"Piazza Navona" episodio per episodio

1 Febbraio 2017

LA PAGINA DEGLI ESPERTI

In questa pagina sono raccolti i commenti pervenuti sui singoli episodi di "Piazza Navona". Per cercarne uno in particolare è sufficiente selezionare tutto il testo e cercare il titolo (italiano o inglese). Chi volesse contribuire commentando un unico e preciso episodio non ha che da CLICCARE QUI e farlo, scrivendo nel forum il proprio commento e facendolo anticipare dal numero dell'episodio, dal titolo e dal relativo pallinaggio. Il commento verrà prelevato “automaticamente” (per via umana, cioè da me) dal forum e trasferito in questa pagina nel punto esatto.

01. IL MITICO GIANLUCA
Regia di Gianfrancesco Lazotti
** Un venditore ambulante di aspirapolveri fallito (Luca Barbareschi, per l’occasione invecchiato da quarantenne con qualche capello artificialmente ingrigito) incontra un giorno un suo vecchio amico di gioventù (Alessandro Haber) che non vedeva da vent'anni. Da questo incontro fortuito nasce una specie di viaggio nella memoria e un'uscita per Roma alla ricerca dei luoghi della giovinezza. Lazzotti segue un po' la moda di allora nel rimembrare "i magnifici Anni '60", per fortuna risparmiandoci gli eccessi nostalgici e tenendo il freno tirato - ma non del tutto - sulle micidiali canzonette 60’s. Resta una storia di amicizia, illusione e di qualche ricordo sbagliato da rielaborare nel contesto di una puntata che, sotto forma di una fiction dal buonismo sempre in agguato dietro l'angolo, tenta di far passare qualche concettodi sociologia. (Markus)

02. AMORE A CINQUE STELLE
Regia di Roberto Giannarelli
** Una stilista di moda (Mariangela Melato) ha buone prospettive di far crescere a livello commerciale la propria sartoria grazie a un contratto con uno straniero, che le chiede una cena dove discuteranno dell'affare. Per alcune ragioni di comodo la stilista dovrà organizzare la cena dal suo ex marito (Sergio Castellitto, nei panni di un editore fallito), ma la serata prenderà un'altra piega. La puntata, di grana un po' grossa, poggia le basi sui nomi di richiamo e a una leggerezza - forse eccessiva - del soggetto. La vicenda scorre via veloce per una pratica "scacciapensieri", ma non lascia molto il segno. (Markus)

03. CUORE DI LADRO
Regia di Ugo Fabrizio Giordani
** Un giovane ladruncolo scippa la borsetta a una svedese. Nei giorni successivi, preso da un senso di colpa (e dall'avvenenza della ragazza, che vorrebbe conoscere), la cerca per tutta Roma... Episodio incentrato su una storia di poco conto, che punta più sull'aspetto "sociologico" del giovane scippatore e su una certa romanità (è tutto parlato in romanesco, salvo qualche piccola frase qua e là) che allora come oggi poteva essere evocativa di un modo di vivere "alla giornata". Si segue volentieri, ma della serie in questione non è certo il miglior esempio. (Markus)

04 O SAMBA
Regia di Daniele Costantini 
** Storia di due vecchi amici che frequentano una scuola di samba. Uno dei due si innamora di Perla (Valentina Vargas), una bella ragazza brasiliana e vorrebbe partire con lei nella sua terra natia ma... La faccenda pecca di scarsa originalità e regge perlopiù per le carismatiche presenze di Galeazzo Benti (in quegli anni ebbe una specie di seconda giovinezza artistica) e, soprattutto, del toscanissimo logorroico Carlo Monni con il suo abituale turpiloquio (stavolta non volgare, va detto). Momenti di stanca e qualche taglio in più avrebbero giovato e alleggerito l’opera prima di Costantini.  (Markus)

05. FERNANDA
Regia di Ricky Tognazzi
*** Fernanda (Margarita Lozano) è un'anziana governante di un avvocato (Eros Pagni) divorziato da molti anni dalla ex moglie (Anouk Aimée). I rapporti tra i due, pur pacifici, sono ormai ai limiti del convenevole. La loro figlia Martina (una giovanissima Cecilia Dazzi) resta incinta a sedici anni, ma questo atroce segreto lo confessa in maniera fortuita solo a Fernanda e l'occasione per dirlo ai genitori sarà uno strano e forzato compleanno organizzato dalla signora. Esordio alla regia di Ricky Tognazzi, che della famiglia si porta dietro il fratello Gianmarco nella parte del fidanzato di Martina. Il regista dona alla pellicola un aspetto intimistico e coglie molti aspetti del giovanilistico allora in voga anticipando certe atmosfere meno volte al disimpegno e più ai drammi a cui la vita, talvolta, ci sottopone; atmosfere che diverranno preponderanti in molti sceneggiati girati tra la fine degli anni Ottanta e i primi Novanta (la Dazzi, con "I Ragazzi del muretto" (1991), ne sarà - insieme ad altri - quasi l'emblema).  (Markus)

06 LA VACANZA
Regia di Roger Guillot
**! Una splendida rockstar francese (l'allora bella e giovane Mathilda May) è a Roma per un concerto. Presa dallo sconforto e soprattutto dalla voglia di evadere, sfugge dal suo staff per concedersi una giornata di libertà. Sarà l'occasione per incontrare varie umanità e soprattutto un ragazzo di borgata romana che, un po' come nel celebre Vacanze romane, scorrazzerà per la città con la graziosa francesina. La storia è piuttosto banale e già vista, ma viene in soccorso una certa accuratezza nel disegnare i personaggi e le personalità, ovviamente con i vizi e vezzi dell’Italia un po’ ingenua ma sincera di allora. Si segnala la presenza di Paolo Panelli. (Markus)

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