"Kingdom hospital" - Genesi di un serial

27 Maggio 2013

La celebre rete televisiva americana ABC contattò Stephen King per realizzare un serial autoconclusivo originale (cioè non tratto dai suoi romanzi) che comprendesse un'unica stagione. Il buon Stephen cominciò a pensarci su (forte anche del successo di Rose Red), ma non riusciva a cavarne un ragno dal buco. Rose Red era una miniserie in tre puntate, ma qui ci voleva qualcosa di più lungo, almeno 13 episodi... Pensandoci e ripensandoci gli venne in mente un bizzarro serial tv europeo, di cui aveva apprezzato la riuscita commistione di horror e grottesco, che aveva visto in videocassetta. Si trattava di The Kingdom - Il regno, il folle progetto televisivo di Lars Von Trier: la commistione di ER - Medici in prima linea e Shining fece accendere la lampadina in Stephen King, che decise così di dfruttare l'intelaiatura del The Kingdom vontreieriano per riscriverlo secondo i suoi gusti (e quelli per il pubblico americano). Si mise così in contatto (tramite il suo agente) con Lars Von Trier e Niels Vorsel (autori del soggetto e detentori dei diritti). I danesi accettarono quasi subito, a patto di apparire nei titoli di testa come produttori esecutivi. Il gioco era fatto, e anche alla ABC erano entusiasti.

King scelse come regista di Kingdom Hospital il fido Craig R. Baxley (già forte dei successi de La tempesta del secolo e Rose Red) e suddivise il lavoro di sceneggiatura con Richard Gooding. Baxley chiamò i fidi David Connel per la fotografia, Sonny Baskin al montaggio e Gary Chang alla colonna sonora e come maestranza negli effetti speciali di trucco fu assunto il grande Todd Masters. La ABC voleva girare la serie in HD, ma Baxley si rifiutò, preferendo il classico 35mm. Dopo diverse diatribe fu King stesso a sborsare la differenza tra HD e 35mm per permettere a Baxley una quasi totale libertà (così spiega Nocturno, che ringraziamo per le molte notizie diffuse sul serial).

Girato in Canada con un budget di 40.000.000 dollari e con un cast che comprendeva attori come Diane Ladd (la medium Sally Druse) e Bruce Davison (il dottor Stegman), il serial ebbe inizio. Stephen King scrisse pure un falso diario, trasformato poi in romanzo, ovvero “Il diario di Eleanor Druse”, fittizio memoriale scritto dalla stessa medium sui suoi incontri con lo spirito della piccola Mary.
In realtà, già dalla prima puntata il serial dimostrò di non piacere molto al pubblico, e gli ascolti andarano via via scemando (qualcuno maligna che fosse in cantiere una seconda stagione, ma che visto l'insuccesso venne abbandonata, in netto contrasto con le parole dello stesso King che affermò invece di aver pensato a una serie autoconclusiva fin dall'inizio, proprio perchè King stesso detestava il protarsi infinito dei serial). Alla fine anche in Italia uscì in sordina, prima sul canale satellitare AXN, poi, acquistato da Italiauno, venne programmato alle 4 del mattino per tutti i 15 episodi! In dvd uscì in un cofanetto con la serie completa per la Sony Pictures.

Molti sostengono (IMDB compreso), che gli episodi siano in tutto 13, ma la verità è che sono15, di 38/40 minuti ciascuno, dal momento che nel cofanetto del dvd i primi due sono associati (Episodio 1a /1b per L'incidente e Incontri nella mente) e così gli ultimi due (13a/13b Un nuovo amico e Fine del viaggio). Splendido poi il brano iniziale che accompagna la sigla dell'intera serie, "Worry about you" di Ivy, in una cornice surreale e fantasmagorica.

