Pellicola della consistenza di un film tv che vede Rutger Hauer protagonista nei panni di un ex combattente che perde la vita nel Vietnam. Ritornato a casa punisce cattivoni di turno e scocciatori con la sua spada giapponese e con una flemma che farebbe invidia al James Bond più navigato. Deve poi difendersi dalla solita banda di narcos fracassoni, guerriero in stile ninja compreso, che ha ucciso un ex compagno di brigata. Buffo vederlo combattere in queste condizioni ma tutto sommato è robetta.
Filmetto il cui unico scopo è quello di infilare scene di violenza una dietro l'altra senza un motivo preciso. Noyce in cabina di regia ha fatto di gran lunga meglio. Così come il cast, a partire da un Hauer chiaramente a disagio in un ruolo simile. Da evitare.
Action-movie con un Rutger Hauer abbastanza comico nel ruolo di un giustiziere cieco, specialmente dopo i fasti del grande The Hitcher. Ci sono tutti gli ingredienti del filmetto para-TV americano: l'ex commilitone del Vietnam menomato in battaglia che diventa un paladino della giustizia, il bambino viziato che diventerà amico dell'eroe, un po' di buoni sentimenti, qualche accenno drammatico, un bel po' di scene d'azione spettacolari, una certa dose di ironia... Insomma, la summa delle banalità anni '80. Per carità, è guardabile, ma...
Triste veder Hauer arrancare per le scene di questa pagliacciata, andando a tentoni, con tanto di affilata spada, a seminar vendetta. La domanda è: sarà stato "falso" cieco nel film o "reale" cieco nella scelta del copione? Misteri! Difficile salvare qualcosa di questo tv-movie dall'esito e dallo svolgimento iper scontato. Passare oltre!
Davvero poco da salvare in questo film di qualità, diretto da un regista che ha altre volte mostrato un discreto talento come Phillip Noyce. In questo caso la trama è poco più di un pretesto per mostrare una sequela di scene d'azione in cui si fa largo sfoggio di una violenza fine a sè stessa che sembra disturbare anche il protagonista Hauer chiaramente a disagio nella parte.
Un marines torna dal Vietnam cieco ma abilissimo nelle arti marziali. Dovrà salvare un insopportabile ragazzino. Una suggestiva idea di partenza sfruttata malamente dà vita a un mediocre action con personaggi inerti, tocchi umoristici poco divertenti, non memorabili scene d'azione. Resta solo il carisma di Rutger Hauer, ma non basta. Phillip Noyce si limita a dirigere il traffico.
Questo di Noyce è in realtà un ottimo film d'azione, forse una delle interpretazioni più gradevoli di Rutger Hauer. È un peccato che certa critica in vena di sfoggi di - spesso fasulla o solo nozionistica - cultura cinematografica, non abbia trovato di meglio che considerarlo semplicemente una scopiazzatura della serie giapponese di Zato-Ichi. Piacevolissimo da vedere (persino da rivedere: io, per esempio, ogni volta che lo danno in tv, se inizio a vederlo, "devo" arrivare sino alla fine!).
Action movie con spruzzate di buoni sentimenti con l'amicizia che sorge tra un reduce non vedente ma maestro nel combattimento e un ragazzino caratterialmente insopportabile. I duelli, alcuni a parer mio poco veritieri, si susseguono ciclicamente, tuttavia nel complesso non è una pellicola del tutto negativa.
Che tristezza vedere un'accoppiata regista/attore come Phillip Noyce (più che discreto in altre occasioni, vedi l'angoscioso Ore 10: calma piatta) e Rutger Hauer alle prese con cotanta pochezza. L'idea di base del cieco esperto di combattimento all'arma bianca poteva e doveva essere supportata da una sceneggiatura all'altezza. Invece oltre alla svogliatezza di Noyce in cabina di regia assistiamo a una storiella esile e costellata da personaggi senza spessore, come l'odioso ragazzino e i cattivi da operetta. Si vede e si dimentica in due minuti.
Tutti i cliché degli anni 80 in questo action che è un copia e incolla di altre pellicole di genere, persino nella colonna sonora. Noyce, regista altalenante, non riesce mai a imprimere il giusto ritmo e avanti alla MDP sarà uno scorrere continuo di personaggi visti e rivisti. Hauer ci prova e pure con dignità, ma il copione offre davvero poco e tra un'assurdità e l'altra si arriva al più classico dei finali. Scenografie pessime e ricostruzione delle scene in Vietnam che rasentano il ridicolo involontario. Cast approssimativo.
MEMORABILE: Il boss al suo tirapiedi: "Dovete trovare qualcuno per fermarlo! Trovate Bruce Lee!" - "Ma è morto!" - "E allora cercate il fratello!"
Il classico film kleenex, ovvero usa e getta. La sceneggiatura è di imbarazzante pochezza, ma in realtà tutto è predisposto per permettere al protagonista (un Hauer che si barcamena) di mulinare la spada, distribuire fendenti e rimettere a posto una situazione piuttosto intricata, dove tutti gli stereotipi sono presenti. Gli attori di contorno sono ben poca cosa; e il fatto che molti vengano affettati, ne giustifica l'inconsistenza recitativa. L'unico a fare una certa figura è il barbone sigarato, aiutato dalla stazza e dall'espressione ingrugnita. Si può vedere, ma perderlo non è un dramma.
MEMORABILE: Al protagonista: "Lei è una pubblicità vivente per l'impiego civile degli handicappati"; Un drittone di samurai volteggia su una vasca elettrificata.
