Notte brava a Las Vegas - Film (2008)

Cameron Diaz è sempre un bel vedere ed è una commediante di razza. Ashton Kutcher fa rimpiangere Vaporidis e, forse, anche Frank Zagarino, ma tant'è! in America piace! Nonostante non si sentisse la mancanza di un'altra commedia su due tizi che si sposano a Las Vegas dopo una sbronza (una sorta di variante, senza concepimento, di Molto incinta), specie se scritta da Dana Fox (responsabile del grigio The Wedding Date), alla fin fine il film funziona. È preferibile la prima parte, cattiva e ad alto tasso alcolico, ma non si può avere mica tutto.

Discreta commediola sentimentale che si avvale di un buon ritmo e di una protagonista in grande spolvero. A suo agio nel ruolo della protagonista, la Diaz regala una prova molto convincente ed è affiancata da una strepitosa Lake Bell. Kutcher non lascia il segno, da parte sua. Meglio i comprimari Corddry, Farina nel ruolo del capo della Diaz e Treat Williams nell'ennesimo ruolo di contorno della sua carriera. Finale sciropposo, ma comunque nel genere si è visto di molto peggio.

Cameron Diaz è simpatica e bella come al solito (quasi esplosiva). La spontaneità della sua recitazione è da sottolineare come sempre. Kuthcer non è allo stesso livello, ma in questo film tra i due si sviluppa una buona intesa che rende credibile lo sviluppo della riuscita idea del matrimonio forzato. Tolto ciò e qualche simpatico siparietto Corddry-Bell il film non va oltre la sufficienza a causa della schematicità dello svolgimento ivi incluso il finale prevedibile.

Lanciata dal trampolino della frastornante Las Vegas, una commedia sentimentale urlata, goliardica – con qualche caduta nel pessimo gusto – e inevitabilmente mielosa nel finale. La Diaz, nonostante l’esuberanza di troppo, conferma di essere a proprio agio in queste pellicole di nessuna pretesa artistica, gioca simpaticamente con la propria bellezza e alcuni suoi duetti con Kutcher, la Lake e Farina risultano anche divertenti.

Tutto sommato una commedia gradevole anche se piuttosto prevedibile questa diretta da Tom Vaughan. Lo spunto è quello ultratradizionale per le commedie americane della notte scatenata a Las Vegas che in questo caso partorisce un matrimonio e una grossa vincita che lega i due riluttanti neosposi. Da qui una vicenda assai prevedibile (finale compreso) che "regge" grazie alla simpatia della Diaz e alla bravura dei caratteristi mentre Ashton Kutcher passa senza lasciare traccia.

Pellicola uguale a mille altre. Kutcher e la Diaz formano insieme una coppia terribile, così come terribile è la sceneggiatura, che si è già vista decine e decine di volte. Un film tanto inconsistente che si dimentica subito dopo la visione.

Tra le commedie americane non offre niente di particolare, il plot è sempre lo stesso, le sentimentalate pure, la conclusione la medesima. Gli attori veramente male assortiti sono detestabili già dalle prime immagini. Un polpettone sentimentale di cui avrei fatto volentieri a meno. L'unica trovata vagamente interessante è il matrimonio forzato; per il resto evitabile.

Gradevole commedia, metà svalvolata e al limite del demenziale, metà romantica e sentimentale nel classico stile americano. I dispetti che si fanno i due protagonisti nella prima parte sono davvero divertenti e, anche se nella seconda metà il film rallenta un poco, vale almeno una visione. Simpatici e affiatati Diaz e Kutcher, buono il cast di comprimari tra cui spicca sicuramente Corddry (ma anche uno sconosciuto Galifianakis). Buono.

La prevedibilità dell'opera è disarmante e fastidiosa. La recitazione della Diaz dona freschezza e vitalità al film, purtroppo non si può dire lo stesso di Kutcher. Qualche gag è simpatica e riuscita, per il resto è esclusivamente un susseguirsi di atroci banalità. Il buon ritmo riesce a mantenere l'attenzione ad un livello di sufficienza. Per una serata all'insegna dell'happy ending, questo film può essere un'opzione.

Commediola che è un concentrato di luoghi comuni e di cose trite e ritrite, ma ha dalla sua un'ottima Cameron Diaz, che salva in pieno la baracca con la sua vitalità e un buon ritmo. Certo, sono altissime le possibilità che ci si scordi di aver visto il film già dopo un quarto d'ora dalla visione, comunque se non si hanno molte pretese è una pellicola che può anche divertire.

Commedia di poco conto con due protagonisti che sulla carta avrebbero dovuto fare scintille e invece ci troviamo di fronte a una storiella risaputa e banalotta con sporadiche risate e molta noia dietro l'angolo. Il film spesso si ingolfa e per riprendere la retta via fatica non poco.

Quante ne abbiamo già viste di commedie romantiche dove i coniugi si accapigliano ingaggiando una guerra in stile "Roses" per poi riappacificarsi nell'inevitabile lieto fine. Le innocue schermaglie tra i due forzati sposini sono chiaramente un pretesto per divertire e per mostrare in azione l'avvenente coppia Diaz-Kutcher che, per non perdere tre milioni di dollari, con un espediente narrativo parecchio forzato devono convivere per almeno sei mesi. Un'ora e mezza di pura evasione: livello bassino, ma c'è di peggio.

Obbligati controvoglia a passare 6 mesi da moglie e marito pur di intascare una cifra milionaria: si sprecano dispetti, diffidenze, scaramucce. Qualche situazione è carina, e nel complesso il film è guardabile, anche se trionfano le banalità in una sceneggiatura senza slanci (nessuna sorpresa) e senza affondi (nessuno spunto sui giovani d’oggi o sui sentimenti). Il difetto sta forse nell’origine artificiosa e sciocca del plot e pure nella scelta del protagonista che non riesce a fare il salto dai teen-movie goliardici alla commedia spiritosa.

Commedia prevedibile in tutti i suoi sviluppi eppure girata discretamente. Certo, se si è in cerca di qualcosa di strutturato e un minimo originale è meglio virare altrove, per chi si accontenta di una novantina di minuti di intrattenimento il film può anche funzionare. Poche le gag davvero riuscite, quasi tutte concertate durante la convivenza forzata, sicuramente la parte migliore del film.

Commedia senza troppe pretese ma comunque divertente, costruita su continue gag e scambi di battute tra i due protagonisti, sposi per errore durante una notte folle a Las Vegas. Chiaramente nulla di eclatante, ma un tipico prodotto americano dalla risata facile, adatto a serate tranquille senza troppe pretese. Tra gli altri del cast divertente l'amico avvocato un po' imbranato. Non male, nel complesso.