maestro del brivido italiano. Una delle due protagoniste e amanti affiatate, disinibita nella sua passione, finisce nelle mire di una mente malata. Musiche da brividi e sangue rosso porpora per un'opera venata di uno strano erotismo che sa scuotere dentro, ricca di tensione anche per la presenza di inquietanti manichini. Ermetico, suggestivo e minimalista.
Un'operazione che sfiora la fotocopia alla Van Sant, imitazione del Darione con inquadrature riprese pari pari e con una cura filologica sorprendente che inizia dal font dei titoli. L'intreccio rimane un po' enigmatico e non convince appieno, ma il livello tecnico è eccellente e dispiace che la carriera registica di Ingargiola si sia limitata a questa pellicola. Tutto il cinema della coppia Cattet-Forzani è involontariamente già racchiuso in questi undici minuti, ma qui la tecnica è addirittura superiore. Un must per gli argentiani.
Bellissimo corto anni 90 che celebra il cinema giallo anni 70 e 80 e in special modo quello di Argento. Due ragazze si amano nel loro nido, ma sembra che qualcuno insidi la loro felicità. Tutto è un regalo per gli occhi e le nostre orecchie, ma anche il breve soggetto serba qualche sorpresa, per la nostra attenzione ineluttabilmente rapita. Gioiellino prezioso da tenere a mente.
Interessante esercizio di stile: Ingargiola, dopo essersi fatto le ossa come aiuto regista sul set di Opera di Argento, rende omaggio al maestro e, in generale, al giallo all'italiana condensando in dieci minuti tutti gli stilemi del genere (erotismo saffico à la Martino, manichini à la Bava e Lenzi, rasoi e soggettive estrapolate da Profondo rosso). La sostanza è poca (con due personaggi non si possono pretendere miracoli) e i monologhi troppo aulici, ma i dettagli sono curatissimi. Musiche e colori perfetti, azzeccate le due protagoniste.
MEMORABILE: La scena d'amore lesbico con montaggio adattato alla colonna sonora; Le rasoiate sui visi dei manichini; Il rasoio nella boccia dei pesci; Il finale.
La (non) trama (peraltro poco chiara) che vede due donne nel mirino di un killer sgozzatore è un pretesto per un cortometraggio che ha praticamente solo due obiettivi: uno è un carosello di inquadrature e situazioni più o meno arbitrarie (ancorché ben realizzate) devote al cinema di Dario Argento, quasi un omaggio; l’altro è una scena erotica lesbica (per maschi etero). Il problema è l’inconsistenza narrativa che comporta l’assenza di pathos, tensione o brividi, lasciando solo lo sfoggio di bravura citazionista.
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Anna Valle trionfò a Miss Italia e sul piccolo schermo. (Sono pochissime le Miss che, dopo essere state incoronate, riescono a sfondare definitivamente nello showbiz. Lei è una di questa poche rarità). Nata in Sicilia, si trasferì a Ladispoli, nella provincia romana, prestissimo. Nel 1995 decise di prendere parte al concorso di Miss Italia, vincendo la fascia. Interrotti gli studi per questo impegno, nel 1996, partecipò al cortometraggio di Alessandro Ingargiola Le due bambole rosse, passando poi a ruoli minori in altre pellicole.
DiscussioneZender • 16/09/10 08:32 Capo scrivano - 47787 interventi
La Malipiero, l'altra amante nel corto, iniziò a lavorare come modella, per poi debuttare come attrice nel cinema e in televisione.
Nel 1989, insieme alla madre, vinse negli Stati Uniti d'America il titolo Mother & Daughter, un concorso di bellezza mondiale, simile a Miss Universo, a cui partecipano coppie di madri e figlie.
Presenta la caratteristica chiamata eterocromia, avendo un occhio azzurro e uno marrone.
DiscussioneZender • 4/03/11 17:27 Capo scrivano - 47787 interventi
Ah lui forse, io non l'ho visto e non ne ho proprio idea...
* Il libro visibile a terra, tra gli oggetti feticcio del feroce assassino, nell'incubo di Eliane (Anna Maria malipiero) è "I fiori del male" (Les fleurs du Mal), raccolta lirica di Charles Baudelaire pubblicata nella primavera del 1857 in una tiratura di 1320 esemplari.
* Le opere pittoriche presenti nel film sono di Marcello Avenali, Graziano Marini, Marcello Grottesi.
Fonte: Titoli di coda.
Anna Valle, un'attrice dalla bellezza non comune. Non per nulla nella sua carriera è stata scelta anche per interpretare il personaggio di Cleopatra nella miniserie "Augusto, l'ultimo imperatore":