Curiosità su L'uomo che comprò la luna - Film (2018)

CURIOSITÀ

3 post
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  • Fedemelis • 15/07/21 05:39
    Fotocopista - 2139 interventi
    Quando Badore (Benito Urgu) regala il coltello a serramanico (anche chiamato resorja, il cui principale e più famoso centro di produzione è Pattada - Sassari -, da cui alle volte prende anche il nome) lo porge con la lama chiusa commettendo un grave errore, per un “vero sardo”. La tradizione vuole (come è spiegato bene anche qui, sito da cui prendo la spiegazione), che chi regala il coltello apra il coltello e lo afferri stringendolo con le dita sul filo della lama. In questo modo lo porgerà al destinatario del regalo, che lo afferrerà per il manico. Questo gesto è un segno di profondo rispetto e fiducia nella persona a cui si sta facendo il regalo. Perché questa, afferrando il coltello, potrebbe con facilità spingerlo verso il ventre della persona che lo sta regalando, accoltellandolo.




    Giusto invece che Kevin Pirelli/Gavino Zoccheddu (Jacopo Cullin) "paghi” un euro l’oggetto. La tradizione vuole che, in generale, regalare un coltello abbia ha la valenza di una maledizione, una sorta di augurio di morte o disgrazia. Come se, regalandolo, si augurasse di ammazzarsi o di farsi male con quel coltello. Per ovviare a questo inconveniente, chi riceve il regalo paga il coltello con una moneta anche di poco valore, perché il pagamento è simbolico.

  • Fedemelis • 21/07/21 21:33
    Fotocopista - 2139 interventi
    Nella scena ambientata sulla Luna, appaiono vari personaggi della storia della Sardegna, alcuni presentati da Badore (Urgu), altri no. Qui sotto tutti i personaggi che si vedono nel film (per chi volesse approfondire, cliccando sul nome si accede alla relativa pagina di Wikipedia).



    1. Giovanni Maria Angioy • 2. Guerriero nuragico • 3. Emilio Lussu



    4. Paskedda Zau • 5. Amsicora • 6. Minatore sardo



    7. Antoni Simon Mossa • 8. Leonardo Alagon • 9. Antonio Gramsci



    10. Eleonora d'Arborea • 11. Brigante • 12. Donna in costume



    13. Grazia Deledda • 14. Sant'Effisio

    Alla mia domanda fatta per e-mail sul perché abbia inserito i personaggi più generici come la donna in costume, il brigante, il guerriero nuragico e il minatore e cosa avessero voluto rappresentare, il regista Zucca risponde così:
    "Tutte le figure che fanno parte del 'pantheon' degli eroi sardi sono persone o rappresentanti di categorie di persone che si sono ribellate e che hanno lottato per qualcosa. Non ci sono solo i Sardi illustri e non ci sono tutti i Sardi illustri. Ma solo quelli che si sono ribellati. Al fascismo e all'ingiustizia sociale, come Gramsci; alle convenzioni dell'epoca e alla propria famiglia, come Grazia Deledda; ai Romani, come Amsicora.  Allo stesso modo la donna col costume di Orgosolo, il brigante, il guerriero nuragico e il minatore vogliono essere rappresentativi di categorie che hanno lottato contro l'ingiustizia, come le donne orgolesi che hanno partecipato alla rivolta di Pratobello, i minatori che hanno pagato con la vita gli scioperi di Buggerru, i briganti che hanno sfidato - "ognuno a modo suo", come dice Badore - il potere costituito e il guerriero nuragico, che immagino avrà lottato a suo tempo per la liberta della sua tribù. Sono tutti personaggi che incarnano la categoria della ribellione e che spingono, con la loro apparizione, il protagonista Pirelli/Zoccheddu a ribellarsi contro i propri padroni e a schierarsi in modo netto dalla parte della giustizia e della Sardegna."
  • Daniela • 22/07/21 02:20
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Si può comprare la Luna?
    Lo spunto da cui parte il film è meno peregrino di quel che può sembrare: la questione è tuttora controversa e chi volesse saperne qualcosa in merito può leggere questo articolo in italiano