"Prison break" stagione per stagione

16 Novembre 2011

LA PAGINA DEGLI ESPERTI

In questa pagina sono raccolti i commenti pervenuti sulle singole stagioni di questa serie. Chi volesse contribuire commentando un'unica e precisa stagione non ha che da CLICCARE QUI e farlo, scrivendo nel forum il proprio commento e facendolo anticipare dal numero della stagione (es. STAGIONE 3) e dal relativo pallinaggio. Il commento verrà prelevato “automaticamente” (per via umana, cioè da me) dal forum e trasferito in questa pagina nel punto esatto.


STAGIONE 1 (2005)

*** Il telefilm di nuova generazione si sta mangiando tutti i generi e sottogeneri cinematografici. Così è anche per questo "Prison Break", dilatazione parosissistica del sottogenere carcerario. Al di là delle inverosomiglianze è una serie avvincente, piena di colpi di scena, che si segue col fiato sospeso sino all'ultima puntata (che lascia un po' l'amaro in bocca per la sua apertura...). Buono il cast, con alcune piccole sorprese per i ruoli secondari. (G. Godardi)

**** Non c'è niente da fare, l'ambientazione carceraria esercita su di me un'attrazione particolare e se a ciò aggiungiamo 4 o 5 colpi di scena a puntata, la ricetta di un serial TV che mi avvinghiasse al divano è bella e fatta. Certo alla lunga alcuni ribaltoni della trama si possono anche prevedere, ed alcuni risulteranno assurdi allo spettatore che cerca il perché delle cose a tutti i costi, ma a patto di lasciarsi trasportare dagli eventi risulterà una serie godibilissima e si vorrà passare il prima possibile alla seconda stagione. (Venticello)

*** Il genere carcerario che ci ha regalato pellicole memorabili al cinema (una per tutte Fuga da Alcatraz), è alla base di una serie televisiva la cui prima stagione è quasi completamente ambientata in un penitenziario dal quale i protagonisti cercano di fuggire. Strutturato in modo simile ad un altra celebre serie contemporanea (Lost), attraverso cioè numerosi flashback che narrano il passato dei personaggi, Prison Break è ben realizzato e anche se la trama risulta talora inverosimile, assicura allo spettatore numerosi colpi di scena. (Galbo)

**** Una delle più avvincenti e riuscite serie tv degli ultimi tempi. Prison Break, in questa sua prima stagione praticamente quasi perfetta, regala emozioni e suspance, citando a piene mani il cinema carcerario ma riuscendo ad essere originale nella trama e nella costruzione di personaggi tutti ben delineati e convincenti. Ritmo serrato e continui colpi di scena saranno alla base di un serial che è un ottovolante emotivo. Da vedere. (Hackett)


STAGIONE 2 (2006)

*** La seconda serie si svolge fuori dal penitenziario. I protagonisti sono evasi e finiscono per sparpagliarsi, dando origine a varie storie parallele. L’azione non manca e i colpi di scena anche. Ne capiteranno un po’ di tutti i colori e il tentativo di scagionare il condannato a morte proseguirà. Non sempre all’altezza delle aspettative, si ravviva però nel finale, che naturalmente fa capire che ci sarà una terza serie. Buona l’idea di dare più importanza allo spregevole capo dei secondini (licenziato e dal dente avvelenato). Buono. (Puppigallo)

**** Tesissima, ancora più dura, nera e senza speranza della stagione precedente anche se - necessariamente - meno claustrofobica. Il rischio è quello che l'aria aperta snaturi il prodotto, ma la bontà maniacale delle sceneggiature e la grande cura delle regie, garatisce sulla tensione tambureggiante. Cast in gran forma, specie i nuovi entrati. (Manulele81)

***! Dopo l'evasione la fuga. Un moltiplicarsi di tracce e schemi narrativi in un affascinante mosaico che solo all'ultima puntata trova un minimo di compiutezza. Tralasciando il fatto dell'assurdità di una seconda serie di genere carcerario che ha pochissime scene dentro a un carcere, c'è però da dire che questa supera la prima per inventiva e realizzazione. Unica pecca è che a volte somiglia un po' troppo a 24. Il finale prevedibile annuncia un'altra evasione per la terza serie. In più è previsto anche un spin-off al femminile. (G. Godardi)

*** Spostando la seconda serie di Prison Break fuori dal penitenziario nel quale si era svolta la prima (cosa non scontata considerato l'alto gradimento della stessa) gli autori azzeccano la mossa e compiono un'operazione speculare a quella della prima stagione. Le puntate vengono realizzate quasi completamente in esterni, ribaltandone pertanto stile e struttura narrativa. Vengono mantenute però il ritmo e la tensione necessarie per questo prodotto anche grazie all'introduzione di nuovi e riusciti personaggi. (Galbo)

**** Persa l'ambientazione carceraria, la serie non perde invece di fascino e acquista nuovi personaggi che contribuiscono a mantenere alta la tensione. Si sviluppa ulteriormente il plot complottista e si chiude la stagione con l'ennesimo colpo di teatro che annuncia il nuovo/vecchio inizio della terza stagione, che diventa a questo punto imprescindibile. (Venticello)

***! 
Dopo una prima stagione di carattere prettamente carcerario, la seconda serie tratta principalmente di fuga. In pieno stile Il fuggitivo, vedremo i nostri spostarsi da un capo all'altro dell'America alla ricerca della libertà e di un tesoro che fà gola a tutti. Il ritmo è ora ancora più scatenato e l'aggrovigliarsi della trama coinvolge sempre maggiormante lo spettatore. Di fondamentale importanza per la serie l'introduzione del personaggio di Alex Mahone, agente dell'F.B.I. che diventerà d'ora in poi una figura fondamentale. (Hackett)


STAGIONE 3 (2007)

*** Il teatro di questa terza serie è il carcere panamense di Sona, autogestito dai detenuti rivoltosi. Pur essendo comunque interessante questa serie appare la più marginale e posticcia. Volendo riportare un po' forzatamente il tema dell'evasione si rischia un po' di stancare lo spettatore, ma il cambiamento del contesto carcerario e l'inserimento di personaggi interessanti ed elementi importanti per la prosecuzione della serie, tengono desto l'interesse. (Hackett)


STAGIONE 4 (2008)

***! L'ultima stagione di questa memorabile serie stravolge lo spettatore con colpi di scena, continui cambi di alleanze e con uno scenario fantapolitico sempre più aggrovigliato. Verranno introdotti ancora nuovi personaggi e i misteri saranno svelati. La serie risolleva l'interesse dopo la leggera flessione della parentesi panamense e ci porta dritti alla soluzione dei molti misteri ed intrighi di palazzo. Finale bello e coraggioso. (Hackett)


THE FINAL BREAK - 2 episodi (2009)

***! In questo ultimo racconto, costituito da due episodi, sapremo quali eventi sono accaduti prima del flashforward presente nel finale della quarta stagione. Interessante ed utile per conoscere la dettagliata conclusione di tutte le vicende umane che sono state in gioco. (Hackett)

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