Intervista a Conchita Puglisi

14 Maggio 2010

La simpatica Conchita Puglisi ha risposto molto volentieri alle domande postegli dal sempre bravo Davide Della Nina (PagniMauri) sulla sua carriera, gli esordi, il teatro, la televisione e Dario Argento, riunendo il tutto in un unico lungo ricordo che ripercorre le fasi più intriganti della sua storia di attrice.
Lasciamo a lei la parola:

Tutto nasce per caso come nelle favole; anche se potrà sembrare strano le favole si realizzano, e più ci credi, più facilmente accadono. E’ quando cominci a dubitare che le cose diventano difficili. Ho sempre guardato i film di Dario Argento, praticamente tutti, dai tempi della scuola (quando non avrei mai immaginato di fare l'attrice) ed ecco che conosco Dario, giro due film con lui, e - cosa inimmaginabile - instauro un'ottima intesa professionale sul set: bastavano pochi attimi per sapere cosa voleva dal personaggio e per capire l'intensità degli avvenimenti, anche se cambiava più e più volte idea; riuscivo sempre ad afferrare le sue intenzioni facilmente, realizzandole con soddisfazione. Trovo che sia una persona molto sensibile e umana. Si sarà quindi dedotto che è accaduto tutto per caso. Incontri qualcuno, ed una dietro l' altra le cose accadono.

Ho iniziato, per gioco, a 15 anni. Ho vinto più concorsi nazionali di bellezza (Miss fotogenia ad Amalfi, Miss Cinema a Positano, Miss Estate al festivalbar); conobbi Massimo Dapporto, Anita Ekberg, Gianna Tani, l'agenzia Riccardo Gay ed iniziai a fare televisione e pubblicità: Mediaset (presentatrice), Parah (cartellonistica costumi), testimonial di grossi marchi commerciali… Ho girato il mondo, le passerelle di Parigi, Versace... Poi non mi è più bastato sorridere davanti a un obiettivo, volevo qualcosa di più profondo. Ricordo che incontrai per caso Vittoria Belvedere: dividevamo lo stesso albergo e lei mi suggerì di parlare con la sua agente incoraggiandomi a fare l'attrice. Nello stesso periodo conobbi Sly (Sylvester Stallone, che stava girando Daylight - Trappola nel tunnel a Cinecittà) tramite il fotografo delle top model, Monty Shadow, mentre giravo lo spot della Vodka Moskoskaya, con Carol Alt e Naomi Campbell: fu un mese di spasso puro. Entrai a far parte del gruppo di Sly e stavamo sempre insieme: c'erano il figlio, il suo medico cinese, le guardie del corpo e l'istruttore personale di golf. Non immaginavo che di persona Sly fosse così galante e carismatico, un vero maschio latino. Andammo anche a Barcellona, con il suo aereo privato per inaugurare il Planet Hollywood (ti lascio immaginare chi c'era...): primo incontro con Gerard Depardieu (uno spasso, è più divertente dal vivo), Brooke Shields, i fratelli Baldwyn, Melanie Griffith, Antonio Banderas e tanti altri... Era tutto così naturale... mi perderei nei racconti!!!

IL TEATRO E TURI FERRO
Insomma andai a scuola di teatro, al "Laboratorio triennale al Piccolo teatro di Milano". Ho studiato tutti i metodi di recitazione, compreso il canto. Splendida esperienza! Poi, dopo un vacanza estiva, seppi che cercavano "La bella Angelica" del "Gattopardo" al teatro Verga di Catania dove c'era Pippo Baudo come direttore artistico. Feci il provino e fui scelta! Altra esperienza elettrizzante... Lavorare accanto al Grande Turi Ferro in un grosso spettacolo teatrale interpretando il ruolo che fu di Claudia Cardinale… Il costumista era lo stesso del film di Luchino Visconti. E per mesi ero su tutti i media: Tg5, Tg2, Tg3, Repubblica, Corriere della sera, persino Famiglia Cristiana! Ma la cosa più ostica fu lavorare accanto al grande maestro Turi Ferro.
Mi fece una grande scuola: terribilmente severo e pretenzioso, da non darti retta se la battuta non la sentiva vera; e guarda caso le mie scene erano soprattutto con lui, "il Principe di Salina". Tutto ha un prezzo ma alla fine l'ho conquistato, siamo diventati complici nelle scene, mi dava delle dritte molto utili: come prendere la luce, rubare un applauso, farsi amare dal pubblico... bastava un colpo d' occhio. E solo l' ultimo giorno mi disse: "Hai la stoffa per diventare una grande attrice". Ah ah che soddisfazione!

LA TELEVISIONE
Da lì mi chiamarono diverse produzioni e cominciai a lavorare nel cinema e nella televisione. Da Milano andai a vivere a Roma. Il primo provino fu per fare la protagonista della Piovra 8: fui opzionata insieme alla cantante Mietta, che purtroppo fu scelta al mio posto. Piccola delusione, quando dopo diversi incontri viene scelta l'altra. Ma fa parte del gioco, lo sappiamo. Dopo l'entusiasmo del teatro, fare i provini per la televisione è asettico e noioso... Piangere o esprimere emozioni in una stanza piccola e vuota, con una luce bianca sparata in faccia, parlando praticamente con nessuno... è un po’ da matti... E servono solo pochi minuti, perché il tempo è prezioso! Ma presi subito un ruolo principale nella serie televisiva Mamma per caso con Raffaella Carrà, Ray Lovelok e Carla Signoris (deliziosa attrice comica), per la regia di Sergio Martino. Gli studi non finiscono mai; così, quando seppi che un insegnante dell'Actor Studio di NYC sarebbe venuto a Roma mi catapultai immediatamente e iniziai a fare stage su stage per imparare il famoso metodo "Lee Strasberg" figlio di quello russo, il "Stanislasky": ottima palestra per un attore! Oltre a Michael Margotta conobbi altri insegnanti dell'Actor Studio come Geraldine Baron e Lena Lessing. Mi ha aperto diversi canali di percezione dei sensi e mi ha insegnato come esprimerli, naturalmente.
Il cinema e la televisione sono due cose completamente distinte e separate, sono due mondi diversi... Piccola scatola, grande schermo… ma bisogna distinguere anche i generi: ad esempio, il tv movie dalla fiction... i ritmi, le scelte, il pubblico... tutto è diverso. Anche se ho fatto parecchia televisione evviva il cinema... Quentin Tarantino eccomi, sono qui!!!

Ho condiviso belle esperienze con tutti gli artisti con cui ho lavorato, ognuno è diverso e mi ha trasmesso un po’ della sua storia.
Con Michele Placido ho girato Tra i due mondi, film in costume, nella mia cara Sicilia, con la regia di Fabio Conversi. Introverso, tempra sicula. Claudia Gerini una gran simpaticona, con lei ho girato Al cuor si comanda; sul set c'era anche Pier Francesco Favino, ma noi c'eravamo già conosciuti nei numerosi stage con Michael Margotta. Riccardo Scamarcio e Silvio Muccino, passionali e altruisti. Con il primo ho girato un Tv movie per Rai1, genere poliziesco, in cui eravamo amanti, Io ti salverò regia di Mario Caiano. Con il secondo ho girato Il cartaio di Dario Argento, e anche con lui c'è stato un gioco di flirt e baci, nella scena dell'inseguimento. Così come girare con i bambini è toccante e impari molto, nel tv movie Sarò il tuo giudice ero la babysitter del figlio dell'attore Franco Castellano, è c'è una scena molto forte in cui la mafia me lo uccide davanti agli occhi: in quella circostanza avevo avuto poche occasioni di interagire con il regista Gian Luigi Calderone, per cui ho fatto solo quello che sentivo; solo dopo aver girato, lui si avvicina per comunicarmi che era rimasto soddisfatto. Anche conoscere Roberto Benigni è stato particolare: avevo solo 17 anni, pensavo agli esami di maturità, quando mi ha conosciuta per caso... mi ha tenuta una settimana sul set per trovarmi un nuovo personaggio da aggiungere alla sceneggiatura di Johnny Stecchino, ormai a fine produzione.  Ma anche con gli altri mi sono trovata veramente bene, registi e troupe compresi!