DIFFERENZE SOSTANZIALI CON L'ORIGINALE

Come detto, Stephen King "rubacchia" solo alcune cose dal The Kingdom originario: l'ospedale che sorge su un luogo maledetto (la fabbrica tessile), i due ragazzi down nelle cucine, la Confraternita dei custodi (con il saluto a mo' di pipa), l'ambulanza fantasma, la bambina lobotomizzata per una negligente operazione al cervello, il fantasma della piccola Mary, i caratteri dei dottori, il giovane dottore innamorato della dottoressa matura che lo sottopone a esperimenti sui sogni. Poi però prende pieghe differenti dall'originale, discostandosene notevolmente.

Dell'originale vengono omessi gli incubi zombeschi, il ritrovamento del cadavere di Mary in una teca, gli intrallazzi tra i medici, il finale delirante e visionario, le forti allusioni sessuali, il viaggio ad Haiti, i parti infernali e i bambini mostri, e vengono aggiunte ex-novo episodi a se stanti (il giocatore di baseball, l'avvocato in attesa di trapianto, il sismologo alcolizzato, il reverendo che risorge come Gesù Cristo, il poliziotto operato al cervello, l'infermiera ladra e infartuata, l'omicidio/suicidio alla villa, la figura dell'ergastolano serial killer Rolf Pederson (fondamentale), il cadavere che cerca la sua testa stile Re-Animator, il malvagio spirito del giovane Paul, il pittore Peter Rickman e il suo incidente "kinghiano", il flashback dickensiano alla fabbrica Gates Falls, il formichiere Antibus (custode delle anime dei morti), il folle dottor Gottreich, i cani che parlano, i balletti improvvisati, lo spazio di Swidinborgen cioè i sotterranei del vecchio Kingdom (una non zona dove i vivi incontrano i morti e i loro peggiori incubi). Il finale inoltre è totalmente differente e quasi disneyano. Tutta farina del sacco di King, che cerca di mischiare (anche malamente) General Hospital e ER - Medici in prima con Shining e Rose Red, abbandonando la traccia del serial danese, a volte autocitandosi e comparendo pure nel classico cameo (anzi due) come capo della manutenzione Johnny B. Goode e come promoter finanziario in uno spot televisivo.

I numeri per un serial avvincente c'erano tutti; purtroppo quello che doveva essere grottesco si risolve in una pagliacciata piuttosto ingenua, e a dare il colpo di grazia arriva un finale improponibile e alquanto infantile.
Tolti alcuni episodi (su tutti 7. L'uomo senza testa, 9. Senza cuore e 14. Un nuovo amico) il serial soffre di un buonismo e di un sentore di baracconata che stride con il resto del racconto, cosa che nell'originale di Von Trier non si avvertiva minimamente (là era grottesco puro, qui si rasenta il demenziale), anche se personaggi come il dottor Stegman (Bruce Davison), Rolf Pederson e il dottor Gottreich rimaranno stampati per un bel po' nella memoria.

Nei 15 episodi sotto elencati troverete il meglio e il peggio del serial dell'ospedale più pazzo d'America; un viaggio a volte irresistibile, altre molto meno, che poteva essere quello che in effetti non è stato. E dopo ogni episodio chiedetevi, come se lo è chiesto l'ipocondriaco Stephen King: come vi sentite?


** Episodio 1- L'incidente

L'inizio cupo e oscuro sulla fabbrica che prenderà fuoco (e dove moriranno soprattutto i bambini) e sulle cui ceneri verrà costruito l'attrezzatissimo Kingdom Hospital, fa respirare grande cinema. Un pittore famosissimo viene terribilmente investito da un furgone (con il conducente distratto dal suo rottweiler) su una stradina di montagna mentre fa jogging (un incidente simile capitò a Stephen King, non è puramente casuale). Dopo un discorso folle e delirante tra l'investitore e l'investito, il primo si dà alla macchia. Segue un mostruoso e filosofo formichiere che esce dal nulla. Tra bambine fantasma che piangono in ascensore, dipinti premonitori, medium con formicolii al braccio e la coppia di ragazzi down nelle cucine del Kingdom Hospital che se la ridono, il mistero si infittisce con l'entrata in scena di un'ambulanza degli anni 50, intravista dal pastore tedesco nelle telecamere di sorveglianza. Baxley si riconferma regista fuoriclasse (l'intervento degli infermieri sul corpo esamine del pittore investito, tutta la scena dell'incidente), anche se alcune pagliacciate si potevano evitare (il pastore tedesco che dice al suo padrone: "Che ne zo io, io zono cane!"). Il viaggio nell'ospedale più pazzo del Maine è appena cominciato...

