Curiosità su Virus - Film (1980)

CURIOSITÀ

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  • Undying • 16/11/09 18:08
    Risorse umane - 7574 interventi
    Claudio Fragasso, ufficialmente sceneggiatore e aiuto regista, ha reclamato buona fetta della direzione del film...

    Virus, ovvero del film di recupero: dove nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma

    La "filosofia del riciclo" riguarda ogni particolare di Virus: dal soggetto alle riprese, dall'uso di immagini pre-esistenti, realizzate per il documentario Nuova Guinea, isola dei cannibali (1) alla colonna sonora.
    Al limite del plagio, il titolo stesso è stato "preso a prestito" dall'edizione americana di Fukkatsu no hi, film di fantascienza diretto nel 1980 da Kinji Fukasaku.

    Il finalissimo, con l'avvento dei non-morti nel mondo civile, venne girato interamente da Luigi Ciccarese dietro diretto incarico di Mattei (che si ritrovò impossibilitato a concludere le riprese) e rappresenta l'unico momento del film girato in Italia, in un paesotto limitrofo alla Capitale.

    NOTA (1)
    Nuova Guinea, isola dei cannibali (1) è un documentario di origine nipponica, acquistato per diritti alla Toe dalla Beatrice Film di proprietà di Franco Di Girolamo, società produttrice di Virus e per la quale Mattei aveva appena girato Sesso perverso mondo violento.
  • Zender • 6/05/11 17:01
    Capo scrivano - 47726 interventi
    VIRUS E L'ISOLA DEI CANNIBALI
    E' noto che Mattei e Fragasso hanno utilizzato all'interno del film scene di Nuova Guinea, l'isola dei cannibali, un mondo giapponese (vedi sopra) di sei anni prima. Incuriosito dalla cosa ho voluto andare a vedere cosa esattamente è stato preso, da quel film. Quindi vediamo:

    Le prime immagini della Nuova Guinea che vediamo sono quelle che ci mostrano questi scheletri incestati e addossati alle rocce. Nel documentario giapponese sono cadaveri messi ad affumicare come da tradizione di una tribù locale, per essere conservati al meglio, diciamo "mummificati":



    Quando ci vengono mostrati gli indigeni squartare, divorare le interiora... è ciò che nel documentario è lo smembramento di un coccodrillo (unico animale feroce del posto), semplice cibo di tutti i giorni.



    Ancora altre scene prese dalla descrizione del culto dei morti fatta nel documentario: qui ci viene spiegato come i parenti del defunto si cospargano dei liquami ancora presenti nel cadavere:



    Qui invece come l'amata del morto si divori i vermi che brulicano sul teschio (ma che bellezza...). Tutte scene che nel film di Mattei ci vengono mostrate senza alcuna spiegazione e quindi di difficile comprensione.



    Anche scene apparentemente appartenenti al film di Mattei sono invece prese dal documentario giapponese. Ad esempio queste appartengono al finale del documentario, e vengono persino ridoppiate per l'occasione...




    Altre scene veloci sono prese dal documentario (danze tribali soprattutto), ma altre ancora (con elefanti, scimmie che saltano e altro) appartengono invece ad altri documentari di cui si disponeva, evidentemente...

    Curioso che le pochissime scene relative al cannibalismo presenti nel documentario giapponese siano state del tutto ignorate (forse perché ben poco mostravano...).
  • Zender • 4/05/16 17:58
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film: