Ruber • 30/01/15 02:00
Formatore stagisti - 9241 interventi Alla realizzazione della sceneggiatura ha collaborato un
vero psicoanalista (indicato nei titoli di coda). Alcuni dei personaggi del film corrispondono a reali casi clinici, così come alcuni spunti sono ripresi da fatti o eventi reali.
Uno di questi casi fu lo spunto per un evento molto singolare.
Lo psicanalista che collaborava alla sceneggiatura, per tratteggiare i classici comportamenti di una delle patologie rappresentate si era ispirato ad un/a proprio/a paziente, omettendo ovviamente qualsiasi particolare lo rendesse riconoscibile.
Quando Verdone e gli altri autori gli diedero la sceneggiatura per una lettura ed eventuale revisione finale, si rese conto che gli sceneggiatori avevano messo al personaggio il nome, il soprannome con cui veniva chiamata in famiglia, l'età, e molte situazioni personali che erano esattamente identici al caso "reale" a cui lui si era ispirato. Quelle caratteristiche del personaggio dovettero essere riscritti con urgenza, perché la persona in questione avrebbe potuto benissimo ipotizzare (e denunciare) il fatto che lo psicanalista in questione, il suo, aveva reso di dominio pubblico la sua vicenda.
Lo psicanalista collaboratore di Carlo Verdone non seppe mai spiegarsi come accadde, anche perché gli sceneggiatori avevano operato sulla base esclusiva della propria ideazione; era impossibile che conoscessero la persona in questione e, tantomeno, che citassero volontariamente dati conosciuti e così riservati.
I particolari in questione erano però molti, e questo fece pensare allo psicanalista, di estrazione jungiana, che Carlo Verdone doveva avere un "profondo contatto con l'inconscio collettivo", come solo ad alcuni veramente grandi artisti sembra accadere.
Fonte: Wikipedia
Stelio
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Il ferrini, Hearty76
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Redeyes, Galbo, Luchi78, Homesick, Jandileida, Dengus, Enzus79
Nando, Zoltan, Androv