**! Episodio 2- Incontri nella mente

Mentre la moglie del pittore gravemente ferito dall'incidente si dispera con il dottor Hook (Andrew McCarthy) per le disperate condizioni del marito, l'investitore (strafatto da ogni pillola possibile) rivede le immagini dell'incidente sul televisore di casa (inframezzate da un gioco a quiz dove si deve indovinare l'attore principale de I tre giorni del condor: "Dustin Hoffman è la risposta errata" e giù una scarica alla sedia elettrica del povero concorrente!). Ma qualcuno spia l'investitore dalla finestra, che ora si sta guardando "L'uomo lupo" giudicandolo un film del cavolo! Al Kingdom Hospital la medium di Diane Ladd si sottopone a una risonanza, mentre arriva il nevrotico primario dell'ospedale (Bruce Davison), sbeffeggiato da una gang di ragazzi al suo arrivo nel pargheggio del Kingdom. Il pittore è ancora in stato vegetativo, e lo vediamo percorrere una dimensione parallela (che sia l'anticamera dell'inferno?) simile al magazzino della mente de L'acchiappasogni, mentre incontra una figura malevola e quasi zombesca e rivive i momenti dell'incidente. Ma un patto con il formichiere filosofo ("Io do una cosa a te, e tu dai una cosa a me") lo riporta alla vita. Nel Kingdom Hospital (colpito anche da una lieve scossa di terremoto) si mobilitano tutti, gridando al miracolo. Ma come chiosa la voce narrante, il peggio deve ancora arrivare...

**! Episodio 3 - Scherzo del destino
L'investitore del pittore sale sul tetto di casa e cade giù, procurandosi traumi irreversibili; viene portato d'urgenza al Kingdom. Per scherzo del destino viene messo nella stessa stanza del pittore che ha investito, ma nell'anticamera dell'inferno, dove figure zombesche le offrono ghiaccioli alla menta o alla fragola, collassa dal terrore e il formichiere filosofo affila le zanne e stacca il respiratore. La medium di Diane Ladd inscena una seduta spiritica per mettersi in contatto con la piccola Mary (il fantasma della bimba che infesta il Kingdom), ma viene cacciata dal cinico dottor Stegman (Bruce Davison), che la taccia di essere una parassita perché sanissima. Intanto nel Kingdom appaiono medici spettrali che chiedono il reparto dei bambini, infermiere che si beccano spruzzi di sangue in faccia in sala operatoria e svengono. Ci sono romantiche cene al lume di candela negli obitori sulle note della "Vie en Rose" e il dottor Hook (Andrew McCarthy) non si accorge di avere la patta aperta dei calzoni... il fantasma della piccola Mary chiede aiuto dalla tromba dell'ascensore... Purtroppo i cani parlano ancora (il pastore tedesco: "Non vuoi nemmeno un krapfen!", o il rottweiler dell'investitore:"E adesso chi mi da la pappa!") e francamente si poteva evitare, questa pagliacciata. Ma il mistero si infittisce sempre più...

