Intervista ad Antonio Tentori, scriptwriter

29 Maggio 2009

Ringraziamo molto Hackett per aver raccolto la seguente intervista ad Antonio Tentori e naturalmente Tentori stesso per aver cortesemente risposto al nostro caro Hackett.

Quando mi si è presentata la possibilità di fare alcune domande ad Antonio Tentori non me lo sono fatto ripetere due volte. L’unico problema (se così si può definire) era rappresentato dalla vastità colossale degli argomenti sui quali avrei voluto porgere domande, di fronte ad un autore così poliedrico. Ho cercato quindi di mediare un po’ tra la mia smodata curiosità e la volontà di non approfittare troppo dell’ incredibile gentilezza e cortesia di Antonio.

HACKETT: Antonio, la tua avventura di soggettista e sceneggiatore inizia, nel migliore dei modi, a fianco del grande Lucio Fulci. Come è nata la tua collaborazione a Demonia e come ricordi il mitico regista romano?

ANTONIO TENTORI: Ho conosciuto Lucio Fulci nel 1986, per un’intervista. Abbiamo subito legato, scoprendo che avevamo in comune gusti cinematografici e letterari; così abbiamo cominciato a frequentarci. La mia collaborazione è avvenuta solo qualche anno dopo: stava preparando un film ambientato in Sicilia, che era Demonia, un gotico moderno su una storia di reincarnazioni e maledizioni. Ho scritto con lui il soggetto e sono stato anche assistente alla regia, ma non sono accreditato (cose che possono capitare all’inizio). Lucio è stato il mio maestro, mi ha insegnato molto e se ancora faccio questo lavoro (che è innanzitutto una passione) lo devo soprattutto a lui, che per primo ha creduto in me e mi ha incoraggiato. Ho avuto la fortuna di frequentarlo per diversi anni e di lui mi sono rimasti impressi l’eclettismo, l’ironia e l’inesauribile voglia di fare, sempre.

HACKETT:
La tua seconda collaborazione con Fulci porta alla luce il famoso film Un gatto nel cervello. Si tratta di una pellicola davvero controversa che a una prima visione (anche di chi scrive, ammetto) appare frammentaria e confusa, ad un secondo e più meditato approccio può invece essere visto come un coraggioso esperimento cinematografico. Qual è il vero cuore di quest’opera e come è cambiata dalla carta alla realizzazione finale?
ANTONIO TENTORI: E’ un film di cui sono fiero, anche se tuttora raccoglie giudizi molto contrastanti. Come giustamente dici tu, Un gatto nel cervello è un esperimento cinematografico e deve la sua fama internazionale al fatto che Fulci (e non un altro attore come sarebbe dovuto essere inizialmente) interpreta se stesso, in modo tra l’altro molto efficace. Credo che la sua presenza nel cast sia un forte stimolo per i suoi fan sparsi in tutto il mondo ed è sicuramente stata un’idea vincente. Rispetto alla sceneggiatura (scritta con Fulci e Giovanni Simonelli) non ci sono stati particolari cambiamenti nella realizzazione. E’ un film low budget, ma che riflette in maniera metacinematografica sull’horror, la psicanalisi, la vita.

HACKETT:
All’inizio degli anni novanta lavori con un altro mito del cinema di genere, Aristide Massaccesi. Nasce Ritorno dalla morte - Frankenstein 2000, titolo fantasma mai uscito al cinema di cui (parola degli esperti davinottici) risulta esserci solo una versione in DVD della Raro video senza traccia audio italiana. Cosa puoi dirci di questo film e del tuo rapporto con D’Amato?
ANTONIO TENTORI: Aristide l’ho conosciuto tramite Fulci, quando stavano preparando insieme Le porte del silenzio. Serviva qualcuno che rimettesse a posto una sceneggiatura horror e Lucio generosamente ha fatto il mio nome. Aristide era una persona di una simpatia unica, con cui mi sono divertito molto, aveva uno spiccato senso dell’umorismo e dell’autoironia e mi ricordo grandi risate nelle nostre riunioni di sceneggiatura o quando ci vedevamo semplicemente per incontrarci. Frankenstein 2000 in effetti ha avuto una sola uscita cinematografica durante il FantaFestival di Roma del 1993 ed è uscito di recente in dvd soltanto nella versione inglese. E’ una versione moderna del mostro di Frankenstein, la storia di una vedetta dall’aldilà con due personaggi uniti da un destino paranormale, una ragazza in coma e un anziano suo amico molto legato a lei. Abbiamo inserito omaggi al romanzo di Mary Shelley, con il ritorno dalla morte di questo nuovo Frankenstein, reso perfettamente da Donald O’Brien.

HACKETT:
Nel 2004 firmi  I tre volti del terrore  diretto da Sergio Stivaletti, il mago degli effetti speciali. I tre volti del terrore strizza l’occhio non solo alla famosa pellicola di Bava da cui riprende in parte il titolo, ma è anche un sentito omaggio ad un modo di fare cinema horror d’altri tempi, penso a Le cinque chiavi del terrore (il treno come punto d’incontro) ed altri film ad episodi della Hammer o di Corman. Quanti riferimenti trovi nel passato quando lavori e quali film ti hanno maggiormente formato come professionista?
ANTONIO TENTORI: I tre volti del terrore è un film che molto evidentemente intende omaggiare e reinterpretare in chiave moderna il cinema horror degli anni sessanta-settanta ed è proprio in questa dimensione che è nato quando l’abbiamo cominciato a scrivere Sergio e io. Amo Mario Bava e il gotico italiano, il cinema dell’orrore di Roger Corman, soprattutto la “serie Poe”, e amo alcuni film con Vincent Price, primo fra tutti L’abominevole dottor Phibes. Mi hanno influenzato molto anche altri classici come Rosemary’s Baby, Zombi e Halloween. I film però che mi hanno veramente formato sono Inferno e Tenebre di Argento, insieme a L’Aldilà e Quella villa accanto al cimitero di Fulci, per la loro estrema visionarietà e la descrizione di un orrore assoluto e ineluttabile.

HACKETT:
Dal 2005 inizia la tua collaborazione con Bruno Mattei con il quale lavorerai, con lo pseudonimo di Anthony Trenton, fino al 2007 (anno della sua scomparsa) ad un notevole numero di pellicole dalla forte componente erotica e splatter. Come ricordi questi film e com’è stato lavorare con un vulcano di idee come Mattei, considerato uno degli ultimi veri artigiani indipendenti della celluloide?
ANTONIO TENTORI: Diversi anni fa, durante un’edizione del Joe D’Amato Horror Fest, ho conosciuto Bruno Mattei, con cui da tempo desideravo collaborare. Così mi sono proposto e come prima cosa ho scritto un erotico, Orient Escape, in cui però mi sono divertito a inserire la scena di un incubo con sacrificio rituale. Sono seguiti altri due erotici, Segreti di donna e Segreti di donna 2 firmati con lo pseudonimo di Anthony Trenton, a differenza dei successivi dove c’è il mio vero nome, e girati nelle Filippine (come tutti gli ultimi film di Bruno), dove sono stato anche aiuto regista. 
Ma Bruno e io abbiamo veramente cominciato a sintonizzarci sulle nostre comuni idee quando scrivevamo la sceneggiatura di The Jail - L’inferno delle donne, un carcerario duro e violento, con diverse scene splatter. La scena dell’uccisione di una evasa è stata ispirata da un momento analogo del romanzo Giù, nel delirio di Alda Teodorani, che aveva colpito molto Bruno, oltre che naturalmente anche me. Così l’abbiamo presa e riadattata per la giungla filippina, dove è stata realizzata. Poi c’è stato il dittico degli zombi, L’isola dei morti viventi e Zombi la creazione, più classico il primo (con omaggi a Poe e a La notte dei morti viventi, ma anche a Zombi 2), più fantascientifico il secondo. Essendo stato suo aiuto (anche in The Jail) ho avuto la fortuna di avere con Mattei un contatto quotidiano e ho visto all’opera la straordinaria abilità con cui riusciva a fare un buon film anche con pochi mezzi a disposizione, una caratteristica che l’ha sempre contraddistinto. Con Bruno probabilmente è scomparso un modo di fare il cinema horror in maniera artigianale tipico degli anni settanta-ottanta (in cui lui ha cominciato la sua carriera), ma cercando di mettervi sempre e comunque delle idee dentro.

HACKETT:
Arriviamo così alla tua nuova avventura, quel Come una crisalide diretto da Luigi Pastore che abbiamo avuto già come gradito ospite nel nostro sito. In questo film tu ricopri il molteplice ruolo di  co-sceneggiatore, co-produttore e attore. Si può dire senza dubbio che si tratta di un’impresa in cui credi molto …
ANTONIO TENTORI: Credo molto in Luigi, che conosco da molti anni e con cui ho scritto anche altre sceneggiature. Era tempo che voleva esordire nella regia e l’ho incoraggiato fino al punto in cui ci siamo trovati a produrre noi due il film. Come una crisalide un thriller, come già ti avrà detto Luigi, ma un thriller insolito e surreale, con diversi momenti onirici e orrorifici. Luigi è riuscito a realizzare, con una  produzione low budget, un film che colpisce e cattura proprio per la sua dimensione strana e malata. E’ stato poi determinante l’aiuto di Sergio Stivaletti, che si è occupato dei trucchi e degli effetti speciali, così come quello di Claudio Simonetti, che ha composto alcuni motivi e appare anche in una scena del film. Per quanto riguarda la mia interpretazione non sta a me dire qualcosa, posso solo aggiungere che il mio personaggio è più una presenza incombente che un personaggio vero e proprio e quindi si è trattato più che altro di un’interpretazione “fisica”. In ogni caso, pur essendo già apparso come figurante in film di registi amici come Fulci, Argento, Brass, Stivaletti e altri, questo è stato il mio primo vero film da “attore”.

HACKETT: Anche in questo film sembra chiara la  volontà di rifarsi ad una tradizione “di genere” tipicamente italiana, lo stesso Luigi Pastore ci ha detto che ci vuole un gran coraggio a produrre il film di un esordiente, cosa ti ha convinto maggiormente del progetto?
ANTONIO TENTORI: La sceneggiatura iniziale era diversa, per quanto grossomodo la storia fosse la stessa. Quando abbiamo deciso di realizzare Come una crisalide abbiamo revisionato insieme la sceneggiatura, accentuandone gli aspetti fantastici e surreali, in modo da conferire al film un aspetto il più possibile originale. E’ un thriller, ripeto, per cui non mancano riferimenti e omaggi al genere italiano (Argento, soprattutto, ma anche Fulci), ma l’idea principale è stata quella di reinterpretare i meccanismi della tensione in maniera diversa. Sono convinto che ci siamo riusciti e aspetto il giudizio del pubblico, che rimane sempre quello che più conta.

HACKETT: Parlare con te non dando uno sguardo alla tua produzione letteraria sarebbe un delitto. Con un’occhiata alla tua bibliografia si ha l’impressione che il tuo sia un amore per il cinema a tutto tondo, ma che anche altre espressioni narrative, come il fumetto, non ti siano estranee. Si passa da svariati saggi sulle varie sfaccettature del cinema di genere a volumi dedicati a numerosi personaggi dei fumetti. Quello che traspare è la tua grande passione per “le storie”  con qualsiasi mezzo esse vengano raccontate, sei d’accordo?
ANTONIO TENTORI: Ho cominciato a scrivere libri sul cinema italiano di genere, esplorandone quasi tutti gli aspetti, dal thriller al mondo movie, quasi sempre insieme all’amico Antonio Bruschini. E’ vero, esiste da sempre una mia passione per le “storie”, che possono essere quelle del cinema italiano o quelle dei singoli registi, quelle del cinema di genere americano o degli attori più rappresentativi, così come dei personaggi dei fumetti. In fondo non mi sono mai considerato un “critico”, ma mi è sempre piaciuto avere la possibilità di divulgare il mondo che mi appartiene, il cinema prima di tutto.

HACKETT:
E’ di fresca stampa Nero profondo, una raccolta di torbidi racconti di tua produzione. Una nuova sfida?
ANTONIO TENTORI: Non so se sia una nuova sfida, ma senz’altro è stata un’esigenza, quella di raccogliere in un unico libro una serie di racconti horror e thriller scritti negli anni e pubblicati su riviste o antologie. Ad alcuni tengo particolarmente, altri sono probabilmente meno riusciti, ma sono tutti accomunati da uno stile cinematografico, che è quello mio, dal momento che ho cominciato a scrivere narrativa quando già scrivevo per il cinema. Da un punto di vista letterario questo stile può essere un difetto, spero che sia anche un pregio. Nel libro tra l’altro non mancano omaggi ad alcuni miei amori letterari (Poe, Lovecraft, Bierce, Alda Teodorani) e cinematografici (Argento, Powell, Serrador), che fanno ritornare circolarmente ancora una volta al discorso del cinema.

HACKETT: Ringraziandoti per l’amicizia e la disponibilità che ci hai dimostrato ti chiedo doverosamente se hai qualcosa di nuovo già in cantiere…
ANTONIO TENTORI: Ho scritto in questi ultimi mesi due nuove sceneggiature horror, una per Stivaletti e l’altra per un autore esordiente. Poi c’è il secondo film di Luigi Pastore, anche questo un horror, di cui esiste già la sceneggiatura. Poi ancora progetti con altri registi. Non dico niente di più, così per scaramanzia, ma dovrebbero realizzarsi diverse cose interessanti entro l’anno, compresa naturalmente l’uscita di Come una crisalide.


SOGGETTI E SCENEGGIATURE


- COME UNA CRISALIDE di Luigi Pastore (2009)
- ZOMBIES - THE BEGINNING di Bruno Mattei (2007)
- L'ISOLA DEI MORTI VIVENTI di Bruno Mattei (2006)
- THE JAIL - L'INFERNO DELLE DONNE di Bruno Mattei (2006)
- SEGRETI DI DONNA 2 di Bruno Mattei (2005)
- SEGRETI DI DONNA di Bruno Mattei (2005)
- ORIENT ESCAPE di Bruno Mattei (2005)
- I TRE VOLTI DEL TERRORE di Sergio Stivaletti (2004)
- RITORNO DALLA MORTE - FRANKENSTEIN 2000 di Aristide Massaccesi (1992)
- UN GATTO NEL CERVELLO di Lucio Fulci (1990)
- DEMONIA di Lucio Fulci (1990)

BIBLIOGRAFIA

- Antonio Tentori: NERO PROFONDO, Cut-up edizioni, 2008, Collana Strade perdute
- Nicola Bultrini, Antonio Tentori: IL CINEMA DELLA GRANDE GUERRA, NordPress edizioni, 2008
- Luigi Cozzi, Antonio Tentori: GUIDA AL CINEMA HORROR MADE IN ITALY, Mystero - Profondo Rosso, 2008
- Antonio Tentori: SUPEREROI, Gallo editore, 2007
- Antonio Bruschini, Antonio Tentori: CITTA’ VIOLENTE VOL.2, Mystero - Profondo Rosso, 2005
- Antonio Bruschini, Antonio Tentori: CITTA’ VIOLENTE VOL.1, Mystero - Profondo Rosso, 2005
- Antonio Bruschini, Antonio Tentori: LUCIO FULCI – IL POETA DELLA CRUDELTA’, Mystero - Profondo Rosso, 2004
- Fabio Giovannini, Antonio Tentori: EROS E IL CINEMA FANTASTICO, Datanews, 2004
- Fabio Giovannini, Antonio Tentori: PORN'ITALIA, Edizioni Stampa Alternativa, 2004
- Luigi Cozzi, Federico Patrizi, Antonio Tentori: PROFONDO ROSSO, Mystero/Profondo Rosso, 2003
- Antonio Tentori: SUSPIRIA, Mystero/Profondo Rosso, 2002
- Antonio Tentori: PARLA ZAGOR-LA LEGGENDA DELLO SPIRITO CON LA SCURE, Drawing Comics, 2002
- Antonio Bruschini, Antonio Tentori: SOTTO GLI OCCHI DELL'ASSASSINO, Mystero/Profondo Rosso, 2001
- Antonio Bruschini, Antonio Tentori: PROFONDE TENEBRE-IL CINEMA THRILLING ITALIANO, Mystero/Profondo Rosso, 2001
- Luigi Cozzi, Antonio Tentori: HORROR MADE IN ITALY, Mystero/Profondo Rosso, 2001
- Luigi Cozzi, Antonio Tentori: HORROR MADE IN ITALY 2, Mystero/Profondo Rosso, 2001
- Luigi Cozzi, Antonio Tentori: HORROR MADE IN ITALY 3, Mystero/Profondo Rosso, 2003
- Antonio Bruschini, Antonio Tentori: NUDI E CRUDELI-I MONDO MOVIES ITALIANI, Punto Zero, 2000
- Antonio Tentori: PARLA DYLAN DOG - LA FILOSOFIA DELL'INDAGATORE DELL'INCUBO, Drawing Comics, 1999
- Antonio Tentori: JOE D'AMATO, Castelvecchi, 1999
- Antonio Tentori: SILENZIO! PARLA TEX, Castelvecchi, 1998
- Antonio Tentori: TINTO BRASS-IL SENSO DEI SENSI, Falsopiano, 1998
- Antonio Bruschini, Antonio Tentori: WESTERN ALL'ITALIANA-THE SPECIALISTS, Glittering Images, 1998
- Antonio Bruschini, Antonio Tentori: CITTA' VIOLENTE-IL CINEMA POLIZIESCO ITALIANO, Tarab, 1998
- Fabio Giovannini, Antonio Tentori: PIOGGIA DI SANGUE, IL CINEMA PSYCHOTHRILLER AMERICANO, Falsopiano, 1997
- Antonio Bruschini, Antonio Tentori: OPERAZIONE PAURA-I REGISTI DEL GOTICO ITALIANO, Punto Zero, 1997
- Fabio Giovannini, Antonio Tentori: I CATTIVI DEL CINEMA, Stampa Alternativa, 1997
- Patrizia D'Agostino, Antonio Tentori, Alda Teodorani: PORNODIVE - STORIE E VITE DELLE AMICHE PROIBITE DEGLI ITALIANI, Castelvecchi, 1997
- Antonio Tentori: DARIO ARGENTO - SENSUALITA' DELL'OMICIDIO, Falsopiano, 1997
- Fabio Giovannini, Antonio Tentori: VAMP-FEMMINE CRUDELI DONNE FATALI E DARK LADIES NEL CINEMA, Stampa Alternativa, 1996
- Antonio Bruschini, Antonio Tentori: MONDI INCREDIBILI - IL CINEMA FANTASTICO-AVVENTUROSO ITALIANO, Granata Press, 1994
- Antonio Bruschini, Antonio Tentori: MALIZIE PERVERSE-IL CINEMA EROTICO ITALIANO, Granata Press, 1993
- Antonio Bruschini, Antonio Tentori: PROFONDE TENEBRE-IL CINEMA THRILLING ITALIANO, Granata Press, 1992
- Maurizio Colombo, Antonio Tentori: LO SCHERMO INSANGUINATO - IL CINEMA ITALIANO DEL TERRORE, Solfanelli, 1990

