Una storia ambigua - Film (1986)

Una storia ambigua
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Anno: 1986
Genere: erotico (colore)
Note: VHS allegata alla serie "I Classici del Proibito" (L'Espresso)

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/04/11 DAL BENEMERITO DAIDAE
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Daidae 26/04/11 11:16 - 3179 commenti

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Pensavo fosse l'ennesima boiata targata Mario Bianchi invece mi sono in parte dovuto ricredere. Certo, il cast è penoso per quanto riguarda la parte maschile, mentre la parte femminile è azzeccata, perlomeno dal lato estetico. Una occhiata la merita tranquillamente, anche se non bisogna aspettarsi chissà quale opera.

Zardoz35 9/02/15 00:43 - 290 commenti

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Siamo nel tardo filone della commedia erotica all'italiana. Interessante l'ambientazione nell'epoca fascista con tanto di discorso del Duce. La Minoprio ormai ultraquarantenne tenta un improbabile rilancio dimostrandosi molto sexy e non risparmiandosi nudi integrali e scene amatorie piuttosto spinte. Trama scontata, ma un'occhiata alla pellicola si può anche concedere. Bravino Gabriele Gori, habituè del genere.
MEMORABILE: Nonostante l'ambientazione sia nel 1935, i vagoni e il locomotore del treno che lascia la stazione sono stati costruiti almeno trent'anni dopo.

Panza 27/06/15 18:46 - 1842 commenti

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Più che la storia è la zia, interpretata da una conturbante Minoprio, a essere ambigua, molto ambigua visto che si infatua del nipote arrivato dalla provincia. Girato tutto in una villa (per ridurre al minimo i problemi di ricostruzione ambientale, probabilmente) è uno dei film erotici meno peggio di Mario Bianchi, non proprio scadente. Un po' ripetitivo, soprattutto nel secondo tempo, con un finale meno crudo di quanto fossero quelli di film simili tipo Lussuria. I tiri di cocaina erano già presenti nell'Alcova. Simpatico Gori.

Marcolino1 29/10/16 22:34 - 553 commenti

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Un timido giovanotto presso una villa popolata da gerarchi fascisti è provocato da una zia esibizionista, insoddisfatta del consorte con eiaculatio precox, sessualmente esplosiva, perfida nel tradire i sentimenti del ragazzo, usandolo per il suo piacere e poi gettandolo via. Il contrasto tra i giovani "rammolliti" e languidi, che se ne fregano della guerra (ma privilegiano i richiami ormonali) e i fascisti di ferro o comunque i guerrafondai qui è quasi nulla sviluppato (a differenza di Tranquille donne di campagna, o L'iniziazione per esempio)
MEMORABILE: Il nipote prova le nuove mutande comprate dalla zia senza togliersi i mutandoni da campagnolo... ma verrà istruito a dovere.

Buiomega71 17/02/19 12:11 - 2910 commenti

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Decisamente tra i migliori del genere "sesso in famiglia". Pervaso da una morbosità tipica del suo regista, impreziosito da una Minoprio al massimo dello splendore "stagionato" (da antologia i suoi assoli autoerotici o le seduzioni al nipote: i brani erotici, nella serra, le diapositive, sotto il tavolo senza mutandine, il masturbarsi sul divano mentre il marito ascolta il Duce alla radio) in tacchi e autoreggenti. Nel mezzo un'orgia a base di cocaina e il finale inaspettato (la zia cambia le regole del gioco). Strettamente imparentato con Lussuria dello zio Joe.
MEMORABILE: Il giardiniere guardone che prima si bea della grazie della figlia alla finestra, poi della madre; La febbrile masturbazione della Minoprio in bagno.

Herrkinski 3/03/24 03:51 - 8109 commenti

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Erotico d'ambientazione fascista che assomiglia parecchio al coevo Lussuria, così come a tutto il filone reso popolare da Samperi che vede un nipote un po' tonto preso di mira dalla assatanata e sessualmente insoddisfatta zia di turno, qui una matura Minoprio a fine carriera. La tipica villa di Vigna Murata fa da sfondo storico ai tira e molla morbosi tra le parti, con contorno di prese in giro ai podestà di regime e dialoghi piccanti abbastanza imbarazzanti; l'erotismo è più parlato che consumato, a seguire un canovaccio già visto che risulta davvero tedioso, sulla lunga distanza.

Markus 3/03/24 11:20 - 3687 commenti

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Quello che ha spinto Minnie Minoprio a partecipare a questo film per la regia di Mario Bianchi resta un mistero; certo è che la carriera della cantante/soubrette aveva più un trascorso che un avvenire. Qui ci si “delizia” con belle ragazze in perenne nudità - impreziosite da graditissima lingerie - e più di tutto con un nipotino da sedurre... fino allo sfinimento. D'ambientazione "Ventennio", lo spettatore un po' assopito può trovare rimedio ridanciano nella diremmo memorabile scena di ritrovata virilità di un uomo dopo aver ascoltato uno dei famigerati discorsi di Mussolini.

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  • Homevideo Ruber • 26/10/13 03:45
    Formatore stagisti - 9246 interventi
    Come ben dice Undiyng e solo uscito in vhs per L'espresso e la si trova a prezzi modici, ma in dvd nada ahime.
  • Homevideo Buiomega71 • 26/10/13 10:01
    Consigliere - 25998 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Come ben dice Undiyng e solo uscito in vhs per L'espresso e la si trova a prezzi modici, ma in dvd nada ahime.

    Non solo per L'espresso, prima era stato editato dalla Mitel