** Episodio 4 - Bacio d'addio

Un detenuto vagamente somigliante al Kevin Bacon de L'isola dell'ingiustizia, tale Rolf Pederson, tenta il suicidio con la stricnina. Allo stesso tempo la sua donna (chiusa nell'abitacolo di un automobile) assume il veleno anch'essa, per morire con lui. Dopo una spericolata corsa dell'ambulanza (seguita da un'altra, quella degli anni 50, con nessuno al volante), Pederson arriva al Kingdom Hospital, con gli occhi fuori dalle orbite mentre soffoca nel suo vomito. Nel contempo la medium Diane Ladd cerca di mettersi in contatto con lo spirito della piccola Mary, ma incrocia sulla sua strada un altro spirito, molto malvagio. Il dottor Stegman (Bruce Davison) ha grane legali, quando riduce in stato vegetativo la piccola Monia operandola dal lato sano del cervello per asportarle una ciste, compromettendola irreversibilmente. La madre della bambina minaccia di far radiare il dottore dai migliori avvocati del Maine. Il fantasma di Mary chiede aiuto al pittore in coma, rapita dalla diabolica entità. Su tutto grava incombente la canzone "Na Na Hey Hey Kiss Him Goodbye" degli Steam, vero e proprio tormentone dell'episodio, che viene ballata e cantata dall'equipe medica in sala operatoria, dal cadavere della donna di Pederson alla morgue e da Pederson stesso disteso sul lettino e con gli occhi iniettati di sangue, che fa sembrare il tutto un Rocky Horror Picture Show dei poveri e ben poco divertente (nonchè terribilmente irritante e pagliaccesco). Qualche (auto)citazione: l'addetto alla manutenzione legge "Mucchio d'ossa", l'infermiera si chiama Von Trier! Episodio che vira più sul grottesco sbracato che sull' horror/mistery.

** Episodio 5 - Un aiuto paranormale
Episodio piuttosto noioso, incentrato sulla medium ipocondriaca Sally Druse (Diane Ladd), che cerca di mettersi in contatto con lo spirito della piccola Mary attraverso un caro amico appena spirato in una stanza del Kingdom. All'inizio tutti ronfano, in tv danno Il ponte sul fiume Kwai e l'ambulanza anni 50 parcheggia all'interno del Kingdom. Un infermiera, che ha appena rubato un gruzzolo di soldi al suo paziente (credendolo morto), viene colta da infarto proprio a causa di quest'ultimo (che morto non era). Ricoverata d'urgenza al Kingdom morirà di lì a poco, svelando retroscena familiari che riguardano un dottore del Kingdom. Scosse di assestamento fanno vacillare il Kingdom; esperimenti sugli incubi con armadietti che sanguinano stile Shining e spiriti malvagi sottoforma di un giovincello che sembra uscito da un capitolo di Grano rosso sangue inducono il carcerato/ricoverato Pederson a uccidere. Il fantasma di Mary chiede ancora aiuto dalla tromba dell'ascensore e il suo campanellino risuona all'infinito...

**! Episodio 6 - Un nuovo mondo

Decisamente, per ora, il miglior episodio della serie. Un barbone, in una comunità di recupero gestita da un giovane reverendo amante della lettura (che fa tanto Tempesta del secolo, per stare in tema Baxley/King), dà di matto delirando di follie di demoni e apocalissi, e dopo l'aggressione al giovane prete picchia più volte la testa contro una colonna dell'edificio procurandosi un trauma. Ricoverato d'urgenza al Kingdom si scopre che l'uomo ha un cronenberghiano tumore al cervello. In sala operatoria viene operato dal cinico dottor Stegman (Bruce Davison), che opera con leggerezza (ascoltando Beethoven a tutto volume mentre opera!). Improvvisamente il paziente si sveglia dall'anestesia sotto gli occhi basiti dell'equipe, vede il fantasma di Mary (definendolo un angelo) e ammonisce i dottori con un grottesco look da cenobita di Hellraiser. Intanto il dottor Hook (Andrew McCarthy) porta la dottoressa Christine (occhio al nome) Draper (Allison Hossack) nel seminterrato del Kingdom dove egli vive. E mentre aspettano la medium Sally Druse (Diane Ladd), Hook mostra alla dottoressa un suo piccolo "cimitero", dove custodisce tutte le negligenze dei dottori del Kingdom (comprese le loro). Lo spirito malvagio, intanto, vuole uccidere il pittore in coma e colpisce a tradimento il formichiere filosofo Antibus, mentre Mary grida disperata... Anche qui le autocitazioni kinghiane si sprecano, con infermiere che si chiamano Carrie e dottoresse Christine, mentre la moglie del pittore in coma si legge "Misery".

