Flavia, la monaca musulmana - Film (1974)

Flavia, la monaca musulmana

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Strano film. Si vede subito che il regista Gianfranco Mingozzi tenta di dare una certa dignità al suo lavoro, nobilitandolo con molti primi piani sul bel viso (costantemente attonito e spaurito della Bolkan) e una discreta attenzione per le inquadrature e la fotografia; ma ciò che ne esce è un film lentissimo, per lunghi tratti muto (buona comunque la colonna sonora di Nicola Piovani) e dominato dalla figura della Bolkan, praticamente sempre presente sul set con la sua vestale da monaca e l'occhio perso nel vuoto (in ogni caso espressivo). Si racconta della vita di clausura di Flavia Gaetano (realmente esistita, nel Quattrocento) a Otranto, ossessionata dal pensiero del maschio...Leggi tutto incivile e profittatore e consolata dalla madre superiora, anch'essa convinta femminista (nel Quattrocento!). Flavia assiste impotente alla castrazione di un cavallo (ripresa fedelmente), allo stupro tra i maiali di una contadina da parte di un francese e alla tortura (olio bollente sul corpo nudo e taglio netto del capezzolo) di una monaca colpevole di essersi fatta coinvolgere sessualmente da una “tarantolata" giunta al monastero. Al che Flavia decide di fuggire assieme al fido Abraham (Claudio Cassinelli), ma i due verranno ripresi e lei conoscerà la libertà solo grazie allo sbarco dei musulmani, che la porteranno con loro. Il finale, con tanto di celebre spellamento, è una scena particolarmente forte. Suggestivi alcuni paesaggi di natura tipicamente italiana, ma quest’odissea religiosa lascia il tempo che trova. Se non fosse per alcuni effetti speciali piuttosto splatter e la delirante assurdità del soggetto FLAVIA, LA MONACA MUSULMANA lo ricorderebbero in pochi. Ha invece i suoi estimatori.

Chiudi
TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

B. Legnani 15/02/07 00:36 - 5532 commenti

I gusti di B. Legnani

Film non facile, certamente curioso, che emana talora un morboso fascino ma che poi si perde, riprende e così via. Il tutto in un'accuratissima ricerca dell'immagine curata, con attori bravi, in splendidi scenari pugliesi, ma che lascia un poco storditi e con il sospetto che si sia voluto calcare la mano per dare scene forti. Alla fin dei conti si può parlare di film suggestivo, ma eccessivo, i cui elementi promettono più di quanto poi la pellicola, comunque discreta, riesca poi a mantenere.

Almayer 30/03/07 13:00 - 169 commenti

I gusti di Almayer

Interessante film di Mingozzi, sorta di I Diavoli di Russell ambientato in un sud Italia medievale cupo e senza speranza. Violento ed eccessivo, ma mai gratuito, ha delle belle riprese e una bella fotografia, che in parte minimizzano la mancanza di mezzi nonché qualche buco di sceneggiatura. Utile e sempre attuale la riflessione su certi dogmatismi religiosi.

Homesick 10/10/07 18:58 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

Parossistico e femminista ante-litteram, si rivela molto curato dal punto di vista formale, con paesaggi rurali del medioevo pugliese, suggestive riprese e un buon livello recitativo da parte della Bolkan, che incide con il suo sguardo scuro e profondo. La sostanza, invece, si riduce ad una compiaciuta ostentazione a ritmo alternato di sesso esasperato e torture d’ogni sorta: in breve, poca accuratezza storica, molta sexploitation. Nel cast figura Eduardo Filipone, ancora in un ruolo misterioso e "soprannaturale" come ne L'assassino ha riservato nove poltrone.
MEMORABILE: La castrazione del cavallo; La monaca che esce dal ventre della mucca.

Saintgifts 21/03/10 09:59 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

Molte qualità tecniche: fotografia, interpretazione, scenografia, musica... ma tutto ciò non basta per farne un buon film. Al di la della storia, interessante anche questa, quello che non funziona è una sorta di confusione che viene dalla regia, che non approfondisce mai nulla volendo toccare tutto, una lentezza che spezza il ritmo e l'interesse. Quello che emerge chiaramente di certo, è che le religioni, tutte, se usate per scopi non meramente spirituali, sono crudelmente uguali e la donna è da sempre la vittima. È già qualcosa.
MEMORABILE: Il sogno di Flavia, dove si scatena tutto il sesso represso in lei.

Trivex 22/03/10 18:50 - 1744 commenti

I gusti di Trivex

Un curioso calderone, nel quale si trovano ad arrostire: cappa e spada, nunexploitation e revenge sociale. La malcapitata arriva ad odiare talmente tanto il monastero e la cristianità, da concorrere al massacro delle persone che abitano il luogo e professano la fede. In nome della libertà, parola ricorrente, ingiuria le immagini sacre, fomenta lo stupro di un uomo e osserva compiaciuta la morte del padre aguzzino! Elabora poi un radicale femminismo, stigmatizzando le deviazioni del mondo degli uomini (mah!). Resta comunque un prodotto molto provocatorio..
MEMORABILE: Negativo: viene mostrata la castrazione di un cavallo (mi domando perché mostrare 'sta roba, se vera è una inutile crudeltà).

