"Spazio 1999" episodio per episodio

21 Maggio 2019

LA PAGINA DEGLI ESPERTI
 
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INTRODUZIONE a cura di Rocchiola
Il 13 settembre 1999, dopo unatre menda esplosione nucleare che ha provocato il distacco della Luna dalla Terra, la base lunare Alpha e i suoi 311 abitanti si ritrovano alla deriva nello spazio. Inizia così Spazio 1999 la prima serie di fantascienza adulta apparsa sui teleschermi italiani. Star Trek arrivò sui nostri teleschermi solo nel 1979 in occasione dell’uscita del primo film della saga cinematografica e con circa 13 anni di ritardo rispetto alla TV americana, mentre la prima stagione di Spazio 1999 venne trasmessa dalla RAI nel corso del 1976, pertanto nell’immaginario degli amanti della fantascienza italiani è ovvio che occupi un posto di particolare rilevanza. Analizzato oggi il serial mostra sicuramente diversi debiti verso l’universo sci-fi ideato da Gene Roddenberry a partire dall’impostazione dei singoli episodi con il breve prologo che introduce il soggetto di turno seguito dalla sigla, passando per il soggetto principale cioè l’esplorazione di nuovi mondi e l’incontro con creature e fenomeni alieni, finendo con i personaggi principali modellati sulla terna comandante-scienziato-medico più una serie di comprimari fissi. Certo se si possono notare queste affinità è innegabile che il tono di Spazio 1999 sia molto più dark e meno rassicurante di quello degli illustri predecessori americani. La serie vanta la firma di Gerry e Sylvia Anderson già autori della serie U.F.O. e della quale Spazio 1999 doveva essere un seguito, idea poi accantonata per il calo di ascolti della serie originaria. Da questi presupposti Spazio 1999 si è poi sviluppato in modo indipendente senza alcun collegamento con il mondo del Comandante Straker. La coppia di protagonisti formata da Martin Landau (già a suo tempo contattato per interpretare il ruolo di Spock in Star Trek che però rifiutò) e Barbara Bain (a quel tempo sposata con Landau nella vita reale), reduce dal serial Missione Impossibile, pare sia stata scelta dopo il rifiuto di Robert Culp e Katherine Ross. Gli altri protagonisti sono il professor Victor Bergman (Barry Morse), il capitano Alan Carter (Nick Tate), il primo ufficiale Paul Morrow (Prentis Hancock), la responsabile delle comunicazioni Sandra Benes (Zienia Marton) e il tecnico del computer David Kano (Clifton Jones). Molto costosi ed efficaci risultano gli effetti speciali curati da Brian Johnson già supervisore di un must della fantascienza cinematografica come 2001 Odissea nello spazio di Stanley Kubrick, che creò più di 50 modellini in miniatura utilizzati nell’arco dei 48 episodi delle due stagioni della serie. Ma ad entrare nell’immaginario tecnologico della TV seriale sono soprattutto le Aquile, le navicelle utilizzate come mezzi di trasporto e combattimento dalla forma simile ad un girino. Ma un po’ tutte le astronavi che appaiono nella prima stagione hanno un design originale che richiama forma animali con particolare riferimento agli insetti. Ottimo anche il disegno esterno della base lunare con la sua ramificazione semicircolare, mentre gli interni non appaiono di certo più evoluti di quelli dell’Enterprise, con sedie di plastica tipo da giardino ed un computer che offre i risultati su pezzi di carta simili a scontrini fiscali che lasciano il dubbio su chi sostituisca il rotolo di carta nel cervellone quando questo si esaurisce. Da ricordare anche la sigla funky-psichedelica in perfetto stile anni 70 su cui scorrono velocemente brevi spezzoni dell’episodio in programmazione. La co-produzione italo-britannica favorì la presenza di diversi attori italiani come Gianni Garko, Giancarlo Prete e Orso Maria Guerrini in qualità di guest-star dei singoli episodi. Nella seconda stagione Fred Freiberger abbassò di parecchio il livello della terza stagione di Star Trek serie classica. Freiberg adottò un’atmosfera meno cupa ed eliminò alcuni dei personaggi principali come Morrow e Bergman sostituito dall’improbabile aliena Maya, sensuale bellezza mutante capace di trasformazioni dagli esiti spesso ridicoli. (Rocchiola)


