Conflitto di interessi - Film (1998)

Conflitto di interessi
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The Gingerbread Man
Anno: 1998
Genere: thriller (colore)
Note: Aka "Conflitto d'interessi". Soggetto di John Grisham, riadattato dal regista. Il Gingerbread del titolo originale è il biscottino speziato ritagliato a forma di omino, popolare nei paesi anglosassoni (si dice che provi a scappare per non essere mangiato).

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Da un soggetto dello specialista in legal thriller John Grisham un thriller poco legal e molto più vicino ai gialli a base complottistica in cui esiste un protagonista che fin da subito (anche se non si capisce come e perché) dà l'impressione di essere precipitato in una spirale di eventi negativi organizzata da qualcuno che andrà smascherato. La presunta vittima in questione è un avvocato di successo (Branagh) che sta organizzando il divorzio dalla moglie (Janssen), perfida come ci si aspetta sempre da personaggi simili. Al rientro da una festa l'uomo accompagna a casa una cameriera (Davidtz) che si era ritrovata senza l'auto, sottrattale da un padre (Duvall) decisamente eccentrico e strampalato....Leggi tutto Il tempo di accompagnarla a casa di notte, di ascoltare dei suoi problemi col genitore e poi, considerato anche il corpo di gran pregio offertogli alla vista nudo dietro una sottile tendina, l'ovvio amplesso. Niente di male in fondo: lui sta divorziando, non è nuovo a esperienze del genere... tutto nella norma. Senonché i racconti del padre “pericoloso”, aggravati dal fatto che quello le ha impiccato il gatto di casa al soffitto in sua assenza, spingono l'avvocato a interessarsi al caso della cameriera sexy. Il genitore viene così spedito per direttissima in ospedale – dopo un veloce processo dove facciamo anche conoscenza del marito (Berenger) della donna, che vive ormai per conto suo – e tutto sembra chiudersi in bellezza. Ma il pazzo fugge nottetempo, aiutato dai suoi amici barboni, e comincia a perseguitare il protagonista. Si apre finalmente la fase più tipicamente da thriller in cui cominciamo a capire dove il film voglia andare a parare, perché fin qui ci si era persi in un mare di chiacchiere e di scene inutili che Altman – ancora una volta molto distante da un'efficace stringatezza - aveva lasciato fluire curandosi giusto un po' della forma (suggestiva la fotografia, professionale la messa in scena). Esemplare, quanto a inutilità, il racconto dell'uomo "di marzapane" che dà il titolo originale al film (e che si sarebbe dovuto più correttamente tradurre con “uomo di panpepato”), attraverso il quale si cerca inutilmente di dare spessore al personaggio di Mallory, la “cameriera bella presenza offresi”. Branagh convince poco e sembra subire la sceneggiatura senza mai dominarla, Duvall padre lunatico è un disastro e si rende insopportabilmente antipatico comportandosi in modo illogico pur mostrandosi lucido, la Davidtz se ne sta timida in disparte, Downey jr. amico e detective gioca a fare lo Stallone più brillante con stuzzichino e cappello ma suona fasullo. L'unico che sembrerebbe metterci un po' di verve - nonostante un ruolo ai margini - è Tom Berenger. L'ultima parte, quando i nodi vengono al pettine, si fa finalmente interessante e viva proponendo un paio di gustosi colpi di scena (pur preventivabili), ma arriva tardi...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/04/09 DAL BENEMERITO DANIELA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 17/06/19
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Daniela 4/04/09 18:20 - 12621 commenti

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Un avvocato di successo passa una notte d'amore con una cameriera e si lascia invischiare nei problemi familiari di lei, come se non ne avessi abbastanza dei propri. Chi non ama particolarmente la categoria dei legulei, godrà nella prima parte, quando sul capo del povero Branagh si addensano nuvoloni peggiori di quelli dell'uragano in arrivo. Più movimentata ma anche più raffazzonata la seconda parte. Confezione elegante, buone atmosfere, prestazione professionale del cast, ma poco personale la regia, per cui si fatica a riconoscere la mano di Altman.

Galbo 6/04/09 07:05 - 12380 commenti

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Tratto da una sceneggiatura originale del maestro del legal thriller, John Grisham, Conflitto di interessi (ma il titolo originale Gingerbread Man è molto più efficace) è ambientato nel sud degli Stati Uniti, territorio caro all'autore che vi ha ambientato i suoi libri più riusciti. Se l'ambientazione è certamente efficace meno rilevante l'apporto di Robert Altman che non riesce in questa vicenda a fare emergere il proprio stile anche per il mancato contributo di un protagonista (Kenneth Branagh) mai in parte. Molto migliore il resto del cast.

Saintgifts 14/07/11 09:47 - 4098 commenti

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Bisogna leggerlo nei titoli che la regia è di Robert Altman, altrimenti difficile riconoscerlo nella direzione di questo thriller senza guizzi particolari, se non per la figura di Duvall e con un Kenneth Branagh completamente inadatto a rendere credibile la figura di un avvocato scafato e di successo che si lascia coinvolgere in una storia di basso profilo. Ma, si sa, l'attrazione, quando è fatale, scombussola anche le menti più razionali ed equilibrate. Si segue con attenzione sempre meno profonda fino allo scontato finale.

Rambo90 10/08/18 23:22 - 7675 commenti

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Buon thriller, non tanto processuale come ci si aspetterebbe da un soggetto di Grisham (anche se il protagonista è un avvocato) ma piuttosto dal classico intreccio giallo, con colpi di scena discreti e un ritmo abbastanza serrato che tiene coinvolti. Altman sa ben adattarsi al genere, anche se la sua regia è in questo caso corretta ma anonima. Ottimo il ricco cast, dove ognuno è al suo posto è da un vero valore aggiunto alla sceneggiatura. Buono.

Rigoletto 28/06/19 21:17 - 1785 commenti

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Buon thriller, fatto con tutti i crismi da Altman che non lascia granché al caso e confeziona un prodotto solido e abbastanza riuscito. Il cast pare essere in discreta forma, soprattutto la Davidtz e il buon Branagh che, smessi i panni teatrali e non ancora pronto per quelli giogioneschi, offre una prova in cui si impegna a fondo (anche se il meglio di sé lo offre altrove).

Kinodrop 21/05/21 19:53 - 2921 commenti

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Un Altman poco riconoscibile firma la regia di questo soggetto tratto da un bestseller di Grisham in cui un avvocato di successo si trova invischiato in una misteriosa ed equivoca macchinazione, con i classici ingredienti tipici del thriller. La prima parte promette molto di più rispetto allo svolgimento un po' confuso e raffazzonato della seconda, che cerca un diversivo nell'incipiente tornado che si abbatte sulla città e che ha comunque una sua efficacia scenografica, ma non può riscattare la frettolosità del finale. Branagh piuttosto medicocre, ma anche il resto non eccelle.

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  • Curiosità Ciavazzaro • 17/01/10 10:52
    Scrivano - 5591 interventi
    Grisham usò come pseudonimo sulla sceneggiatura
    AL Hayes.

    Fonte:Imdb