Porco Rosso - Film d'animazione (1992)

Porco Rosso
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Titolo originale: Kurenai no buta
Anno: 1992
Genere: animazione (colore)
Cast: (animazione)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/01/08 DAL BENEMERITO ALMAYER
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Almayer 29/01/08 14:19 - 169 commenti

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Ambientata negli anni 20 nell'Adriatico italiano, è la storia di Marco/Porco, asso dell'aviazione. È difficile descrivere a parola la magia, la poesia che trasuda questo film, la bellezza dei disegni, l'accuratezza dei dettagli... una passione struggente per il volo, il mare... M'ha fatto venir voglia di una vacanza in Croazia...

Pizzetta 22/02/08 11:01 - 11 commenti

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Miyazaki non si smentisce: Porco Rosso è un’avventura emozionante, ricca di azione e buoni sentimenti nella quale non mancano mai le risate. Ambientato in una caratteristica Italia fascista ricostruita in maniera sublime. Il regista tratta i temi che oramai contraddistinguono i suoi film: il volo, la giovane ragazza adolescente, la maledizione e la sempre mancante distinzione netta tra buoni e cattivi. L’animazione è indiscutibilmente ottima, soprattutto nelle parti riguardanti i voli degli aerei.
MEMORABILE: Dopo una battaglia aerea Porco, unico sopravvissuto, vede i suoi amici ascendere al cielo con i propri aerei e unirsi ad una scia di angeli-aviatori.

Capannelle 9/03/08 13:33 - 4412 commenti

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Questa è animazione d'autore. Storia di aviatori nell'Adriatico anni '30, con sottofondo romantico/noir e soprattutto scenografie bel-lis-si-me: paesaggi panoramici, accurate ricostruzioni d'epoca (le ville sui laghi, il Naviglio milanese, gli aerei), gli interni (la locanda, le officine Piccolo). Sentimenti e ironia nelle dosi giuste, sonoro di qualità. Un plauso a chi lo ha recensito, disgusto per i distributori nostrani che lo hanno ignorato (e altrove è andato benissimo).
MEMORABILE: La scia di aerei/aviatori di tutte le nazionalità che volano verso il paradiso.

Deepred89 21/10/08 19:03 - 3709 commenti

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Davvero notevole. Come in Kiki delivery's service si affronta il tema, tipico del regista, del volo, ma i toni sono meno vivaci e più malinconici e riflessivi. Anche quì non mancano varie parentesi umoristiche (come nella scazzottata verso la fine) ma il ritratto di questo eroe bizzarro e solitario è tratteggiato con uno stile serio e maturo e si ha il coraggio di un finale non scontato e non consolatorio. Ottima l'ambientazione, bellissimi i disegni e perfetta la colonna sonora di Hisaishi. Consigliatissimo.

Daniela 19/04/09 16:27 - 12670 commenti

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Marco, pilota italiano fra le due guerre, a seguito di un misterioso incidente aereo ha mutato il suo volto in una testa di maiale e per questo è soprannominato "Porco rosso". Ciò non gli impedisce di continuare le sue missioni o di suscitare l'amore delle donne. Surreale nell'assunto, realistico nella ricostruzione ambientale e nelle bellissime scene aeree, impreziosito dalla meravigliosa musica di Hisaishi, uno dei film d'animazione più poetici ed affascinanti mai girati.
MEMORABILE: Il racconto di Marco alla bambina, con l'aereo che scivola sul mare di nuvole e gli aerei dei compagni che salgono verso il cielo

Rebis 25/11/10 18:14 - 2339 commenti

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Misteriosamente tramutato in un porco, Marco, cacciatore di taglie, libra sulla penisola italiana in pieno conflitto mondiale… Forse l'esito più adulto e "politico" nella produzione del regista, imperniato sull'idea di volo quale evasione e senso di libera non appartenenza. Miyazaki genera bolle di mistero (quando e perché Marco è mutato? Terrà fede alla sua promessa?), rilascia dichiarazioni affettuose e omaggi personali sfumando l'allegoria di fondo in un poetico paesaggio esistenziale. Pittorico, idealista, concitato nel ritmo, ha personaggi fascinosi ma poco caratterizzati. Alato.

Galbo 18/11/10 05:49 - 12399 commenti

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Il pilota con la testa di maiale è uno dei personaggi più riusciti e singolari di Hayao Miyazaki. Il grande artista giapponese ci costruisce intorno una storia ricca di azione, data soprattutto dai duelli aerei splendidamente resi dal punto di vista grafico (le scenografie e la ricostruzione ambientale sono graficamente perfette). Ma il racconto è anche ricco di metafore ed allusioni a vari argomenti, primo tra tutti il regime politico del periodo in cui la storia è ambientata, con la famosa frase del protagonista “meglio porco che fascista”.

Mdmaster 2/12/10 07:48 - 802 commenti

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Anche lo spettatore più disattento non sfuggirà di notare l'incredebile attenzione ai dettagli in Porco Rosso, sia per il gran livello d'animazione sia per l'ambientazione italiana; in più una storia che lascia allo spettatore ampi margini d'interpretazione (cosa che ho apprezzato). Il protagonista è tratteggiato con affetto da Miyazaki e così anche i comprimari, specialmente la giovane Jina-sama. Non il mio preferito, ma una splendida pellicola comunque. Doppiaggio italiano piuttosto mediocre, non sembra proprio realizzato nel 2010...
MEMORABILE: La splendida scena in cui Marco visita brevemente l'aldilà dei piloti.

Puppigallo 26/12/10 19:30 - 5279 commenti

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Il tocco Miyazakico è inconfondibile. Persino quando il regista non può sbizzarrirsi nei suoi fantastici voli creativi, ma quasi esclusivamente in quelli di un idrovolante guidato da un maiale, il risultato non cambia. Ed è proprio il personaggio più improbabile (il porco) a prendere via via sempre più forma, arricchendosi a tal punto da far dimenticare allo spettatore la singolarità della sua situazione. Si nota un accurato studio dei velivoli, dei motori, mentre Milano lascia un po' a desiderare (i navigli). Resta comunque un notevole prodotto d'animazione decisamente da vedere.
MEMORABILE: "Un maiale che non vola è solo un maiale"; La storia raccontata dal porco alla ragazzina (in puro, poetico, fantasioso stile Miyazaki).

Redeyes 13/02/11 17:41 - 2449 commenti

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Miyazaki ha qualcosa in più e anche, laddove non può, giocoforza, sbizzarrirsi in voli pindarici, lo fa con idrovolanti e porcellini dal cuore nobile. Certo Milano non è del tutto realistica, ma gli si perdona questo errore ben volentieri. Il maiale che se non volasse sarebbe solo un animale, spicca, forte d'una perizia ed un animo puro. Anche i cosiddetti cattivi, i soliti pirati, non sono poi così malvagi, al più guasconi scandafatiche. Bello, ma non è una novità, il messaggio di fondo. Da vedere!

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Belfagor 1/05/11 23:33 - 2690 commenti

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Suggestiva unione fra surrealismo e storia bellica, narra le gesta ribelli di un aviatore italiano al quale una maledizione ha trasformato il volto in quello di un suino. Miyazaki crea una storia ricca di divertimento e poesia, con messaggi di fondo ben articolati ma che non vanno a pesare sul ritmo narrativo. Notevole la cura per gli aspetti tecnici e paesaggistici, con paesaggi animati meravigliosi e ricostruzioni storiche dettagliate. Visto l'omaggio reso all'Italia, è sconcertante quanto la pellicola sia stata ignorata nel nostro paese.
MEMORABILE: La scia degli aerei di tutte le nazioni al termine di una battaglia; "Meglio porco che fascista".