GIUSEPPE TORNATORE
E MALENA
Conoscere Giuseppe Tornatore è stato un caso: lui è il classico uomo siculo, serafico, di poche parole ma molto determinato. Sul set è stato molto presente, ha una cura dei personaggi ammirevole. Ho girato in Marocco, in una cittadina chiamata El Madida; sono arrivata due o tre settimane prima di iniziare. Sono stati scelti i costumi dal grande Maurizio Millenotti, così come le parrucche e il trucco (tutto con la supervisione del regista, ovviamente). Tornatore manifesta una grande passione nel trasferirti quello che desidera dal personaggio, è quasi commovente. Si percepisce anche l'indole dello scrittore. Con me è stato molto gentile e affabile, sembrava di conoscerlo da sempre. Sul set c'era anche Monica Bellucci, che doveva ripetere le stesse battute che avrei detto io, così come indossare gli stessi abiti in questo gioco tra sogno e realtà. Stiamo parlando di Malena, ovviamente. Mentre si girava c’è stato tra noi un atteggiamento molto complice, perché il regista desiderava che il personaggio fosse forte e sguaiato, è così è stato.

DARIO ARGENTO

Dario Argento l'ho conosciuto in produzione, dove ho fatto il provino, e subito mi ha detto di fare la prova costumi. Non immaginavo fosse così simpatico e affabile. Sul set è molto concentrato, risoluto e chiaro. Credo che abbia un grande intuito e una grande capacità di comprendere l'animo dell'attore con cui sta interagendo, al punto da tirargli fuori nel modo più facile quello che cerca dal personaggio. Almeno, così è stato con me. Nei ruoli che ho interpretato per i suoi film ho girato scene di suspence che ho portato avanti da sola, con le mie emozioni e i pericoli che mi circondavano... Ma l' ho visto anche molto incazzato quando l'attore non lo segue. In entrambi i set "non volava una mosca", c'erano molta concentrazione e silenzio... E’ un piacere lavorare con dei grandi registi! Perché dalla qualità del regista dipende anche la qualità di tutta la troupe, che lavora in perfetta sintonia e con grande serietà. I tempi si ottimizzano, la concentrazione è migliore e così anche il risultato; e quando in una stanza ci stanno almeno 30 persone tutte insieme ed ognuno fa una cosa diversa in modo coordinato e per ogni singola battuta... non è poco e soprattutto non è affatto scontato!!! Per un attore è una grande soddisfazione lavorare così!
I personaggi vanno e vengono, “attaccarsi” ad uno o più è un vero peccato! Per quanto mi riguarda cambiare sempre personaggio è il vero divertimento... e devo dire che in questo sono stata fortunata!
Dalla mia cronostoria si dedurrà che ho fatto quasi sempre film d'azione e horror, comunque personaggi forti e di carattere, a volte anche ambigui. O sono i registi che non mi hanno del tutto compresa oppure... Jessica Rabbit direbbe "Non sono cattiva, mi disegnano così!" ahahah

Mi onora essere stata la protagonista di quella parte di Nonhosonno che dai più è reputata “argentiana al 100%”! Girarla è stato entusiasmante, anche perchè si è sviluppata, di volta in volta, in un crescendo di paure, fughe, scatti, sguardi, angosce, rabbia... Lanciarsi da un treno in corsa... ma chi l' avrebbe mai detto! Era il primo film che giravo con Dario, desideravo entrare in affinità con lui e comprenderlo; probabilmente lui l'ha percepito, ecco perché è stato tutto così fluido. Certo, io avevo visto tutti i suoi film e questo mi ha avvantaggiato, ma il paradosso è che ne ho avuto sempre una gran paura... eppure ero lì, ad utilizzare le mie stesse paure, e questo mi ha aiutato... Sul set è stato tutto molto dinamico (come le scene d' altronde). Dario è stato molto premuroso: stava attento che avessi sempre un accappatoio pronto e che prendessi il propoli per evitare che mi raffreddassi, proprio come un padre....Ma la scena più bella arriva al parcheggio: non trovo la macchina! Erano quasi le 5 del mattino, eravamo tutti molto stanchi… io ero bagnata fradicia, stava per albeggiare e bisognava sbrigarsi… ed ecco che Dario decide di stravolgere la scena e le battute (erano in inglese, ma questo lo sappiamo).

