Curiosità su Flags of our fathers - Film (2006)

CURIOSITÀ

2 post
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  • Piero68 • 3/05/10 15:34
    Contratto a progetto - 242 interventi
    Il soggetto del film è tratto dall'omonimo saggio storico, "Flags of our faher", scritto da James Bradley, figlio di uno degli uomini ritratto nella famosa fotografia in cui issano la bandiera dopo la conquista del monte Suribachi nell'isola di Iwo Jima, divenuta un simbolo, quasi un icona sacra, in tutti gli Stati Uniti.
    Oltre a FOOF, Clint Eastwood ha prodotto e diretto nello stesso periodo anche Lettere da Iwo Jima. Quest'ultimo è praticamente speculare al primo e narra la stessa vicenda di Flags of our father dal punto di vista però dell'esercito giapponese. Anche in questo caso il soggetto è tratto da un saggio storico, ovviamente giapponese, dal titolo "Picture Letters from Commander in Chief" di Tadamichi Kuribayashi. Già in passato Terrence Malick aveva provato lo stesso esperimento anche se condensandolo in un unico film, "La sottile linea rossa" dalla durata di quasi tre ore. Anche in questo caso il regista provò a dare la visione della stessa battaglia sia attraverso gli occhi degli statunitensi che attraverso quelli dei giapponesi. Ne "La sottile linea rossa" la battaglia in questione era quella di Gadalcanal. Anche in questo caso il soggetto non era originale ma tratto dal libro omonimo. In questo caso però si trattava di un romanzo e non di un saggio
  • Zender • 8/02/12 08:18
    Capo scrivano - 47807 interventi
    Scrive Tarabas sull'extra
    "Words on the page: dalla pagina al film"

    Il valore aggiunto di questo breve documentario è la presenza di James Bradley, co-autore del libro da cui è stato tratto il film e, soprattutto, figlio del vero Doc Bradley, il protagonista della storia. Molto intensi i momenti in cui l'autore ricorda il padre e l'assoluto riserbo di quest'uomo sulle vicende della guerra e di Iwo Jima. Alcuni aspetti del film risultano secondo me molto più chiari dopo aver visto questo extra. Il voto è ovviamente all'utilità più che al valore artistico.