Nella morsa della SS - Film (1960)

Nella Germania nazista un omino turbato dalle devastazioni della guerra scrive una lettera al maresciallo Goering, suo compagno di scuola. E appunto Il compagno di scuola era il titolo originale di questo curioso, eccellente film: non è infatti un cupo thriller bellico come il balengo titolo italiano suggerisce, ma un viaggio grottesco e comico insieme nella follia burocratica che accomuna totalitarismi e democrazie, una parabola che attinge a Chaplin quanto a Kafka. Da non perdere.

Un onesto impiegato delle poste scrive all'amico d'infanzia Goering affinché la smetta con la guerra. Inizierà per lui un calvario senza fine. La parabola del protagonista ricorda molto altri personaggi ingenui e sfortunati del cinema. Siodmak cuce addosso a Heinz Rühmann un personaggio grottesco e a tratti perfino irritante nella sua ingenuità e lo fa mostrandoci il corso degli eventi accompagnati dall'ingombrante eredità tedesca del secondo dopoguerra. Una perla rara.

Nel 1944, un mite postino scrive ad una lettera in cui invita un suo ex compagno di scuola a porre termine ad una guerra ormai perduta. L'ex compagno è Hermann Göring e il postino evita la condanna a morte per disfattismo solo perché riconosciuto pazzo ma, a guerra finita, l'etichetta di matto gli resta attaccata addosso... Apologo sull'insensatezza non della guerra ma della burocrazia, amabile ma non del tutto convincente per la troppa ingenuità del protagonista che ne mina la credibilità, affievolendo il mordente di un soggetto che aveva le potenzialità di un paradosso brechtiano.