Curiosità su La portiera nuda - Film (1976)

CURIOSITÀ

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  • Undying • 23/06/09 18:09
    Risorse umane - 7574 interventi
    La portiera nuda: con finale HARD-CORE

    Ricorda Luigi Cozzi:

    "La ragazza che doveva lavorare al posto di Irene Miracle, fungendo quindi in pratica da sua controfigura, ci aspettava nella villa. Era una tedeschina che viveva a Trastevere, senza una lira e disposta a tutto pur di fare il cinema. Le era starto offerto un cachet non strabiliante, un paio di centinaia di migliaia di lire, con la specifica che avrebbe dovuto fornire prestazioni porno, e lei aveva accettato senza fare problemi: sembra che non fosse nuova a quel tipo di esibizioni artistiche".

    La presenza di un pizzico di hard venne inserita nel finale "alternativo" realizzato per una versione spinta, contenente, parole del regista, "un pompino e una trombata".

    Prosegue ancora Cozzi, deluso e poco gratificato (a mio parere erroneamente, essendo la versione soft più che decorosa):

    "Nelle sale, in alcune zone, la pellicola è uscita con le sequenze hard aggiunte alla fine: cioè con quattro o cinque minuti contenenti le scene porno.
    Ma, in alcune regioni, il film fu distribuito nella versione pulita e priva di quel finale esplicito, perché lì c'erano i magistrati e commissariati ormai al corrente del giochetto perpetrato da certi cinematografari con i Visti di Censura.
    Alcuni anni più tardi La portiera nuda è apparso in videocassetta: per fortuna, in VHS è stato distribuito nella versione senza le scene porno, ovvero nella versione pulita che è quella che ha avuto la regolare autorizzazione alla proiezione pubblica da parte della commissione ministeriale di censura.
    Poi il film è come sparito, ma di questo fatto non me ne sono mai intristito".


    Fonte: Donne in prigione / Nazisti, horror e fantascienza, thriller, decameroni e film esotici (volume secondo) - Appendice di Luigi Cozzi
  • Undying • 21/07/09 12:48
    Risorse umane - 7574 interventi
    In un primo momento l'attrice selezionata per il ruolo di "portiera" era stata Elisabetta Pozzi, attrice teatrale che già aveva sottoscritto il contratto per essere poi stata sconsigliata da Giorgio Albertazzi (con il quale era impegnata a Teatro) e cedere il posto ad Irene Miracle, bellissima attrice americana qua al suo secondo film e, stando a quel che ne dice Cozzi, assai agiata senza panni, ossia svestita: al punto che, anche allo stop delle riprese, Irene se ne stava nuda (senza malizia, sostiene il regista) di fronte alla numerosa troupe.

    Di Mario Carotenuto, invece, sempre Cozzi ricorda un buon aneddoto: come l'attore abbia, realmente, aggredito l'attrice nella scena della svestizione che appare - infatti - quasi brutale e simile ad uno stupro.

    Fonte: Donne in prigione / Nazisti, horror e fantascienza, thriller, decameroni e film esotici (volume secondo) - Appendice di Luigi Cozzi
  • Zender • 23/10/12 15:09
    Capo scrivano - 47727 interventi
    In una delle scene in strada ecco spuntare dietro Irene Miracle un cartellone della storica prima edizione di "Aggiungi un posto a tavola":