Curiosità su Storia segreta di un lager femminile - Film (1973)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/09/09 DAL BENEMERITO UNDYING
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  • Quello che si dice un buon film:
    Pinhead80
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Undying, Myvincent
  • Gravemente insufficiente!:
    Markus

CURIOSITÀ

2 post
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  • Undying • 1/09/09 05:04
    Risorse umane - 7574 interventi
    Su un tamburino belga di Storia segreta di un lager femminile, uscito nei paesi francofoni - ed esclusivamente nei circuiti d'essai - come Camps d'amour pour chiens jaunes, si leggeva una frase pubblicitaria particolarmente ignobile:
    "In confronto a questi, i campi di concentramento nazisti erano dei paradisi".

    Sulla fanzine francese Shocking n.2, Rodolphe Laurent cita quale fonte di ispirazione di Storia segreta di un lager femminile, nientemeno che Io monaca... per tre carogne e sette peccatrici, ed in effetti tutta la seconda parte del film ricorda parecchio Luciano Stella alla guida di un gruppo di detenute fuggiasche presente nel film di tale Ernst R. von Theumer (ma in realtà dovrebbe esserci lo zampino di Sergio Garrone).

    Fonte: Booklet allegato alla VHS Shendene, a cura di Davide Pulici e Manlio Gomarasca
  • Undying • 3/09/09 03:09
    Risorse umane - 7574 interventi
    Top perversion

    1 - la sadica rettrice del lager, sorta di kapò con tendenze lesbo, usa un godemiché sulla prigioniera preferita.
    Quest'ultima prima si contorce e lamenta, ma poi inizia a provarci gusto!

    2 - per avere tentato la fuga una detenuta viene fustigata a sangue in pubblico (cifr. la cover).
    Verrà sottoposta a linciaggio, dietro flagellazione inflitta dalle altre detenute.
    Quella che le da il colpo di grazia, sconvolta, si arrampica sul filo elettrificato, lasciandoci le penne.

    3 - uno dei sadici capitani giapponesi si diverte a tormentare una detenuta, facendola correre nuda su vetri taglienti per poi possederla in "punta di piedi";

    4 - per far confessare dove è nascosto un bottino in lingotti d'oro la kapò ricorre ad un rudimentale strumento di tortura: quello dello stiramento degli arti, arrivando a troncare le ginocchia della detenuta;

    5 - alla resa dei conti la kapò viene infilata all'interno di un barile e buttata lungo una scarpata!