Capannelle 30/08/10 09:52 - 4411 commenti

I gusti di Capannelle

Di bello ci sono un paio di interpretazioni femminili (la Bolkan ma anche la Casares) e le musiche del bravo Piovani. Ma di orrido ci sono diverse cosette: il linguaggio anni '70 messo in bocca a delle suore del 1400; l'incontro tra Flavia e il bel moro invasore che sembra tratto dai romanzi Harmony; alcune crudeltà/stranezze messe lì solo per fare sensazione. Insomma, vorrebbe essere film colto ma un gliela fa.

Von Leppe 19/04/11 14:23 - 1262 commenti

I gusti di Von Leppe

Non so se il femminismo del film voglia essere preso per una cosa positiva, compresa la monaca con il bastone fallico che fa pipì in piedi. I musulmani visti come liberatori delle monache, con il loro capo dal volto affeminato che diventa l'amante di Flavia, mentre gli altri uomini virili sono dei violenti dominatori. Flavia si lamenta che cristo è maschio; ha ragione: vuoi mettere una passione al femminile? Per il resto, l'ambientazione quasi desertica, pugliese, è ottima, come certe scene di violenza e visioni. Peccato, poteva essere migliore.
MEMORABILE: Il povero cavallo che viene castrato...

Luchi78 2/05/11 13:49 - 1521 commenti

I gusti di Luchi78

Indigeribile, nonostante i tentativi di Mingozzi di creare un prodotto "impegnato": scene surreali come la donna nuda che entra nel ventre di una vacca squartata rimangono più curiose che dense di significato. Clamorosi certi dialoghi femministi in bocca a suore del '400, poco efficaci anche la lunghe sequenze di sevizie e torture perpetrate qua e là. La Bolkan è monoespressiva e poco adatta al ruolo assegnatole. Sconsigliato.

Rebis 14/05/11 20:30 - 2337 commenti

I gusti di Rebis

Protofemminismo medioevale inquadrato in un pansessualismo retrivo e fallocentrico: se la donna si emancipa dall'autorità paterna poi soccombe alla virilità del maschio. Il potere, secondo gli autori, non può che generare violenza e l'ideologia un reflusso di aberrazioni. Mingozzi è illustrativo, disinteressato al ritmo e impossibilitato a produrre tensione emotiva: i personaggi, vittime del postulato, si appiattiscono sullo sfondo; l'apparato simbolico è elementare e gli anacronismi si sprecano. La raffinatezza visuale, la bizzarria complessiva e le musiche di Piovani supportano la visione.

Pigro 30/07/11 09:41 - 9666 commenti

I gusti di Pigro

Film estremo, sia per il femminismo e l’antireligiosità portati all’eccesso, sia per le immagini cruente. Mingozzi miscela una certa morbosità tipicamente anni 70 con una visionarietà di stampo russelliano e un’attenta cura delle immagini (in splendide ambientazioni a Trani). La vicenda della suora ribelle contro il maschilismo della società del 400 tra cristiani e musulmani difetta di precisione storica, ma l’obiettivo è palesemente l’attualità su cui incombe crudele. Magnetica Bolkan, Casarès luciferina. Suggestiva la musica di Piovani.

Gianfranco Mingozzi HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Sequestro di personaSpazio vuotoLocandina L'iniziazioneSpazio vuotoLocandina Il frullo del passeroSpazio vuotoLocandina Morire a Roma

Daidae 29/10/11 15:50 - 3179 commenti

I gusti di Daidae

Mingozzi fu già autore del pessimo Sequestro di persona e del buon Frullo del passero. Non si capisce bene dove voglia andare a parare questo film: una sorta di femminismo antireligioso o cosa? Se lo si guarda con leggerezza è digeribile, ma dopo una visione lo si ripone volentieri nella polvere, ove è giusto stiano pellicole come questa.

Herrkinski 6/06/13 15:36 - 8111 commenti

I gusti di Herrkinski

Con un'enfasi particolare sull'emancipazione femminile e sull'anti-clericalismo, il film di Mingozzi rimane tuttora un prodotto piuttosto scomodo e provocatorio. Il regista rimane pericolosamente in bilico tra film d'autore (le lunghe sequenze mute, dal notevole gusto per l'immagine e per l'allegoria) e cinemabis anni '70 (le numerose sequenze truci e sanguinose); è supportato da un cast adeguato, guidato dalla brava Bolkan e da un comparto tecnico di buon livello, specialmente riguardo a musiche e fotografia. Bizzarro, ma alquanto interessante.
MEMORABILE: La monaca che esce dal ventre della mucca; Il finale.

Deepred89 22/08/14 15:59 - 3706 commenti

I gusti di Deepred89

I lati positivi sarebbero parecchi: la componente femminista e antireligiosa per una volta credibile e appassionante, la bravura di buona parte del cast (nonostante donne sempre attraenti, dentature sempre perfette e troppa igiene generale), le belle ambientazioni, la suggestiva OST, ma purtroppo certi dialoghi poco realistici, alcune inquadrature dozzinali e soprattutto il cattivo montaggio rovinano il tutto, con quest'ultimo che finisce involontariamente per edulcorare le variegate e potenzialmente devastanti scene violente. Peccato.
MEMORABILE: La tortura miikiana subita dalla peccatrice; La lunga scena onirica.