Pigro 4/11/11 08:36 - 9672 commenti

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Abbandonando gli orizzonti d’Oriente, Miyazaki tuffa nell’Adriatico la sua suggestiva visionarietà con la più classica e lineare delle fabule: l’eroe solitario e diverso, la lotta tra bene e male, l’amore non detto, sospendendo liricamente l’happy end. La storia del cacciatore di taglie volante trasformato in maiale dà al regista nipponico l’opportunità di sfogarsi sulla sua principale fissazione narrativa: il volo. Il film è tutto un tripudio di bellezza e raffinatezza, con un’attenzione straordinaria ai dettagli d’ambiente protonovecentesco.

Nadir 12/03/12 19:06 - 56 commenti

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Ottimo film d'animazione la cui storia narrata è semplice e può dirsi riuscita senza far ricorso ad eccessive ed esagerate trovate "fantasiose". Molto curate le sequenze "aviatorie" ed altrettanto interessanti le ambientazioni geografiche e storiche, seppur con qualche inesattezza linguistica del tutto comprensibile (vedi la scritta "Non si 'fo' credito" nell'officina "Piccolo"...).
MEMORABILE: Porco Rosso al telefono: "...Un maiale che non vola è solo un maiale".

Mickes2 27/04/12 10:19 - 1670 commenti

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Altro bellissimo e visivamente incantevole film di Miyazaki. L'epica e le intuizioni visive si mescolano alle parentesi liriche e poetiche creando un'alchimia straordinaria, matura e commovente... da grande cinema dei sentimenti declinati al mondo fiabesco. L'eroe solitario e il volo come simbolo del rifiuto ad appartenere ad un gruppo, si addizionano alla visionarietà e gli splendidi disegni. Magico e profondamente emozionante.

Cotola 5/08/12 10:55 - 9052 commenti

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Rispetto ad altri film del regista, la storia è più semplice, meno complessa e ricca di riferimenti culturali, ma non per questo meno interessante e coinvolgente. L'aspetto visivo è invece sempre notevole, con i suo sfavillanti cromatismi e col suo tratto inconfondibile. Non mancano nemmeno i momenti divertenti, poetici e romantici cui Miyazaki ha abituato i suoi spettatori. Anche certi personaggi si riconoscerebbero tra mille. Finale coraggiosamente sospeso.
MEMORABILE: Il protagonista: "Piuttosto che diventare un fascista megli restare un maiale"; "Un maiale che vola resta sempre un maiale". L'aldilà dei piloti.

Liv 1/05/13 16:18 - 237 commenti

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Mi emoziono a vederlo, quasi come se fossi bambino e in grado di meravigliarmi davanti a un buon cartone. Mi piace Miyazaki, lo vedo senza farmi domande, mi lascio guidare dal fascino delle immagini e dei personaggi. Forse non è il più premiato dei film del suo autore e regista, ma è quello che preferisco, forse perché lo trovo meno gotico o melanconico di certi altri, più concreto, con azione più verosimile, più maschile, forse, anche se protagonista è sempre una bambina. Mi viene da dire: chi vola vale, chi vale vola, chi non vola è un vile.
MEMORABILE: Il paradiso degli aviatori, commovente.

Tarabas 7/08/13 10:35 - 1878 commenti

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In una fantasiosa Italia del primo dopoguerra, un aviatore solitario combatte la sua battaglia contro una banda di pirati dell'Adriatico. L'eroe della storia, misteriosamente, ha il volto di un maiale, il che non gli impedisce di avere più fascino di Bogart e Errol Flynn messi insieme. Bisogna lasciarsi prendere dal mondo immaginario di Miyazaki, cosa non immediata per me, ma una volta entrati è impossibile non entusiasmarsi. Questo gioiello dice qualcosa sulla forza suggestiva che ancora esercita l'Italia, oggetto di una poeticissima rappresentazione.

