Curiosità su Il pozzo e il pendolo - Film (1961)

CURIOSITÀ

8 post
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  • Zender • 6/12/07 12:22
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Fa parte dei cento film (realizzati tra il 1950 e il 1980) che Stephen King ritiene abbiano dato "un peculiare contributo al genere horror".
    (Fonte: S. King, Danse Macabre, 1981)
  • Undying • 6/12/07 22:48
    Risorse umane - 7574 interventi
    * E' la seconda pellicola (di un lotto composto da otto esemplari) girata da Corman ed ispirata ai racconti di Edgar Allan Poe.

    ** Il regista fortifica, con questo film, il suo metodo (in seguito adoperato da altri cineasti e ribattezzato, appunto, “metodo Corman”) avvalendosi di ottimi collaboratori che compongono il cast tecnico e artistico.

    *** Il Pozzo e il Pendolo è stato citato da Tim Burton in Edward Mani di Forbice e ne Il Mistero di Sleepy Hollow .

    **** Nelle intenzioni iniziali del regista, la seconda pellicola della serie avrebbe dovuto essere La Maschera della Morte Rossa, che venne invece girata in seguito (1964) a causa di alcune evidenti analogie con la pellicola di Bergman, dal titolo The Seventh Seal (1957).

    ***** Alcune considerazioni, di carattere statistico, indicano che, degli otto film del ciclo, quelli interpretati da Vincent Price sono: I Vivi e i Morti, La Maschera della Morte Rossa, I Racconti del Terrore, I Maghi del Terrore, La Tomba di Ligeia, La Città dei Mostri.
    La Vergine di Cera è, invece interpretato, da Jack Nicholoson, mentre Sepolto Vivo da Ray Milland.
    Cinque film sono stati sceneggiati dal celebre scrittore Richard Matheson ed uno, La Città dei Mostri, è ispirato a H.P. Lovecraft.

    Per approfondimenti sulla filmografia mondiale ispirata ai racconti del malinconico scrittore di Baltimora, si rimanda al nostro approfondimento:

    EDGAR ALLAN POE AL CINEMA (E "NEL" CINEMA)
  • Undying • 6/03/08 00:05
    Risorse umane - 7574 interventi
    Il Racconto alla Base del Film...

    The Pit and The Pendulum (Edgar Allan Poe, 1842)

    Stralci conclusivi...

    (...)
    La vendetta dell'Inquisizione era stata affrettata dallo studio stesso che io avevo messo nell'evitarla.
    Non m'era più concesso, ora, di prendere a scherzo il Re medesimo dei Terrori. L'ambiente era quadrato, per l'innanzi.
    Ora vedevo chiaramente che esso aveva due angoli acuti e, per contro, due ottusi.
    La terrificante differenza aumentava... aumentava con feroce rapidità, e nel contempo udivo un sordo lagno, un cupo borbottare.
    In un istante la cella aveva mutata la forma in quella d'una losanga.
    Ma la trasformazione non s'arrestò a questo.
    Ed io non desideravo né speravo che vi si arrestasse.
    Avrei voluto stringermi al petto le mura infuocate come se fossero state una veste acconcia alla mia eterna pace.
    La morte!
    Qualunque morte, ripetei a me stesso, ma non quella del pozzo!
    Stolto ch'io ero!
    Perché non capivo che era proprio nel pozzo che quelle pareti di fuoco volevano spingermi?
    Potevo io resistere al loro ardore?
    E quand'anche ne fossi stato capace, avrei anche resistito alla loro pressione?
    E la losanga, nel mentre, si stringeva sempre di più e con tale rapidità che non m'era concesso il tempo per pensare.
    Il suo punto centrale, naturalmente, ove avesse raggiunta la sua maggiore larghezza, coincideva con il pozzo.
    Indietreggiai, ma le pareti mi respingevano, senza tuttavia toccarmi, sempre più irresistibilmente in avanti.
    E arrivò l'istante in cui il mio corpo arso e convulso non ebbe più luogo pei propri piedi, sul pavimento della segreta.
    Io non lottavo più e la mia anima agonizzante parve esalarsi in un supremo urlo di disperazione!
    Sentivo che stavo vacillando di sull'orlo!
    Voltai gli occhi...
    Ed ecco un bombito lontano e discorde di voci umane.
    Ed ecco uno scoppio, come lo squillo di una moltitudine di tube insieme.
    Ed ecco l'aspro rotolar di mille tuoni.
    E le mura incandescenti si ritrassero spegnendosi, lente.
    E un braccio afferrò il mio in una morsa di ferro nell'istante in cui io ero per precipitare svenuto nell'abisso.
    Era il braccio del generale Lassalle. L'esercito francese era entrato in Toledo.
    L'Inquisizione era alla discrezione dei suoi nemici.
  • Undying • 25/09/09 06:58
    Risorse umane - 7574 interventi
    Perle di saggezza

    "(...) quel che più conta è lo sfoggio di sadismo, e non la storia tratta alla lontana da Poe.
    (...) Il sadismo trova una prima oggettivizzazione nel modo come è rappresentato: luci, forme, colori, suoni, movimenti di macchina, ecc.
    Al rumore del congegno di tortura sottentra l'ancor più agghiacciante silenzio e gli occhi urlanti della donna sono l'ultimo omaggio tributato a Sade dal regista del film."

    Gian Piero Brega, Film, 1963
  • Ciavazzaro • 12/11/09 16:02
    Scrivano - 5591 interventi
    Scheda di doppiaggio:

    Emilio Cigoli: Vincent Price
    Nando Gazzolo: John Kerr
    Lydia Simoneschi: Barbara Steele
    Luciano De Ambrosis: Patrick Westwood
    Fiorella Betti: Luana Anders
    Pino Locchi: Anthony Carbone
  • Undying • 5/05/12 14:43
    Risorse umane - 7574 interventi
    L'inferno nella mente
    Citazioni dal film

    La scoperta di Nicholas/Medina (Vincent Price) ha qualcosa di turbante, trascina lo spettatore all'interno della psiche dell'uomo, rende comprensibile la sua follia e - quasi - la giustifica.
    L'uomo, attratto dalla voce della moglie, cala nei sotterranei per scoprire l'orribile verità, la macchinazione tramata alle sue spalle dalla compagna e dal suo amante Leon.

    Elisabeth: "Allora, mio caro Nicholas, finalmente hai ceduto! Ora, mio caro Nicholas, finalmente ti ho come ti desideravo, alla mia mercé. Non ti sembra un'ironia della sorte, marito mio? Tua moglie un'adultera. Tua madre un'adultera. Tuo zio un adultero. Il tuo migliore amico un adultero. Non trovi tutto questo divertente?"

    L'uomo esplode in una terribile risata...

    Elisabeth: "Che ti succede?"

    Nicholas/Medina: "Cosa mi succede? Che cosa dovrebbe succedermi, Isabella?"

    Nicholas rivolgendosi verso Leon: "E tu Bartolomeo, fratello mio, che te ne pare del mio laboratorio?"

    Nelle vesti del padre omicida compie il duplice delitto per essere poi scoperto dall'amico Bernard.
    Ma agli occhi, appannati dalla follia, quell'uomo è ora l'adultero e dopo averlo legato e sottoposto al "pendolo", Nicholas/Medina sentenzia parole dal sapore tragico e maledetto, quandanche pessimista:

    "Sei sul punto di entrare nell'inferno, Bartolomeo, nell'inferno! Negli abissi eterni, nel fondo dell'inferno, nel pozzo dei dannati, nel luogo del tormento, nel regno del terrore! Abaddon! Topeth! Gehenna! Narraha! Il pozzo! Il pendolo! Il filo del rasoio del destino. Ecco la condizione dell'uomo. Confinato in un'isola dalla quale non ha alcuna speranza di fuggire, circondato dall'avido pozzo dell'inferno, dall'abisso senza fine che l'inghiottirà, senza alcuna speranza."
  • Buiomega71 • 6/12/18 19:18
    Consigliere - 25999 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni (giovedì 27 luglio 1989) di Il pozzo e il pendolo:

  • Lucius • 7/11/22 10:32
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dall'Archivio cartaceo Lucius, il flano d'epoca del film: