Curiosità su L'assassino è ancora tra noi - Film (1986)

CURIOSITÀ

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  • Gestarsh99 • 8/12/10 16:07
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Questo fu il primo dei film realizzati a metà degli anni '80 sull'onda dei delitti del mostro di Firenze e riuscì ad imporsi tempisticamente sugli altri due di Ferrario e Frajoli (rispettivamente Il mostro di Firenze e Tramonti fiorentini).

    Qui la protagonista Mariangela D'Abbraccio (sorella della più "disinibita" Milly), futura psicologa criminale, decide di indirizzare la propria tesi di laurea verso le gesta criminose di un serial killer di coppiette ed inizia ad indagare in prima persona negli ambienti del vizio, seguendo i "guardoni" nei locali di ritrovo e nei loro appostamenti boschivi in cerca di "emozioni forti"...

    In realtà,lungo tutta la durata del film, non viene mai specificata la città in cui la vicenda si svolge, e il riferimento pretestuoso ai noti eventi di cronaca nera fiorentina è presente unicamente nel titolo (in effetti una riedizione dell'originale L'assassino è ancora tra noi).
    Mentre il successivo Il mostro di Firenze tentava una fanta-inchiesta supportata da basi oggettive, il film di Teti invece vira decisamente in direzione del thrilling a forti tinte splatter.
    Purtroppo però questo film finisce col rivelarsi un vero e proprio disastro! La recitazione, oltretutto già pesantemente inficiata da uno scadente audio in presa diretta, è ad un livello talmente basso da riuscire a strappare in più punti un vero moto di riso; i dialoghi sono puerili ed imbarazzanti; il montaggio trasandato ed impreciso; la regia è anonima e impersonale. Gli unici momenti, diciamo anche originali, che si elevano leggermente sul mare di piattume generale sono: la sequenza della seduta spiritica, presenziata dal vero medium Roberto Sanna, dal corposo retrogusto fulciano
    (vedi Paura nella città dei morti viventi) e la disgustosissima scena che vede il maniaco asportare una sezione del pube ad una delle sue vittime (!!!)

    Qui sotto a sinistra il medium Roberto Sanna, a destra Mariangela D'Abbraccio:



    A film concluso, nei titoli di coda, appare la seguente frase moralizzatrice:
    "QUESTO FILM E' STATO REALIZZATO COME MONITO AI GIOVANI E CON LA SPERANZA CHE SIA DI AIUTO ALLE FORZE DELL'ORDINE PER ASSICURARE ALLA GIUSTIZIA QUESTI FEROCI ASSASSINI"

    "MA MI FACCIA IL PIACERE!" avrebbe aggiunto
    la buonanima di De Curtis...