Dove è stato girato La polizia accusa: il servizio segreto uccide - Film (1975)

Il carcere in cui avviene la rivolta in cui perde la vita Massù (Antonio Casale) è il braccio maschile del Carcere di San Michele a Roma di cui QUI TROVATE LO SPECIALE.



Come segnala Il Dandi, poi, Il Carcere di San Michele per una volta non è spacciato per Regina Coeli, visto che compare anche quello e che San Michele viene inquadrato anche dall'esterno:




Interessante anche la scena successiva nel cortile interno, dove sui tetti è in atto una rivolta dei detenuti durante la quale Massù (Casale), l'uomo che Luc Merenda va a interrogare, è morto.



Con la A è segnato il mitico braccio maschile al cui interno sono state girate decine e decine di film, con la B è segnato il palazzo dove è localizzato l'ingresso:

L'hotel in cui il commissario Solmi (Merenda) ed il capitano Sperlì (Milian) vanno a prendere Frank Smith (Franco Giornelli) è sempre l'Hilton di Roma; ecco l'ingresso:



Il ben noto concierge:



E la ancor più tipica scala:

La villa dell'omicidio, che è quella di Squadra Antifurto e altri film, è la Villa alla Bufalotta, di cui QUI TROVATE LO SPECIALE.
L'interno è riconoscibile dal caratteristico camino basso.



Questo invece è un fotogramma preso in esterni: la pavimentazione e i due enormi vasi sul viale sono un altro classico.

Il carcere dove il Capitano Sperlì (Milian) e il Commissario Solmi (Merenda) interrogano Ortolani (Alighiero) è il Carcere Regina Coeli, Via Della Lungara 29, Roma:

In questo film la nota villa dell'Olgiata, di cui QUI TROVATE LO SPECIALE, è la casa del commendator Martinetti(Claudio Gora), dove il commissario Solmi (Luc Merenda) lo interroga nel parco la prima volta mentre sta giocando a golf. Qui vediamo Luc Merenda tornarci col giudice Mannino (Mel Ferrer) per scoprire che il commendatore è partito.



Qui una rara inquadratura di lato, dal campo da golf:

La redazione del giornale dove lavora Maria (Delia Boccardo), l'amica giornalista del commissario Solmi (Luc Merenda), è quella del vecchio giornale Paese Sera (intuibile nel fotogramma) la cui sede romana era in Via dei Taurini 19 a Roma.

La Palestra Pugilistica Romana dove Massù (Casale) si nasconde, era stranamente proprio dove viene detto anche nel film: via Frangipane. Da notare il manifesto con i nomi di Carlos Monzon e Nino Benvenuti!



Massù viene segnalato nella palestra (il portoncino piccolo, al civico 39) da un poliziotto travestito da hippy, e poco dopo li raggiunge Luc Merenda con le volanti al seguito. Curiosità: i locali di quel portoncino (che credo siano del comune di Roma) alla fine degli anni '90 hanno ospitato l'ultima sede del leggendario Folkstudio prima della chiusura definitiva...




La scena si svolge dunque all'incrocio tra Via Frangipane e la rampa di via Vittorino da Feltre, siamo nel borghetto tra il Colosseo e via Cavour.

La casa dove abita il Giudice Mannino (Mel Ferrer) è la villa di Via dell'Antartide 7, già radarizzata come casa di Franco Nero in Giornata nera per l'Ariete. Curioso però che nel film di Bazzoni venga sfruttata una sola stanza e l'esterno non corrisponda, facendo credere che Franco Nero abiti in un appartamento più modesto. E' invece una di quelle ville moderniste costruite tra la fine degli anni '50 e i primi '60 ai piedi del Fungo dell'Eur.




...o per meglio dire lo era: purtroppo come si può notare dal raffronto con l'immagine attuale, qualche anno fa la villa ha subito una ristrutturazione dissennata che ne ha profondamente modificato il carattere e la qualità delle rifiniture caratteristiche. Non per nulla ora è la sede di una società immobiliare...




NdZender: ho circondato di rosso 4 massi "in rilievo" che dimostrano senza ombra di dubbio che il posto è lo stesso, visto che apparentemente non sembrerebbe proprio:

CASA DEL COMMISSARIO SOLMI (LUC MERENDA)
La strada e il complesso di palazzine è stato già identificato da Manzetto nel finale del film, ma l'appartamento esatto è nella palazzina accanto.