INTERVISTA RACCOLTA DAL BENEMERITO HACKETT

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commenti (7)

RISULTATI: DI 7
    Markus

    30 Maggio 2009 05:40

    Bravo Hackett, hai intervisto uno dei miei preferiti scrittori di cinema.
    Tentori lo ringrazio doppiamente, non solo per questa intervista, ma anche perchè in anni in cui il cinema italiano di genere era pressochè dimenticato (primi anni '90), con i suoi libri-guida, ho imparato a conoscere e riscoprirlo.
    Undying

    30 Maggio 2009 06:24

    Tentori è stato (ed è tuttora) un critico/autore che, coraggiosamente, ha saputo divulgare (e difendere) con passione il cinema italiano in anni difficilissimi ed in tempi in cui, risalire a certe informazioni, non era affatto cosa semplice.
    Per il sottoscritto, poi, è anche un bravo sceneggiatore che ha avuto modo di collaborare in pellicole coraggiose e controtendenza (mi riferisco agli gli ultimi horror di casa nostra).

    L'intervista mi sembra davvero ben fatta e il Davinotti non può che acquistare qualche punto, proponendo questo eccezionale approfondimento.
    Grazie ad Hackett e, naturalmente, a Tentori.
    Stefania

    31 Maggio 2009 08:24

    Complimenti per l'intervista, molto interessante, ma vorrei capire il film "Come una crisalide" uscirà nelle sale o direttamente in home video? O è già uscito? Perché io vivo a Roma però sono sicura che non l'ho mai visto in programmazione... Sai niente?
    Hackett

    31 Maggio 2009 10:53

    Hai ragione Stefania, il film non è ancora uscito ed è tuttora in fase di promozione, un trailer speciale è anche sbarcato a Cannes e attualmente la produzione stà cercando un distributore, con tutta probabilità estero.
    Per saperne di più ti rimando al sito della Lupafilm e in particolare a questo link:

    http://www.lupafilm.com/news.htm

    Naturalmente, se avrò notizie fresche le condividerò con voi!
    Caesars

    3 Giugno 2009 03:13

    Bravissimo Hackett, un'intervista molto interessante. Apprezzo molto Tentori anche se, per quello che conosco, più per i suoi libri sul cinema che per le sue sceneggiature.
    PagniMauri

    10 Giugno 2009 04:31

    Grande Hachett!
    Ed un grazie a Tentori per essersi concesso.

    Conosco Tentori di fama oltre al fatto che in questo libro in particolare:- Luigi Cozzi, Federico Patrizi, Antonio Tentori: PROFONDO ROSSO, Mystero/Profondo Rosso, 2003
    sono state utilizzate alcune immagini ed interviste estrapolate dal documentario BLU BAR realizzato da me e Alessandro Benna.
    Nel libro viene precisamente segnalata la fonte.

    Spero in tuo prossimo approfondimento.
    Don Masino

    12 Giugno 2009 03:30

    Ottima intervista, Hakett! Complimenti anche a te!