*** Episodio 7- L'uomo senza testa

E' l'episodio più grottesco e prettamente horror, nonché folle e divertente (e guarda caso NON scritto da Stephen King). Lo spirito malvagio del giovane Paul (Kett Turton) incita il degente/galeotto Rolf Pederson (Jim Shield) a dar fuoco al pittore Peter Rickman (Jack Coleman), ma mal gliene incoglierà. Intanto il dottor Stegman (Bruce Davison) si sottopone a una grottesca iniziazione per entare a far parte della confraternita dei custodi, tutti medici del Kingdom, mentr Rickman aiuta lo spirito di Mary a salvare il formichiere Antibus, colpito a tradimento dal malvagio Paul (e definito dalla bambina fantasma "orribile e bellissimo" allo stesso tempo, perchè capace di assorbire tutti i mali, ma anche di essere tremendamente feroce) nei sotterannei spettrali del kingdom. Stegman si troverà anch'egli nei sotterranei previo un "ascensore per l'inferno" tra medici fantasmi che reclamano "esperimenti sui bambini", cani dagli occhi rossi e cadaveri che cercano la loro testa (segata da un dottorino per far colpo su una dottoressa),; la trovano in un armadietto (con citazione grottesco-ludica a Re-animator). Proseguono allucinazioni da delirium-tremens di sismologi etilisti, che vedono gemelline zombi e stati alterati simili ad Allucinazione perversa. Autocitazioni kinghiane: le gemelline di Shining e un'infermiera che si chiama Bennerman (come lo sceriffo di Cujo). Questa volta, nel Kingdom, regna la più pura follia...

** Episodio 8 - Disegni rivelatori

Un avvocato laido (Michael Lerner) viene accusato di molestie sessuali da una donna della giuria verso sua figlia; l'avvocato ha un infarto e viene ricoverato d'urgenza al Kingdom. Nella sua stessa stanza viene messo pure Ron Pederson (Jim Shields) con il corpo ustionato, dopo che voleva dare fuoco al pittore Peter Rickman (Jack Coleman). Intanto la sensitiva Sally Druse cerca ancora di mettersi in contatto con il fantasma della piccola Mary tra i corridoi del Kingdom. Una riunione voluta dal dottor James (Ed Bengley jr) cerca di capire il perché dell'ostilità del dottor Stegman (Bruce Davison). Nel mentre il cadavere con la testa in mano si fa una doccia e... Episodio sciapo e noiosetto, con l'aggravante della pagliacciata (il cadavere decapitato con la testa in mano che si fa una doccia, che più che Re-animator ricorda l'episodio di Robert Zemeckis Il capo della classe per le Storie incredibili). Simpatiche citazioni iniziali a Creepshow (gli scarafaggi nello studio del dottor Stegman) e un omaggio a Bruce Davison stesso, con un topo da cavia bianco nel suo studio (il Socrate di Willard e i topi); per il resto calma piatta...