STAGIONE 1
 
01. SEPARAZIONE (Breakaway)
***! Nel settembre del 1999 la Luna viene scagliata fuori dall'orbita terrestre a causa di una terrificante esplosione nucleare. Per i 311 abitanti della base lunare Alpha, guidati dal nuovo comandante John Koenig, dal professor Victor Bergman e dalla dottoressa Helen Russell, inizia così un’avventura nell’ignoto spazio profondo alla ricerca di un nuovo mondo da colonizzare non potendo più far ritorno verso la Terra. L’episodio introduttivo della serie ci mostra le cause che hanno spinto la Luna a vagare dispersa negli spazi siderali. Come mezzo per viaggiare nello spazio al posto di un’astronave, il nostro satellite è abbastanza improbabile, ma l’idea resta originale e inquietante. I modellini della base e dei mezzi spaziali sono ancor oggi piuttosto credibili, un po' meno i costumi a zampa d’elefante e gli arredi interni della base con sedie di plastica che sembrano quelle da giardino. Guest star dell’episodio il Roy Dotrice di "Il trono di spade". (Rocchiola)
 
02.DESTINAZIONE OBBLIGATA: TERRA (Earthbound) 
*** Un gruppo d’alieni in animazione sospesa provenienti da un pianeta morente atterra sulla Luna. Il loro comandante Zantor rivela che la loro navicella è stata programmata per raggiungere un nuovo mondo che corrisponde alla Terra. La disponibilità di una cella criogenica libera sulla nave aliena scatena negli alphani l’ansia nell’attesa della scelta del terrestre che potrà tornare sulla Terra. Episodio trasmesso come quinto della serie ma che si presenta subito come il naturale seguito della puntata d’apertura in ragione della presenza del commissario Simmonds (sempre interpretato da Roy Dorotrice), rimasto sulla Luna dopo la catastrofica separazione dalla Terra. Negli alphani è ancora viva la speranza di poter ritornare a casa, possibilità che diventerà sempre più flebile con il passare degli episodi. Un buon soggetto impreziosito dalla presenza come guest-star del mitico Christopher Lee. (Rocchiola) 
 
03.SOLE NERO (The black sun)
** La Luna è attratta verso un sole nero. Bergman allestisce un campo di forze antigravitazionali che dovrebbe proteggere Alpha dal contatto con il corpo spaziale, ma le speranze di sopravvivenza degli alphani appaiono ridotte al lumicino. Le premesse sono buone ma con il passare dei minuti ci si rende conto che gli sceneggiatori non sono in grado di governare un soggetto piuttosto complesso rifugiandosi in una deludente risoluzione filosofeggiante alla "2001". Così alle solite incongruenze scientifiche si aggiunge anche un improbabile e deludente finale. Il dialogo finale tra Koenig e Bergman che si ritrovano invecchiati nella base deserta pare sia stato improvvisato dagli attori nel tentativo di dare un minimo di spessore a una vicenda palesemente inverosimile. Risulta fin da subito chiaro che gli ideatori della serie non si sono fatti molti scrupoli sulla credibilità delle storie. (Rocchiola)

04. QUESTIONE DI VITA O DI MORTE (Matter of Life and Death)
**! La luna entra nell’orbita di Terra Nova, pianeta totalmente idoneo a ospitare la vita terrestre. Negli alphani rinasce la speranza di trovare una nuova casa, ma quando l’Aquila mandata in esplorazione ritorna alla base con a bordo il marito del dottor Russell dato per disperso nello spazio da anni, gli entusiasmi si smorzano. Il pianeta giardino con il cielo rossastro e il contatto tra materia e antimateria vengono direttamente da Star Trek. Il soggetto, come nel precedente episodio, promette bene ma si dimostra nuovamente difficoltoso nel finale del tutto gratuito in cui dopo una serie di immani catastrofi tutto torna normale come per magia. In una serie fantascientifica non si pretende la più rigida attendibilità scientifica, ma perlomeno un minimo di coerenza narrativa e in questo caso si ricorre troppo spesso al soprannaturale semplice per giustificare e risolvere qualsiasi situazione. Guest star dell’episodio il Richard Johnson protagonista de "Gli invasati". (Rocchiola)
 
05. FIOCCO AZZURRO SU ALPHA (Alpha child) 
***! Le relazioni umane tra gli abitanti di Alpha continuano e così arriva il momento di registrare la prima nascita, sulla base lunare. Peccato che l’infante oltre ad essere sordomuto abbia qualche altro problemino di sviluppo che lo porta a raggiungere l’età di cinque anni in pochi minuti. Ottimo episodio che inizia in modo abbastanza inquietante sfruttando l’immagine del bambino malefico con il piccolo protagonista, docile e silenzioso, che sembra il Damien del "Presagio". Poi subentra la solita invasione aliena che però si risolverà con un insolito sacrificio dei presunti cattivi. Interessante anche il tema dell’omologazione genetica. Ottimi e credibili come sempre i modellini delle astronavi. Guest star dell’episodio l’inglese Julian Glover assiduo frequentatore del genere fantasy con apparizioni in Star wars, Indiana Jones e "Il trono di spade". (Rocchiola)
 
06. UN ALRO TEMPO, UN ALTRO LUOGO (Another Time, Another Place
*** Un misterioso fenomeno spazio-temporale porta allo sdoppiamento della Luna e degli uomini della base Alpha. Buon episodio il cui spunto degli universi paralleli ricorda la puntata "Specchio specchio" della serie classica di Star Trek. L’incontro tra gli alphani e i loro omologhi in una realtà alternativa sulla terra devastata dal distaccamento della luna è tuttavia più simile a un breve interludio malinconico che conferma amaramente il destino di naufraghi dello spazio dei nostri eroi. La terra arida e inospitale con tanto di cielo giallognolo è stata ricavata in studio secondo la consueta ricostruzione del pianeta-giardino. Guest star dell’episodio nel ruolo di Regina è l’attrice inglese Judy Geeson recentemente rivista nelle "Streghe di Salem" di Rob Zombie. (Rocchiola)
 
07. IL RITORNO DEL VOYAGER (Voyager’s return)
*** Nella sua deriva spaziale la Luna ritrova sul proprio cammino il Voyager Uno, una sonda terrestre lanciata nello spazio anni prima a scopo esplorativo, purtroppo dotata di un motore a propulsione atomica che annienta ogni forma di vita al suo passaggio. Buon episodio sorretto da un discreto crescendo drammatico. Il Voyager Uno presenta una certa somiglianza con la sonda Nomad dell’episodio "La sfida" di Star Trek, ma gli sviluppi narrativi sono abbastanza differenti e scongiurano il plagio proponendo piuttosto un’interessante variazione sullo stesso tema. Belle e originali le astronavi sidoniane che ricordano nell’aspetto delle gigantesche mosche spaziali. Il professor Queller inventore del Voyager, relegato su Alpha sotto mentite spoglie e roso dal rimorso per le vittime provocate alla sua invenzione, è interpretato dall’attore ospite Jeremy Kemp, noto caratterista del cinema britannico apparso anche in un episodio della serie "The next generation" di Star Trek. (Rocchiola)

08. FORZA VITALE (Force of life)
**! Una misteriosa forza aliena s'impossessa del tecnico Anton Zoref addetto ai generatori atomici della base Alpha. Sotto il controllo dell’entità aliena Zoref è costretto ad assorbire l'energia vitale dal corpo umano per sopravvivere riducendo a blocchi di ghiaccio le sue vittime. Episodio abbastanza appagante sul piano visivo con marcati elementi horror amplificati dall’uso del grandangolo e da buoni effetti speciali che culminano nel finale con Zoref carbonizzato dal laser e trasformato in uno zombi dagli occhi fluorescenti. Meno bene sul piano narrativo dove non viene data alcuna spiegazione sulla natura dell’invasore alieno ridotto a una misera sfera di luce azzurra. L’ipotesi finale di Bergman (la luce è il nucleo pulsante di un nascente astro) non è molto scientifica e sembra piuttosto campata lì nel tentativo di offrire una soluzione finale a una vicenda che altrimenti non avrebbe avuto alcun senso. Guest star della puntata l’attore e regista britannico Ian McShane. (Rocchiola)

