"Boardwalk empire" stagione per stagione

26 Maggio 2012

LA PAGINA DEGLI ESPERTI

In questa pagina sono raccolti i commenti pervenuti sulle singole stagioni di questa serie. Chi volesse contribuire commentando un'unica e precisa stagione non ha che da CLICCARE QUI e farlo, scrivendo nel forum il proprio commento e facendolo anticipare dal numero della stagione (es. STAGIONE 2) e dal relativo pallinaggio. Il commento verrà prelevato “automaticamente” (per via umana, cioè da me) dal forum e trasferito in questa pagina nel punto esatto.


STAGIONE 1 (2010)
****!
Un eccellente Buscemi che da solo varrebbe la visione, ma si è voluto far di più e si è dato vita a una serie ottima. In certi momenti sembra di vedere un De Palma, o uno Scorsese, tanta è la qualità. Ricostruzioni perfette, dialoghi curati nei dettagli, ottime prove attoriali. È esattamente quello che ti aspetti, perché non è contemplato il colpo ad effetto, ma non spiace la cosa, tutt'altro. Sicuramente consigliato agli amanti dei vari Untochables e non solo. (Redeyes)
**** Il pilota (diretto da Scorsese) è un assaggino di pura raffinatezza tecnica; i restanti 11 episodi una dimostrazione di struttura particolarissima nelle sceneggiature. In particolare mi piace molto il lavoro di caratterizzazione psicologica nei personaggi; si veda la carriera in salita di Al Capone e l'estremismo cattolico di un incredibile personaggio: l'agente federale. C'è un solo limite: se ti perdi qualcosa (e non hai modo di rimediare) vieni quasi tagliato fuori. La trama procede sottilmente dietro a vari dialoghi (di gran lunga superiori all'azione vera e propria) e a intrecci di molti personaggi, tra fantasiosi e reali, che ruotano intorno ad un incredibile Buscemi (da sentire in lingua originale quanto sia diversa e particolare la sua voce); con la dovuta attenzione si è ripagati da un prodotto di autentica qualità. (Fabbiu)

STAGIONE 2 (2011)
**** Difficile bissare la qualità della prima serie eppure... Senza sottolineare la qualità delle singole interpretazioni, eccellente peraltro, e senza spoilerare finali o semi-finali, non posso esimermi dal commentare in modo più che positivo. Emergono la figura del commodoro e della madre di Darmody, per quasi la totalità degli episodi vera e propria deus ex machina delle trame del figlio. Questa stagione ruota intorno all'apparente caduta di Nookie, salvo, poi, virare sul finale. Ultima puntata che strappa due colpi di scena e che conclude ottimamente ma lascia aperta la porta per la terza. (Redeyes)

**** Le trame e le sotto-trame continuano a svilupparsi in modo interessante intorno al tema principale focalizzato sul declino di Thompson; la caratterizzazione psicologica dei personaggi subisce impennate sorprendenti e il finale, non avendo già saputo di una terza stagione (e non fosse che molti personaggi aggiunti non sono stati messi del tutto a fuoco) avrebbe già portato a termine il tutto. Fotografia, costumi e musiche sono quanto più lussuoso si può vedere in una serie tv. Ancora piacevolissima. (Fabbiu)

**** La seconda stagione si conferma all'altezza della prima per quanto riguarda l'eleganza della confezione e l'eccellenza delle interpretazioni. Tutto continua a ruotare attorno alla figura di Nucky Thompson, dominatore di Atlantic City, che deve fronteggiare un complotto ordito dal ex-pupillo Jimmy e dal fratello sceriffo, stanco di vivere nella sua ombra. Qualche rallentamento nel ritmo, legato alla descrizione del rapporto con la moglie Margaret, viene ampiamente riscattato da un finale col botto, inaspettato ed anche coraggioso in considerazione del rinnovo per una ulteriore stagione. (Daniela)


