Curiosità su Occhi senza volto - Film (1960)

CURIOSITÀ

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  • Undying • 10/07/09 20:39
    Risorse umane - 7574 interventi
    Spostamento dei parametri per quanto è rappresentabile su grande schermo.


    Contributo inserito dal benemerito Cotola.

    Occhi senza volto, oltre ad essere un film bello ed interessante, si
    rivela anche molto importante per il contributo innovativo che ha dato nella rappresentazione della violenza.

    Quando, infatti, il regista Georges Franju decise di portare sullo schermo il romanzo di Jean Redon, il produttore Jules Borko gli pose una serie di divieti: non ci dovevano essere riferimenti sacrileghi per via del mercato spagnolo; non ci dovevano essere nudi poiché il film doveva essere venduto in Italia; non ci doveva essere sangue per evitare un divieto nella stessa Francia; non ci dovevano essere torture e sevizie sugli animali per non turbare i censori inglesi. A questo punto pare che Franju abbia detto ironicamente: e pensare che stavo preparando un film dell'orrore. L'aneddoto è utile per capire come all'epoca in Europa, i film si facessero badando molto alle prospettive di vendita anche sugli altri mercati e non solo su quello nazionale. Con questo film le cose cominciarono a cambiare.
    Franju riuscì, infatti, a inserire quasi tutto ciò che voleva nel suo film e quando la pellicola venne proiettata in prima mondiale al Festival di Edimburgo il2 settembre del 1959, fu un vero e proprio pandemonio: svenimenti, proteste, reazioni disgustata per la scena in cui il dottor Genessier pratica il trapianto del viso.
    Quando poi il film uscì in Inghilterra le reazioni della critica furono un misto tra l'isterico e lo sdegnato: scrivere di questo film è impossibile e non intendo nemmeno provarci. E' un film malato, morboso... E' vergognoso che un talento venga utilizzato esclusivamente per suscitare nausea... Non sono un fautore della censura, ma per una volta mi dispiace di cuore che un film straniero, questo film, abbia ottenuto il visto per essere proiettato nel nostro paese. Questo è ciò che scrisse il critico Ivory Jay del Birmingham Evening Dispatch

    Da quel momento, grazie anche a questo film, le cose cambieranno (sebbene con gradazioni e tempi diversi) profondamente un pò in tutta in Europa (fatta eccezione per la Spagna) compresa la tanto puritana terra d'Albione.

    Fonte: Sex and violence. Percorsi nel cinema estremo, di Roberto Curti e Tommaso La Selva. Edizioni da Lindau.
  • Puppigallo • 7/03/10 10:06
    Scrivano - 506 interventi
    Il guizzo di Rai3, che non delude quasi mai

    Finito il film, mi sono state offerte, del tutto inaspettatamente, le tre scene tagliate dalla censura italiana.

    1) Quella con Alida Valli in auto non cambia più di tanto (anzi per niente) le cose.

    2) Quella (SPOILER, si tratta del finale!) dove il dottore viene assalito dai cani che ultilizza per gli esperimenti dura molto di più ed è decisamente violenta.

    3) Per non parlare dell'asportazione del volto, che nella versione italiana non si vede (hanno praticamente tagliato la scena madre; complimenti!).
  • Ciavazzaro • 7/03/10 11:05
    Scrivano - 5591 interventi
    Delicatezze italiane.
    Ricordo infatti che quando vidi per la prima volta il film (nella versione francese) pensai che senza dubbio quelle scene in Italia erano state tagliuzzate.
  • Rebis • 7/03/10 12:20
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Ciavazzaro ebbe a dire:
    Delicatezze italiane.
    Ricordo infatti che quando vidi per la prima volta il film (nella versione francese) pensai che senza dubbio quelle scene in Italia erano state tagliuzzate.


    Il DVD della Sinister almeno dovrebbe riportare la versione integrale. La sequenza dell'operazione al volto la ricordo con certezza...
  • Columbo • 19/10/10 14:34
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    Un paio di anni dopo Jesus Franco girò un film partendo praticamente dalla identica trama, facendone però una versione pulp decisamente meno riuscita di questa. Si tratta di "I violentatori della notte".
  • Undying • 28/12/13 19:15
    Risorse umane - 7574 interventi
    Dario Argento dixit

    "Franju è un grande talento del cinema francese. Un talento purtroppo scomparso prematuramente. Una persona speciale, veramente speciale per i film che ha fatto, per i collaboratori con cui ha lavorato: c'è dietro una pletora di personaggi mitologici...
    Iniziò come documentarista e fece un famoso documentario sui mattatoi di Parigi, veramente orripilante che disgustò l'intera Francia. In seguito fece un breve film di un'ora, dal titolo Le grand Méliès. Era su Méliès, il famoso regista del cinema muto e fantastico. Da cui poi Scorsese si ispirò per trarre il film Hugo Cabret.
    Occhi senza volto è una storia su un dottore con una figlia rimasta sfigurata orribilmente. Tenta una serie di trapianti di volti: trapianta i volti di altre persone su di lei. Ogni volta sembra che l'operazione riesca, invece poi il volto marcisce e deve rimuoverlo. Quindi c'è una parte molto poetica ed una parte orribile.
    Tratto da un romanzo di Jean Redon e sceneggiato da Pierre Boileau e Thomas Narcejac, due scrittori francesi famosissimi, tra l'altro autori del film I diabolici di Georges Clouzot, un giallo capolavoro. Autori anche della sceneggiatura, assieme ad Hitchcock, de La donna che visse due volte.
    Il musicista è Maurice Jarre che ha vinto tre Oscar: con Il dottor Zivago, Lawrence d'Arabia...
    Infine il direttore della fotografia, Eugen Schüfftan, che prima del nazismo lavorò in Germania, poi nel 1933, assieme a Fritz Lang (con il quale aveva fatto Metropolis e I Nibelunghi) fuggì dalla Germania perché antinazista, riparando in Francia, quindi in America dove fece il film Lo spaccone: un grandissimo successo con Paul Newman e vinse l'Oscar come miglior direttore della fotografia.
    Occhi senza volto è dunque un concentrato di genialità, qualcosa di eccezionale..."

    Fonte: 100 pallottole d'Argento 12/02/2013