Questa è una soggettiva di Maria alla finestra dell'appartamento, incastonato tra le due palazzine più sporgenti: l'omino in basso a sinistra è Luc che sta uscendo.



E a seguire il controcampo con Luc che si volta a salutarla, e la mdp sale su fino alla finestra:



La finestra dunque è quella al sesto piano della palazzina centrale che sovrasta il terrazzo, che vedete cerchiata di rosso:



Un'immagine che mostra la finestra da un po' più distante:



Scrive Manzetto (che per primo aveva indiviuduato la location): nell'ultima scena il protagonista Luc Merenda viene freddato proprio qui, davanti all'Hotel Caravel, a Roma in Via Cristoforo Colombo 124.

Il luogo dove Massù (Antonio Casale) e il suo compare (Carlo Gaddi) tengono prigioniera Giuliana (Paola Tedesco) l'ho finalmente trovato ed è Cascina la Riccia in zona Tragliatella (Anguillara Sabazia), a Roma! Grazie a Nemesi per fotogramma e descrizione.




Ecco la cascina vista con Streetview:

Il villino della "Baronessa" Grimani (Clara Colosimo) è il già visto in molti film Casino di Villa Massimo, in Via di Villa Ricotti, a Roma:

L'abitazione in via del Querceto 45 della "Tunisina", la prostituta testimone del delitto (Paola Tedesco), è in realtà in Via Giuseppe Marchi, a Roma, poco oltre la cosiddetta Villa del macellaio che si intravede anche qui per pochi istanti e ne ha permesso l'identificazione:



Questo l'ingresso della casa che serve a noi:

INSEGUIMENTO NELLE EX FORNACI MARIANI
Il commissario Solmi (Merenda) sta trasportando un teste importante, l'Ortolani (Alighiero), che però viene ucciso da un finto poliziotto della stradale in moto che gli spara in testa. Da questo episodio nasce un lungo inseguimento all'interno dell'ex complesso di Fornaci Mariani in zona Saxa Rubra, a Roma. Oggi molti edifici non ci sono più o sono dei ruderi d'archeologia industriale. In quella piana oggi ci sono gli studi Rai. Importante quindi avere un po' di fotogrammi che testimonino della storica esistenza.

LE SCENE ALLA EX FORNACE DI VIA ALPI
L'auto della polizia insegue la moto sulla Flaminia. Entrano nella zona della fornace (già dismessa) appunto dalla Flaminia. E' la fornace (appartenente alle Mariani) che qui sul Davinotti identifichiamo come Ex fornace di via Ilaria Alpi. Appena entrati, un'auto dei complici lì appostata chiude quella della polizia a sandwich. Sono in Via Ilaria Alpi e lo si capisce dall'edificio ancora esistente:




Poi, dopo mille peripezie tra edifici scomparsi...




...si dirigono nell'edificio con la rampa che ancora esiste. La moto entra ed esce dalla rampa (sempre la stessa benché il montaggio ci voglia far credere che le rampe son due):




Scese dalla rampa, moto e auto si dirigono nella via che costeggia la ciminiera, ciminiera che vediamo già dalla rampa (a sinistra nel fotogramma):



Sono in quella che oggi è Via Giulio De Marzio e costeggiano come detto la ciminiera:




Poi, da quella che oggi è una pista ciclabile, Solmi spara alla moto, che perde il controllo. Il conducente della moto sale in auto coi complici. L'inseguimento procede lungo la via sterrata vicino alla carcassa di edificio che vedete qui sotto e ancora in qualche modo esistente...




...per poi concludersi con il cappottamento di Solmi mentre sono tutti in quella che oggi è Via Enzo Tortora, proprio prima di arrivare alla fornace (vedi qui sotto). I malavitosi hanno vinto e si danno alla fuga.



L'ARRIVO ALLA FORNACE MARIANI
A questi punto siamo in quella che è la Ex Fornace Mariani propriamente detta. Eccola più da vicino:




Nella seguente tavola sono mostrati i punti in cui trovare quel poco che resta di ciò che era visibile nel film:

Grazie Fedemelis, radarizzata la vecchia segnalazione del Dandi di Paese Sera.