Nando 27/09/13 15:32 - 3816 commenti

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Ambientata tra gli aviatori dell'Adriatico, questa narrazione animata offre spunti interessanti e valide ricostruzioni grafiche. Belli i duelli nel cielo e toccanti le parole del protagonista nonostante il periodo storico sia toccato con troppa partigianeria. Finale in sospeso.

124c 12/05/14 12:02 - 2920 commenti

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Hayoo Miyazaki omaggia il nostro paese con questo film ricco di aereoplani - una delle sue passioni - in cui il protagonista è un maiale aviatore. Ambientato nel primo periodo fascista, il film risulta grottesco, diventente e romantico grazie non solo allo stravagante pilota, ma anche al suo rivale Curtis e a Gina e Fio Piccolo, i due personaggi femminili. Simpatiche certe battute d'effetto, azzeccato il nome del maiale, omaggio al disegnatore/animatore Marco Pagot. I vent'anni di ritardo italiano pesano, ma la bellezza di questo film è eterna.
MEMORABILE: Marco Pagot: "Meglio essere un maiale che un fascista... Un maiale che non vola è solo un maiale".

Almicione 3/07/16 23:02 - 764 commenti

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Miyazaki si dimostra ancora una volta maestro del fantastico creando uno dei personaggi più belli nella storia dei cartoni animati. Anzitutto, un contesto originalissimo nei classici canoni: un maiale aviatore con una buffa faccia nei cieli di un'Italia fascista mentre sconfigge i cattivi anelando una donna in terra. È incredibile come si possano generare certe mirabili scene con l'animazione, oltre che ricreare un'atmosfera da sogno. Favolosi anche i dettagli, come nella costruzione del nuovo aereo. Insomma, una sorpresa piacevolissima.

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Magi94 22/12/17 20:49 - 954 commenti

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Un'opera di una dolcezza infinita; anzi, quasi pecca di eccessiva patinatura nella descrizione dell'Italia dell'epoca, ma è un peccato certamente perdonabile visti i toni fiabeschi e a tratti scherzosi del film. Il punto di forza sono i personaggi, in primo luogo Porco stesso (ma segnalo anche la vecchietta milanese!) che si porta dietro il suo passato con una grazia e "umanità" che supera di gran lunga le caratterizzazioni analoghe di molti film non d'animazione. Una storia davvero bella, raccontata con passione e ritmo adeguato.
MEMORABILE: Il racconto di Marco degli aerei che si alzano verso la scia nel cielo.

Thedude94 24/02/20 00:20 - 1097 commenti

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Il maestro d'animazione giapponese omaggia l'Italia con una perla del genere, ambientata in piena epoca fascista e che vede protagonista un ex aviatore dell'aeronautica diventato misteriosamente un maiale. La bellezza del racconto, che spazia tra temi storici, amore, sfida tra pirati volanti e amicizia, ci riporta in un'epoca fatta di valori e sentimenti che ci fanno ricordare la nostra storia. Un grande esempio di cinema animato, perfetto nel suo stile e nei disegni precisi fino al dettaglio più insignificante. Tanto di cappello.
MEMORABILE: "Meglio essere un maiale piuttosto che diventare un fascista".

Xamini 3/04/20 21:07 - 1253 commenti

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Porco rosso è molte cose: un film di animazione dello Studio Ghibli, anzitutto, ricco della bellezza mozzafiato dei suoi disegni; ammiriamo un mare adriatico da sogno, puntellato da atolli croati, ma qui protagonista è anche il cielo ed emerge tutta la passione di Miyazaki per il volo. Marco Pagot è un personaggio hard-boiled memorabile, che pare uscito da Casablanca, così come la cantante Gina e lo spocchioso Curtis. Fio (meraviglioso il legame tra lei e Marco) e la banda Mamma Aiuto appartengono alla tradizione Ghibli, insieme ai personaggi minori. Ma dove decolla davvero è in alcuni momenti di assoluta raffinatezza e poesia.
MEMORABILE: Il filare bianco sopra le nubi; il finale.
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  • Curiosità Zender • 19/01/10 11:57
    Capo scrivano - 47801 interventi
    A chi ama questo suggestivo cartoon consigliamo di leggere l'approfondimento di Capannelle sul tema.
  • Curiosità Capannelle • 19/01/10 13:34
    Scrivano - 3520 interventi
    Un "bravo" per l'impaginazione che avete fatto, è venuta molto bene!
  • Discussione Capannelle • 8/10/10 09:38
    Scrivano - 3520 interventi
    Dopo quasi 20 anni di attesa Porco rosso arriva nelle sale italiane il 12.11.2010:
    http://www.luckyred.it/porcorosso/

    E sarà presentato in anteprima al Festival di Roma nell'ambito di una rassegna dedicata a Miyazaki:
    http://www.everyeye.it/cinema/notizia/tutto-hayao-miyazaki-al-festival-del-cinema-di-roma_83880
    Ultima modifica: 24/12/17 15:07 da Capannelle
  • Discussione Zender • 8/10/10 10:04
    Capo scrivano - 47801 interventi
    Sì, avevo notato anch'io che stava per uscire nei cinema. Ma con Miyazaki è così: il recupero parte dopo una ventina d'anni...
  • Discussione Mdmaster • 2/12/10 12:17
    Fotocopista - 122 interventi
    Scusa Capannelle, ma quello che noti nel tuo approfondimento, che Porco è "un aviatore morto nel primo conflitto mondiale e risorto sotto forma di maiale", da cosa lo hai evinto? Perché dal film non è proprio così trasparente come deduzione, non so se si sia perso qualcosa in fase di traduzione ma di risurrezione proprio non si è parlato, ma solo di maledizione.
  • Discussione Rebis • 2/12/10 14:55
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Vero! Fra l'altro alcuni amici che hanno visto il film con me hanno interpretato le cose come conseguenti: una sorta di rinascita sotto altre spoglie. Non sono molto d'accordo con questa interpretazione anche perché il doppiaggio italiano parla in effetti di una maledizione vera e propria: la metamorfosi in maile, per altro, ritorna anche nella Città Incantata, dove l'allusione alla maga Circe è più palese... Gli individui vengono tramutati in ciò che realmente sono, e Marco, in questo caso, sembra andarne fiero!
    Ultima modifica: 2/12/10 17:21 da Rebis
  • Discussione Capannelle • 2/12/10 15:53
    Scrivano - 3520 interventi
    Mdmaster ebbe a dire:
    Scusa Capannelle, ma quello che noti nel tuo approfondimento, che Porco è "un aviatore morto nel primo conflitto mondiale e risorto sotto forma di maiale", da cosa lo hai evinto? Perché dal film non è proprio così trasparente come deduzione, non so se si sia perso qualcosa in fase di traduzione ma di risurrezione proprio non si è parlato, ma solo di maledizione.

    Da quello che ho capito lui ha dovuto accettare la metamorfosi in maiale per non morire e quindi, anche se la mia frase è vero si presta ad altre interpretazioni, credo che stiamo esprimendo lo stesso concetto.
  • Discussione Mdmaster • 2/12/10 15:53
    Fotocopista - 122 interventi
    Esatto, anche io avevo pensato alla maledizione proprio de la Città Incantata e l'idea della risurrezione mi sembrava un po' forzata, specialmente nell'universo di Miyazaki.
    Grazie per aver chiarito :)
  • Discussione Galbo • 2/12/10 16:51
    Consigliere massimo - 3991 interventi
    Mdmaster ebbe a dire:
    Esatto, anche io avevo pensato alla maledizione proprio de la Città Incantata e l'idea della risurrezione mi sembrava un po' forzata, specialmente nell'universo di Miyazaki.
    Grazie per aver chiarito :)


    anch'io ho dato quell'interpretazione dopo avere visto il film...
  • Homevideo Gestarsh99 • 21/02/11 00:40
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in dvd dal 09/03/2011 per la Lucky Red.