Dove è stato girato A cavallo della tigre - Film (1961)

LOCATION DEL FILM GIÀ TROVATE

M Civitavecchia (Roma) • Porto di Civitavecchia

Il porto ove il tentativo di evasione termina con la cattura degli ultimi due prigionieri in fuga

M Viterbo • Forte Sangallo

Il carcere dal quale evadono Manfredi, Adorf e Volontè

Roma

La baracca presso Palidoro dove si era trasferita la sfrattata Ileana (Moriconi)

Roma

Il campo dove, all'inizio, Manfredi seppellisce un borsello denunciandone poi il furto

Roma

Il rifugio in cui i quattro protagonisti si nascondono dopo l'evasione dal carcere

Capranica Prenestina (Roma)

La strada dove Giacinto Rossi (Manfredi) e Tagliabue (Adolf) fermano un automobilista

Roma

Il palazzo di Via del Traversone 21 a Roma nel quale abita Marilita (ingresso)

Roma

Il palazzo di Via del Traversone 21 a Roma nel quale abita Marilita (interni e cinema)

LOCATION VERIFICATE

8 post
  • Dove è stato girato A cavallo della tigre?
    Qui di seguito le location del film che sono state da noi verificate, controllate e inserite nel radar (quando non di passaggio).
  • Mauro • 21/11/12 07:34
    Disoccupato - 11980 interventi
    Il carcere dal quale evadono Giacinto Rossi (Manfredi), Tagliabue (Adorf), Papaleo (Volontè) e il "Sorcio" (Bussières) si trovava all'interno del Forte Sangallo, situato in Via del Forte 1 a Civita Castellana (Viterbo). L’elemento che mi ha permesso di riconoscerlo è stato il caratteristico torrione ottagonale:




    All'epoca delle riprese il forte presentava ancore le strutture carceriere che campeggiavano nel mezzo del cortile (fu effettivamente usato come prigione) e che furono eliminate in seguito ai lavori di restauro iniziati nel 1968. Ecco come appariva il cortile nel 1961 e come appare oggi:


  • Mauro • 21/11/12 07:38
    Disoccupato - 11980 interventi
    La baracca presso Palidoro dove si era trasferita ad abitare in seguito ad uno sfratto Ileana (Moriconi), la moglie di Giacinto Rossi (Manfredi), si trovava in realtà alla periferia sud-ovest di Roma, accanto al Ponte Monumentale di Mezzocammino, visto anche in La polizia ringrazia. Ecco la baracca, vista da quella che oggi è la strada sterrata d’accesso al ristorante Anaconda, collocato su di un barcone ormeggiato alle rive del Tevere:



    Di fronte all’accesso alla baracca è chiaramente riconoscibile il caratteristico ponte, meglio riconoscibile nel fotogramma più sotto:




    Una foto di oggi del ponte, ripreso dalla prospettiva opposta:



    Considerato che sull’altro lato il ponte è affiancato ad un viadotto del Grande Raccordo Anulare (già esistente nel 1961), la baracca, oggi scomparsa, si trovava su questo lato del Tevere:

  • Mauro • 22/11/12 07:46
    Disoccupato - 11980 interventi
    Il porto nel quale il tentativo di evasione ha termine con la cattura degli ultimi due prigionieri in fuga, Giacinto Rossi (Manfredi) e Tagliabue (Adorf), è quello di Civitavecchia (Roma).

    Mentre accorrono le forze dell'ordine sullo sfondo si riconosce l’antico faro che si vedrà anche ne Le avventure di Pinocchio (1972), altra opera firmata da Comencini:




    La chiatta nella quale si erano nascosti i due e presso la quale sarà catturato Giacinto era ormeggiata a fianco della Calata della Rocca.



    Infatti, quando viene issato dalle forze dell’ordine per essere arrestato, sullo sfondo compaiono gli edifici portuali che si vedono dalla calata:




    AGGIORNAMENTO DEL 14-11-2013
    Gli stabili che si vedevano sullo sfondo dell’ultimo fotogramma e che erano ancora presenti fino a poco tempo fa, sono stati recentemente demoliti. La sostituzione delle precedenti foto di street view con altre scattate a settembre 2012 ci permette di vedere come appare oggi la zona, mentre la visuale dall’alto di maps presenta ancora gli stabili scomparsi.