*** Episodio 9 - Senza cuore

Una villa high-tech, un uomo seduto sul letto, una donna al suo fianco che dorme. L'uomo scende le scale in vestaglia, telefona a mittente sconosciuto e dice "Sei sicuro che sia lei?" "Sì, il tatuaggio che ha sulla schiena corrisponde". Prende la pistola, risale le scale, uccide la donna, si punta la pistola alla testa e... BANG! Intanto al Kingdom il pittore Peter Rickman (Jack Coleman) rinviene alcuni ritagli di giornale all'interno della bambola di Mary, riguardanti l'incendio del 1869 nel giorno di ognissanti, alla fabbrica Gates Falls, dove perirono tutti i bambini (Mary compresa) e dove ora sorge il Kingdom. Antibus fa visita all'avvocato Sheldon Fleischer (Michael Lerner), bisognoso al più presto di un cuore per il trapianto e scambia l'animale antropomorfo per una creatura divina. Ron Pederson (Jim Shields), con il corpo ustionato al 40% e simile come look a Brundlemosca cerca di uccidere Sheldon con l'elettroshock, ma cadrà sotto la pioggia di proiettili di un poliziotto. Il trapianto di cuore può avere inizio (il donatore e l'omicida suicida dell'inizio), se non fosse che a operare Sheldon è Antibus stesso ("Fuori quello vecchio... dentro quello nuovo") aiutato dal pastore tedesco e assistito da Mary, in un tripudio grottesco gore da antologia... Ottimo episodio, dove si sente di più la mano di Baxley (i colpi in arrivo, il bellissimo inizio alla villa con omicidio e suicidio, quasi friedkiniano) e sicuramente-per ora-il più gory.

** Episodio 10 - Intrappolato in un incubo

Al Kingdom tifano tutti (pure il fantasma di Mary e Antibus, e già qui...) per la squadra dei Robinson nel campionato mondiale di baseball. Intanto Earl Candleton, un ex giocatore che fece perdere la partita ai Robinson nel 1987 non prendendo una palla facile e per questo caduto in rovina e schernito a vita, segue la partita nel suo squallido appartamento e si spara alla tempia. Viene ricoverato al Kingdom, e dopo l'estrazione del proiettile dal cervello si trova imprigionato in un incubo prettamente kinghiano nei sotteranei del Kingdom, tra poliziotti zombi e morte viventi con il look della Linda Blair dell'Esorcista, dalla cui bocca escono ragni stile José Mojica Marins che lo deridono e il malvagio Paul (che fluttua in una vasca che manco Dune), che vorrebbe la sua anima. Ci penseranno il fantasma di Mary e il pittore Peter Rickman a salvarlo, con un rewind pacchiano a ritroso nel tempo quasi come in uno scarto di Ritorno al futuro. Episodio alquanto scialbo e totalmente scollegato dagli altri, che a parte i personaggi del Kingdom non ha contatti con i precedenti capitoli. Non male l'incubo perenne del giocatore, ma il tutto sa di forzato e francamente gratuito. La voce dello speaker che commenta la partita se ne esce con questa citazione:"I Robinson hanno perso, come in un racconto dell'orrore di Stephen King!"

* Episodio 11- Il terzo giorno
Episodio "cristologico" davvero imbarazzante e forse il peggiore di tutta la serie (scritto da Stephen King da un soggetto di sua moglie Tabhita). Il reverendo Jimmy Criss viene ritrovato, da un barbone di colore, crocifisso su una rete metallica in uno squallido vicolo. Corona di spine, ferita al costato e stessa postura del Cristo crocifisso. Mentre al Kingdom fanno l'autopsia sul cadavere del reverendo, cominciano i miracoli: dai rubinetti sgorga vino, gli hamburger si moltiplicano, i ciechi vedono e gli storpi camminano. Fuori dal Kingdom una massa di fedeli si accalca peggio degli zombi romeriani. Intanto nel Kingdom scosse tellurgiche fanno tremare l'edificio e al terzo giorno il reverendo risorge (con l'aiuto del formichiere Antibus) e lascerà ai fedeli che lo reclamano la sacra sindone! Una presa in giro bella e buona, irritante, inutile e pacchiana (nonché noiosa). I buoni propositi del nono episodio vanno a farsi friggere. Pessimo.

