Missili sulla Luna - Film (1958)

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Missili sulla Luna
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Missile to the Moon
Anno: 1958
Genere: fantascienza (bianco e nero)
Note: Remake di “Quei fantastici razzi volanti” (1953).

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Rifacimento senza nemmeno il 3D di QUEI FANTASTICI RAZZI VOLANTI, di appena cinque anni precedente. Chissà poi perché, il remake di Richard E. Cunha si ritrova moltiplicati, nelle locandine e nel titolo italiani, i missili diretti sulla Luna: ce n'è uno solo in verità, custodito in una zona segreta degli Stati Uniti in cui s'infiltrano due detenuti evasi attratti dal fatto che lì non circolino guardie. Ci salgon sopra per nascondersi, finché colui che il razzo l'ha progettato, Dirk Green (Whalen), spinto dallo sceriffo vi entra a sua volta per controllare che i ricercati non siano lì. Li vede ma finge di non averli notati,...Leggi tutto spedisce via la polizia e in cambio del silenzio propone ai due ragazzotti (Cook e Clarke) di partire con lui per la Luna (hai detto niente!). Quando? Perché èerder tempo? Ora! Il tempo di farli cambiare d'abito (da una camicia azzurra a una più “spaziale” polo bianca), di innestare i motori e via. Peccato che nel frattempo sul razzo fossero saliti pure il collega di Dirk, Steve (Travis), e la di lui fidanzata, June (Downs), intrappolati al piano sottostante durante la partenza dopo che erano entrati per capire se per caso Dirk fosse lì. Fa niente: già che ci siamo... tutti insieme appassionatamente sulla Luna, anche se il più competente ci resta secco durante una tempesta di meteoriti (si stava accapigliando con uno dei detenuti che stringeva a sé la povera June baciandosela). Nessun problema pure se manca l'ingegnere: in fondo che ci vuole ad atterrare sul nostro satellite? Partiti per l'esplorazione, i quattro superstiti incappano però in alcuni terribili mostri di roccia (rozzi ma d'effetto, va detto). Rifugiatisi in una caverna e gassati, si risvegliano in quello che pare un harem. Non lo è: trattasi della reggia di Lido (Stevens), una fatalona ben vestita purtroppo cieca; scambia infatti Steve per Dirk, che già conosceva (anzi, l'aveva spedito lei sulla Terra, il che apre una sottotrama sulla quale è bene sorvolare!) mentre la sua suddita Alpha (Bara) il buon Steve se lo vorrebbe addirittura sposare (evidentemente i due giovani han scarso appeal). June poverina non ci sta e scatena un putiferio con ovvi esiti controproducenti per tutti. Si continuerà con l'entrata in scena di un bel ragnone delle caverne e dialoghi non particolarmente brillanti tra i nostri e le belle lunari in abiti attillatissimi. Dire che il budget era assai limitato è scoprire l'acqua calda: far partire due detenuti per la Luna seduta stante fornendogli per il viaggio una polo bianca dice già molto... Il resto è la solita visita di cortesia a belle donne che parlano inglese fluente conciate in abiti carnevaleschi. Un bel po' di baci rubati comunque: il detenuto con June, Steve con Alpha... Il bello è che nessuno di coloro che li riceve sembra troppo contrariato. Se non ci fosse chi interviene ogni volta per dividerli... Quasi fantasiosi gli effetti speciali (anche se poi per far fuori i mostri è sufficiente qualche pistolettata), che comprendono la carbonizzazione istantanea di uno dei terrestri in fuga proprio a un passo dal missile pronto al ritorno. Se non è sfiga questa...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/03/10 DAL BENEMERITO R.F.E. POI DAVINOTTATO IL GIORNO 11/09/19
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R.f.e. 29/03/10 12:37 - 816 commenti

I gusti di R.f.e.

Di questo filmetto davvero scadente del B-director d’origini hawaiiane Richard Cunha (figlio di Albert "Sonny" Counha, noto autore autoctono di canzoni) possiamo essere assolutamente certi che, se non fosse stato per la demenziale moda della SF veicolata da eventi come il primo Sputnik sovietico (ottobre 1957) o il volo di Yuri Gagarin (aprile 1961), mai e poi mai sarebbe stato distribuito nel nostro paese (per i pignoli: nel 1962 dalla I.F.I.).

Digital 6/11/23 20:32 - 1257 commenti

I gusti di Digital

Bisogna sùbito dire che per farsi piacere questo film si deve settare al massimo la soglia di sospensione dell'incredulità perché il rischio di liquidarlo malamente è altamente elevato. Premesso ciò, il lavoro di Cunha riesce a divertire lo sci-fi seekers, il quale perdonerà le ingenuità disseminate per tutta la pellicola tra uomini pietra, donne di un altro pianeta che parlano perfettamente l’inglese e galeotti che s’improvvisano astronauti. Intrattiene amabilmente e ha il pregio di durare relativamente poco, il che scongiura il possibile insorgere della noia. Sollazzevole.

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  • Discussione R.f.e. • 29/03/10 16:10
    Fotocopista - 826 interventi
    E' curioso che questo film, nelle fonti italiane e in alcune estere, venga spesso datato inspiegabilmente 1959.

    In realtà, fu distribuito negli USA per la prima volta fra ottobre e novembre del 1958 (dato assolutamente sicuro e controllabile) mentre, come riferisco anche nel commento, uscì in Italia soltanto nel 1962.

    Tanto per chiarire...
    Ultima modifica: 29/03/10 16:11 da R.f.e.
  • Discussione Zender • 3/04/10 11:31
    Capo scrivano - 47770 interventi
    In questo caso, correttamente come fatto, la data da inserire è 1958: conta sempre la data della prima uscita nei cinema, in qualunque stato sia avvenuta.