STAGIONE 3 (2012)
**! 
Come ogni serie ci ha ormai abituato il numero delle stagioni è inversamente proporzionale alla qualità. Più aumenta il numero più decresce la qualità. Chiusa questa terza stagione diventa difficile fare un bilancio complessivo anche perché, purtroppo, la sceneggiatura di questa stagione è davvero deludente e 12 episodi sono sinceramente troppi, considerato che tutto gira attorno a un unico nuovo personaggio e cioè Gip Rosetti. Personaggi secondari che appaiono e scompaiono senza essere davvero organici alla sceneggiatura, storie dai risvolti a volte davvero incomprensibili fanno sì che il giudizio inizi a diventare davvero negativo. Confezione come al solito impeccabile, questo è indiscutibile, ma è come scartare un pacco regalo fantastico per trovarci dentro una collana da bigiotteria. (Piero68)

*** Incipit col botto, poi un leggero appiattimento totale. BWE alla terza si conferma ancora una serie tv di qualità e per gli stessi motivi detti in precedenza; tranne che per le sceneggiature: la cinghia è stata tirata forse troppo e ora quasi sembra che non si sappia più come gestire la situazione, soprattutto a seguito dell'assenza di un personaggio principale nelle precedenti. Il nuovo cattivone di turno è Gip Rosetti, interessante, ma ruba la scena ad altri nemici secondari e personaggi comprimari che hanno occasioni sempre meno studiate per presentarsi. Anche in questo caso nel finale si direbbe che la stagione - salvo qualche lacuna incolmata - sia giunta al termine; ma così non è. Piacevole, in ogni caso. (Fabbiu)

***! Tolto di mezzo uno dei due poli su cui si erano articolate le due precedenti stagioni, per contrastare lo strapotere cittadino di Nucky ecco proporre un nuovo personaggio: il Gip Rosetti interpretato da Bobby Cannavale con un filo di maniera, si presenta fin dal primo episodio come un gangster spietato, incapace di controllare la rabbia omicida, a differenza del "collega" Al Capone. Tolti gli intermezzi legati alle parallele vicende amorose dei coniugi Thompson e quelle tragicomiche dell'ex sbirro Van Alden, questa terza stagione scorre veloce verso un epilogo sanguinosissimo, a cui dà un consistente contributo Harrow, il reduce sfigurato, uno dei personaggi più affascinanti della serie. (Daniela)


STAGIONE 4 (2013)
**** Chiusa la strana parentesi di Gip Rosetti, la quarta stagione non aggiunge nulla alla qualità delle sceneggiature e degli episodi visti sinora; ritorna ai nemici classici e ha l'ottima idea di calare ancora di più lo spettatore nell'introspezione psicologica di tutti quelli già visti: la scalata di Capone e i suoi compagni, Chulky White, Eli e figlio, la metamorfosi di VanHalen... persino Nucky dimostra inattesi profili umani. Diversi nuovi personaggi tra i quali spiccano il folle agente federale e il predicatore nero; nel complesso si disegna una interessantissima storia di una grande guerra tra gangster tesa al massimo, ancora più viva che nella stagione precedente. (Fabbiu)

*** Dopo il bagno di sangue con cui si era conclusa la terza stagione, questa rischia di apparire sin troppo tranquilla, nonostante non manchino certo i morti ammazzati, talvolta anche in modo fantasioso. L'eleganza della messa in scena resta immutata, come pure l'alto livello delle interpretazioni, però si affaccia una certa stanchezza nel portare avanti tutte le numerose linee narrative a sfondo criminale o meno. Nell'epilogo, la scomparsa dell'unico fra i personaggi principali che sembrava non pensare solo ai propri interessi, è certo un colpo basso nei confronti dello spettatore ma si traduce in una chiusura in bellezza. (Daniela)


STAGIONE 5 (2015)
**** Chiusura su alti livelli per la saga della malavita ad Atlantic City negli anni del proibizionismo con una stagione più breve delle precedenti composta da solo 8 episodi inframmezzati da lunghe sequenze in flashback in cui ci viene raccontata l'infanzia e la giovinezza di Nucky Thompson. Questo continuo oscillare temporale all'inizio sembra appesantire la narrazione, ma finisce per dimostrarsi decisivo per comprendere quale è stato il "peccato originale" da cui sono derivati i comportanti successivi del protagonista e di riflesso delle persone che lo circondano. Pur con qualche momento di stanca nelle stagioni centrali, B.E. si conferma come una delle migliori serie degli ultimi anni, superlativa per quanto riguarda ricostruzioni ambientali, scenografie, fotografia ed interpretazioni. (Daniela)

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