Rutger Hauer interpreta una variante del classico samurai cieco e bontempone dei film giapponesi, riuscendo a essere credibile. Nulla d'eccezionale, la pellicola è e resta una delle tante usa e getta degli anni '80 interpretata dell'attore olandese, però diverte, grazie anche alla presenza di attori del calibro di Terry O'Quinn (il futuro signor Locke di Lost, con i capelli alla Maurizio Ferrini) e Nick Cassavetes, agli inizi di carriera. Pellicola da frittatone di cipolle fantozziano, con familiare di Peroni, utile solo a staccare la spina.
MEMORABILE: Il cattivo: "Dobbiamo far fuori quel samurai cieco... Trovatemi Bruce Lee!" Lo sgherro ciccione: "Ma... ma è morto!" Il cattivo: "Allora, suo fratello! "
Fresco artefice di un thriller ad alta suspense oceanica come Ore 10, Noyce manda al macero ogni trepidante ricercatezza narrativa per sbozzare una spiccia volgarizzazione yankee del ben noto eroe nipponico Zatoichi, messa su ibridando alla buona il tema drammatico dei reduci del Vietnam - cardine di tutti gli action superomistici alla Rambo/Commando - con le scoppiettanti spericolatezze di un Beverly Hills Cop. Volente o nolente, assieme al cyborg di Blade runner e al road-boogeyman di The Hitcher, quello di Nick Parker è uno dei personaggi in cui più resta identificabile il volto di Hauer.
MEMORABILE: La scena nel bar con l'assaggio del panino ultrapiccante e le mazzate rifilate ai teppistelli...
Rutger Hauer, attore dalla lunga carriera che ho sempre apprezzato, riesce a farsi valere anche in un film sufficiente e scontato come questo. Altalenante il resto del cast, nel quale è facile riconoscere il famoso patrigno qui nel ruolo di buono e un pessimo Cassavetes accompagnato da attori dicciamo discutibili che talvolta irritano per la loro stupidità. Nel complesso è sufficiente, classico action all'americana con finale sentimentale.
Pessimo film d'azione interpretato da un grande (ma non in questo caso) Rutger Hauer. Trama ridicola, come pure molte delle situazioni narrate. L'idea era di fare un film d'azione, il risultato è mediocre con niente o quasi da salvare. Noisoso e scontato. Remake di una antica "saga" di storie di samurai...
Basato su un'idea di fondo per nulla banale (il combattente cieco armato di katana), il film può, tuttavia, essere sicuramente inserito nel gran calderone degli action movies made in Usa, sia per ciò che riguarda il plot che per lo svolgimento e i personaggi. Priva di particolari pecche recitative, sebbene Hauer sia stato protagonista di prove ben più lodevoli, la pellicola scorre piacevolmente, autoironica in alcuni punti. Bimbo ai limiti della sopportabilità, antagonista principale un po' scialbo. Criticato forse eccessivamente.
MEMORABILE: Hauer guida l'auto in mezzo al traffico: "Ma come guidi, sei cieco?" "Sì, e tu che scusa hai?"
Il nostro protagonista è un reduce del Vietnam esperto nell'arte samurai rimasto cieco durante la guerra; dovrà difendere il figlio di un amico da trafficanti di droga che lo vogliono rapire. Il film è disseminato di divertenti battute che rallegrano una storia altrimenti troppo fiacca e noiosa; il film non è brutto ma lo si dimentica nel giro di due giorni e pure il protagonista non sembra averci messo molto impegno. Mediocre.
Divertente. Un action ottantiano fino al midollo, con molti cliché presi in prestito da altre pellicole dal trascorso in Vietnam al bimbo con cui fare amicizia, ma che si lascia guardare senza problemi. Hauer se la cava molto bene nel suo ruolo e intenerisce, il cast di contorno invece non è il massimo ma poco importa. Ottimi i combattimenti verso la fine con la spada. Tanta ironia ed è un bene, viste le tante assurdità.
Uno di quei film che ti sforzi di snobbare e che alla fine ti avvincono. Sin dall'inizio è chiaro il tono fumettistico, coi cattivi cattivissimi e i buoni alla riscossa. Ci si aggiungano dialoghi da cartone animato, le mirabolanti (e ben più che inverosimili) imprese del cieco Hauer con la sua fida spada, gag slapstick e un improbabile duello finale fra katane. La presenza di un bambino rischia di far scivolare il tutto in intrattenimento per famiglie, ma per fortuna la violenza e l'azione non sono del tutto kid-friendly. Sciocco ma divertente.
MEMORABILE: Il lungo training di Hauer in Vietnam; Hauer dà una lezione agli home invader di casa O'Quinn; La guida alla cieca di Hauer; La resa dei conti finale.
Action in pieno stile anni Ottanta che ha quel quid in più con la caratteristica, sulla carta limitante, del protagonista. Hauer ha il physique du rôle ed è uno spasso! Ma non si limita a lanciare frasi ad effetto, anzi porta in scena un eroe dal lato molto umano. Tutto gira alla grande, gli interpreti funzionano bene, anche il ragazzino; il tutto poteva risultare tedioso e invece non annoia. Scene di lotta ben coreografate. In definitiva un piccolo grande film, che merita attenzione. Peccato solo per un effetto terribile, nel finale.
Phillip Noyce HA DIRETTO ANCHE...
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CuriositàZender • 11/04/15 17:24 Capo scrivano - 47790 interventi
Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film: