Curiosità su La casa dalle finestre che ridono - Film (1976)

CURIOSITÀ

11 post
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  • Zender • 1/07/08 12:41
    Capo scrivano - 47778 interventi
    Per chi fosse interessato e avesse voglia di perdere in un colpo 7 o 8 diottrie, inserisco qui l'articolo di Marcel M.J. Davinotti jr. (che per l'occasione si firmò con lo pseudonimo italianizzato di Mauro Davino) pubblicato sul Nocturno di qualche mese fa relativo alle location del film di Avati.

    Cliccate qui per leggere l'articolo
  • Hackett • 19/08/08 13:21
    Portaborse - 530 interventi
    Gli sceneggiatori si ispirano (oltre ad alcuni racconti popolari) alle sette storie gotiche di Isak Dinesen (Karen Blixen), e poi, forse involontariamente, il che sarebbe meglio, allo sconvolgente il Corvo di Henri-Georges Clouzot.


    Fonte: "Pupi Avati" di Antonello Sarno. Ed Il Castoro cinema 1992
  • Ellerre • 7/11/08 16:52
    Call center Davinotti - 1203 interventi
    Devo registrare una piccola incongruenza (che non intacca assolutamente questo capolavoro) che mi è stata fatta notare in più di una occasione da amici che hanno visto con me il film per la prima volta (sono tipi molto attenti). Vi ricordate quando Antonio Mazza, dopo le analisi batteriologiche, è sul fiume e dice al Solmi: "Spende male i suoi soldi, Solmi. In questo fiume le anguille non torneranno più. Ci sono più residuati bellici qui che nei magzzini della Krupp"? Bene, diverse scene dopo si vede don Orsi, che è assieme a Stefano su una barca, e pesca proprio un'anguilla. Forse le analisi non erano proprio ben fatte o forse il prete pescava in un altro corso d'acqua...
  • Undying • 27/09/09 10:18
    Risorse umane - 7574 interventi
    Un fondo di verità alla base del film: tra mito, leggenda e storia

    Pupi Avati sul film
    "I nostri nonni ci riferivano che negli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale, quindi nel 1918/1920, quando a Sasso Marconi, dove noi eravamo sfollati, si decisero finalmente a riassettare il vecchio cimitero, andarono a riesumare tutte le tombe e scoprirono che riaprendo la tomba di questo vecchio parroco della parrocchia di Sasso Marconi, le ossa anziché essere maschili erano femminili, quindi si trattava di una donna-parroco. Era sufficiente...
    Detto con ricchezza di particolari naturalmente, nelle notti d'inverno attorno a un camino, questa storia di un prete donna ci terrorizzava al punto che le nostre notti poi, quando eravamo costretti a salire in queste camere buie e fredde, si arricchivano di sogni e paure inquietanti."

    Pupi Avati, Colpo d'occhio, Radio Due, Autunno 1986


    "Dall'idea di questo prete donna è nato il finale de La casa dalle finestre che ridono e tutto si concentra su questa sorta di scommessa.
    Mi ricordo che i produttori e i distributori, quando portavo in giro il copione, erano molto titubanti sul finale che rischiava di diventare una occasione pericolosa, quasi di risata, questo prete che a un certo punto fa una sorta di strip tease, apre la tonaca e mostra un seno femminile.
    Invece è tale la tensione nel racconto per cui la cosa alla fine rischia fortunatamente di diventare orrorifica e terrorizzante."

    Pupi Avati

    Pupi Avati, Colpo d'occhio, Radio Due, Autunno 1986
  • Lucius • 20/05/10 01:58
    Scrivano - 9051 interventi
    La scritta sulla locandina originale italiana:
    "...Oggi ho ritratto quella svergognata mentre crepava..."



    La mano che si appoggia all'albero alla fine del film è quella di Pupi Avati.
    Fonte: intervista a Pupi Avati.
  • Funesto • 5/04/12 18:33
    Fotocopista - 1415 interventi
    "As flores do amor flores lindas do meu jardim, para vocês..."
    Questa è la cantilena in portoghese che canticchia spesso la vecchietta paralitica. Tradotta sarebbe "I fiori dell'amor, splendidi fiori del mio giardino, per voi..."
  • B. Legnani • 13/09/12 12:06
    Pianificazione e progetti - 14961 interventi
    La musicalità del titolo è dovuta al fatto che esso è un perfetto verso endecasillabo (di tipo sdrùcciolo, difatti le sillabe sono dodici).

    http://it.wikipedia.org/wiki/Endecasillabo
  • Buiomega71 • 30/03/14 10:29
    Consigliere - 25998 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni ("Ciclo all'italiana", Agosto 1984) di La Casa Dalle Finestre Che Ridono:

  • Zender • 1/06/16 18:10
    Capo scrivano - 47778 interventi
    Giusto per la cronaca, ecco un articolo del Venerdì di Repubblica del 27 maggio 2016 dedicato ai 40 anni del film in cui si analizza la questione location citando giustamente il Davinotti (e me perché l'autore, Valerio Millefoglie, mi aveva contattato via mail: le foto che si vedono - non i fotogrammi ovviamente - sono mie).

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  • Fantom • 19/12/18 17:19
    Disoccupato - 15 interventi
    L'automobile del tassista Coppola è una Mercedes della famiglia W120, modello 180D, prodotto a partire dal 1954:

  • Fantom • 19/12/18 23:23
    Disoccupato - 15 interventi
    Essendo il film ambientato presumibilmente nel 1951, i Carabinieri hanno ancora in dotazione la mitica Jeep Willys, residuato dell'esercito americano, che proprio a partire da quell'anno sarà sostituita dall'Alfa Romeo Matta: