"Stranger things" stagione per stagione

29 Dicembre 2017

LA PAGINA DEGLI ESPERTI

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STAGIONE 1 (2016)
***! 
In una notte del 1983, un ragazzino scompare in una piccola città dell’Indiana. Per i nostalgici degli anni ’80, una serie televisiva ricca di citazioni e riferimenti al cinema e alla televisione dell’epoca. Non molto originale nella trama, Stranger Things è una serie ben fatta, dal deciso target adolescenziale ma godibile anche per il pubblico adulto. Ritmo, suspense e colpi di scena, nonché effetti speciali non invasivi e ben realizzati. Bravi e ben scelti i giovani attori che affiancano colleghi più rodati come Winona Ryder e Matthew Modine. (Galbo)

***! Sembra girata negli anni '80 questa serie tv, proprio come i film a cui rende omaggio, da ET a Poltergeist tanto per fare esempi famosi. Ma anche se non è tratta da un suo romanzo, durante gli 8 episodi è King la presenza più avvertibile, con i suoi ragazzini in bici che devono vedersela con i bulli, la bambina dai super-poteri che i militari vogliono sfruttare per i loro fini, le famiglie in cui ad essere problematici sono più i genitori che i figli, la tranquilla vita di provincia sconvolta dall'irruzione di un male dai contorni oscuri. Bel fatto e ben interpretato, assai piacevole. (Daniela)

***! Goonies in salsa lovecraftiana. I Duffer ci catapultano negli 80's con una buona storia, seppur con qualche difettuccio. Telecinesi, Dungeons & Dragons, Mk-ultra e vasche di deprivazione, universi paralleli e mostri della laguna nera 2.0. Un bel guazzabuglio di citazioni e nostalgia per la cara fantascienza che fu e per un King non ancora prosciugato da ogni inventiva. Ottimo il cast, su tutti la rediviva Ryder e la promessa Brown, anche se il mio preferito è Matarazzo. Buono il finale, eccellente il ritmo. (Redeyes)

**** Un prodotto eccezionale che ha la forza di una trama genialmente ispirata a un mix di diversi videogiochi e giochi da tavolo e di un'ambientazione ultimamente molto alla moda. La produzione fa un ottimo lavoro scegliendo un cast azzeccato. Una fotografia eccellente, costumi, musiche e atmosfere catturate pari pari dalla golden age del cinema Anni 80. Costruiti bene gli effetti speciali, che si fondono in maniera sublime con la realtà. Simpatiche le citazioni a pellicole che hanno fatto la storia. (Ryo)

***! Il risultato generale è da attribuire molto alle belle musiche elettroniche che praticamente valgono la visione e richiamano i Tangerine dream. La Ryder così stralunata non si era mai vista. Alla sua disperata battaglia contro i mulini a vento fa da contraltare quella dei ragazzini che prendono tutto come un'avventura. Ricorda un po' David Lynch, in particolare l'ultima serie di Twin Peaks", anche se molto meno "sperimentale": la morte non impedisce alle persone di continuare a influire sulla loro comunità di provenienza. (Occhiandre)


STAGIONE 2 (2017)
**
La seconda parte di Stranger Things mi è apparsa decisamente indferiore alla prima. A cominciare dalla trama per proseguire con la forzata morte di un personaggio, la forzata costruzione di una vera e propria mappa formata da fogli attaccati per tutta la casa (la cosa peggiore), l'inserimento forzato di due personaggi che ho trovato completamente inutili ai fini della trama, sperando sino all'ultimo che avessero un ruolo che permettesse di svoltare: niente da fare. Certo il cast, gli effetti speciali... Tutto molto bello, ok, ma la sostanza è pochissima. (Ryo)

*** Scemato l'effetto novità/nostalgia si percepisce fin dalle prime puntate un senso di piattezza come se tutto fosse già stato detto e si raccogliessero solo i frutti della prima stagione. Poi lentamente prendono forma i girini caduti nel lavabo e le dinamiche acquisiscono spessore fra derive x-maniane e richiami più da Umbrella corporation che 80’s. Arrivano nuovi personaggi (Billie & Max e Otto oltre a Bob) ma specie per i primi tre la caratterizzazione è superficiale e sembra solo un mero inserimento in vista della prossima stagione. Il finale sdolcinato quanto basta mi è piaciuto ed è la giusta, seppur telefonata, “chiusura” del cerchio. (Redeyes)


STAGIONE 3 (2019)
**! Stagione deludente, non c'è più quella coesione del gruppo dell'inizio, ma un'eccessiva dispersione di storylines che potrebbero rappresentare benissimo 3-4 telefilm diversi, con un raggruppamento forzato. Ho trovato anche le scenografie e la computer grafica, più finta del solito, ma forse è un'impressione. Bello il momento nostalgia al cinema per la prima di "Ritorno al futuro" con conseguenti citazioni. Per il resto una stagione dimenticabile e "in più". (Ryo)

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