**! Episodio 12 - Un nuovo paziente

Dopo l'inguardabile episodio precedente , la serie rientra in carreggiata (e lo script porta la firma di Richard Gooding). Un poliziotto tenero come gli agenti che entrarono nella scuola Diaz di Genova viene abbagliato da una luce, disarcionato dal suo cavallo e comincia a delirare su divinità e versi della bibbia. Lo portano d'urgenza al Kingdom, dove viene operato a cervello aperto. Intanto il dottor Stegman (Bruce Davison) incontra gli avvocati dei genitori di Monia Klingherman (la bambina che ha rovinato operandola al cervello) ma comincia a soffrire di allucinazioni (vede miriadi di schifosi bagarozzi e topazzi sul tavolo, proliferare di vermi nel cervello dei pazienti e gli avvocati con dentature simili alla Karen Black di Amelia in Trilogia del terrore che lo deridono). Nel frattempo il dottor Hook si è impossessato della copia del rapporto ospedaliero che incastrerebbe Stegman per la sua negligenza. Appare anche lo spettro del malvagio dottor Gottreich, che con il fido assistente Paul uccide il bibliotecario del Kingdom e sperimenta sul cadavere che cerca ancora la sua testa (un po' come il dottor Logan del Giorno degli zombi). Intanto la medium Sally Druse si mette in contatto ancora con lo spirito di Mary e scopre che non è morta nell'incendio della fabbrica (ma c'entra il dottor Gottreich). Chiusura in obitorio con tanto di mummia, tra la dottoressa Lona e il dottorino Emer che amoreggiano. Si torna ai fatti oscuri del Kingdom, finalmente!

**! Episodio 13 - Prima della catastrofe

La medium Sally Druse riesce finalmente ad allestire una seduta spiritica nella stanzetta del pittore Peter Rickman; sia lei che Peter, Mary e Antibus si ritrovano nel sotterraneo/incubo del vecchio Kingdom, incontrando il malvagio dottor Gottreich e il suo assistente Paul, dove avverà uno scontro alla Soultaker! La piccola Mary era cavia di esperimenti di chirurgia sperimentale del dottor Gottreich. Antibus (aprendo un varco spaziotemporale) mostra alla signora Druse e a Peter Rickman la strage che compirà il dottor Stegman all'interno dell'ospedal, e si affida a Rickman per evitare il dramma. Intanto il dottor Stegman viene a conoscenza dei volantini che ritraggono il suo dossier sulla negligente e irreversibile operazione su Monia Klingherman con cui il dottor Hook, fotocopiandoli, ha tappezzato l'intero ospedale. Ormai rovinato e senza più speranze, Stegman viene istigato dallo spirito di Paul a fare una strage nel Kingdom, per poi suicidarsi. Nel mentre sempre più forti scosse di terremoto mettono a dura prova il Kingdom... Ormai l'ospedale e i suoi occupanti hanno le ore contate...

