Curiosità su Novelle licenziose di vergini vogliose - Film (1973)

Novelle Licenziose fu l'ultima produzione realizzata dalla Elektra Film, casa di produzione gestita in parte da Diego Spataro (accreditato come sceneggiatore assieme a Massaccesi), abituale collaboratore del regista.

La pellicola, in virtù di una componente straniante (gli episodi sono introdotti in sogno al Boccaccio da Chaucer -l'autore de I Racconti di Canterbury- mentre lo accompagna nei vari gironi dell'Inferno, cui alcuni dannati scontano le pene) non incontrò i favori del pubblico.

Il titolo di lavorazione, faceva riferimento all'intero filone, figliato dalla "trilogia della vita" di Pasolini. Purtroppo le Le Mille e una notte di Boccaccio a Canterbury (peraltro molto più bello) venne sostituito per questioni di copyright.

Massaccesi venne scritturato alla regia da Spataro, ma il regista, per paura di essere escluso come tecnico della fotografia ed operatore da altre collaborazioni, optò per firmare come Michael Wotruba.

Alla fine delle riprese il metraggio non era sufficiente a raggiungere la canonica ora e mezza, percui Spataro affidò a Franco Lo Cascio (in seguito celebre per le regie di hard con lo pseudonimo di Luca Damiano) la direzione di un quinto episodio...

Fonte: intervista a Diego Spataro, riportata in parte nel booklet allegato alla VHS Shendene & Moizzi a cura di Davide Pulici e Manlio Gomarasca

Dante è interpretato dal regista Massimo Pirri.

La conoscenza di persona fra Boccaccio (qui Oppedisano) e Petrarca (qui Dolfin) è cosa storica, come reale fu nell'autore del Decameron, in età avanzata, una sorta di pentimento per la redazione del suo capolavoro. Se nel Decameron c'è filoginia (amore per le donne, cui peraltro l'opera è dedicata), nel tardo Corbaccio c'è misoginia.

Tra lo scrivere e il fare... c'è di mezzo il mare

La vecchia serva di Boccaccio rimprovera lo scrittore di inventarsi sempre e soltanto porcherie...
Chiosa al riguardo:
"Che poi, almeno, le facesse!
Le scrive soltanto, lui!
A me non mi ha mai toccata...."

Boccaccio, ripensando al richiamo dell'anziana domestica, pima di assopirsi si lascia andare ad una lucida riflessione:
"Con lei!
L'inferno sarebbe una meraviglia al confronto..."

Da questo curioso incipit il film trae spunto per condurci, appunto, all'inferno, luogo dantesco e testimone dei racconti che seguiranno, a base di peccatori e peccatrici in odor di maledizione ...