Segnalazioni location di Il ponte di Remagen - Film (1969)

LOCATION DEL FILM GIÀ TROVATE

Per questo film non è ancora stata verificata alcuna location. La cosa può dipendere da fattori diversi. O il film è straniero e ambientato in terra straniera (nel cui caso si evitano di mettere location, il più delle volte già ritrovate da altri ricercatori non italiani) o non è stato ancora analizzato (mancanza di fonti buone per i fotogrammi, per esempio).

LOCATION (SEGNALAZIONI)

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  • Mauro • 14/10/14 22:49
    Disoccupato - 11990 interventi
    Il film fu in parte girato a Castelgandolfo. Ecco alcuni estratti dal sito www.vivavoceonline.it

    ''il film racconta la conquista del ponte di Remagen, l'ultimo ancora in piedi in una Germania sull'orlo della sconfitta: da una parte l'alto comando tedesco vuole far saltare il ponte per ritardare l'avanzata alleata, dall'altra gli americani conquistarlo prima possibile, perché di grande importanza strategica''

    ''La produzione del film fu molto costosa e la lavorazione alquanto travagliata. Proprio durante le riprese in Cecoslovacchia (si gira sul vecchio ponte di Davle, sulle rive della Moldava, e a Most), l'esercito sovietico invase il paese ripristinare il regime filo-sovietico, costringendo la produzione a sospendere il film (si racconta che i russi confiscarono persino i costumi di scena e pezzi di scenografia) e ad abbandonare rocambolescamente la nazione: un convoglio di taxi porterà in salvo la troupe a Vienna.
    Fu necessario cercare quindi un'altra location per terminare le riprese.
    Si girò prima in Germania, ad Amburgo, poi un altro ponte, destinato ad altre scene, fu costruito in Italia sul lago Albano a Castelgandolfo, anche se nelle fonti ufficiali il set castellano non è mai menzionato. Il risultato finale fu, dichiarò David Wolper, produttore del film, che «gli attori lo minarono in Cecoslovacchia, rimossero le cariche esplosive sotto di esso in Germania e varcarono l'altra estremità del ponte in Italia».
    Il set italiano fu costruito a Castelgandolfo tra il settembre 1967 e il marzo del 1968, lungo la via dei Pescatori. Come ricorda Raimondo Romano, che partecipò alle riprese come comparsa, «la parte superiore del ponte con le due torri era sul pianoro dove ora ci sono le vasche di depurazione delle acque reflue e finiva con la campata dritta al pontile quasi a toccare l'acqua.
    Allora il livello del lago era molto più alto di adesso e lambiva i pontili. Per questo nel film sembra il vero ponte».
    Il ponte fu ricostruito in gesso e vetroresina con una grande arcata e un rettilineo dove furono girate diverse scene d'azione della presa del ponte della pattuglia alleata.
    Le sequenze notturne delle trincee furono girate invece a lato del pianoro con le vasche di depurazione, mentre per le scene di massa del finale fu costruita la galleria.''