"Criminal minds" stagione per stagione

21 Novembre 2011

LA PAGINA DEGLI ESPERTI

In questa pagina sono raccolti i commenti pervenuti sulle singole stagioni di questa serie. Chi volesse contribuire commentando un'unica e precisa stagione non ha che da CLICCARE QUI e farlo, scrivendo nel forum il proprio commento e facendolo anticipare dal numero della stagione (es. STAGIONE 6) e dal relativo pallinaggio. Il commento verrà prelevato “automaticamente” (per via umana, cioè da me) dal forum e trasferito in questa pagina nel punto esatto.


STAGIONE 1 (2006)

*** Interessante variazione nel genere poliziesco per la TV, con un approccio alla psicologia a volte un po' pedante e da DSM-IV, altre volte invece più accurato ed efficace. I personaggi rispecchiano i canoni del genere, ma alcuni (Reid e Garcia soprattutto) risultano particolarmente simpatici. Si nota con piacere un impegno nel voler distanziare il prodotto dalla media, il che rende la visione piacevole e adatta al contesto serale. (Belfagor)


STAGIONE 2 (2006)

**** Si riparte concludendo il Re pescatore, episodio finale della prima, rimasto incompleto, ma le prime puntate della nuova stagione sembrano lasciar presagire un livello qualitativo peggiore. Invece via via che passano gli episodi, appare la nuova agente speciale Prentiss (che sarà quasi elemento di disturbo per questa stagione) e le cose migliorano ed appassionano. In questa stagione ci sarà in particolare evidenza Frank, presente in due puntate non consecutive, un serial killer capace di minare la solidità del gruppo e non solo. (Redeyes)

***! Buona crime story, dalle atmosfere intense che in questa seconda stagione si venano di note più intime e personali. Ottimo il lavoro di sceneggiatura, anche se c'è qualcosa nell'impianto che la rende più di routine de previsto. Discrete le regie, molto buoni tutti gli attori. (Manulele81)

** Il livello comincia ad abbassarsi. Le storie tendono a diventare routine e a non scioccare come dovrebbero (anche se alcune storie sono un po' forti). Riconfermato il solito cast e come al solito non ci sono guest-star di grande rilievo. Evitabile. (Ciavazzaro)

***
L'arrivo di Paget Brewster si rivela una scelta azzeccata per la serie, mentre il tono generale diventa più variegato: alcune puntate sembrano "di routine", mentre altre sono ben realizzate e spiccano sul resto. Nella parte finale della stagione si assiterà ad una escalation di violenza (una piromane, una caccia all'uomo, uno squartatore) che culminerà nella resa dei conti fra la squadra e il serial killer Frank. A suo modo, sa stimolare la curiosità dello spettatore. (Belfagor)


STAGIONE 3 (2007)

***
Partirà il segnato, nella serie, Gideon lasciando il posto a Rossi (Mantegna), un guru del Profiling che, tuttavia, ha notevoli difficoltà nel lavoro di gruppo. La serie ne risente non avendo il personaggio uno spessore sufficiente a colmare la lacuna; tuttavia, con lo scorrere delle puntate, si ritrova vigore. Alcuni episodi sono veramente ben girati ed avvincenti e rispetto alle prime due stagioni si ha, forse, più azione. Finale ovviamente aperto. (Redeyes)

***!
Questa terza stagione rimescola un po' le carte ma mantiene sempre alto il livello di un'ottima serie. Dispiace l'uscita definitiva (per ora) di Guideon ma Mantegna è un ottimo sostituto e il suo personaggio convince. Finale di stagione mozzafiato e sospeso come sempre. (Hackett)

** Il livello rimane più o meno quello. Oramai la serie ha detto tutto quello che c'era da dire, non ci sono nuove emozioni e c'è un'importante defezione dal cast che rende la serie ancora meno interessante. Le storie ogni tanto hanno qualche guizzo, ma alla fine mettono più noia che ansia, almeno a mio giudizio. (Ciavazzaro)

***! Dispiace per la partenza di Patinkin, ma l'arrivo di Mantegna riesce a colmare il vuoto. Grazie ad alcuni episodi davvero azzeccati, inoltre, si approfondiscono la personalità e i retroscena dei vari membri della squadra. Si amplia inoltre la gamma dei crimini esaminati, fino ad un finale esplosivo con tanto di guerriglia urbana. L'approccio psicologico, inoltre, è più complesso e meno pedante. In definitiva la serie si conferma valida ed interessante.  (Belfagor)


STAGIONE 4 (2008)

***!
In questo momento in cui il filone criminale è iper sfruttato e spesso con scarsi risultati trovo questa serie una delle meno peggio. Rossi (Mantegna) non è sicuramente il punto di forza, anzi, ma si confonde bene nel gruppo. Gibson, pur mono espressivo (per copione) piace e così gli altri. Il livello degli episodi, nonostante si sia alla IV stagione è buono. Le storie sono curate e salvo pochi episodi funzionano bene. Ovviamente il finale lascerà col fiato sospeso. Consiglio. (Redeyes)