  • Roger • 30/11/12 18:30
    Fotocopista - 2919 interventi
    Il campo dove, nella sequenza iniziale del film, Giacinto Rossi (Manfredi) seppellisce un borsello denunciandone poi il furto (reato che lo porterà nel carcere dal quale evaderà), la voce fuori campo dello stesso Manfredi dice di essere dalle parti di Civitavecchia. E così è: non è stato facile da stanare, ma si trova a lato di Via della Torre Valdaliga a Civitavecchia (Roma). Grazie a Mauro per la riorganizzazione dell'intero post.

    Per dimostrarlo cominciano a mostrare il fotogramma d’apertura, nel quale si vede il camioncino di Giacinto percorrere la strada che proviene da Civitavecchia. Sullo sfondo si riconosco le strutture portuali, una visuale oggi impossibile a causa delle numerose infrastrutture industriali costruite dopo gli anni ’60.



    Pure invisibile dalla strada è oggi la Torre Valdaliga, letteralmente “fagocitata” dalle strutture della centrale ENEL Torre Valdaliga Nord, che sotto vediamo com'è oggi:






    La sequenza, tutta senza stacchi, ha termine all’altezza della curva dove la strada si distacca dal tracciato della ferrovia, proprio nel punto dove Giacinto ferma il camionicino, smonta dal mezzo e seppellisce il borsello (esattamente nel punto indicato dalla freccia). In zona centrale non ci sono altri punti nel quale la strada si discosta dalla ferrovia in quella maniera.


  • Roger • 27/03/15 00:04
    Fotocopista - 2919 interventi
    Il rifugio in cui i quattro protagonisti (Manfredi/Adolf/Volontè/Bussieres) si nascondono dopo l'evasione dal carcere è il bunker di Ponte Galeria, ovvero una casamatta facente parte di un sistema di fortificazioni costruito durante la seconda guerra mondiale. Esso si trova in Via della Muratella Mezzana a Ponte Galeria, Roma, e si vede anche in Tutti a Casa (1960), film che lo stesso Comencini ha girato l'anno prima. Ecco un confronto:




    L'ingresso del bunker:



    La casa e la strada con i blocchi visibili anche in Tutti a Casa (1960):


  • Roger • 4/12/17 15:45
    Fotocopista - 2919 interventi
    La strada dove Giacinto Rossi (Manfredi) e Tagliabue (Adolf) fermano con uno stratagemma un automobilista e gli chiedono di portare un riscatto per riavere la bambina che credono sia sua figlia è sulla sp58a o via di Guadagnolo a Capranica Prenestina (RM). Notare il muro di contenimento sulla sinistra e il profilo montuoso sullo sfondo:




    I due, in attesa del ritorno dell'automobilista, salgono verso un cespuglio dove si rifocillano di more. Il cespuglio è ancora al suo posto (si notino le varie linee di pendenza dell'altura ancora oggi verificabili):


  • Roger • 14/12/19 05:53
    Fotocopista - 2919 interventi
    Il palazzo di Via del Traversone 21 a Roma nel quale abita Marilita, la ragazza che avrebbe dovuto aiutare i quattro prigionieri, ha tripla natura.

    INGRESSO
    Il portone si vede quando Giacinto (Manfredi) e Mario (Adorf) giungono in via del Traversone, che in realtà è via Emanuele Filiberto a Roma. Qui la attraversano all'incrocio con viale Manzoni:




    Giunti dall'altra parte della strada, la riattraversano a questo passaggio pedonale (il muro è stato sostituito da una inferriata)



    Qui si vede la palazzina sulla sinistra:




    Qui il palazzo accanto al cinema (il cinema di allora, di cui si vede un cartellone pubblicitario, è stato demolito. Si tratta del cinema Royal, tuttora esistente anche se oggi spostato a lato di un hotel):




    INTERNI E SALA CINEMATOGRAFICA:
    Negli interni e le scene della sala cinematografica aperta siamo al cinema Principe in via Cola di Rienzo 240. Il palazzo è stato demolito, così come il cinema la cui sala col tetto apribile era nel cortile interno. Partiamo dalla sala nel cortile. I particolari dei palazzi ancora esistenti:




    In una inquadratura dall'interno si vedono fuori dalla finestra della camera da letto i particolari di un palazzo d'epoca:



    Per cui l'appartamento era su questo lato del nuovo edificio:



    VISTA SULLA STRADA (Andygx)
    Ma quando i protagonisti si affacciano da questa stessa finestra e vedono la polizia arrivare, come ha scoperto Andygx siamo in via Magna Grecia all'incrocio con via Veio (41.88336,12.508736):


  • Zender • 14/12/19 07:50
    Capo scrivano - 47776 interventi
    Grazie Roger, chiuso finalmente il post!