09. IL PIANETA INCANTATO (Guardian of Piri) 
**** La Luna si avvicina al pianeta Piri, un mondo dai colori vivaci e coperto di curiose formazioni sferiche. Una volta sbarcati in quel regno incantato gli alphani vengono ridotti a semplici vegetali felicemente destinati a una vita di totale apatia dal Grande Guardiano, un’entità aliena che si manifesta attraverso una splendida presenza femminile. Accettate le solite assurdità e incongruenze della sceneggiatura ci si diverte parecchio, in questo episodio che ha comunque ritmo e fantasia. Piri è uno dei pianeta-giardino più intriganti e visivamente originali apparsi in un serial fantascientifico. Interessante anche l’innesto cibernetico tra il computer della base e David Kano, quasi un anticipo delle fusioni uomo-macchina di Cronenberg. Altri buoni momenti si trovano nella lotta tra Carter e Koenig e nella fuga finale verso la Luna che sta lasciando l’orbita di Piri. Guest star dell’episodio l’ex modella Catherine Schell che diventerà una presenza fissa della serie nella seconda stagione nel ruolo di Maya. (Rocchiola)

10. GLI OCCHI DI TRITONE (Ring Around the Moon) 
** La Luna si trova improvvisamente sotto l’influsso di una sonda proveniente dal pianeta Tritone, programmata per studiare fenomeni spaziali e corpi celesti. Koenig e compagni scopriranno che il pianeta d’origine della sonda è stato distrutto ormai da molti anni riuscendo così a liberare Alpha dall’influsso dei tritoniani. Episodio scarsino. Gli effetti speciali della sonda disegnata come uno statico bulbo oculare sono risibili e la storia non avvince più di tanto. Si salva qualche sequenza come il salvataggio di Carter nell'Aquila all’esterno sul suolo lunare e la dottoressa Russell che sotto l’influsso della sonda agisce come un computer umano, ma come dice una famosa pop-star “Tutto il resto e noia !!!”. (Rocchiola)

11. GLI AMANTI DELLO SPAZIO (Missing link)
**! L'Aquila inviata in esplorazione sul pianeta Zenno subisce un’improvvisa avaria precipitando sulla Luna. Il comandante Koenig gravemente ferito viene trasportato in infermeria dove in stato d’incoscienza si ritrova su una copia della base Alpha deserta ospite degli zenniti Raan e Vana. Benché penalizzato da un ritmo lento si tratta comunque di un episodio visivamente interessante. Una storia a sfondo onirico inconcludente che non offre una spiegazione plausibile in merito al comportamento degli zenniti. L’improvviso risveglio di Koenig così come se niente fosse offre un finale posticcio di scarso valore. Meglio appunto sul versante puramente visivo (l’incubo orrorifico del comandante e la lotta finale di Carter per non staccare il macchinario che tiene in vita Koenig). L’attore ospite è il mitico Peter Cushing, che ricorda nel look il collega ed amico Christopher Lee della puntata "Destinazione obbligata: Terra". (Rocchiola)

12. L’ULTIMO TRAMONTO (The last sunset)
**** La base Alpha è in allarme per una serie di sonde provenienti dal pianeta Ariel. In verità si tratta di elementi innocui che hanno il solo scopo di fornire alla Luna un'atmosfera respirabile permettendo così agli alphani di uscire dalla base e vivere sul suolo lunare illuminato a giorno dal sole arieliano. Sicuramente uno degli episodi più avventurosi e toccanti della serie. Per quanto scientificamente assurda, l’idea di trasformare la Luna in un vero e proprio pianeta è intrigante e poi che spasso vedere i nostri eroi prendere il sole, correre sotto la pioggia e perfino giocare a volano. Per la prima volta si registrano alcune riprese in esterno e viene dato maggior spazio ai comprimari come Paul e Sandra. Momento clou la lotta tra Koenig ed un Paul folleggiante dopo aver mangiato dei funghi allucinogeni. Ottimo anche il finale, dove agli abitanti della base non resta che assistere malinconicamente all'ultimo tramonto lunare. (Rocchiola)
 
13. ROTTA DI COLLISIONE (Collision course)
 **!
La Luna è in rotta di collisione con il pianeta Atheria. Mentre fervono i disperati preparativi per creare un’onda d’urto che ha lo scopo di deviare la rotta dei due corpi celesti, Alan Carter e il Comandante Koenig entrano in contatto con Arra, Regina di Atheria, la quale rivela che il contatto tra i loro mondi non causerà la distruzione di Alpha, bensì servirà agli atheriani per evolversi in una nuova forma di vita. Un episodio ricco di suspense a cominciare dal prologo con la distruzione dell’asteroide e la deriva di Carter nella nube radioattiva. Poi purtroppo il lato mistico-fantastico prende il sopravvento privando la storia di qualsiasi razionalità. Il finale con i due corpi celesti che si scontrano senza che succeda nulla è semplicemente ridicolo. L’attrice ospite Margaret Leighton, qui alla sua ultima interpretazione, ha lavorato con autentici maestri del cinema come Hitchcock, Ford e Losey. (Rocchiola)

14. IL PIANETA DI GHIACCIO (Death's other dominion) 
 ****
La Luna incontra l’inospitale mondo di ghiaccio chiamato Ultima Thule, sul quale vivono ormai da anni i sopravvissuti di una vecchia missione terrestre. Su invito del Dottor Rowland, Koenig, Russel, Bergman e Carter scendono sul pianeta e scoprono che in quel luogo inospitale regna la vita eterna. Ma l'ex comandante della spedizione Tanner, ridotto ora a una specie di buffone di corte, li esorta a non fermarsi su Thule. Episodio tra i migliori della serie, sfrutta l’affascinante scenografia del pianeta di ghiaccio ripresa in tanti altri contesti (da "Galactica" all' "Impero colpisce ancora"), benché le tute da sci blu degli alphani comprensive di piccozza da ghiaccio facciano sorridere. Ottimo anche il finale in chiave horror, con il corpo di Rowland scheletrico e putrescente. Il tema dell’immortalità presenta qualche attinenza con il film "Zardoz" soprattutto nella morale finale, che ci ricorda che è la morte a dare un senso alla vita. Le guest star sono Brian Blessed (doppiatore di molti film d’animazione compreso il primo Asterix) e John Shrapnel ("Nothing Hill", "Il gladiatore"). (Rocchiola)

15. CIRCOLO CHIUSO (The Full Circle)
***! Un’aquila in ricognizione sul pianeta Retha ritorna alla base lunare con un uomo preistorico a bordo. Intenzionati ad esplorare il pianeta, che presenta caratteristiche molto simili alla terra con una vegetazione rigogliosa e lussureggiante, gli alphani ritornano sul pianeta in forze ma ben presto spariscono nei pressi uno strano banco di nebbia. Un episodio ambientato nel mondo preistorico offriva grandi potenzialità. L’esplorazione iniziale del pianeta è densa di mistero e a un certo punto si spera anche di avvistare qualche dinosauro (purtroppo se ne vedranno solo le impronte); poi però, svelato il trucco , ci si trova di fronte a una delle sceneggiature più assurde dell’intera serie. La trasformazione degli alphani in cavernicoli non è minimamente spiegabile e soprattutto è assurdo che si trasformino anche i vestiti e che si trovino delle caverne già perfettamente attrezzate ad uso e consumo dei novelli Cro-Magnon. Malgrado ciò resta una puntata godibile a partire dall’ambientazione, con diverse sequenze girate dal vero in esterni e qualche chicca di comicità involontaria come Sandra in costume leopardato stile Flintstone. (Rocchiola)

16. FINE DELL’IMMORTALITA’ (End of eternity) 
**** Su di un asteroide alla deriva nello spazio gli Alphani ritrovano Balor, un essere alieno che si rivela un assassino psicopatico e immortale. Espulso dal suo popolo Balor vuole ora imporre la sua dittatura sulla base lunare ed eliminarlo non sarà di certo semplice , visti i suoi poteri. Episodio di ottimo livello in cui la guest star dell’episodio Peter Bowles tratteggia con efficacia la figura del malvagio Balor, una sorta di spietato uomo nero. Intensamente violenta la scena in cui uno degli alphani sotto l’influenza dell’alieno colpisce con un modellino il volto di Koenig, tanto i dettagli più sanguinolenti furono tagliati e bello il duello finale tra Koenig e Balor che schiaffeggia il comandante con dei buffetti elettrici. Infine va segnalato il finale aperto con l’asteroide di Balor che si rigenera dopo essere stato distrutto dagli alphani. A quanto pare gli autori hanno pensato a un ritorno di questo personaggio che però non si è mai concretizzato visto anche il cambiamento di tono della serie nella seconda stagione. (Rocchiola) 

