Preparazione delle nozze per una giovane sposina che ha conosciuto da poco il suo futuro maritino. Tutto sembra filare per il meglio, anche se le due amiche della sposa non vedono di buon occhio il futuro consorte della ragazza. Una missiva , recapitata misteriosamente, finisce nelle mani della sposina: "STAI PER SPOSARE UN SERIAL KILLER". Ovvio che la ragazza vada in panico, comincia a vedere in modo diverso il futuro maritino e effettivamente, l'uomo, sembra abbia qualcosa da nascondere. Per la ragazza sarà una notte di nozze piena di angoscia e sospetto, sarà davvero un pazzo assassino quell'uomo che ha appena sposato o solo frutto di uno scherzo di cattivo gusto? Ma le cose, si sà, non sono mai come possono sembrare...
Un divertito John Landis riesce ancora a graffiare, nonostante il suo episodio sembra più dalle parti di un
Alfred Hitchcock presenta che non ad una vera e propria antologia orrorifica (e di horror, in senso stretto, c'è poco o nulla)
Inizio un pò rosa confetto sullo stile di
Oscar un fidanzato per due figlie, dove salta subito all'occhio il Landis da commedia "sofisticata" con le sue classiche punte comiche (il prete sordo , la cerimonia disturbata da colpi di tosse, il togliere la parola "morte" durante la promessa di matrimonio sull'altare, le due amiche rompicoglioni della protagonista).
Poi, Landis, omaggia il De Palma di
Vestito per uccidere (en travesti) e il nostro thriller settantiano (guanti neri, spiando e origliando dietro la porta a vetri, misteriose donne "argentiane") e serra l'episodio in una morsa di claustrofobia eclesiastica con echi al Peter Walker di
La Casa del Peccato Mortale (il confessionale, la ragazza sola in chiesa in preda al panico, a tu per tu con quello che sembra l'assassino che si e sposata).
La suspence aumenta e Landis pare divertito (e al contempo diverte), anche se parte in sordina e molto lentamente, non capendo bene dove voglia andare a parare
Poi arriva il twist finale inaspettato, puro colpo di genio malefico e perfido che ribalta le prospettive e colpisce come un pugno in faccia (Landis si concede pure una breve toccata nei meandri dell'horror gore grottesco viscerale nell'appartamento jeffreydahmerianio) e chiude col ghigno maligno sulla faccia
Curioso, e al contempo inquietante, come Landis ostenti (per tutto l'episodio) quasi ossessivamente sui simboli cristologici che adornano la chiesa: statue di Madonne, martiri, putti e Gesù Cristi in croce.
Il rumore delle scarpettine col tacco della Lawson che rimbombano per la chiesa (tic tic tic) sono un suono quasi soave.
Senz'altro nettamente migliore del suo episodio dei
Masters della prima stagione (
Deer Woman), ma lontano anni luce da quello bellissimo della seconda (
Family)
Scrive l'episodio il mio amato Victor Salva
Nulla di chissàchè, ma gustoso al punto giusto, e "umoralemnte" landisiano.
Da segnalare il BELLISSIMO commento musicale
Lie Lie Lie composto da Serj Tankian, che apre la serie e ti entra subito in testa.