In un attimo tutti si attivano in contemporanea: avevo 15 persone che mi parlavano all'unisono. Ronnie Taylor, direttore della fotografia, sposta le luci indicandomi la corretta posizione da prendere, gli operatori, la segretaria di edizione attenta agli oggetti che avevo in mano, la truccatrice… tutto questo mentre Dario mi spiega cosa dire e cosa fare e il dialogue-coach gli parla sopra traducendo la forza e l'intensità dei vocaboli in forte slang inglese. Dovevo essere violenta, con calci e pugni, ma non potevo muovermi, perchè dietro avevo Marzio Casa, aiuto regista, che teneva l' ombrello per la steadycam, e perchè se fossi uscita dalla posizione delle luci non mi si sarebbe più vista. Tutto questo in pochi minuti d'orologio... CIAK si gira... Non ho neanche pensato, l'ho fatta... Silenzio… Mi giro e sento Dario che dice: “BUONA LA PRIMA! TI VOGLIO BENE!”. Tutti tirano un sospiro di sollievo... Applauso... si va a dormire; s'intravedeva già l'aurora... non ci sarebbe nemmeno stato il tempo, per girarne un altra... Che bella soddisfazione! Per me e per quelle 50 e più persone che lavorano in un film e che non vedevano l'ora di finire.

ULTIME CONSIDERAZIONI

Fare la pop star di fama internazionale in Commesse2 su Rai1 è stato divertente, così come rivestire il ruolo di una temuta "boss della 'ndrangheta" che si cela nei panni di una fragile maestrina d'asilo in La squadra di Rai3. Senza parlare della prostituta sguaiata in Malena o della dolcezza con cui, da mantenuta, ho sedotto Riccardo Scamarcio perchè spacciasse droga per me in Io ti salverò. In Distretto di polizia facevo la truffatrice, ma in Al cuor si comanda ho avuto un ruolo brillante: ero una svampita e maniacale perfezionista (che ridere) mentre in Bibo per sempre con Teo Teocoli ero una matta arrivista siciliana che si inventava qualsiasi cosa pur di entrare nel mondo dello spettacolo. Angelo o diavolo chi lo sa, probabilmente tutti e due! Anche ne "Il berretto a sonagli", spettacolo teatrale, ho rappresentato il dubbio pirandelliano... Ecco perché, Tarantino, sto arrivando!!!

Sulle problematiche dello spettacolo italiano potrei essere ripetitiva, le conosciamo già! Oggi piace di più chi fa spettacolo e non chi fa dello spettacolo un'arte. Il problema è che così facendo non ci imponiamo nel mercato internazionale, ed è quello che apporterebbe nutrimento alla nostra economia. Per fortuna abbiamo dei bravi registi, che si sono affermati oltreoceano, così come bravi attori, ma potrebbero essere molti di più. Se migliora la qualità ne beneficiamo tutti. I progetti non mancano, ma è meglio non parlarne finché non si concretizzano, sai perfettamente quanti contrattempi possono presentarsi... l' importante è tenersi sempre pronta! Ve lo farò sapere presto!
Conchita Puglisi

INTERVISTA RACCOLTA DAL BENEMERITO PAGNIMAURI

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commenti (3)

RISULTATI: DI 3
    Undying

    14 Maggio 2010 17:21

    Bella sorpresa: Conchita Puglisi l'ho particolarmante apprezzata (è bellissima, come si può vedere dalle foto a corredo dell'approfondimento) in NonHoSonno
    Zender

    17 Maggio 2010 07:40

    Veramente una splendida donna e una bella intervista, PaginMauri: grazie a entrambi.
    Geppo

    17 Maggio 2010 09:34

    Intervista interessante, grazie a Conchita e a Pagnimauri.