**
Da Manhunter in poi, di agenti FBI che enrano nella mente del maniaco rischiando il proprio equilibrio ne abbiamo visti a dozzine. Questa serie non aggiunge nulla di nuovo e non è memorabile né per le atmosfere né per le trame, né per i personaggi (tranne, forse, i nerd Reid e Garcia. Solo un buon riempitivo per la serata. Nello stesso genere è infinitamente più profondo The inside, vergognosamente sottovalutato e cancellato dopo 13 episodi. (Darkknight)

*** Se la terza stagione si era concentrata sulla varietà dei crimini, ora l'accento viene posto sul loro aspetto più tragico: in più di un episodio si arriva a provare compassione per il criminale di turno. Vengono inoltre approfondite le storie dei vari protagonisti e il personaggio di Prentiss assume un ruolo più rilevante, aggiungendo una note di umanità a molti episodi. Il finale, particolarmente macabro e con un finale a sorpresa, darà il via agli eventi della quinta stagione. (Belfagor)


STAGIONE 5 (2010)

**! Gli episodi non sono stiracchiati eppur sembran frutto di quella "stanca" che affligge tutto i setial di lungo corso. Si cerca con qualche stratagemma di tener alta l'attenzione, in particolare ripartendo proprio da quel finale della stagione precedente lasciato a mezzo. Maggiore è il ruolo di Penelope Cruz che si aggiunge stabilmente e con maggior peso "televisivo" alla squadra. Continuo a nutri dubbi sul personaggio di Rossi, che non decolla ed anzi un po' tedia. Tanto per cambiare la puntata 23 lascerà qualcosa in sospeso. (Redeyes)

***! Idealmente divisa in due dalla resa dei conti con il Mietitore, abbonda di tensione nella prima parte e di audacia nella seconda. Generalmente gli episodi sono più impressionanti (alcuni, come "100", "Il gioco continua" o "Mosley Lane", lasciano il segno), anche se non tutti si mantengono sullo stesso livello. La squadra lavora bene come al solito e certi criminali si fanno ricordare. Il finale, lasciato aperto, avrà come guest star Tim Curry nel ruolo di un mostruoso serial killer itinerante. (Belfagor)


STAGIONE 6 (2011)

***
Dopo una quinta stagione un po' fiacca, questa sesta partirà con un bel po' di novità, oltre a chiudere il cerchio con il finale sospeso della precedente. J. J. decide di accettare una promozione e lascia la squadra, mentre dal passato di Emily tornerà un feroce trafficante di armi che aveva fatto catturare quando era sotto copertura. Molti episodi ruoteranno intorno alla vicenda per culminare in un bell'episodio di chiusura. L'ultima puntata lascia col fiato sospeso solo in parte. Nella squadra entra l'agente Seaver, figlia di un noto S. I. (Redeyes)

*** Finora la stagione più disomogenea della serie. Una serie di circostanze avverse (e di tagli al budget) potrerà all'allontanamento di JJ e, in seguito, di Prentiss, facendo perdere alla squadra parte della sinergia che si era venuta a creare dalla terza stagione. Ciò nonostante, gli episodi si mantengono su un buon livello e c'è abbastanza materiale per delineare una buona settima stagione. (Belfagor)


STAGIONE 7 (2012)

** Archiviato il passato di Prentiss, ci si rigetta nel presente di serial killers e psicopatici. La squadra torna al completo, non senza alcune frizioni, e non si cerca di creare una storia nella storia come nelle altre, piuttosto si procede con espisodi quasi fini a se stessi. Il livello non sempre è accettabile ed anzi a volte alcuni episodi sembran inseriti puramente per arrivare ai canonici 22 episodi. Gli episodi finali, pur senza ricorrere ai classichi escamotage da serial tv, sono invece decisamente ben girati. Sta avendo lo stesso percorso dei vari CSI. Una deriva di mediocrità, piacevole e nulla più. (Redeyes)


STAGIONE 8 (2013)
**
Arriva la Strauss che non porta novità ma una buona dose di tedio, e nonostante la stagione parta con buoni presupposti questi vanno ben presto perdendo appeal. Unici sussulti in un pelago di casi spesso banalotti, è questo un limite comune anche a CSI, sono gli episodi con il Dr. Reid innamorato. Si finisce, tuttavia, per mettere anche questa pietanza sul fuoco ma si cucina troppo celermente, risultando non particolarmente riuscita. Finale con iol cattivo di turno, ma anche qua la pecca più grande è una certa pressapochezza nella sceneggiatura e nello sviluppo della storia nelal storia. Ennesima dipartita. Siamo lontani anni luce dalle prime ottime stagioni. Peccato. (Redeyes)


STAGIONE 9 (2014) 
** Era immaginabile d'altra parte che saremmo finiti verso l'ennesima stagione non più sussultante ma semplice accompagnamento serale. Come già per altre serie le migliori cartucce sono state sparate e allora con mestiere e con qualche episodio un po' superiore alla media si va avanti. Succede poco se non un rapimento di JJ che però ha la brevità di due episodi e un finale che di sorpresa ha ben poco se non una più che papabile partenza.  (Redeyes)

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