Curiosità su La monaca nel peccato - Film (1986)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/01/08 DAL BENEMERITO UNDYING
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  • Quello che si dice un buon film:
    Pinhead80
  • Non male, dopotutto:
    Undying, Homesick, Mco, Ryo
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Daidae, Giùan, Herrkinski
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Jurgen77

CURIOSITÀ

2 post
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  • Undying • 4/09/09 08:06
    Risorse umane - 7574 interventi
    Esordio cinematografico per Jessica Moore, l'italianissima Luciana Ottaviani, poi protagonista assoluta in un altro paio di film diretti da Massaccesi (11 giorni, 11 notti e Top model) nonché presente in alcune delle più brutte pellicole girate e rimaste infelicemente note come ultimi esemplari di horror italiano (Fuga dalla morte, Il fantasma di Sodoma).

    Addirittura alcune scene girate dalla Ottaviani per Non avere paura della zia Marta (1988, Mario Bianchi) verranno riciclate da Fulci nell'antologico Un gatto nel cervello (1990).
  • Undying • 21/09/09 00:31
    Risorse umane - 7574 interventi
    Eva e... il Cavaliere

    La monaca nel peccato: ovvero la consacrazione "artistica" per la bella Maria Ilva (Milva) Perinoni, classe 1961, meglio nota con lo pseudonimo di Eva Grimaldi.

    La bella veneta posa giovanissima per il fotografo Roberto Rocchi apparendo senza veli su un clamoroso numero di Playmen.

    Il servizio, come si suol dire, fà il botto: e così Milva non solo attira su di sè l'attenzione di un nutrito gruppo di seguaci, ma pure quella di agenti cinematografici e talent-scout.

    Tra gli ammiratori (artistici, per carità) della bella Eva figura un allora lanciato imprenditore milanese, tale Silvio Berlusconi, che era alla ricerca di nuovi volti da utilizzare nei programmi delle sue reti.
    Il Cavaliere (1) nota Milva, la ingaggia, le attribuisce il nome d'arte di Eva Grimaldi e la inserisce nel programma (con record d'ascolti) Drive in: ovviamente nei (pochi panni) di guardarobiera, affiancata alle altre supermaggiorate che costituiscono "l'ossatura" della trasmissione.

    Da questo momento la bella (e nuova) Eva appare ora su Gin Fizz, ora su Blitz, ma con lucido e calcolato mestiere afferra al volo l'occasione di lavorare, pur in ruolo di generica, per Samperi ne La bonne (1986) e abbandona il mercato (spesso destinato a derive più spinte) del nudo per rivista.

    Con Massaccesi e il suo La monaca nel peccato la Grimaldi raggiunge massima notorietà, trovando da questo momento uno sbocco cinematografico di certo interesse, poco più tardi destinato a concludersi a causa della crisi del nostro cinema...

    *NOTA 1
    Un' altra versione vuole che il nome d'arte sia stato assegnato da un agente che l'ha lanciata a posare senza veli, ma sempre in nudi "patinati", per Playmen e simili.