17. MONDO PROIBITO (war games) 
**! Koenig scatena involontariamente una guerra spaziale quando ordina di aprire il fuoco contro due delle navi da guerra provenienti da un nuovo mondo incontrato dalla Luna durante la sua deriva spaziale. L’atto avrà conseguenze disastrose per Alpha. Una sorta di Guerre stellari in piccolo. La prima parte è incalzante e supportata da adeguati effetti speciali almeno per l’epoca, ma quando quasi tutti i protagonisti principali sono morti affiora il sospetto della solita risoluzione onirica con la quale tutto viene risolto come se nulla fosse successo. Alla fine la terribile battaglia è solo un sogno indotto dagli abitanti del pianeta quale monito per gli alphani di non farsi dominare dalle emozioni e vivere senza paura e violenza. Il soggetto è del tutto inverosimile ma viene raccontato con ritmo e adeguato coinvolgimento. Interessante la visione che gli alieni hanno della razza umana considerata alla stregua di un virus da debellare. (Rocchiola)

18. NEMICI INVISIBILI (The last enemy) 
*** I pianeti Betha (governato da sole donne) e Delta (abitato da soli uomini), separati da un astro che li rende reciprocamente invisibili, sono in guerra da anni. L’arrivo della Luna permette a Dione comandante del popolo femminile di avere una base di lancio missilistica per scagliare l’attacco definitivo a Delta. Gli alphani si troveranno loro malgrado coinvolti nell’ennesima guerra stellare. Episodio analogo al precedente "Mondo proibito" che però evita la facile scappatoia onirica. Qui la guerra è reale e concreta. Buon ritmo con un bel finale esplosivo e ottimi i modellini delle astronavi, un po' meno le scenografie degli interni alieni con le abitanti di Betha che sono tutte delle gran belle figliole fasciate in attillate tute nere da centauro. A parte qualche incongruenza un buon episodio, denso d’azione. (Rocchiola) 

19. FANTASMA SU ALPHA (The Troubled Spirit) 
*** Durante un esperimento scientifico che sembra una seduta spiritica, il botanico Dan Mateo subisce un collasso. Da quel momento su Alpha accadono delle misteriose uccisioni causate da una spettrale figura dal volto sfigurato. Episodio per certi versi accostabile a "Forza vitale" per la presenza di un’entità soprannaturale che semina il terrore sulla base Alpha. I trucchi sul volto deturpato dell’attore ospite Giancarlo Prete sono ottimi e il senso di mistero e terrore che accompagna le sue apparizioni in veste di spettro assassino abbastanza inquietanti. Quel che manca è forse una vera propria riflessione sul tema della vita e della morte accennato dal comandante Koenig nel finale per dare un senso più profondo a una vicenda che non brilla certo per logicità e in cui l’affascinante spunto del contatto mentale con le piante non è adeguatamente sviluppato. Curiosità è forse l’unico episodio della serie in cui non si vede nemmeno un’aquila. Piacevole il concerto iniziale con il sitar elettrico. La serra della base lunare ricorda in piccolo quelle del film "2002: La seconda odissea". (Rocchiola)

20. IL CERVELLO SPAZIALE (Space brain)
**! La luna nella corsa vagante entra in collisione con un gigantesco anemone stellare da cui dipende l’esistenza di numerosi sistemi solari che rischiano l’annientamento. Episodio abbastanza piacevole sul piano del ritmo e dell’azione ma che rientra nella categoria delle sceneggiature assurde. Già ci si chiede cosa sia un anemone spaziale, poi viene ripetuta la figura dell’alphano posseduto da un’entità aliena (qui il co-pilota Kelly che entra in contatto mentale con l’essenza cosmica) e infine non si fornisce nessuna chiara soluzione al problema con a Luna che malgrado i tentativi entra in collisione con l’anemone e come se niente fosse ne esce indenne. L’anticorpo schiumoso fornisce almeno un finale con la base che diventa la sede di uno schiuma party. Qualche buon momento di tensione nel disinnesco delle cariche nucleari. Guest star l’attore canadese Shane Rimmer scomparso lo scorso marzo a 89 anni e apparso in diversi 007. C’è anche la nostra Carla Romanelli. (Rocchiola) 