*** Episodio 14 - Un nuovo amico

Bellissimo e intenso penultimo episodio, che sta tra Il diario di Ellen Rimbauer (guarda caso) e Non aprite quella porta. Mentre il dottor Stegman impazza per le corsie del Kingdom armato di pistola, cercando il dottor Hook e la sua "cricca", quest'ultima è riunita nella stanzetta di Peter Rickman in compagnia della piccola Mary e di Antibus (che ora riescono a vedere tutti). Antibus altri non è che Anubi, il protettore delle anime dei morti. La medium Druse va a ritroso nel tempo raccontando cosa accadde la notte dell'incendio alla fabbrica Gate Falls (dove ora sorge il Kingdom) nel 1869. Era gestita dai mostruosi fratelli Gottreich (uno il propietario della fabbrica, l'altro un folle e sadico chirurgo). In tempo di carestia il primo dei fratelli Gottreich decise di dare fuoco alla fabbrica per far sì che l'assicurazione pagasse per ogni bambino morto nel rogo, mentre il fratello chirurgo, nell'infermeria della fabbrica, sperimentava teorie pratiche sulla resistenza del dolore torturando donne e bambini. La piccola Mary, unica testimone dell'incendio doloso, cercò di salvare i bambini, che verranno divorati dalle fiamme mentre Gottreich canticchia e sogghigna nel vederli bruciare. Unica superstite, venne avvicinata da Antibus che gli si presentò come "suo amico". Ritornata alla fabbrica venne catturata dal folle macellaio Gottreich, mentre il fratello finse di commuoversi, davanti ai giornalisti, per la morte dei bimbi nell'incendio che lui stesso aveva appiccato. Il Kingdom è destinato a crollare con la scossa successiva, e le urla dei bimbi morti tra le fiamme si fanno sempre più acute... Impeccabile ricostruzione d'epoca, regia tosta di Baxley e cameo di Stephen King (anzi due): il primo come promoter di uno spot pubblicitario, il secondo nei panni dell'assenteista capo della manutenzione Johnny B. Goode.

* Episodio 15- Fine del viaggio

Si chiude nel peggiore dei modi una miniserie autoconclusiva che, nonostante alcuni buoni momenti, non ha mai convinto fino in fondo. Il folle dottor Gottreich uccide Mary con due rudimentali "scalpelli chirurgici". La medium Sally Druse invita il dottor Hook, Patrick Rickman, i due ragazzi down, il dottor Elmer e la dottoressa Draper a formare una catena, mentre a Patrick viene iniettata la Onerina (una sostanza che crea una specie di sogno di massa) e si ritrovano tutti nello spazio di Swidinborger, una specie di terra di mezzo tra i vivi e i morti, nelle fondamenta del vecchio Kingdom. Qui, come in uno scarto loffio di Ritorno al futuro, riusciranno a cambiare gli eventi futuri proiettandosi nel passato, proprio nel momento in cui Gottreich appiccava l'incendio doloso alla fabbrica. Come spegnere un incendio nel 1869? Ma con un estintore! Ovvio! Che Peter disegna su una parete e che prende magicamente vita (da annali della risata involontaria). Tutto torna a posto; Mary viene salvata e fonderà il Kingdom (con tanto di dedica e ritratto sulla parete dell'ospedale), Peter guarisce che manco i miracoli, il dottor Stegman finisce scornato e consolato dagli spiriti di Paul e del dottor Gottreich, i buoni si scambiano battute alla A-Team e tutti vanno al bar a festeggiare, mentre nel cielo stellato appare il viso sorridente di Mary. Chiusa terribile e da latte alle ginocchia, che fa crollare quel poco di buono che era stato fatto fin lì (non molto a dire il vero). Perdipiù quest'ultimo episodio è composto da sequenze dei precedenti (come quello del giocatore di baseball o Stegman che ripete la sua discesa in ascensore verso i sotterranei del Kingdom, nonchè l'incidente iniziale a Peter Rickman). La fine del viaggio nell'ospedale più pazzo d'America si rivela una bufala ignobile. Fortuna che èfinita qui... Un ultimo episodio pessimo e ridicolo per un serial che alla fine lascia molti dubbi e pochi entusiasmi.


APPROFONDIMENTO INSERITO DAL BENEMERITO BUIOMEGA71

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commenti (3)

RISULTATI: DI 3
    Caesars

    27 Maggio 2013 16:21

    Bravo Buio,
    anche se questa serie (e nemmeno quella di Von Trier)non la conosco proprio, l'approfondimento è molto interessante.
    Gugly

    27 Maggio 2013 19:26

    Ciao Buio! Complimenti! Preciso ed appassionato come sempre!
    Puppigallo

    4 Giugno 2013 15:19

    Interessante e ben sviluppato. Complimenti, anche per la giusta schiettezza.