Rufus68 2/09/16 22:21 - 3842 commenti

I gusti di Rufus68

A risultare anacronistici non sono i proclami femministi nel 1400, ma quelli sessantottini nel 2016. In pieno edonismo montante, quelle rivendicazioni (cristiani o musulmani i maschi son tutti zozzoni) appaiono datate e sempliciotte (il tempo, purtroppo, cambia le carte in tavola). La Bolkan nei panni di una Giovanna d'Arco al contrario non sfigura, ma è la Casares, pur sopra le righe, a rubarle la scena nei panni di una diabolica suor Agata. Suggestiva la ricostruzione storica (e ricordiamo che Flavia Gaetani è realmente esistita).

Bubobubo 15/11/18 01:06 - 1847 commenti

I gusti di Bubobubo

Lo spunto è intrigantissimo, ma lo svolgimento assai disordinato, altalenante. Per una ragione o per l'altra, la storia è destinata a non decollare mai veramente, nonostante la grande (e spinosa) abbondanza tematica (obbedienza e castità in un ordine religioso, conversione come tradimento identitario, istanze cripto-femministe, scontro di civiltà, smarrimento del sé). La Bolkan, pur brava, ha interpretato personaggi migliori. Pessimo Ahmed-Higgins, uno stereotipo letterario kitsch fino al midollo. Il finale è fatto per essere ricordato a lungo.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Curiosità Fauno • 24/11/17 09:05
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Dalla collezione cartacea Fauno, un flano del film:

  • Musiche Lucius • 25/09/21 00:28
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, la cover forata del 45 giri originale:

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images58/flavia.jpg[/img]
    Ultima modifica: 25/09/21 08:09 da Zender
  • Discussione Lucius • 1/04/23 13:04
    Scrivano - 9051 interventi
    Tra gli extra del dvd la Giorgi  afferma che il costume fattole indossare era lo stesso creato per la Rampling per "Addio fratello crudele" di Griffi.
    Ultima modifica: 1/04/23 13:06 da Lucius
  • Discussione Zender • 1/04/23 17:07
    Capo scrivano - 5 interventi
    Ma c'è la Giorgi nel film? Nel cast non la vedo...
  • Discussione Lucius • 2/04/23 13:42
    Scrivano - 9051 interventi
    Non c'è  ma fece il provino. L'abito della Rampling  non le andava. Ha dichiarato che il film potrebbe essere definitito il sequel di un altro film fatto dal regista, con la Muti come interprete. È  stata sul set in un  teatro nei pressi del Colisseo, dove è  stato ricostruito il convento. C'era  anche Eva Grimaldi tra le provinande.
    Ultima modifica: 2/04/23 13:47 da Lucius
  • Discussione Allan • 2/04/23 14:49
    Disoccupato - 1338 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Non c'è  ma fece il provino. L'abito della Rampling  non le andava. Ha dichiarato che il film potrebbe essere definitito il sequel di un altro film fatto dal regista, con la Muti come interprete. È  stata sul set in un  teatro nei pressi del Colisseo, dove è  stato ricostruito il convento. C'era  anche Eva Grimaldi tra le provinande.

    Ma non è che parliamo di Storia di una monaca di clausura?
    Eva Grimaldi poi aveva 13 anni all'epoca, mi pare strana la cosa...
    Ultima modifica: 25/07/23 11:13 da Allan
  • Discussione Lucius • 2/04/23 16:02
    Scrivano - 9051 interventi
    No, ci sono le immagini della Grimaldi. Sulla questione del sequel Il regista voleva la Muti, ma era impegnata in altra produzione.
    Ultima modifica: 2/04/23 17:18 da Lucius
  • Discussione Allan • 2/04/23 19:37
    Disoccupato - 1338 interventi
    Eppure tornerebbe quanto riporti, se riferito a Storia di una monaca...Può essere considerato una sorta di sequel di Le monache di Sant'Arcangelo, girato l'anno prima dallo stesso regista con Ornella Muti.
    E tra le curiosità c'è proprio il riferimento all'abito della Rampling.

    Ultima modifica: 2/04/23 19:48 da Allan
  • Discussione Lucius • 2/04/23 20:38
    Scrivano - 9051 interventi
    Si, il riferimento tra gli extra è a quel film. Ci sarebbero anche le l'immagini dell'abito, ma dovrei trovare fg anche dell'altro film.
    Ultima modifica: 3/04/23 12:12 da Lucius
  • Discussione B. Legnani • 3/04/23 12:21
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Allan ebbe a dire:
    Eppure tornerebbe quanto riporti, se riferito a Storia di una monaca...Può essere considerato una sorta di sequel di Le monache di Sant'Arcangelo, girato l'anno prima dallo stesso regista con Ornella Muti.
    E tra le curiosità c'è proprio il riferimento all'abito della Rampling.


    Credo che tu abbia ragione.