21. LA MACCHINA INFERNALE (The infernal machine)
***! Una strana astronave si avvicina ad Alpha chiedendo il permesso di atterrare ed invitando a bordo Koenig, Victor ed Helen. La nave è in realtà un’entità pensante chiamata Gwent che li imprigiona con l’intento di sostituire il suo vecchio “compagno” ormai morente. L’episodio riprende il tema della macchina pensante che tiene in scacco gli esseri umani già presente in alcune puntate della serie classica di Star Trek. La morale finale che anche i computer possono soffrire di solitudine è comunque originale e toccante. Piuttosto claustrofobica nell’ambientazione, resta una delle migliori puntate della serie. L’idea di un computer pensante che sembra la versione evoluta di HAL 9000 è ben sostenuta da una sceneggiatura finalmente coerente. Buona anche la performance del trio protagonista. Nei panni del vecchio compagno c’è Leo McKern, grande caratterista britannico. (Rocchiola)

22. LA MISSIONE DEI DARIANI (Mission of the Darians) 
**** Alpha riceve una chiamata di soccorso da un'immensa astronave gravemente danneggiata. Koenig e compagni scesi sulla nave alla ricerca dei sopravvissuti scoprono due distinte colonie viventi: una progredita e civilizzata, l'altra violenta e primitiva. Episodio dalle ricche scenografie che rendono bene l’idea dell’immensa grandezza della nave Dariana. Il soggetto della comunità elitaria dedita per sopravvivenza allo sfruttamento dei propri simili meno evoluti è ben sviluppato ed impreziosito da annotazioni di un certo rilievo come la critica all’uso della religione quale mezzo di controllo dei popoli con i Dariani evoluti che si spacciano per divinità agli occhi della comunità primitiva. Già presente in "Uccidere per amore", uno dei migliori episodi di Star Trek, Joan Collins replica anche qui il suo ruolo di guest star sexy e attraente. (Rocchiola) 

23. IL DOMINIO DEL DRAGO (Dragon's Domain)
***** Nel 1996 l’equipaggio della missione Ultra fu sterminato da un terribile mostro spaziale tentacolare. Almeno questa è la versione fornita dall’unico superstite, il comandante Tony Cellini, che non avendo prove concrete sull’accaduto non fu mai creduto. Da sempre preda dei rimorsi, Cellini vede la possibilità di redimersi quando la Luna arriva in prossimità di un cimitero spaziale di astronavi del tutto simile a quello da lui descritto all’epoca della missione originaria. La fusione tra sci-fi anni 50 e horror anticipa addirittura di qualche anno "Alien", con particolari raccapriccianti come i tentacoli sul corpo degli astronauti e le salme mummificate delle vittime del mostro del tutto inediti, per un prodotto televisivo. Anche la sceneggiatura è piuttosto originale, con il ricorso al flashback sulla missione Ultra che ci riporta a prima del distaccamento della Luna dalla Terra. Ottima la performance del nostro Gianni Garko nei panni di Cellini. Senza ombra di dubbio il miglior episodio della serie. (Rocchiola)

24. IL TESTAMENTO DEGLI ARCADI (The testament of Arkadia)
**** La Luna si arresta all’improvviso nello spazio in prossimità di un pianeta morto e inizia a perdere velocemente energia. Scesi sul pianeta per verifcarne le condizioni di vita, Koenig e compagni scopriranno le origini della razza umana. Bell’episodio conclusivo della prima stagione che rispolvera la teoria che la razza umana abbia discendenze aliene. Le guest star Orso Maria Guerrini e Lisa Harrow nei panni dei novelli Adamo e Eva rappresentano un’ideale conclusione della deriva lunare, portando sul pianeta Arcadia i semi della rinascita della nuova civiltà terrestre. Purtroppo la seconda stagione non ha tenuto minimamente conto di questo spunto per una possibile ripartenza della serie e senza alcuna soluzione di continuità ha preferito far sparire alcuni dei personaggi più importanti (Bergman su tutti), introducendo le clownesche traformazioni di Maya. (Rocchiola)

APPROFONDIMENTO INSERITO DAI BENEMERITI ROCCHIOLA E ZENDER

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